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Autore: Oysh_more than me    13/08/2013    14 recensioni
New York-Mullingar-Ibiza-SanTorini-Parigi
Cinque posti diversi per cinque amiche che separandosi vivranno un' estate diversa, la loro estate.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ALLYSON’S POV.


“Devo andare adesso Harry” dissi sospirando staccando le mie labbra dalle sue.

“Mi chiami per nome, facciamo progressi” mi rispose con un sorriso sghembo che provocò un mio sbuffo.

Era una settimana che tra me e il riccio avvenivano incontri clandestini nelle cabine della spiaggia.

“Sono sicura che un giorno ci scopriranno” dissi dandogli le spalle e aprendo di poco la porta per controllare che in giro non ci fossero occhi indiscreti.

Intenta nella mia ricerca non mi accorsi subito che il riccio aveva posato le mani su i miei fianchi e mi aveva trascinata verso di se facendomi sbattere con violenza la porta e ruotandomi verso di lui.

“Ancora un bacio” mi chiese iniziando a torturare il mio collo mordendolo di tanto in tanto e lasciandomi dei baci umidi su di esso.

Chiusi gli occhi per bearmi di quel tocco e della sua bravura e dei brividi invasero il mio corpo.

“Te lo può scordare Styles, dobbiamo lavorare…Esco prima io” ripresi lucidità misi le mani sul suo petto e lo allontanai da me evitando che mi lasciasse un segno ben visibile.

Prima di uscire diedi una sbirciata alla situazione al di fuori della cabina e poi mi diressi dai miei bambini.

Non ci demmo appuntamenti o un saluto considerato ‘normale’, tra me e lui era così, tutto dettato dalla passione dall’ istinto, mi tirava con se in una cabina, oppure la sera, quando nessuno poteva vederci una volta tornati dalla discoteca rimanevamo a baciarci con passione o nell’ ascensore o davanti alla porta della mia stanza, senza averlo però, mai invitato ad entrare.

Quello strano sentimento che andava oltre all’ attrazione che vi era tra me e lui era qualcosa di strano, mi metteva paura ma allo stesso tempo quando le mie labbra incontravano le sue il mio cuore diventava d’ un tratto leggero.

Immersa nei miei pensieri radunai tutti i bambini e in breve tempo trovammo un gioco in grado di soddisfare tutti, dai più piccoli ai più grandi, dalle femmine ai maschi.

Mia era sempre con me, non mi abbandonava mai, preferiva stare al mio fianco piuttosto che giocare con gli altri bambini.

Era seduta in braccio a me mentre le accarezzavo i capelli, quando a interrompere quella pace fu il pianto quasi isterico di una bambina in compagnia di un ragazzino in piedi accanto a lei che non faceva altro che ridere, sollevai Mia e la appoggia a terra per poi dirigermi verso di loro.

“Che succede?” chiesi piegandomi all’ altezza della bambina.

Nessuno dei due mi rispose e la piccola continuava a lacrimare, chiamai Alan in quel momento intento a prendere il sole e gli dissi di sostituirmi per dieci minuti.

Presi la bambina per mano che scoprii chiamarsi Rose anche se pregò di farsi chiamare Roxy e ci dirigemmo verso un posto più appartato.

“Allora mi dici cosa è successo?” chiesi facendola sedere su una sdraio e inginocchiandomi davanti a lei, asciugandole il viso.

“Mi ha detto che sono brutta” rispose riferendosi a quel bambino.

“Quel ragazzino?” chiesi.

Si limitò ad annuire.

“E a te cosa importa, lo sai che sei bellissima? E lui non capisce niente” le sorrisi.

“Io sono innamorata di lui” disse facendomi spalancare gli occhi per ciò che aveva appena detto.
“Ah...Ecco...Non penso che sia amore tesoro…” le dissi un po' spiazzata dalla sua confessione accarezzandole la guancia.

“Lo so che ho solo 8 anni ma ho sentito cosa ha detto la mia nonna sull’ amore ed è quello che io sento per lui” mi disse svelta.

“E cosa dice tua nonna?” chiesi curiosa.

“La mia nonna dice che quando lo vedi le mani iniziano a sudare, il tuo cuore inizia a battere fortissimo e a fare tum-tum-tum-tum-tum-tum -sorrisi- Hai capito no?! –annuii- Hai tanti brividi quando ti tocca e pensi sempre a lui, hai sempre voglia di vederlo e il suo sorriso ti fa sorridere, è il tuo principe azzurro” mentre Roxy diceva queste cose una sola persona balenò nella mia testa: Harry.

