Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Kushina Namikaze    13/08/2013    2 recensioni
“Adesso cosa facciamo?” L’unica domanda che riuscì a dire; grande errore.
frase usata nel racconto.
salve a tutti Sono di nuovo io. Questa storia l'ho scritta tutta in una volta e mentre scrivevo piangevo anche io insieme ai personaggi :'( Non ho mai scritto un qualcosa del genere e mai provato in prima persona la sensazione di questi momenti, la mia cultura in questo campo si ferma a programmi televisivi u.u
Spero che possa piacervi, non guardate solo la coppia la storia consiste nella nascita di una nuova vita quindi che siate favorevoli al NaruSaku o no leggetela e fatemi sapere cosa ne pensate :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È trascorsa un’ora e ancora i medici non gli permettevano di entrare: è ancora troppo presto dobbiamo fare altri controlli dicevano, la avviseremo noi quando potrà entrare.

Due ora finalmente il via da parte dei medici, lei era la, sdraiata su quel letto in preda a dolori atroci che non accennavano a smettere, anzi più il tempo passava più aumentavano.
------
Circa 9 mesi prima….

Era pomeriggio, Naruto era appena ritornato da un faticoso allenamento con i suoi 3 nuovi allievi, era diventato jonin da poco e ancora non sapeva bene come gestire quelle tre piccole pesti che, come lui alla loro età, si credono ninja esperti capaci di fare tutto, quando ancora sono solo capaci di giocare. Stava per entrare nella doccia quando bussarono alla porta di casa sua.
Quando l’aprì vide Sakura, con occhi gonfi pronti per scoppiare in un lungo pianto liberatorio. Naruto la fece entrare e sedere sul divano del salotto, quello stesso divano testimone di tanti e tanti momenti intimi fra loro sue in cui si scambiavano a vicenda tutto l’amore che potevano provare l’una per l’altra, lo stesso divano che ha assistito a molti momenti importanti: il loro primo bacio, la prima serata in cui Naruto ha cucinato per la sua ragazza, il primo film visto insieme, la prima volta che entrambi hanno fatto l’amore e adesso alla lista si stava per aggiungere un altro momento importante:
“Naruto aspetto un bambino.”
Naruto rimase bloccato alla notizia non sapeva cosa dire, cosa fare. Stava per diventare padre a soli 20 anni. Un giorno gli sarebbe piaciuto avere una famiglia tutta sua, ma non adesso, aveva ancora tante cose da fare e ancora tante esperienze da provare prima di diventare padre, voleva divertirsi e non avere una così grande responsabilità fra le sua spalle.
“Adesso cosa facciamo?” L’unica domanda che riuscì a dire; grande errore.
“Cosa facciamo? Cosa faccio io!! Non voglio questo peso, non voglio questa grande responsabilità, non sono ancora pronta! Voglio divertirmi, voglio continuare a studiare ed esercitarmi nelle arti mediche. Voglia andare in missione e salvare le vite dei ninja che rischiano per portare a termine il loro compito!”
Le lacrime iniziarono a scorrere sul viso di Sakura, si abbandonò totalmente fra le braccia di Naruto e rimase li, a sfogare tutte le sue preoccupazioni, tutte le sue frustrazioni mentre il biondo ascoltava senza mai contraddire o ribattere sul qualcosa. Aveva bisogno di sfogarsi e lui lo aveva capito. Quando si calmò iniziarono a parlare del “problema”.
“Cosa vuoi fare adesso? Lo vuoi tenere o no? La scelta spetta a te, io ti seguirò qualunque cosa vorrai fare e ti starò accanto qualunque cosa accada”
“Voglio abortire, farei solo soffrire il bambino o bambina dentro di me. Non sono capace di prendermi cura di una vita che non sia la mia.”
