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Autore: SereNian08    14/08/2013    7 recensioni
Può l'amore non essere abbastanza? Ian e Nina non sono più insieme. Dopo una storia di tre anni...Si sono separati. Hanno scelto di intraprendere strade diverse... Strade che li portano lontani. Da loro stessi, da casa, da tutto quello che avevano insieme. I giornali parlano di una proposta di matrimonio rifiutata, di un impegno che non si è voluto prendere, di nuove relazioni...Ma nessuno conosce realmente al verità. Impegnati sui set dei loro rispettivi film, in giro per il mondo, o semplicemente in vacanza con gli amici...Mettendo continenti e mari fra di loro, evitando di vedersi per quasi due mesi, sembrano felici e tranquilli.Ma è fin troppo semplice in questo modo. L'inizio delle riprese della quinta stagione di The Vampire Diaries è vicino. E i due saranno costretti a rivedersi... Come reagiranno quando si troveranno di nuovo faccia a faccia? Cosa succederà quando gli occhi "da cerbiatta" di Nina incontreranno quelli di ghiaccio di Ian? Può un amore come il loro, essere finito in così poco tempo? O basterà una piccola scintilla, per riportarli l'una tra le braccia dell'altro?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV Nina

L’aria fresca della notte mi punge le braccia scoperte. Sbadiglio. Siamo svegli da più di nove ore. E stiamo girando scene da altrettanto tempo. Le settimana in notturna è davvero faticosa ma anche molto divertente. Vedo la chioma bionda di Candice muoversi avanti e indietro nell’oscurità, sotto a delle luci enormi. Lo fa per restare sveglia e nel frattempo ripetere le battute. Io invece sono seduta, in realtà rannicchiata, sul muretto all’estremità del set. Vedo una mano familiare porgermi un bicchiere di caffè fumante. Alzo gli occhi e incrocio quelli azzurri di Ian. Con il buio brillano ancora di più.

<< Allora? Pronta per le ultime scene? >>

Porto il bicchiere alle labbra, il liquido nero alla cannella mi risveglia i sensi. Sospiro spostando lo sguardo sui ragazzi che stanno preparando le ultime attrezzature sotto dei capannoni bianchi. Lui si siede accanto a me. 

<< Pronta come sempre. >>

Mi accoccolo contro il suo braccio, godendomi il momento di pace. Sento il suo respiro tra i capelli, mentre mi preme le labbra sulla fronte. Mi viene in mente una cosa e mi porto una mano al viso.

<< Ahh… Mi sono dimenticata di prendere il cuscino. Secondo te possiamo passare per casa prima di partire? >>

Lo sento sorridere contro la mia testa.

<< L’ho preso io. >>  

Mi scosto per guardarlo. Sorride tranquillo, leggermente stanco.

<< Ma siamo usciti insieme, non l’ho visto. >>

<< L’avevo già portato in macchina. >>   

Mi sporgo un po di più verso di lui e gli do un leggero bacio sulle labbra.

<< Grazie. Mi hai salvata, come sempre. >>

Mi stringe un fianco, mi accarezza la schiena, mi sfiora i capelli. C’è così tanta adorazione in ogni suo gesto da farmi sentire in colpa per questi due mesi, per il dolore che gli ho causato, per tutte le litigate, per le urla. Per averlo accusato di amarmi in modo sbagliato. Dopo le discussioni dei giorni precedenti, siamo arrivati ad un conclusione: vivere il presente. Entrambi vogliamo un futuro diverso, ma allo stesso tempo vogliamo restare insieme. Continueremo a lottare fra di noi e per noi. Quella notte insieme, dopo quel furioso litigio, ha fatto bene ad entrambi. E adesso siamo tranquilli. Basta tenere i discorsi scottanti chiusi da qualche parte. E per il momento, va bene così. Mi stiracchio allargando le braccia e lui ridacchia soddisfatto. Gli do una leggera spinta, e lo bacio di nuovo.
 

POV. Ian

Le sue labbra sanno di caffè alla cannella. Sono morbide e calde, mi fanno venir voglia di prenderla e portarla a casa. Di rannicchiarci insieme sotto le lenzuola e di dormire fino a domani notte.  