“Beh e tu provi tutte queste cose?” chiesi cercando di pensare a lei e non a me.

“Si…A parte i brividi, mica ho la febbre” disse facendomi ridere.

“Beh allora io credo che tu sia davvero innamorata di lui e dici che a lui non piaci?”.

“No, scusa Ally ma non capisci ha detto che sono brutta” si rivolse a me con fare ovvio.

“Sai Roxy i maschi sono sempre meno svegli di noi perché non fai ingelosire il tuo principe azzurro?” le consigliai.

“E come?” chiese interessata.

“Gioca con altri bambini e non parlargli per un po’ poi vedremo cosa fare okey?” chiesi sorridente e allungandole il mignolino come per fare un patto.

“Okay” disse mentre i nostri mignoli si stringevano.

“E tu lo hai trovato il tuo principe azzurro?” chiese curiosa sorridendomi e alzandosi dal lettino.

Ruotai lo sguardo e trovai Harry concentrato a mettere a posto un ombrellone. Sorrisi.

“Ti svelo un segreto…A volte noi ragazze preferiamo il cattivo al principe, ma non dirlo a nessuno…” le sussurrai all’ orecchio facendole poi l’ occhiolino.

Tornammo nel gruppo, ringraziai Alan e ripresi il mio lavoro.

Si era fatta ora di cena e dopo aver fatto ballare i bambini salii in camera per farmi una bella doccia, ero esausta e non avevo per niente voglia di uscire, mi venne un’ idea, in un mese che ero a Ibiza non ero ancora stata in spiaggia di sera, così decisi che non avrei fatto nottata ma mi sarei semplicemente rilassata in un modo un po’ diverso dal solito e avrei pensato un po’.

Mi vestii comoda e scesi a cenare, trovai Alan solo al tavolo dello staff così gli feci compagnia.

“Quindi stasera ci molli così?” chiese dispiaciuto ingoiando un boccone di carne.

“Si Alan sono stanchissima ma prometto di non abbandonarti domani” dissi sorridendogli.

“E poi non sei solo c’ è sempre Harry” aggiunsi.

“Da quando per te Styles è diventato Harry?!” chiese con fare investigativo.

Sussultai alla sua domanda.

“Non rimarrai da solo c’ è sempre Styles” mi corressi facendogli la linguaccia.

“Mi nascondete qualcosa voi due…Sono diversi giorni che vi vedo strani…Non è che…?” lasciò in sospeso la frase.

“No Alan cosa vai a pensare?! Io e Styles? –calcai il suo cognome- Come ti viene in mente?” chiesi cercando di essere più disinvolta possibile.

Tra me e lui non c’ era niente di serio ma avevamo preso il comune accordo di non dirlo a nessuno, mi dispiaceva un po’ non poterne parlare soprattutto con Alan e Mercedes ma se si fosse saputo ne avrebbero avuto la peggio i nostri posti lavorativi, in quanto le relazioni tra colleghi non erano sempre ben viste e a Harry quei soldi servivano, sicuramente molto più che a me e io non volevo farlo rischiare.

“Si in effetti hai ragione…Voi due siete cane e gatto” disse riflettendoci su.

Sospirai sollevata dal fatto che se la fosse bevuta.

Rimanemmo a chiacchierare ancora un po’ dopo ci salutammo in quanto lui avrebbe dovuto prepararsi per andare a divertirsi.

Salii in camera e notai sulla mia scrivania il completino intimo di pizzo nero che avevo comprato per Faith in quanto il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno e così avevo pensato di spedirle il regalo.
Lo presi in mano fiera della mia scelta, Faith nelle sue lettere parla sempre di questo ragazzo bellissimo che ha conosciuto quindi ho pensato a qualcosa di sexy per quando tra i due ci sarà un momento di intimità in modo che così potrà mostrare per una volta la donna sicura e sensuale che c’è in lei.

Lo incartai e lessi l’ ultima lettera di Zoe in quanto non avevo avuto ancora tempo.

Erano quasi le dieci quando terminai di mettere un po’ in ordine i miei vestiti dato che avevo avuto un po’ di tempo libero, e decisi di andare in spiaggia.

