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Autore: jawaadlove_    13/08/2013    1 recensioni
- Scusami, ma non possiamo continuare con questa storia, non voglio affezionarmi per poi soffrire di nuovo e non mi sembra giusto prenderti in giro.- Disse con un'espressione certa ma allo stesso tempo dispiaciuta, come se da un lato fosse convinto di ciò che diceva ma dall'altro sapeva benissimo lo sbaglio che stava facendo. Non mi guardava negli occhi, guardava in basso. -Tranquillo, me lo aspettavo, succede sempre così con me.- Dissi diretta, cercando il suo sguardo che però mi evitava. Sentii gli occhi pizzicarmi, ed una lacrima nascere, ma no, non dovevo piangere davanti a lui, dovevo farmi vedere forte; non ci ripensai due volte, mi girai e me ne andai sperando che mi fermasse , che mi dicesse che niente era vero, che era solo uno scherzo, ma non lo fece, continuai a camminare. Una sensazione di solitudine nacque in me, ed era orribile, volevo sprofondare.
Questa è un vera storia, questa è la mia storia, ho deciso di raccontarvi un pezzo della mia vita. Ovviamente non l'ho vissuta con i One Direction ma li ho resi partecipi facendoli diventare i protagonisti.
Ecco il trailer della fanfiction: http://www.youtube.com/watch?v=1cVYOHKUSBM spero vi piaccia, buona lettura!
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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Ecco il trailer della fanfiction: http://www.youtube.com/watch?v=1cVYOHKUSBM spero vi piaccia, buona lettura!xx.


NOW YOU'RE TEARING ME APART.

- Professoressa, mi scusi non ho capito - dissi richiamando la sua attenzione. - Al posto di chiacchierare avresti potuto prestare attenzione! Studierai con più impegno a casa - tuonò con una voce di rimprovero. Non ribattei e aprii il libro, che fino al quel momento era rimasto chiuso. Presi un foglio di carta ed iniziai a sventolarlo in modo da poter raffreddare anche solo un pò l'aria circostante che era diventata quasi irrespirabile. Solitamente qui a Bradford non c'era molto caldo nel mese di maggio, ma in quella classe si respirava un'aria cupa, invivibile. Le finestre erano chiuse e la presenza di 23 persone nell'aula non favoriva la situazione. - Charlie! - esclamai a voce bassa girandomi verso il banco della mia migliore amica. Era intenta a scrivere qualcosa, ma subito dopo alzò leggermente la testa, come se avrebbe voluto continuare ciò che stava facendo. - Cosa c’è? Se mi fai mettere un altro rapporto giuro che ti uccido! - esclamò con una tonalità di voce più alta della mia, stava per riabbassare la testa quando mi lasciai sfuggire una leggera risata. - Se parlassi un po’ più piano non ci sentirebbe! Ti sembra normale che chiedo spiegazioni e non me le da? - dissi cercando di andare al dunque, stavo parlando con lei solo perchè non mi andava di seguire la lezione, stavo cercando di aprire una discussione per distrarmi un pò. - Dai, sai com’è la professoressa, devi sopportala ancora per un pò, sono gli ultimi giorni di scuola. - disse accennandomi un sorriso, raccolse i suoi lunghi capelli biondi in una coda alta e ricominciò a scrivere. Non volevo chiudere la conversazione, se così posso definirla. - E finalmente! Non potrei stare un giorno di più qua dentro, voglio il mare, le serate con gli amici e soprattutto non vedo l’ora di iniziare l’Estate Ragazzi. - la guardai ancora, ma lei non distoglieva lo sguardo dal suo foglio, intuii che non volesse continuare a parlare. - Anche io! - mi rispose quasi raggiungendo la tonalità di un urlo, mi guardava e sorrideva, ma subito dopo il suo sorriso si trasformò in un'espressione seria. La guardai inclinando la testa verso destra, la guardai nei suoi grandi occhi neri per cercare di capire il suo cambio di umore. Subito dopo sentii una figura alle mie spalle, così mi girai di colpo. - Mills e Barker! Non so, cosa preferite un cappuccino o un thè? E lei Mills, non mi venga a chiedere spiegazioni dicendomi che non ha capito quando sta tutta l'ora a chiacchierare con la sua compagna! - gridò, non risposi, non avevo un buon rapporto con i professori, il più delle volte rispondevo beccandomi un rapporto, ma sta volta non dovevo rispondere, erano gli ultimi giorni di scuola e non volevo aggiungere un altro rapporto alla lunga collezione. La professoressa si andò a risedere, prima di riniziare a spiegare mi lanciò un'occhiata.  