<< Ian, Nina! Tocca a voi! >>

La voce di qualcuno giunge dall’oscurità a richiamarci, a interrompere questo momento perfetto, mi alzo e le porgo la mano.

<< Andiamo piccola, su manca poco  e poi potrai dormire per ore in aereo. >>

Mi sorride, fa un saltello per alzarsi e lancia qualche pugnetto in aria.

<< Sono super carica! Forse sei tu quello che ha bisogno di dormire. >>

Fa qualche movimento per sgranchirsi tutta, si tira indietro i capelli e aggiusta le spalle sorridendomi ammiccante. Mi fa l’occhiolino e si avvia verso il centro del set.  La richiamo sorridendo.

<< Ehm.. piccola? >>

Lei si volta interrogativa. Gli indico il lato opposto con il dito, il grande edificio dietro di noi.

<< Dobbiamo andare da quella parte. Scene in casa. Ricordi? >> 

Resta interdetta per qualche secondo, poi scoppia a ridere.

<< Hai ragione Smolder! Me ne ero dimenticata. >>

Sorrido sentendo il nomignolo con cui ogni tanto ancora mi chiama. Attraversiamo tutto il piazzale esterno, passiamo attraverso i corridoi con i camerini e la sala trucco, scendiamo per una mezza cucina di casa Gilbert ancora da smontare, e arriviamo al salone dei Salvatore. Poi in camera di Damon. Eric e Dean, due degli addetti alle scene interne ci stanno aspettando. Prendiamo posizione sulle x al centro della stanza, l’una poco distante dall’altra. I punti da cui dobbiamo partire.  Joshua arriva trafelato, con un sorriso enorme.

<< Ecco i miei ragazzi! Bene.. pronti… Motore...EHHH AZIONE! >>

Nina cammina avanti e indietro per la stanza.

<< E nell’ala est ci sono la lavanderia, il bar e la biblioteca. E’ più grande di quanto immaginassi. >> 

Mi sorride ammiccante, completamente felice. Mi avvicino a lei per prenderla tra le braccia.

<< Vorrei dirti che mi interessa tutto questo, ma non è vero. Anche se apprezzo il tuo entusiasmo. >>  

Ridacchio divertito mentre cerco di baciarla, lei si scosta sorridendo.

<< Scusami, avevo dimenticato che tu hai visto i migliori collage del paese. >> 

Sottolinea la cosa ironicamente. Io mi avvicino di nuovo a lei e le stringo un fianco.

<< In realtà ho visto i migliori collage del mondo. Parigi, Londra, Roma.. >> 

Lei spalanca gli occhi sorpresa, sognante. Continuo con le mie battute.

<< Hai tutto il tempo del mondo. Potrai vedere tutto.>>

Uno sguardo di rimprovero accende i suoi occhi, misto a divertimento nascosto.

<< Questa noiosa cittadina che proteggi oramai da diverso tempo deve andarti molto stretta con tutto quello che hai visto. >>  

Faccio spallucce e sorrido alzando solo un angolo della bocca.  In un secondo la tiro a me e la bacio. Le sfioro il collo lungo, la guancia liscia, l’angolo della bocca. Sospira teneramente sulle mie labbra e mi sfiora i capelli e le spalle. 

<< EHHH STOP >>

Josha ci interrompe proprio quando le cose iniziavano a farsi interessanti. La sua voce carica ci da le prossime direttive.

<< Adesso c’è la scena dello scambio del sangue. E… >> Controlla il copione, leggendolo velocemente. << E Elena berrà dal polso di Damon. Come sapete le zanne verranno aggiunte dopo, quindi Nina dovrai essere sexy anche senza quelle per il momento. >>

Nel frattempo due addette al trucco mi chiamano per tracciarmi i segni dei denti sul polso, ormai sono talmente abituate a farlo che ci mettono molto meno tempo che all’inizio. Il sangue finto verrà aggiunto dopo. Torno al mio posto. Di fronte a lei.

<< Motore.. Ehhh AZIONE! >>

Mi avvicino per riprenderla a baciare con più intensità e trasporto. La sento tremare sotto le mie mani, e so che non sta recitando. Si stacca da me, mi spinge leggermente di lato.

