Tutta questione di karma…
Capitolo 1
Erano tanti gli aggettivi che potevano descrivere Ino Yamanaka.
Lei era: bella, seducente, spiritosa, acida, solare, amichevole, violenta,
pettegola e perché no leggermente, ma solo leggermente, paranoica.
Nella vita aveva avuto tutto: una famiglia che l’amava, buoni amici, un lavoro
che adorava, una bella vita.
Sarebbe stato da ipocriti lamentarsi, perciò lei non lo faceva, mai… O quasi
mai.
Di certo, il tutto: quindi la sua carriera, la sua bellezza, i suoi modi di
fare a volte femminili e a volte no, non erano contornati dalla presenza di un
uomo.
Non che non li avesse avuti, sia chiaro.
Ino Yamanaka aveva avuto talmente tanti fidanzati che, non si ricordava nemmeno
il nome di tutti. Gli unici due che avevano il grandissimo onore di essere menzionati
erano: Shikamaru e Sai.
Il primo era stato suo fidanzato storico mentre erano alle superiori, ma poi,
tutto era finito quando erano andati al college e, nella vita del Nara era
entrata Temari No Sabaku.
Ino non aveva rancori, per carità, ma ancora pensava, dopo tutti quegli anni,
dopo che aveva fatto da testimone di nozze al giovane Nara ed erano rimasti
migliori amici, che quella snobbona glielo aveva fregato.
Ebbene, sperando di incontrare l’anima
gemella come aveva fatto Julia Roberts nel film “Il matrimonio del mio migliore
amico”, la serata era finita con lei che consolava, o meglio cercava di fare
entrare nella testa di Hinata, l’idea che Naruto non era il ragazzo giusto per
lei.
Karma.
Insomma, mentre Shikamaru se la spassava con la No Sabaku, lei aveva trovato in
Sai l’amante perfetto.
Lei e la sua amica Sakura, santa donna, avevano sempre sognato un principe
azzurro dai capelli e gli occhi neri: il classico tenebroso.
Sakura si era accaparrato il noto Sasuke Uchiha, bello e dannato, che aveva
ceduto al fascino della rosa, o meglio: si era rassegnato alla spietata corta
che l’Haruno gli faceva dalla prima elementare. Si erano sposati anche loro,
dopo tre anni di fidanzamento, e lei aveva di nuovo fatto da testimone alla
migliore amica, sperando che sulla testa della rosa cadesse una bomba.
Ovviamente non portava nessun tipo di rancore.
Anche qui, sperò di incontrare l’anima gemella, ma la serata prese una piega
diversa ripetto a quella prevista. Si ritrovò a letto con uno schizzato
chiamato Hidan che, aveva soddisfatto i suoi bollori sessuali per più di un
mese.
Sai era forse più tenebroso di Sasuke, non capiva le persone anche se si
sforzava.
Una qualità che di lui apprezzava, oltre al fisico e alla bravura, era la
sincerità. Sai era il classico ragazzo che non aveva peli sulla lingua e forse,
aveva provato anche uno strano calore nei suoi confronti. Una cosa che poteva
anche definirsi: sentimento. Soprattutto,
e questo lo riconosceva, era bravissimo a letto, cosa che rendeva molto felice Ino.
Ma si sa, Sai era un artista: e gli artisti cercano sempre qualcosa in più
rispetto ai comuni mortali, perciò, in un giorno di pioggia lui le disse che
sarebbe partito per l’Europa.
Baci, pianti, abbracci e chi si è visto si è visto.
Karma.
Dopo Sai c’erano stati flirt più o meno gradevoli, di una notte o almeno una
settimana, ma non di più.
Ma dopo aver passato così tante tempeste d’amore, era arrivata a una
conclusione: se mai fosse finita a cercare l’anima gemella in rete, cosa ormai
sempre più probabile, nel descrivere la sua attuale personalità avrebbe dovuto
barrare la casella “Schizzata e Paranoica”. Era meglio procurarsi una transenna
per tenere a distanza gli scapoli di New York.
Intanto riceveva inviti a nozze dei suoi cari amici: Neji e Tenten, Kakashi e
Kurenai, Gaara e Matsuti, Shino e Hanabi, Deidara e Sasori, Choji e Ayame,
Karin e Suigetsu. Insomma i suoi amici, l’amore lo aveva trovato, lei ancora
no.
Lei, la grande e bellissima Yamanaka, laureata a Harvard, ancora doveva trovare
l’anima gemella, sposarsi e avere bambini. Alla faccia che doveva essere la
prima.
Non che fosse l’unica, per carità: rimanevano ancora parecchi amici che dovevano
sposarsi o fidanzarsi ma, la preziosa e orgogliosa Yamanaka aveva sempre voluto
essere la prima, e ora era diventata l’ultima del carroccio insieme a Hinata,
Naruto e Rock Lee.
