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Autore: LizDream    20/02/2008    6 recensioni
Sana lo abbraccia, non sa che altro fare. Anche lei piange, per tante cose. Piange per i suo stessi motivi, non vuole allontanarsi da lui, piange perché si sentirà sola, piange perché non crede di riuscire a superare la lontananza. Ma soprattutto piange per la sua stupidità, piange perché non ha capito i sentimenti di Hayama, piange perché non ha capito che l’ama quanto lei ama lui, piange perché l’ha fatto soffrire ancora di più ammalandosi. Piange perché è stata egoista, piange per aver pensato solo a se stessa. Piange. Piange. Piange.
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, dopo tanti mesi, finalmente sono tornata in questa sezione!Probabilmente continuerò la ff “ Akito - dipendente”, non so quando, ma la continuerò!

Ci sono stati vari problemi in questo lungo periodo, che comunque non sto qui a raccontarvi!

Non mi voglio giustificare, per tanto non ho pubblicato niente in questa sezione, ma spero che continuerete lo stesso  a seguirmi!

Un ultima cosa, i dialoghi tra Sana e Akito sono presi dal manga, non ho voluto cambiare niente, perché mi piace tutto così com’è!Ho provato a immaginarmi i pensieri e le sensazioni di sana alla consapevolezza della sua malattia e del dolore di Akito.

***

Broken heart

 

“Le foto di prima … dimenticavo di guardarle”

Sana prende le foto del lunapark DreamLand dove lei e Hayama hanno trascorso il pomeriggio, uno dei pochi e speciali pomeriggi della loro improvvisata fuga d’amore.

Le tira fuori dalla busta e le osserva. Sgrana gli occhi sorpresa quando vede la sua espressione vuota, impassibile.

Lei aveva sorriso, no?Anzi, aveva fatto il suo sorriso migliore, ma allora cos’era quella faccia?

Si guarda allo specchio, e come pensa, sta sorridendo.

Poi però, una voce.

- Dicono che tu veda il tuo sorriso negli specchi per un’illusione ottica, sai?-

Si gira, trovandosi puntato addosso, lo sguardo di Hayama. Lui continua, senza badare alla sua espressione confusa.

- Dicono che tu sia malata … psicologicamente-

 

“ Ma che sta dicendo?Io una malattia … psicologica? E’ impossibile, non posso avere una cosa del genere, non io, non Sana Kurata!”

- Non devi stupirti. Era scritto nel libro che mi ha dato Kamura, ma … se andremo in ospedale ci daranno comunque il nome di qualche malattia … però si dice che molti individui, pur non facendosi seguire da un medico, siano mentalmente malati. Se è così, magari lo ero anch’io … -

“ Continua a dire frasi insensate … malattia, medici, ospedale … che c’entra tutto questo con noi?”

- Ha … Hayama?  Ch .. che cose incomprensibili cominci a dire, all’improvviso? Co … -

Come se non l’avesse sentita, Hayama parla ancora, interrompendola, rendendola ancor più confusa di quel che è.

- Anzi, c’era scritto che magari tutta la gente del mondo è così ... nel tuo caso, però, il modo di manifestarsi del disturbo è molto eccentrico-

Fermandosi un istante, prende in mano una delle tante foto scattate in quella che doveva essere una giornata divertente.

La gira verso di lei e riprende il discorso.

- Tu hai sempre una faccia così, sai?-

Sospira e poi le dice, rassegnato:

- Piano piano, guarirai –

Sana si porta le mani al viso, posandole sulle guance, mentre la testa le scoppia nello sforzo di capire cosa il ragazzo davanti a lei le sta dicendo .

- Perché … cosa … non ci capisco niente –

- Ti sto dicendo che sei malata!Anche se non hai espressioni, non ne sei consapevole –

- Non so, io sto solo un po’ male fisicamente!Che c’è … all’improvviso fai una faccia così spaventosa … e cominci a parlare di cose incomprensibili?-

Abbassa lo sguardo, vuole finire quel discorso al più presto, vuole dimenticare tutto, ma Hayama non è d’accordo.

- Anch’io sono già al limite. Se … tu ti spezzerai … anch’io mi spezzerò, insieme alla mia responsabilità. Sta tranquilla –

Allora Sana adotta il solito comportamento che usa quando le cose cominciano a farsi complicate, tenta di scherzare.

- L … la malattia psicologica?e’ impossibile che proprio io sia affetta da una cosa simile! Ah ah ah –

Hayama, invece, non ha voglia di scherzare, lui è terribilmente serio, vuole affrontare l’argomento .

- Ma lo sei! Ammettilo!Non scappare-

La guarda gelido. Gli occhi che si erano con tanta fatica addolciti, sembrano tornati quelli di un tempo, freddi e minacciosi.

Sana si spaventa, e comincia ad arretrare.

“ Che paura, perché  …? Anche se è stato gentile per tutto questo tempo, ora all’improvviso … “

Fa quello che ha sempre fatto, scappa. O almeno ci prova.