<< Ho fame. >>

Le sue labbra tramano leggermente. Le porgo il polso, sorridendole, incitandola. Sorride anche lei e mi stringe la mano mentre mi morde leggermente l’incavo del polso, continuando a guardarmi negli occhi, si appoggia al mio petto e mi sospinge accanto al letto.

<< EHHH STOP! >>

Joshua ci sorride da dietro la telecamera.

<< Perfetti. Adesso Ian devi stenderti direttamente sul letto. >>

Arrivano le ragazze con il sangue finto. Nina fa una smorfia di disgusto. Ridacchio guardandola. Si stende accanto a me, mi sporcano il polso con quella roba appiccicosa, e rimarcano meglio i due buchetti, per farli sembrare più reali.  Mi sporgo verso di lei per portarle il polso all’altezza della bocca. 

<< Motore... Ehhh AZIONE! >>

Si aggrappa al mio braccio mentre continua a mordicchiarmi il polso, facendo finta di bere con beatitudine. Io la fisso adorante, sfiorandole il corpo con lo sguardo. Si stacca un secondo, mi fissa sorridendo con il labbro inferiore leggermente macchiato. Mi scavalca per baciarmi le labbra, di nuovo. Ancora e ancora. Mi siedo avvolgendola con le braccia, alzandole la maglietta. Proprio come ho fatto nel nostro letto qualche notte fa. Lei fa lo stesso con me, e la getta lontano da noi. Mi bacia l’incavo del collo e la spalla destra. E’ lei a dettare le regole. Si aggrappa al mio collo e proprio in quel momento mi giro per mettermi sopra di lei e farla distendere sul materasso. Sorride mentre riprende il mio volto e lo porta contro il suo. Gli traccio una leggera scia di baci sul petto e la pancia, risalgo lentamente e mi perdo in quei suoi occhi scuri.

<< Ti amo... >>  

I miei vacillano per qualche secondo. Il modo in cui l’ha detto è fin troppo vero. Torno a baciarla poco prima di sentire lo “STOP” di Joshua. Mi rialzo per guardarla in viso. Ha le labbra leggermente socchiuse, ancora macchiate di rosso, i capelli sparsi sul cuscino e gli occhi lucidi.  

<< Bene ragazzi e adesso via i vestiti forza, non fate i timidi. >> 

Nina si spoglia in due secondi, restando con l’intimo di pizzo avorio che gli hanno scelto per questa scena. La preparano per il morso che dovrò darle. Le stendono uno strato di trucco sulla parte inferiore del collo, facendole dei segni simili ai miei, la ricoprono di sangue. Mi spoglio anche io restando con i boxer neri. Ormai è fin troppo d’abitudine restare in queste condizioni sul set. Lei si ristende sul letto e mi sorride ammiccante. Riprendiamo posizione.

<< Ehhhh AZIONE! >>

Le bacio il collo, le spalle e l’incavo del petto. Lei sospira, si stringe di più a me. E quando i nostri occhi si incrociano sussurra piano.

<< Damon… >>

Reclina in collo verso sinistra e chiude gli occhi. Invitandomi a posare le labbra su quel punto. Faccio finta di morderla, il sangue scivola e cade macchiando di rosso le lenzuola bianche. Stringe le gambe intorno alla mia vita, sollevandosi leggermente per far aderire tutto il suo corpo al mio. Sento di essere in paradiso. Quasi quanto lo è Damon.   
 

POV Nina 

Quando mi siedo sul mio comodo posto di prima classe, allungando le gambe e stiracchiando le braccia, sento finalmente di poter riposare e chiudere gli occhi.

<< Ecco a lei signore. >>

L’hostess bionda e perfetta si affaccia sui nostri posti e tiene lo sguardo fisso su Ian, mentre gli porge un bicchiere di vino rosso. Lui ringrazia sorridendole. Lo guardo mentre porta il bicchiere alle labbra e beve un sorso, continuando a tenere lo sguardo fisso sull’iPhone. Ormai ci sono abituata. Non se ne separa mai. Gli occhiali da sole scuri che porta mi impediscono di vedere le sue iridi azzurre, ad un certo punto si volta e mi sorride. Si alza per prendere il cuscino da sopra il porta bagagli e me lo porge.

