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Autore: Firelight_    13/08/2013    4 recensioni
“Zayn ha avuto una brutta influenza su di te, sai?”
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[Niall/OC; past!Ziall off screen]
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bad influence.

 




Ivy si fascia le lunghe gambe nude con la coperta accartocciata e polverosa, passandosi la punta delle unghie rosicchiate sul mento, poi solleva con indolenza lo sguardo sul soffitto giallastro dello squallido motel di provincia e sbuffa forte, affinché Niall riesca a sentirla.
Lui le lancia un’occhiata di sbieco e fa una risata a mezza bocca, gli occhi arrossati e immensi un attimo prima che torni a darle le spalle, la schiena candida ormai interamente ricoperta dai tatuaggi; si china a raccogliere i suoi vestiti sparsi sulle mattonelle, cominciando a rivestirsi frettolosamente e canticchiando sottovoce un motivo che non conosce.
“Perché devi andar via ogni volta?”
La voce di Ivy suona triste e più lamentosa di quanto non avesse desiderato, e lei comincia a sentirsi una ragazzina petulante in cerca di un sogno che la realtà continua malignamente a negarle: ma che altro può fare? Comunque sia, Niall non la sta mai a sentire.
“Perché devi farmelo notare ogni volta?” rincara il ragazzo, roteando gli occhi al cielo con aria sprezzante e palesemente infastidita, mentre si riallaccia la cintura e poi si sporge verso il comodino ingombro di cartacce.
Lei si mordicchia un labbro e stringe le nocche sino a farle impallidire, cercando ansiosamente con lo sguardo chiazze di pelle bianca sulla sua carne macchiata da ragnatele d’inchiostro, e come sempre stancandosene troppo presto. Le gira la testa – la sera prima Niall l’ha ancora una volta convinta a bere e, anche se non è una novità, sa che i suoi non saranno contenti di vederla tornare a casa al sorgere del sole – e le bruciano gli occhi, ma stavolta non è sicura che sia a causa della sbornia.
“Ne vuoi una?” biascica Niall, infilandosi in bocca una sigaretta ancora spenta e offrendole il pacchetto semiaperto, che lei rifiuta prontamente mentre pensa a quante volte ha baciato quelle labbra rosse e si è sentita tremare dentro. Il ragazzo si stringe brevemente nelle spalle e infine se l’accende con un accendino che Ivy non ricordava di aver visto prima fra le tasche della sua giacca sbrindellata; dopodiché si lascia cadere sul materasso in un cigolio acuto, socchiudendo le palpebre mentre inspira la prima boccata.
“Sai che mi infastidisce quando fumi” protesta debolmente lei, sapendo già che lui non le darà ascolto. Difatti, Niall ridacchia appena e si volta a guardarla con un’espressione indecifrabile, gli occhi azzurri che sembrano enormi sotto la luce malinconica che filtra sparuta attraverso le tendine sporche, la bocca grande e arida e la maglia infilata al rovescio, che cade spiegazzata sulle sue spalle magre e sul petto scarno.
“Non è un mio problema” soffia.
Ivy avrebbe voglia di colpirlo al viso con uno schiaffo e di mettersi ad urlare, ma malgrado tutto rimane in silenzio e deglutisce per scacciare la voglia di gridargli contro e piangere, le dita ghiacciate contro le lenzuola usate da centinaia di notti.
“Zayn ha avuto una brutta influenza su di te, sai?”
Niall si irrigidisce, divenuto immobile come una statua di sale, le pupille minuscole nell’iride che sa di giallo e di celeste, le labbra screpolate e schiuse dalla sorpresa: lei sa che non avrebbe dovuto dirlo – una delle regole fra loro è mai nominare Zayn, e sente di averla appena infranta nel peggiore dei modi. Si aspetta che il ragazzo le inveisca contro, che si alzi in piedi ed esca dalla camera d’albergo sbattendo la porta con violenza, che le dica di non volerla vedere mai più e le sputi contro che lei non vale neanche un centesimo di quanto valeva Zayn… eppure, Niall semplicemente abbassa il capo, serra forte gli occhi e comincia di colpo a singhiozzare.
Ivy non si rende neppure conto di quel che sta accadendo mentre, allarmata, gattona maldestramente più vicino a lui con le gambe ancora infagottate fra le coperte ruvide, stringendogli le braccia attorno al corpo, mentre Niall affonda il viso contro il suo collo e vi soffia addosso un pianto silenzioso che la lascia disorientata.
“Mi dispiace” sta bisbigliando lui, aggrappandosi alla treccia disordinata che le cade mollemente lungo il petto “Mi dispiace così tanto”.
Ivy sa che Niall sta male, che tutti i suoi: “Non sei affatto la mia ragazza” e “Non m’importa nulla di te” sono bugie che tesse di continuo per sentirsi invulnerabile, per tentare di essere con lei quel che Zayn era diventato per lui: una divinità di cristallo che non prova emozioni e non commette errori. Tuttavia, lui le sembra incredibilmente umano e fragile mentre si rannicchia nel suo abbraccio morbido, schiaccia il volto umido di lacrime contro i suoi seni esposti e scuote freneticamente il capo, solleticandole il petto con i capelli biondi. Lei lo sa che Niall è distrutto, che ha amato Zayn in un modo che non potrà mai capire e che non è capace di superare quel senso di perdita che lo ha attanagliato sin da quando lui l’ha lasciato, ma sa anche che Niall mente, quando le dice che ciò che hanno creato insieme – privo di basi solide, pericolante, caotico e del tutto irrazionale, che però è comunque qualcosa – non ha significato. Si ricorda dei momenti in cui fanno l’amore piano e lui le bacia dolcemente il collo imperlato di sudore come se si stesse innamorando, e allora realizza che ha solo bisogno di tempo per capire, per lasciar finalmente andare tutto quel che gli è rimasto di Zayn: il dolore.
“Non voglio andarmene” mormora Niall, alzando su di lei gli occhi grandi e bagnati di lacrime, un uccellino implume che si dibatte appena nella sua stretta “Mi dispiace, Ivy, so che meriteresti di meglio. So che non posso chiederti tutto questo…”
Lei sorride lievemente e pensa che non l’ha mai visto piangere prima d’ora, poi raccoglie teneramente una lacrima con la punta delle dita, prima che essa cada giù dalle sue ciglia lucide e dorate e: “Posso aspettare” sussurra “Non c’è bisogno di parlare di lui, se non vuoi”.
“Pensavo che avrebbe funzionato” la voce di Niall è bassa e arrochita, l’accento che si fa ancor più marcato “Pensavo che, cercando di essere come lui, mi sarei sentito più forte: speravo di riuscire a spezzarti come lui ha fatto con me” a quelle parole, Ivy sente un dolore sordo e lancinante prendere vita al centro del suo petto, tuttavia non dice nulla “però tu sei diversa, perché sei capace di non andare in frantumi. Con Zayn era tutto un insieme di sofferenze e sensi di colpa e, nonostante tutto, non riuscivo a farne a meno; non sapevo come dirgli di no, non sapevo come dirgli di smettere perché mi stava logorando giorno dopo giorno. Non è a te, che vorrei fare del male” le palpebre sono serrate, le guance rosse e il respiro ansante “ma solamente a me stesso. Non riesco ad accettare l’idea di andare avanti”.
Lei vorrebbe rassicurarlo e trovare tutte le cose giuste da dire, ma non riesce neanche a immaginare che cosa significhi amare tanto da consumarsi l’anima fino agli ultimi brandelli, tanto da lasciarsi bruciare, ardere vivi sino a diventare cenere eppure non pentirsi mai. Perciò, Ivy può solo stringerlo a sé e giurargli che andrà tutto bene, che non lo lascerà solo, che insieme possono superare qualunque cosa – e le piacerebbe che Niall dicesse che le crede, che promettesse che tenterà di dimenticare tutto quel che l’ha tanto ferito, ma lui non lo fa. Vorrebbe sentirlo dire che la ama, ma Niall non fa neppure quello, però Ivy è disposta ad aspettare.
“Sembro una femminuccia” borbotta Niall, le orecchie che diventano improvvisamente scarlatte mentre si nasconde contro la sua spalla come farebbe un bambino, facendola ridere e ascoltando la vibrazione diffondersi dolcemente lungo tutto il suo corpo.
“No” lei gli tira leggermente le punte dei capelli arruffati, disegna piccoli cerchi immaginari sulle sue spalle tese “Sembri sincero”.
“Però alle donne piacciono i ragazzi sensibili, no?” ride anche lui, gli occhi che si fanno minuscoli fra le rughe d’espressione, un luccichio chiaro sul suo viso ancora affannato “E, in verità, tu hai decisamente una buona influenza su di me”.
Ivy è troppo sgomenta per dire qualsiasi cosa e, frastornata, si accorge a stento che Niall si è raddrizzato e sta tentando maldestramente di baciarla, le lacrime salate sulle guance di lui che inumidiscono anche il suo volto, una risatina imbarazzata a serpeggiare contro la sua lingua calda. Riesce solamente ad annuire confusa, a farfugliare: “Davvero?” e – ormai ci è abituata – ad ottenere come unica risposta un silenzio di carezze frenetiche; però, stavolta Niall sta sorridendo, e improvvisamente niente ha più importanza.



