Era strano vedere la distesa di sabbia deserta, tutti gli ombrelloni chiusi, i lettini vuoti e una strana pace avvolgere quello spazio.

Tolsi le ciabatte sentendo la sabbia fredda sotto i miei piedi e mi sedetti vicino al mare con i piedi nell’ acqua.

Chiusi gli occhi beandomi del suono delle piccole onde del mare che si infrangevano sulla riva.

Sentii poi qualcuno sedersi accanto a me, non ebbi bisogno di aprire gli occhi per rivelare l’ identità della persona accanto a me, il suo odore di menta era inconfondibile.

“Harry non ho voglia di fare nulla stasera” dissi subito.

“Non sono qui per questo” rispose prontamente.

Aprii gli occhi spostando il mio sguardo dal mare blu scuro alle sue iridi chiare più profonde del solito.

“Allora cosa ci fai qua?” chiesi non interrompendo il nostro contatto visivo.

“Volevo parlare un po’ con te” ammise.

“Wow…Mi stupisci sempre di più” dissi sarcastica.

“Sai…Io non sono la persona che tu pensi che sia o che semplicemente dimostro di essere, una parte di me, certo, è festaiola e ama la bella vita ma l’ altra ha solo paura di soffrire”.

“Se hai paura di soffrire perché mi stai dicendo queste cose?” chiesi.

“Perché so’ che è quello che provi anche tu, so’ che sei stata male anche tu per qualcosa e vorrei solo sapere qualcosa in più su di te, su ciò che hai vissuto” disse.

Non credevo di essere così un libro aperto per lui, ma forse mi sbagliavo.

“Sono stata ferita, certo, ma sono sopravvissuta” mi misi sulla difensiva.

“E cosa ti ha ferita?” chiese insistente.

“Perché ci tieni così tanto a saperlo?” domandai a mia volta.

“Perché quello che è successo tra noi, mi ha sconvolto, credo che vada oltre l’ attrazione e io voglio conoscerti meglio per vedere se mi sbaglio o no”.

Rimasi stupefatta dalle sue parole, allora, i miei sentimenti confusi per lui erano ricambiati.

“Avevo sedici anni, ero al terzo anno del liceo, quando ero una ragazzina non ero così spigliata come ora, certo non sono mai stata una persona troppo timida ma davanti ad un ragazzo non ero pienamente sicura di me stessa...Avevo una cotta secolare per David Linl, un ragazzo del quarto, io e le mie amiche eravamo ad una festa organizzata da un suo amico, avevo alzato un po’ il gomito e forse lui vedendo la mia debolezza si avvicinò, iniziammo a ballare e poi mi portò in una delle camere da letto della casa, il resto che è successo lo lascio alla tua immaginazione, era la mia prima volta e nonostante l’ alcool ricordo quasi tutto, da quella sera iniziammo a sentirci per uscire più volte io ero sempre più innamorata di lui non accorgendomi che per lui ero solo una fonte per sfogare le sue voglie sessuali, una sera avevo casa libera, lo invitai a cena ma non si presentò, così preoccupata mi diressi verso casa sua, aprii la porta con la chiave che vi era sotto lo zerbino, non era la prima volta che entravo in quella villetta e lo trovai a darsi da fare con una ragazza dai capelli rossi, mai vista prima, che scoprii poi essere un’ amica della sorella ventenne, corsi via, non piansi, non davanti a lui almeno, tornai a casa e quella sera decisi che non mi sarei più caduta nella trappola dell’ amore, non avrei più sofferto in quel modo, sarei sempre stata io a comandare i giochi, non ho più voluto avere niente a che fare con lui. L’ ho rivisto tempo fa e l’ unica cosa che ho provato verso di lui è stata ribrezzo, quel ribrezzo che provavo nel vedere le coppie passeggiare mano nella mano, quel ribrezzo che vedevo nelle persone innamorate da quattro anni a questa parte ma poi sei arrivato tu e mi stai solo confondendo le idee, stai mandando a monte le mie abitudini, mi stai facendo tornare la paura dell’ amore” raccontai tutto con lo sguardo verso il mare lo alzai verso di lui solo nell’ ultima frase.