<< Stai crollando. Dormi un po’. >>  

<< Anche tu dovresti. Altrimenti perderai il tuo bel faccino riposato. >>

Lui sorride alzando gli occhi al cielo da dietro gli occhiali. Intuisco quel gesto familiare.

<< Ti preoccupi del mio aspetto? >>

Scuoto la testa e mi avvicino per baciarlo. Le sue labbra sono morbide e fresche, sanno di vino rosso e caffè.

<< Nemmeno un po’. Dovresti solo prenderti un po’ più cura di te stesso. Non ti fermi un secondo, e questa cosa non mi piace e po… >>

Mi posa un dito sulle labbra.

<< Shh. Ho capito. Vedrò cosa posso fare. >>

Si sistema sul suo sedile e si mette in posizione per fare una foto con il bicchiere di vino in mano. Lo guardo interrogativa.

<< Così i fan sapranno che stiamo andando da loro. >>

Candice e Kat passano in quel momento per prendere posto davanti a noi. Kat mi fa l’occhiolino e mi sorride contenta. Mi volto di nuovo verso Ian, ha la testa poggiata contro il vetro per godersi la salita iniziale. Sorrido prendendogli la mano, sentendo le sue dita intrecciarsi alle mie.  

 
POV. Ian 

Trascino la valigia fino al minivan che ci sta aspettando, non perdo di vista Nina. Indossa una camicia leggera corallo, quindi sarebbe facilmente individuabile anche in mezzo ad una folla si persone. Quel colore è perfetto per la sua carnagione. Lei ha il cuscino sotto braccio e la sacca dei vestiti di ricambio. Sembra felice e tranquilla. Non ha un contatto con i fan da molto tempo, e anche se molti pensano che a lei non piacciono perché non partecipa alle Convention, in realtà io so che non è così. Ha solo paura di loro. Ma ci tiene, e anche tanto. Arriviamo davanti al minivan, Kat e Candice sono già dentro e hanno già posato le loro cose. Lei si sistema gli occhiali da sole e guarda verso sinistra, notando il gruppetto di persone che ci sta salutando e chiamando, qualcuno scatta delle foto. Lei sorride sinceramente e alza la mano per salutare. Io la imito. Questa è la nostra prima uscita pubblica dopo tanto, sono leggermente nervoso, ma anche felice di averla al mio fianco di nuovo. Le ragazza spariscono appena entrate nell’edificio, devono prepararsi. Nina mi saluta mandandomi un bacio di nascosto. Attraverso qualche corridoio, scortato da due ragazzoni enormi, prima di intravedere i capelli di Paul accanto  ad una porta.

<< Ian! >>

Ci abbracciamo dandoci delle pacche sulle spalle, da bravi fratelli.  Entriamo nella stanza dove dobbiamo fare l’intervista e ci mettiamo comodi. Sento già la mancanza di Nina. Saperla così vicino e non poter stare con lei, dopo due mesi lontani, è una tortura anche peggiore. Rispondiamo alle domande, facciamo qualche battuta, e in dieci minuti siamo fuori. Interviste lampo da Comic-Con. Il tempo passa tra incontri, urla dei fan, e una piccola sessione autografi. Poi c’è il momento delle foto per TVGuide. Le ragazze ci stanno aspettando. Nina si è cambiata, ha un vestito rosso e nero a motivi particolari, è ancora più bella. Il calore del suo sorriso mi scalda il petto. Le sorrido anche io. Non dice una parola, ma corre ad abbracciare Paul. Quando entriamo nella stanza bianca, per le foto, siamo tutti sorridenti e eccitati. Ogni anno è sempre la stessa storia.

<< Oh! Il cast dello show più seguito sulla CW! Entrate ragazzi! >>

Scambiamo quattro chiacchiere con i fotografi.

