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Autore: fer_vioia    12/08/2013    3 recensioni
Draco salì le scale fino al terrazzo della Torre di Astronomia che dava sul dormitorio delle ragazze di Grifondoro e fece quello che oramai aveva preso l'abitudine di fare da quando aveva capito cosa provava.
“Accio diario” sussurrò il ragazzo. Una finestra del dormitorio si aprì silenziosa e un piccolo quadernetto rigido foderato di stoffa blu volò tra le sue mani.
Si la solita fanfiction Dramione, ma sono stufa di leggere sempre di un Draco "serpe" che ricatta Herm e di una Grifondofo moooolto ingenua e decisamente poco intraprendente, quindi questa è per quelli che hanno sempre immaginato che Draco abbia voluto cambiare.
P.S: i primi capitoli sono molto brevi, ma ne ho già pronti alcuni quindi li pubblico appena qualcuno me lo chiede :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Non capiva. Era finita finalmente. La scuola, la guerra, eppure si sentiva svuotato e confuso come mai. Lui che era sempre stato sicuro, suo malgrado, di sé e del suo destino, da quando l'Oscuro Signore era stato sconfitto non si riconosceva più. L'unica sua grande debolezza, quel sentimento incontrollato che lo aveva sempre perseguitato che lui aveva cercato di soffocare e di rinnegare per la sua Casa, per suo padre, per la sua educazione e per il suo orgoglio lo perseguitava. Ora che si trovava di nuovo,e per l'ultima volta tra le mura del castello, e tutte le sue sicurezze erano crollate, ora si sentiva libero di essere quello che era e non solamente quello che i suoi genitori avrebbero voluto che fosse. Così quel sentimento che sembrava essere stato cancellato dalla paura e dal male era tornato più forte di prima.

Durante tutti e sette gli anni della scuola il suo sentimento l'aveva tormentato rendendolo aggressivo e cupo. Com'era possibile che nessuno si fosse mai accorto che dietro alla sua arrogaza e prepotenza si celava un'indole insicura? Non era stato capace di definire, di accettare, fino a quel momento, la sua debolezza, il suo desiderio segreto.

Draco era sdraiato sulla schiena nel suo verde letto a baldacchino per la sua ultima notte a Hogwarts, e pensava con nostalgia e rimpianto agli anni straordinari passati al castello:ai periodi bui come il suo sesto anno, a quelli spensierati e felici insieme a tutti i compagni, i pochi amici che erano rimasti fino all'ultimo dalla parte sbagliata. Pensava all'umidità del sotterraneo di Piton, all'adorabile abitudine che Mirtilla aveva preso di comparire ululando nel pieno delle notti di tempesta quando non riusciva a dormire. Pensava a tutti gli errori che aveva commesso anche se non l'avrebbe mai e poi mai ammesso con nessuno, alle crudeltà che aveva esercitato sui suoi compagni più deboli e se ne pentiva.Pensava a lei. Lei che era una delle ragioni per cui alla fine aveva deciso di prendere la via più difficile ma forse la più giusta.Tutto ad un tratto gli venne una grande nostalgia e sobbalzò nel letto quando la lettera sotto il cuscino scricchiolò improvvisamente, in risposta alle sue inquietudini.

Il ragazzo si alzò di scatto, prese la lettera e il mantello scese in sala comune. Era l'una passata e non c'era più nessuno lì, nei due quadri alla parete lunga Merlino e Salazar dormivano tranquillamente, le barbe vicine. Draco aprì di scatto il passaggio che dava sul corridoio di pozioni, il più vicino alla Sala Grande, e quasi correndo percorse i primi due piani fino al corridoio dell'ala est, poi si bloccò. Il suono della sua corsa aveva svegliato il grosso drago rosso scuro di un arazzo vicino, ma lui non se ne accorse nemmeno. Non era sicuro di volerlo fare. Anche se i rapporti con il trio si era tramutato da odio reciproco a tolleranza formale, adesso non gli sembrava più una buona idea consegnarle la lettera. Lei l'avrebbe di sicuro letta a Potter e si sarebbero presi gioco di lui facendolo sapere a tutti i Serpeverde... Draco Malfoy pentito... Draco Malfoy che... non riusciva neanche a pensarlo... una mezzosangue! ma proprio lei... che da sempre l'aveva odiato e disprezzato per le sue debolezze senza capire quello che in realtà celavano. Basta. Non gli importava più di nulla: tutto era diverso ora e doveva decidersi. Draco salì le scale fino al terrazzo della Torre di Astronomia che dava sul dormitorio delle ragazze di Grifondoro e fece quello che oramai aveva preso l'abitudine di fare da quando aveva capito cosa provava.
“Accio diario” sussurrò il ragazzo. Una finestra dl dormitorio si aprì silenziosa e un piccolo quadernetto rigido foderato di stoffa blu volò tra le sue mani. Draco lo sfogliò, leggendo qualche appunto e il programma della settimana di Hermione. Poi prese finalmente la lettera e la infilò tra la fodera e la stoffa, quasi sperando che lei non la trovasse mai.
  
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