“Prima hai detto che vuoi salvare la vita dei ninja che fanno di tutto per portare a termine la loro missione, però non vuoi salvare la vita di nostro figlio o figlia che sia. Proprio non ti capisco. Sarà difficile è vero, siamo inesperti e non ne capiamo niente. Io non so nemmeno come si comporta un genitore con il proprio figlio. Non sei l’unica ad aver paura. Anche io sono terrorizzato come te, la gravidanza non la dovrò affrontare io però ti starò vicino in qualunque difficoltà. Sakura-chan non distruggere il frutto del nostro amore. Anche io avrei preferito fare tante altre cose prima di diventare padre, la penso in parte come te. L’unica differenza è che a me non sembra giusto togliere la vita ad un’anima innocente.”
-------
3 ore di sofferenza per la povera Sakura ma ancora niente, doveva resistere non era pronta per partorire. Naruto, accanto a lei, le teneva la mano per non farla sentire sola, per farle sentire la sua presenza, per farle capire che ancora una volta le era accanto. Tutte le difficoltà della gravidanza le hanno superate insieme. I continui cambi d’umore di Sakura, le prime voglie, il primo periodo di convivenza, le visite spesso interminabili ma sempre emozionanti.
--------
Era la prima ecografia per Sakura, la pancia ancora non si vedeva, erano trascorse solo 3 settimane dalla scoperta della gravidanza. Il medico le aveva detto che c’era la possibilità di sentire il battito del bambinoa. Entrarono nella stanza per la visita, Sakura sdraiata sul lettino con la maglietta alzata e i pantaloncini leggermente abbassati, Naruto era accanto a lei e le teneva la mano per darle forza e coraggio.
Il medico cosparse l’addome, ancora piatto con un leggerissimo rigonfiamento, quasi impercettibile, di uno strano gel freddo che serviva per permettere a quello strano macchinario di vedere all’interno del corpo di Sakura.
Videro un minuscolo esserino, ingrandito grazie allo zoom del macchinario, era loro figlio. Quella piccola creatura grande quanto neanche un pugno era loro figlio. Piccolo e indifeso, cresceva giorno dopo giorno nel grembo della giovane madre. Infine per confermare che il bambino stava bene il medico accese un altro macchinario collegato al primo. Naruto e Sakura sentirono un rumore, come tanti cavalli che correvano; era il battito del loro più grande amore. Naruto non riuscì a trattenere le lacrime che iniziarono a rigare le sue guance, Sakura, invece, non riusciva ancora a credere ai suoi occhi e alle sue orecchie, voleva davvero liberarsi di quel piccolo miracolo?
------
Trascorsero 5 ore e il travaglio continuava fra le urla di dolore di Sakura. Naruto si sentiva colpevole e impotente di fronte a quelle urla, era colpa sua, se Sakura non fosse rimasta incinta adesso non soffrirebbe così tanto, era impotente perché non poteva fa altro che tenerle la mano.
“Non potete fare niente per diminuire il dolore? Siete dei medici fate qualcosa non vedete che soffre?!?”
“Purtroppo non possiamo fare niente, è il corso naturale degli eventi, dobbiamo solo aspettare che si dilati il più possibili per permettere alla bambina di nascere.”
Già bambina, si ricorda ancora quando lo scoprirono.
------
“Oggi scopriremo il sesso di nostro figlio. Cosa speri che sia?”
“Per me è indifferente Sakura-chan. Spero solo che sia in perfetta salute e che stia crescendo bene.”
“A giudicare da quanto sono ingrassata direi che sta crescendo più che bene. Ammettilo mi trovi una balena.”
“No. Sei semplicemente bellissima.”
Naruto poggiò la sua mano sul pancione di Sakura, ormai al 6° mese di gravidanza. Gli piaceva farlo, sentire i movimenti di suo figlio e assicurarsi che stava bene li dentro. La sera, prima di andare a dormire, poggiava il suo orecchio sul pancione di Sakura, aspettando di sentire qualche movimento, gli parlava, lo baciava e lo coccolava sperando che quelle attenzioni potessero arrivare fino a suo figlio.