<< Mettetevi come volete, facciamo le ragazze in mezzo ai ragazzi? Che dite?  vi voglio sorridenti al massimo. Ragazze siete uno splendore. >>

Nina, Kat e Candice sorridono e si stringono tra di loro. Quando ci danno il via per metterci in posa guardo Nina, vorrei mettermi accanto a lei come ogni anno, ma non mi degna di uno sguardo. Capisco il messaggio sottinteso e mi avvicino a Kat. Lei mi sorride e so che ha capito. Mi abbraccio a lei, mentre guardo Nina stringersi a Paul. Primo scatto. Ci stacchiamo per cambiare posizione e lei butta i capelli in avanti, si stringe a Candice e Paul. Secondo scatto. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso. Kat quasi perde l’equilibrio e la tengo stretta a me, i miei occhi tornano su Nina. Terzo scatto. Continuiamo così per un’altra manciata di minuti, fino a quando ci dicono che abbiamo finito. Quando usciamo dalla stanza, Nina mi fa segno di seguirla, ci stacchiamo un secondo dal gruppo, e svoltiamo in un piccolo corridoio deserto. Mi prende per un polso e mi mette davanti a lei.

<< Cosa stai facendo? >>

Sgrano gli occhi sorpreso.

<< Nulla. >>

I suoi si addolciscono per un secondo. Mi sfiora la guancia con una mano.

<< Lo so che è difficile. Lo è anche per me. Ma… Continui a tenermi gli occhi addosso. >> 

Resto in silenzio. Cerco di mantenere sotto controllo il risentimento. Ma quello che provo in questo momento è soprattutto imbarazzo. Distolgo lo sguardo da lei, sorrido guardando il pavimento.  

<< Hai ragione, d’accordo. >>

Lei mi sorride di nuovo, non coglie nulla nel mio sguardo o forse fa solo finta. Si sporge verso di me e mi da un leggero bacio sulle labbra. Vorrei trattenerla, vorrei stringerla e non lasciarla andare… Ma non posso farlo.    
 

POV. Nina

So quello che lui sta provando. E’ quello che provo anche io. I miei occhi lo cercano ogni secondo, ogni momento. So quanto è difficile. Ma io devo fare la dura della situazione, devo prendere decisioni che mi portano a ferirlo e a ferirmi. Raddrizzo le spalle, e mi sistemo il vestito. In realtà sono felice, tralasciando tutto questo. Ho sempre adorato il Comic-Con e adoro essere qua con lui, anche se non possiamo comportarci liberamente come al solito. Avanziamo insieme, tutti e sei, Caroline si è aggiunta a noi per l’intervista con EW, scambio qualche parola con lei. Quando arriviamo nella stanzetta dove si dovrebbe tenere l’intervista, mi rendo conto che Ian non è più con noi. Mi guardo intorno, cercandolo, fino a che non incrocio gli occhi di Paul. Annuisce piano, sorridendo e indica un punto alle sue spalle. Mi alzo sulle punte per guardare e vedo Ian impegnato in una conversazione con un paio di persone. Continua a gesticolare con le mani e capisco che sta parlando della ISF. Nel frattempo noi prendiamo posto nella stanza. Mi siedo tra Kat e Candice, accanto a lei c’è Caroline e poi Paul seduto sul bracciolo del divanetto. Ian arriva sorridendo e salutando e si siede sul bracciolo accanto a Kat. Ha l’iPhone fisso in mano. Inizia a dire qualcosa proprio quando l’intervistatrice –Sandra-  ci dice che stiamo per andare in onda. Mi giro per zittirlo, porto il dito sulle labbra e cerco di non ridere.

<< Shh.. >>

Mi guarda per un paio di secondi, e alza le sopracciglia in un espressione buffissima.  Si inizia con le domande e io cerco di sembrare il più tranquilla possibile. Ma riesco solo a pensare al braccio di Ian sulla mia spalla, e alla sua mano che giocherella distratta con i miei capelli. Ian e Paul iniziano con delle battute sul fatto che la mattina si portano il caffè e si svegliano insieme, scoppiamo tutti a ridere. E mi ricordo della cover dell’iPhone di Ian.

<< Oh, mostra la cover dell'iPhone! >>

Allungo una mano per prenderla, ma la mostra lui tra i sorrisi generali. Non so perché ma mi ritrovo a stringergli il polso, anche se è perfettamente in grado di mantenere da solo un oggetto così leggero.

<< Forse dovremmo dire che è un fotomontaggio. >>

Paul precisa e Ian continua, mentre ridiamo tutti quanti.