Angolo autrice:

... eh? X'D Lo so, se come me vi state chiedendo che accidenti ci faccia io nella parte het del fandom, non so proprio darvi una risposta. Sono abituata a scrivere solo slash da circa un anno a questa parte, quindi perdonatemi se sono ancora un po' in rodaggio (ma mentirei se dicessi di non avere in cantiere qualche altra het, umpf...) Ringrazio tanto la pagina facebook "Una Direzione: fanfiction" per avermi dato il prompt per questa one shot, che è:
Niall/OC+past!Ziall: “Zayn ha avuto una brutta influenza su di te” e che spero di aver rispettato a sufficienza. La storia è in sé molto breve e piuttosto nonsense, anche se ci ho impiegato una vita prima di decidermi a postarla, spero che sia stata capace di trasmettervi qualcosa! Il personaggio di Ivy è quello opaco di una persona fra tante, con la differenza che lei è innamorata per davvero, il che la rende forte e debole insieme, perché è capace di tollerare il dolore di Niall ma anche incapace di reagire. Lui, dal canto suo, è completamente prostrato dal rimpianto per qualcosa di immenso che è ormai finito, e che l'ha lasciato con una voragine dentro: temo che abbiate odiato il personaggio (sottinteso) di Zayn, ma non fatelo. A volte, si fa del male agli altri senza neanche rendersene conto. Insomma, scusatemi per l'angst da quattro soldi con cui ho infarcito il tutto, spero solo che la storia vi sia piaciuta almeno un po' e che, qualunque sia la vostra opinione, mi farete sapere che ne pensate :) A presto, e grazie mille di aver letto!

Jun

ps: in caso voleste contattarmi, per parlare delle mie storie o per qualunque altra cosa vi passi per la testa, qui trovate il mio account twitter - https://twitter.com/firelight34 :)

 

   
 
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