Non che la compagnia le dispiacesse: Hinata era una dei privilegiati che aveva
la sua simpatia, ma, Naruto e Rock Lee, e soprattutto quest’ultimo, erano,
leggermente, e solo leggermente sfigati e lei, lei la preziosa Ino Yamanaka non
poteva restare insieme a loro.
Ma, il grande colpo basso lo ricevette quando un giorno, Hinata la chiamò tutta
estasiata dicendo che Killer Bee e Hana Inuzuka si sarebbero sposati presto.
Quello sì fece venire una sporadica e insensata depressione a Ino.
Un rapper da strapazzo, stupido, bonaccione e addirittura non tanto
intelligente aveva trovata in una veterinaria l’anima gemella e per di più, la
poverina, voleva sposarlo.
Questo era il karma.
Fottuto karma allora.
Il tutto lo pensava, mentre si osservava allo specchio, vestita con un vestito
rosso fuoco, corto e scollato.
Ai piedi aveva optato per un paio di sandali vertiginosi neri e, la sua famosa
coda alta ondeggiava sensualmente.
Pronta. Si era certamente pronta per un altro fottuto matrimonio, che non era
il suo, mentre sedeva al tavolo dei single disperati.
Sospirò prese la pochette e le chiavi della macchina, pronta a dirigersi a casa
Hyuga.
Ino sgranò gli occhi quando vide Hinata uscire da casa sua.
Dire che la sua amica aveva superato il suo limite di timidezza era poco.
Un tubino nero fasciava perfettamente le forme prosperose della Hyuga, il tutto
incorniciato dai bellissimi boccoli corvini che Hinata si era fatta.
Tacchi vertiginosi la facevano molto alta, almeno più di quella che era,
slanciando quello che per Ino era un corpo da pornostar in una bambolina timida
e aggraziata.
Appena salì in macchina, Ino le sorrise e di rimando lo fece anche Hinata.
“Se non fossi una donna, o almeno se non mi piacessero gli uomini, ti sarei già
saltato addosso Hinata!”.
La Hyuga abbassò il capo, arrossendo come un pomodoro maturo.
“M-me lo ha regalo Hanabi..”
“Tua sorella a buon gusto!” disse Ino sorridendo.
Accese la macchina, mise la prima e partì, più piano del solito, verso la
chiesa in cui Killer Bee e Hana si sarebbero sposati.
Per buona metà del tragitto rimasero in silenzio. Ino preferì quel religioso
silenzio rispetto alle battute deprimenti che di li a poco lei e Hinata si
sarebbero fatte per il loro stato di single perenni.
Ino si accorse che, più si avvicinava alla chiesa più andava piano con la
macchina e sperò, per un solo istante, che la macchina si guastasse o che ci
fosse traffico che non le avrebbe permesso di andare al matrimonio.
Ma niente di questo avvenne.
Fottuto karma, di nuovo.
“Se oggi Naruto non si accorge di te, giuro, e giuro, che ti trovo uno scapolo
super sexy!” sbottò improvvisamente Ino.
“Non potrei mai.. I-io l-lo...” fece timidamente Hinata.
“Lo so, lo so ma lui è stupido! Dovresti guardarti intorno!” fece stizzita la
Yamanaka.
Hinata sorrise timidamente, alzando le spalle.
“E tu?” fece la corvina.
“Io cosa?”
“Quando incominci a guardarti intorno?” fece seria Hinata.
Ino fece una smorfia, rallentando al semaforo, ma non rispose.
La bionda vide in lontananza la chiesa, già affollata e sbuffò.
“Ma dobbiamo proprio andarci?” disse, girando la testa verso Hinata che,
fissava spaventata la folla.
“Abbiamo scelta?” disse la corvina poco convinta.
Fottuto karma.
Angolo dell’autore
Salve miei cari, allora che dirvi? Ieri sera ho visto un film molto, molto
carino “Il mio finto fidanzato” e mi è venuta in mente questa fic. Dirvi che mi
sono divertita a scrivere questo primo capitolo e poco!
Si sarò una fic, non so quanto lunga, tanto meno so se riuscirò a mandarla
avanti visto che l’ispirazione a volte viene e a volte no, ma mi impegnerò!
Giurin giurello! (A meno che il fottuto karma di Ino non voglia giocarmi brutti
scherzi!)
Vi informò che la coppia principale sarà KibaIno contornata da un NaruHina e
altri accenni di coppie. Per quanto riguarda il raiting per ora lo metto
arancione, ma conto di cambiarlo in rosso perché voglio evolvere la mia fic con
scene un po’ osè, persino yaoi, cosa che sarà un esperimento perché non ne ho
mai scritte.
Giusto, stavo dimenticando di dirvi che per qualsiasi cosa, errori grammaticali
o di sintassi, poca originalità insomma qualsiasi cosa vorrei che me lo diciate!
Credo che le critiche siano costruttive!
Quindi grazie mille…
Grazie a chi legge! Fate sapere..
Un bacione…
Hina93