<< Beh si in realtà queste sono due foto, dei paparazzi. Una in cui io ero con Nina, mentre Paul era con Torrey. >>  

Quando sento il mio nome unito al suo, quando sento pronunciarlo con così tanta leggerezza e un pizzico di felicità, mi si scioglie il cuore.

<< Questa è la mano di Nina. >> 

Lui mi guarda sorridendo e io indico la cover.

<< Si è la mia mano. >>

Ci guardiamo per una frazione di secondo e so che anche lui sta ricordando quel periodo, in cui tutto sembrava così semplice e perfetto. Sorridiamo complici mentre cerco di rigirarmi e prestare attenzione a Sandra.  

 
POV. Ian 

Le ore passano veloci, tra panel e interviste. Due ragazzoni in giacca nera ci scortano attraverso l’edificio, nella zona riservata, dove paparazzi e fan non sono ammessi. Mi rilasso un po’ e mi permetto di guardare Nina. Cammina poco distante da me e parla a telefono con Julianne. Ogni tanto si gira per guardarmi e sorride. Oggi è particolarmente solare e bella.

<< Fratello, la stai spogliando con gli occhi. >>

Paul mi da una pacca sulla spalla e ridacchia sotto voce. Gli passo un braccio intorno alle spalle.

<< Hai ragione, è più forte di me. >>

<< Deve essere stato difficile starle lontano per tutto questo tempo. >>

Il suo sorriso si spegne e abbassa leggermente la testa. I suoi occhi diventano scuri. Cerco di cambiare discorso e gli chiedo del film che ha girato ultimamente. Ad un certo punto si unisce a noi anche Kat e la conversazione acquista toni più leggeri. Restiamo qualche altro minuto a chiacchierare, fino a quando non ci avvisano che è ora di andare a fare gli autografi nella sala principale. Mi guardo intorno per cercare Nina. Ma mi rendo conto che deve essere già uscita.
 

<< Ciao Ian! >>  

<< Ciao dolcezza >> 

La ragazzina con i capelli neri mi porge una foto e io la firmo e la riconsegno a lei sorridendole.

<< Ti amo tanto! >>

<< Oh anche io! Grazie. >>

Le stringo la mano per qualche secondo in più, e poi va via con le lacrime agli occhi.  Dispenso sorrisi da ormai mezz’ora, ed è sempre così bello e appagante vedere l’amore dei fan riversarsi in sorrisi, lacrime, complimenti. Nina è accanto a me, ogni tanto la guardo sott’occhi. Tutti quelli che si avvicinano a lei pendono dalle sue labbra. Mentre continuo a firmare autografi, noto un ragazzino in fila che si avvicina a lei. Avrà si è no quattordici anni. Ha gli occhi spalancati e lucidi dall’emozione. Arrivato davanti al tavolo ha quasi le mani che gli tremano. Nina si sporge per abbracciarlo e mentre firma l’autografo continua a stringergli la mano. Gli occhi del ragazzino incontrano i miei per una frazione di secondo e mi sorride con un calore incredibile. Quando va via, mi sporgo leggermente verso Nina e le sussurro all’orecchio.

<< Quel ragazzino era innamorato cotto. >> 

Lei sorride continuando a firmare gli autografi.

<< Quasi quanto lo sono tutte le altre di te… >>

I nostri occhi si incrociano e vorrei soltanto prenderle il viso tra le mani, proprio qui, in questo momento, davanti a questa folla di persone, e baciarla dolcemente e intensamente fino a toglierle il fiato.  Ma il momento dura pochi secondi. Lei distoglie lo sguardo e ritorniamo entrambi ai nostri autografi. 
 

La giornata passa in fretta, e ci manca solo l’ultima intervista. Quella sulla barca di TVGuide. Camminiamo lungo il piccolo molo, il mare grigio mi riporta alla mente vari ricordi, mi volto per guardare Nina, sorride in modo particolare e ritorna anche lei a guardare il mare immersa nei suoi pensieri…
 


<< Tre, due, uno.. >>

Il click dell’iphone ci avverte che la foto è stata scattata. Ho le labbra di Nina a pochi centimetri dalle mie e ne approfitto per baciarla di nuovo. Si sporge dalla ringhiera per vedere il mare, mentre io controllo le foto che ci siamo fatti.

