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Autore: marty_always    13/08/2013    4 recensioni
- Kate?! Cosa è successo? Kate! – Urlo, avevo sentito dei rumori che conoscevo fin troppo bene; rumori di frenata e, di uno sparo. Provo a richiamarla, ma risponde la segreteria telefonica; riprovo ma ancora niente.
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Ciao a tutti!
Questo è l’ultimo capitolo della storia. Spero vi sia piaciuta! Ringrazio tutti quelli che hanno commentato, aggiunta alle preferite/seguite/ricordate e chiunque altro l’abbia letta fino in fondo.
Fatemi sapere cosa ne pensate della fine!
Marty.
 

 
Sono arrivato al molo, sto mettendo insieme tutte le mie cose, quando vedo arrivare dietro di me le auto di Ryan ed Esposito.
Scendo, e vedo la Gates. Cerco di risalire in macchina, ma sento i miei amici parlare.
- Castle, aspetta, lasciaci parlare! –Urlò Ryan.
- No ragazzi, Kate è la dentro e ho poco tempo se voglio salvarla, mi devo sbrigare!
- Signor Castle, si fermi! – sento dire dalla Gates.
- I detective mi hanno detto quello che sapevano e ho chiamato la squadra speciale, fra meno di dieci minuti saranno qui, aspetti che arrivino.
- No signore, non posso, Kate non ha dieci minuti!
Mancavano sette minuti allo scadere delle 12 ore.
- Ehi Castle, il capitano ha ragione, aspetta la squadra speciale, abbiamo più possibilità di salvarla! – Dice Esposito prendendomi per il braccio.
- No Javi, non posso, lasciami! Devo andare la dentro, devo andare a salvarli!
- A salvarli? – domanda Gates.
- Signor Castle, chi altro c’è la dentro insieme alla detective Beckett? Cosa non ci ha detto?!
Silenzio.
- Signor Castle! Chi c’è la dentro oltre a Beckett!
- Nostro figlio signore! Beckett è incinta! – Urlai, stremato.
I tre si guardano stupiti e confusi, non comprendendo ancora quello che ho appena detto.
- Javier, ti prego lasciami andare. – dico un’altra volta.
Esposito, ancora stordito da quello che ho detto, lascia la presa sul mio braccio. Mi guarda in faccia, e dopo aver annuito corro dentro l’hangar, alla ricerca di Kate.
 
 Sembra un labirinto, ci sono solo scale e porte.
Decido di scendere al piano di sotto, spalanco la porta, e mi ritrovo davanti un omone con un fucile.
non ci penso due volte e gli sparo dritto al petto. questo si accascia per terra, privo di sensi.
Proseguo la mia marcia, scendo ancora le scale, e mi ritrovo in una stanza vuota: noto una porta sul lato opposto della stanza, mi ci avvicino, la apro e mi ritrovo davanti un altro uomo in tenuta militare.
- Non è possi… –
Mi aggredisce tirandomi un pugno, lo schivo tirandogli un calcio al ginocchio che lo costringe ad accasciarsi al suolo. Mi siedo sopra di lui e inizio a riempirgli di pugni la faccia finchè non sviene.
Recupero la mia arma e mi dirigo oltre.
Sento delle voci provenire da una stanza sulla destra della sala in cui mi trovo.
Il mio cuore perde un battito, è la voce di Kate. C’è anche una voce maschile, sembra quella che mi parlava al telefono: deve essere McDavid. Mi posiziono davanti la porta, contro fino a tre, e sfondandola con un calcio entro nella stanza.
Vedo Kate seduta su una sedia al centro della stanza e, McDavid nell’angolo a sinistra.
- Rick!
Punto la pistola verso McDavid e inizio a parlare.
- Kate! Tutto a posto? Non preoccuparti, tra poco sarà tutto finito!
- Ah si, tuo marito ha ragione. – Dice McDavid.
Detto questo estrae un telecomando dalla tasca e preme un pulsante che fa partire un timer.
Guardo prima McDavid e poi Kate e, di nuovo McDavid.
- Cosa hai fatto, figlio di puttana?
- Ho solo fatto partire il timer di una bomba posta sotto la sedia di tua moglie. – Dice ridendo.
- Tu… bastardo, io ti ammazzo.
Scarico tutto il caricatore contro il corpo di McDavid, che cade a terra con un tonfo sordo. Mi dirigo verso Kate, guardo sotto la sua sedia, il timer indica 2 minuti e 30. Inizio a slegarla, ma le catene sono più dure del previsto da sciogliere.
- Rick vattene, non farai mai in tempo, esci di qui! – sento dire da Kate.
- Neanche per sogno, io non me ne vado senza di te!
Cerco di sciogliere gli altri nodi che restano dopo aver sciolto quello del braccio sinistro.
- Rick, ti prego, non dobbiamo morire entrambi, esci di qui!
1 minuto e 50.
- Non ci penso proprio Kate, non vi lascio qui! – e anche il secondo nodo è andato.
- Quindi hai trovato il regalo!
- Si Kate, lo so, ho trovato il pacchetto e questo è un motivo in più per portarti fuori di qui!
1 minuto e 30.
- Rick…
- No Kate, non ti lascio qui! Usciremo da qui entrambi sani e salvi! Maledetto nodo, ti vuoi slegare!
- Rick, t-ti amo.
Alzai lo sguardo per un attimo, e incrociai i suoi bellissimi occhi.
- Anch’io ti amo, Kate.
1 minuto.
- Fatto! – urlo di gioia. La prendo in braccio e mi metto a correre verso l’uscita. Stiamo salendo l’ultima rampa di scale quando ci ritroviamo davanti un uomo che ci punta contro la pistola.
Parte uno sparo.
- Kate! –  Mi giro di schiena per cercare di proteggerla. Riapro gli occhi e vedo l’uomo che prima era davanti a noi steso a terra, e Ryan con la pistola impugnata guardarlo.
- Andiamo Castle, l’uscita è di qua!
Mettiamo un piede fuori dalla porta e sentiamo un fragoroso scoppio, corro per mettere al riparo me e Kate dietro alla macchina. Facciamo passare dei secondi e poi ci rialziamo.
Guardo Kate negli occhi, rimaniamo così per diversi secondi.
- Allora, signor Castle, si decide a baciarla o dobbiamo aspettare ancora per molto?
Non me lo faccio ripetere due volte e la bacio. Un bacio dolce, carico di amore, che fa sciogliere tutta la paura e la rabbia di quelle ore.
Ci stacchiamo, la abbraccio e, poi porto le mie mani sul suo ventre.
Sono emozionato. Lei lo deve aver capito perché posiziona le sue mani sopra le mie.
- Torniamo a casa Rick, ho voglia di una doccia e, poi voglio scoprire qual è il mio regalo.
Il regalo! Cavolo me lo ero dimenticato! E ora come faccio? Devo inventarmi qualcosa!
- Rick? C’è qualcosa che non va? – mi domanda lei.
- N-no, amore… N-niente, figurati…
- Castle! Mi hai preso un regalo vero?
- C-certo… Figurati se io mi dimenticavo di prenderti un regalo per il nostro anniversario!
- Non ci posso credere! Ti sei dimenticato! Sei sempre il solito, Castle!
- Ma dai Kate… Sono stati due giorni d’inferno…mi puoi perdonare almeno questa volta! – Dico mettendo su la mia faccia da cucciolo che funziona sempre.
- Mah, dipende da come ti farai perdonare… - Sussurra lei maliziosamente.
- Uhm credo di avere già qualche idea, quindi detective le conviene salire in macchina perché il suo regalo non vede l’ora di essere scartato! 
 
  
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