“Io non ho paura dell’ amore, io non ci ho mai creduto –prese parola- i miei genitori si sono separati quando io e mia sorella Gemma eravamo molto piccoli, mio padre c’ è sempre stato per noi, ma non poter vivere con lui, vedere i nostri genitori scambiarsi sguardi complici o anche semplicemente mettersi d’ accordo su una punizione da darci dopo aver combinato un guaio, ha lasciato un vuoto nel mio cuore, se due persone che hanno fatto due figli non si amavano, chi è in grado di provare dell’ amore, mia madre si è risposata da poco, lui è un tipo apposto, e il rapporto che lega lei a mio padre è una sorta di amicizia, credo istaurata per il bene mio e di mia sorella, non mi sono mai innamorato, forse anche spinto dalla paura, paura di finire come i miei genitori perché mi sono promesso che se un giorno avrò dei figli non dovranno mai soffrire come ho sofferto io” rimasi incantata da quel discorso e i miei occhi divennero lucidi.

“Se non credi nell’ amore perché pensi che in futuro avrai dei figli?” chiesi con titubanza.

“Perché nell’ ultimo periodo ho questa strana sensazione” disse avvicinandosi a me con il suo solito sorrisetto.

“Cioè?” chiesi curiosa iniziando a fissare le sue labbra.

“Mi fai venire voglia di lasciare il passato e i miei timori alle spalle”.

“Allora fallo”.

“Solo se tu lo farai con me”.

Non dissi nulla, agii, feci incontrare per l’ ennesima volta le nostre labbra in  un bacio più dolce e più teso dei precedenti, carico di paure, la mia paura di innamorarmi di nuovo e la sua di amare per la prima volta, la nostra paura di soffrire.

Già, io e Harry Styles eravamo più simili di ciò che mi aspettassi.

Rimanemmo lì vicini per un altro po’, poi decidemmo di tornare in Hotel, ci salutammo con un bacio accennato e anche abbastanza imbarazzato, che ci stava succedendo?!

Entrai in camera e prima di entrare nel letto decisi di rispondere alle ragazze con una mia lettera.

Ibiza, 17th July, 2013


Ehilà viaggiatrici!

Ho letto oggi la tua ultima lettera Zoe e sono contenta che anche tra te e quel ragazzo sia successo qualcosa di magico, Sam non serve ribadirti che anche per me hai fatto la miglior cosa a lasciarti andare, Faith ti stai sempre di più avvicinando a quel modello (e ho una sorpresa per te/voi) e Claire sono contenta che anche tu abbia trovato qualcuno con cui poter essere te stessa. Non trovate qualcosa di diverso in me? Lo so non ho parlato di attrazione o divertimento, semplicemente perché mi sento diversa ragazze, e il modo in cui mi sto comportando con Harry ne è la testimonianza, non lo so cosa stia succedendo ma non siamo ancora andati oltre ai baci e inoltre stasera abbiamo parlato e io gli ho raccontato di David, e lui mi ha parlato di se…Di solito sono gli opposti ad attrarsi e se per una volta fossero i simili?! Attrazione,  tra me e lui non c’è solo questo, io sento anche del sentimento, del  batticuore ed è una cosa insolita! Se di solito sono io a darvi una spintarella adesso siete voi che dovete aiutarmi e dirmi cosa ne pensate!

Vi voglio bene e vi sono sempre vicina!

 
                                                                                                                                                        -Ally




 
-Spazio Autrice.

Holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa genteeeeee!
Allora che ve ne pare? So' che probabilmente alcune di voi si aspettavano qualcosa di diverso da questo capitolo, ma ho voluto farli conoscere ancora un po' per rendere più solido il loro rapporto.
E nel loro prossimo capitolo ne vedrete davvero delle belle :'D
Ringrazio come sempre tutte le ragazza che seguono/preferiscono/ricordano la mia storia e le mie lettrici silenziose, pregandovi di farvi sentire!
Il ringraziamento più grande va' a tutte quelle meraviglie che usano il loro tempo per recensire la mia storia e che mi spronano sempre a continuare.
Avviso: Molte di voi mi hanno chiesto di pubblicare l'OS su Zayn, l' ho fatto, vi lascio qui il link- Wake me up. (mi farebbe piacere se passaste anche di qui se non lo avete ancora fatto - Letter to Liam.)
Al prossimo capitolo nella bella Parigi xx
Un baciooooooooooooooooooooooooooooooo giganteeeeeeeeeeee <3
  
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