<< Adoro questo posto. >>

La sua voce è tranquilla, felice. Le passo un braccio intorno alla vita per stringerla a me e rubarle un altro bacio.

<< Santa Monica. Ci torneremo. >> 

Si volta per guardarmi, sorride felice.  

<< Sul serio? Promettilo. >>

Annuisco serio e poi le sorrido.

<< Te lo prometto. >> 

Un dolcissimo sorriso fa capolino sulle sue labbra. Ma cambia espressione molto velocemente, ha le sopracciglia aggrottate e anche se ha gli occhiali, capisco che mi sta fissando con aria perplessa.  

<< Sai, penso che sia arrivata ora di tagliare i capelli… >>

Sogghigna divertita mentre mi aggiusta i ciuffetti che fuoriescono dal cappello. 

<< Nuoo… sai che se non lo fanno gli altri, io non ci penso. >>

<< Lo so, per questo te lo sto dicendo. >>  

Si aggiusta il maglioncino chiaro, e mi prende per mano. Continuiamo a camminare per un po’, quando all’improvviso la vedo sorridere mentre guarda verso un preciso. La ruota panoramica. Così ovvio, così da lei.

<< Andiamo, ti porto sulla ruota. >>

Si volta per guardarmi e annuisce sorridendo. Quando arriviamo davanti alla biglietteria, è talmente felice e eccitata che sembra una ragazzina per la prima volta
al lunapark. Entra nella cabina bianca e gialla e si siede comoda, guardando il mare. Prendo posto accanto a lei. Mi prende e mi tira più vicino a se, alza le gambe sulla poltroncina e poggia la schiena contro il mio petto. Mi sistemo per avvolgerla completamente con le braccia, e le prendo anche la mano. Quando la ruota inizia a girare per salire sempre più in alto, il suo sorriso si distende ancora di più. Poggio la testa nell’incavolo del suo collo, e le bacio la spalla.

<< Stavo pensando che potremmo passare qui le vacanze quando abbiamo tempo, o qualche fine settimana libero, visto che ti piace tanto. Che ne dici? >>

Cerco di captare il suo sguardo dietro agli occhiali scuri, ma è impassibile.

<< Dico che mi piace come idea… E dico che ti amo. >>

Sorride all’improvviso. E quel sorriso è come il sole che si alza all’alba, quando pensi che ci vuole ancora qualche attimo prima che sorga del tutto, ma poi all’improvviso, quando meno te lo aspetti, ecco che spunta. E tu non puoi far altro che restarne accecato. A volte, come in questi momenti, penso che niente valga di più. Niente valga più di lei. Lei stretta tra le mie braccia. 

<< Ti amo anche io piccola… Non sai quanto. >>

Mi abbasso più che posso per baciarla, le mantengo la nuca con le mano, e lei fa altrettanto. Continuiamo a baciarci e a guardare il mare, mentre lentamente la ruota ci riporta a terra. Ma in un modo o nell’altro, riesco lo stesso a sentirmi sulle nuvole.



 
POV. Nina.

Sento lo sguardo di Ian che mi sfiora le spalle e il viso mentre avanziamo verso il piccolo yatch. Siamo gli ultimi a salire a bordo, gli altri sono già dall’altro lato, lui d’istinto mi porge la mano per aiutarmi e io la prendo senza esitazione. Quando i suoi occhi incrociano i miei e le nostre mani si toccano, senza che possa rendermene conto, lui mi tira a sé e mi da un leggero e veloce bacio sulle labbra. Si guarda intorno con aria colpevole e quando nota che non c’è nessuno, mi sorride. Ridacchia sommessamente in quel modo che tanto amo, e riesce a farmi sciogliere. Mi prende per mano e mi trascina in un angolo della barca, vicino alla cabina.

<< Ian cosa diamine.. >>

<< Shh.. >>  

Prima che possa anche solo ribattere, mi stringe tra le braccia e mi bacia con trasporto. Sento i suoi capelli corti sotto le dita, il suo petto schiacciato contro il mio, le sue mani sulla mia schiena. E non capisco più nulla. Mi bacia per quello che mi sembra un tempo infinito, poggiando la mano sulla parete dietro di me. Quando ci stacchiamo abbiamo entrambi il fiato corto.