Aprii il cancelletto di casa, entrai e lo richiusi lentamente. Subito Brit, la mia piccola beagle, venne a farmi festa. Continuai per il vialetto fino ad arrivare alla porta di casa, cercai le chiavi nello zaino, aprii la porta ed entrai lasciando fuori Brit. Le serrande erano chiuse, la casa era buia, cercai l'interruttore sul muro e accesi la luce. La casa era vuota, segno che mio padre non era ancora tornato da campagna, mia madre a lavoro e mia sorella Faith ancora a scuola. Andai a posare lo zaino nella mia camera, al piano di sopra. Prima di mettermi ai fornelli aprii tutte le serrande, la casa si illuminò, così andai a spegnere la luce. Mi recai in cucina e cucinai qualcosa di veloce per me e mia sorella, che arrivò poco dopo. Non parlavamo spesso, essendo più piccola non mi andava di raccontarle le mie cose, il suo vizio era quello i andarle a spifferare in giro. - Ciao - disse con un tono freddo non appena entrata in cucina. Mi girai e le accennai un sorriso per ricambiare il saluto, poi ripresi ciò che stavo facendo. Accesi la televisione, il silenzio che si era creato era quasi imbarazzante, subito dopo riposi i piatti in tavola ed iniziammo a mangiare prestando attenzione a ciò che veniva trasmesso in televisione. Finì di mangiare lei per prima e come suo solito fare si alzò senza aiutarmi a sparecchiare, così non appena finii lo feci io. 
Andai in camera mia, presi lo zaino ed estrassi il libro di storia, domani avevo l'ultima interrogazione di recupero e doveva andare bene se no mi sarei presa il debito anche in storia. Studiai con impegno, cercando di non distrarmi dai messaggi che ricevevo. Guardai l'orario, erano le 15:30 ed io non avevo ancora finito di studiare ma dovevo andare a prepararmi, decisi di chiudere il libro, avrei continuato a studiare la sera, così andai a prepararmi. Cercai di rendermi un tantino decente, piastrai i miei lunghi capelli marroni, misi un pò di matita nera che faceva contrasto con i miei occhi verdi. Ero pronta, scesi giù, informai mia madre che stavo uscendo e raggiunsi Charlie che mi stava aspettando fuori casa. E ci incamminammo verso gli Arti. Aprimmo la porta ed entrammo dentro. Camminammo per un lungo corridoio poi raggiungemmo un grande atrio, che ospitava anche un campo di pallavolo. Nel lato opposto c'erano una cinquantina di ragazzi seduti in cerchio, noi eravamo in ritardo, la riunione era già iniziata. Stavamo iniziando i corsi di formazione per gli animatori dell'Estate Ragazzi, ci saremmo dovuti impegnare tutti per riuscire a far divertire i bambini. Ci unimmo anche noi a quel cerchio e prestammo attenzione a ciò che diceva la coordinatrice. Iniziò a farci varie raccomandazioni sul come dovevamo comportarci con i bambini, dovevamo farli giocare, ballare, cantare e in tutto questo dovevamo stare attenti che non si facessero male. - E' una grande responsabilità, le madri ci affidano i loro bambini, quindi dobbiamo essere pronti al cento per cento. Penso che il primo passo sia andare d'accordo tra di voi, perciò adesso vi chiedo di iniziare a presentarvi, basterà dire il vostro nome e la vostra età, Inizia tu. - incoraggiò la ragazza che aveva accanto e man mano andavano avanti. Io e Charlie di quel gruppo conoscevamo tutti di vista, non avevamo nessuna confidenza con loro. Le uiche persone che conoscevamo erano le nostre amiche, se non vecchie compagne di scuola, Beryl, Nicole, Pam, Phoebe e Giuls. Un'altra persona che conoscevo era ovviamente mia cugina Grace. Vidi Charlie alzarsi, era il suo turno. - Mi chiamo Charlie Barker ed ho 17 anni - si risedette e a catena mi alzai io, era il mio turno, guardai un pò tutti e scommetto che arrossii, ero timida in queste situazioni, presi un respiro - mi chiamo Alison Mills, ed ho 16 anni, quasi 17. - subito mi risedetti tirando un respiro di sollievo quando tutti quegli occhi smisero di guardarmi ed iniziarono a guardare la ragazza che avevo accanto. Le presentazioni continuavano, ma poi arrivò il suo turno, dentro di me venne la voglia di sorridere, ma non lo feci, non dovevo. - mi chiamo Zayn Malik, ho 19 anni. - lo osservai per bene mentre si risiedeva, indossava dei jeans chiari, una maglietta grigia con delle scritte bianche e le blazer grigie. I suoi capelli erano perfetti, come sempre, non aveva un capello fuori posto. Zayn era l'ex ragazzo della mia amica Nicole, erano una di quelle coppie perfette, stavano insieme da più di un anno e mezzo, ma lei decise di lasciarlo su per giù un mese fa. Guardandolo ripensai alla scorsa settimana, ero su facebook quando..

Ecco il mio primo capitolo, primo in tutti i sensi, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! Aggiornerò presto, buon pomeriggio!xx.
  
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