- Faccio una doccia –

- Non scappare –  Il ragazzo biondo la blocca stringendole fortemente  il braccio.

Lei di rimando comincia ad urlargli contro.

- Ma che vuoi? Basta!lasciami!-

- Così non si risolve … -

- Visto che dopotutto tu andrai a L.A … almeno l’ultimo momento, potresti farmelo passare un po’ più serenamente!-

Chiude gli occhi, esasperata. Non vuole vedere il suo sguardo.

Lui non si arrende, la sbatte contro il muro, e urla liberando quei sentimenti che per tanto, troppo tempo, ha tenuto dentro di sé.

- ADESSO BASTA! TU NON HAI CAPITO NIENTE! PENSI CHE SARAI  L’UNICA A SENTIRTI SOLA QUANDO CI ALLONTANEREMO? CHE VUOI? TI SEI ANCHE AMMALATA, PENSANDO CHE SARAI LA SOLA A SOFFRIRE DI SOLITUDINE!NON SCHERZARE!-

Poi abbassa la voce, proseguendo con quello sfogo.

- Certo che anch’io … certo che anch’io mi sentirò solo se ci allontaneremo! In realtà, io mi sentirò più solo di te –

Gli occhi ambrati di Hayama tornano ad essere dolci, pieni di sentimento, forse come non lo sono mai stati.

Si vede la sua solitudine, la sua tristezza, la sua rabbia per quel mondo che non va mai come vorrebbe.

Ma quello che colpisce l’ingenua ragazzina affetta da quella terribile malattia, è tutt’altro. Umidi. I suoi occhi sono umidi.

“ Ha … yama …?!”

-QUANDO MI SEPARERO’ DA TE … SARO’ IO QUELLO DISTRUTTO … ! –

Ormai le lacrime scendono, lui non può farci niente, non può fermarle, e forse nemmeno lo vuole. Per la prima volta, è totalmente indifeso davanti a lei, nella completa nudità dei suoi sentimenti. Per la prima volta, non vuole nascondersi. Per la prima volta, non ha paura di farle vedere chi è davvero Akito Hayama.

Sana si paralizza davanti a quella vista. Lacrime … ? Pianto … ? Dolore … ?

Lui stava … piangendo? Hayama … piangeva?

- Anche l’altra volta … quando non c’eri mi sentivo solo da morire! Ma … ormai … ero sicuro di riuscire a sopportare … potevo pensare di … farcela nonostante la lontananza … ma tu … non … diventare così per me … -

Le lacrime aumentano, esprimendo tutta la forza della sofferenza.

- SORRIDI! Sorridi e dimmi che L. A. è …. Vicina … -

 

Sana lo abbraccia, non sa che altro fare. Anche lei piange, per tante cose.

Piange per i suo stessi motivi, non vuole allontanarsi da lui, piange perché si sentirà sola, piange perché non crede di riuscire a superare la lontananza. Ma soprattutto piange per la sua stupidità, piange perché non ha capito i sentimenti di Hayama, piange perché non ha capito che l’ama quanto lei ama lui, piange perché l’ha fatto soffrire ancora di più ammalandosi.

Piange perché è stata egoista, piange per aver pensato solo a se stessa. Piange. Piange. Piange.

Si accasciano a terra, stremati, privi di qualsiasi forza davanti a quello che provano, stretti in quell’abbraccio senza fine.

- Scusami, scusami, scusami … - continua a sussurrargli all’orecchio.

“ Non avevo pensato a quello che provavi tu, non credevo di essere così importante per te, non riuscivo a credere che per te la separazione … fosse una cosa così terribile, così decisamente ingiusta. Ero ceca, non vedevo niente al di là di me stessa e del mio dolore. Perdonami … Hayama … perdonami “

Dolcemente gli accarezza la testa, mentre continua quella cantilena chiedendo il suo perdono.

- Grazie, Hayama –

“Grazie per avermi mostrato cosa avevi dentro … grazie”

Restano svegli tutta la notte, senza cambiare quella posizione. Non smettono di piangere, condividono tutto, sanno che è ora di tornare a casa ma per quelle poche ore il ritorno, la partenza per L.A. , i genitori  e tutto il resto  … non contano nulla.

No, ci sono solo loro. Il loro amore, il loro abbraccio, i loro cuori, il loro dolore.

Sana finalmente si è risvegliata da quello stato di incoscienza in cui vive da settimane e capisce che forse nonostante tutte quelle difficoltà, qualcosa di giusto c’è stato.

Hayama le ha permesso di leggere dentro al suo cuore, e questo è il regalo più prezioso.

Insieme, ce l’avrebbero fatta.

***

Allora, com’è?Dite, dite!

Secondo me questa è la parte più bella di tutto il manga, o almeno è quella che io ho apprezzato di più!

Commentate, mi raccomando!

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LizDreamer

 

 

 

 

  
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