<< Volevo farlo da quando ti ho vista con questo vestito addosso.. >>

<< E ti sembra questo il momento adatto? >>

Il suo sorriso sghembo spunta sull’angolo destro della bocca.

<< Non mi sembra che ti sia dispiaciuto. >>

Gli do una leggera spinta.

<< Muoviamoci ci staranno aspettando. >>

Salgo i primi tre gradini e lo sento chiamarmi.

<< Nina.. >>

La sua voce è incerta, quasi esitante, come se avesse paura di aver fatto qualcosa di sbagliato. Mi volto e gli sorrido, per fargli capire che lo volevo anche io. Che non desideravo altro da stamattina. In due secondi arriviamo dagli altri e i loro sguardi la dicono lunga. Ci sediamo ai due lati opposti del gruppo, in un comune accordo silenzioso. Mi butto i capelli all’indietro diverse volte e cerco di concentrarmi. Il mio sguardo torna su di lui. E’ completamente rilassato e a suo agio, come al solito. Totalmente perfetto e bellissimo, come al solito… E mentre iniziano a farci le domande riesco solo a pensare che sarà un’impresa togliergli gli occhi di dosso.
 
Qualche ora dopo mi trovo nel grande parcheggio, la macchina mi aspetta, per portarmi all’aeroporto. Julie è già dentro. Farò il viaggio fino a LA con lei. Gli altri resteranno qua per partecipare agli eventi serali. Dovrebbero arrivare anche loro da un momento all’altro. Il loro minivan li sta già aspettando. Sto convincendo me stessa che non accenno a salire in macchina solo per salutarli, ma in realtà vorrei solo rivedere Ian prima di andare via. Proprio quando sto per perdere le speranze, lo vedo spuntare insieme a due ragazzoni imponenti. Cammina velocemente verso di me. I ragazzi si fermano all’entrata.

<< Mi hanno detto che te ne stavi già andando… >>

Fissa me e poi la macchina già in moto.

<< Te l’ho detto che partivo presto, per il compleanno di Julianne. >>

I suoi occhi si fanno scuri per qualche secondo.

<< Si, solo che non pensavo che te ne andassi via così presto. >>

E’ triste e leggermente deluso.

<< La festa… è a tema. Dobbiamo prepararci e poi il volo.. >>

Scuote la testa e sorride. Sorriso che non arriva agli occhi.

<< Non preoccuparti.. >>

Ed ecco la barriera che sta tirando attorno a lui. La vedo. Mattone su mattone. Cose non dette su sguardi evitati.

<< Ian, lo sapevi. Non puoi farmi quella faccia ora. >>

<< E quale faccia dovrei fare? Non mi hai nemmeno chiesto di accompagnarti.. >>

Mi avvicino e gli poso una mano sul petto.

<< Lo sai.. Ci sarà tanta gente e.. >>

<< Si, non vuoi farti vedere insieme a me. Non vuoi dire alle tue amiche che siamo tornati insieme. >>

E’ molto più risentito di quanto immaginassi.

<< Ian.. >>

<< Ah già.. Noi non siamo tornati insieme, giusto? >>  

E’ ferito. Lo capisco, lo leggo nei suoi occhi. Sto quasi per rispondergli quando parla ancora.

<< Sai cosa? Non fa niente.. Vai. >>

Sembra rassegnato. Si avvicina alla macchina e mi apre la portiera. Mi fa cenno di salire. Vuole chiudere la discussione. Prima di salire gli poso un bacio sulle labbra.

<< Ci vediamo domani? >>

Annuisce e cerca di sorridere. Entro in macchina e lui chiude la portiera. Mentre mi allontano da lui sento un peso premermi sullo stomaco. Mi volto per guardarlo a stento farsi sempre più piccolo da dietro il parabrezza scuro. So che anche lui continua a guardarmi. Quando mi volto di nuovo, Julie mi prende una mano e mi sorride annuendo. I suoi occhi dicono molto. E io cerco solo di trattenere le lacrime. 
  
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