Il momento della visita era arrivato, era il momento della verità. Fra un po’ avrebbero scoperto se comprare un fiocco rosa o azzurro.
“Vediamo un po’, la bambina sta crescendo proprio bene. E in ottima salute. Sarà sicuramente una brava Kunoici.”
“Bambina?” dissero insieme.
“Si, avrete una bella femminuccia.”
I due ragazzi erano contentissimi di sapere che la loro era una bambina. Adesso c’era solo un altro problema da affrontare: la scelta del nome.
------
Passarono 8 ore, finalmente Sakura potè iniziare a spingere per dare alla luce la loro bambina. Più spingeva più il dolore aumentava, più il dolore aumentava più le urla si facevano più intense. Sakura stringeva con forza la mano di Naruto mentre quest’ultimo insieme ai medici la incoraggiavano a continuare.
Nella sala d’attesa, gli amici, tutti riuniti per quell’evento, attendevano con impazienza di conoscere la nuova abitante di Konoha che alcuni di loro, come Ino e Sas’kè, potevano considerare loro nipote, mentre le urla strazianti arrivarono anche alle loro orecchie.
Sakura spingeva sempre più forte, ma la piccola non ne voleva sapere di nascere, eppure era giunto il momento. Ancora un’altra spinta e finalmente il medico iniziò a intravedere la testa della bambina. Ancora qualche altra spinta e la bambina sarebbe nata. Sakura, stremata, con poche energie a sua disposizione spinse ancora e ancora fin quando un pianto, all’inizio flebile poi sempre più intenso non risuonò in quella stanza. Sakura non parlò, non ne aveva la forza, non ne aveva la voce, ma le sue lacrime che uscivano copiose dai suoi occhi parlavano per lei. Naruto, rimasto bloccato dal suono di quella vocina che piangeva, non riusciva ancora a credere che finalmente poteva vedere la sua bambina. Le lacrime di gioia si fecero strada nei suoi occhi e non era sicura che si sarebbero fermate.
I medici tagliarono il cordone ombelicale, fecero una visita alla bambina per vedere se stava bene mentre continuava a piangere impaurita dal mondo che la circondava, l’avevano portata via da quella che fino ad allora era stato un luogo sicuro e senza pericoli. Aveva paura di quel mondo, ma non sapeva ancora che a proteggerla ci sarebbero stati la sua mamma e il suo papà.
I medici portarono la bimba alla giovane neo-mamma esausta per via del lungo, faticoso e doloroso travaglio. Sakura la prese fra le sue braccia, non sapeva ancora bene come tenerla, ma per lei avrebbe imparato. Naruto si avvicinò alle sue donne e ammirò il viso di sua figlia tranquillizzata dalle calde braccia della mamma. L’aveva immaginata tante volte nei suoi sogni, ma quella bimba aveva superato di gran lunga ogni sua aspettativa.
Mentre coccolava la sua bambina diede un bacio sulle labbra alla sua amata ringraziandola per il grande dono che gli ha fatto.
“Giuro che ti proteggerò a costo della mia vita mia piccola Kaori. Qualunque cosa mai ti accadrà, io sarò sempre pronto a sostenerti e aiutarti in qualunque tua scelta. Giuro di guidarti verso la giusta via e d ridurre in brandelli i ragazzi che ti correranno dietro. Ti amo e benvenuta al mondo mia piccola principessa.”


Salve a tutti ^_^
Ogni tanto creo qualche altra storia oltre a quella a capitoli :)
Questa storia mi è uscita così senza pensarci, ho iniziato a scrivere ed è venuta fuori XD
Spero che vi piaccia, io mentre la scrivevo piangevo come una scema :'( (sono capace di piangere per una storia scritta da me, non mi credevo così sentimentale u.u)
Non so cos'altro dire lascio a voi i commenti.
Alla Prossima!!!!
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Kushina Namikaze