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Autore: you are nineteen    14/08/2013    2 recensioni
ATTENZIONE: LA STORIA NON E' INVENTATA DA ME. E' SOLO LA TRADUZIONE IN ITALIANO DELL'ORIGINALE.
Mallory non si aspettava di trovarsi in una situazione in cui, ogni giorno, si svegliava chiedendosi cosa gli sarebbe successo. E’ possibile per lei iniziare a fidarsi del suo aggressore?
E l'incontro di un nuovo ragazzo potrebbe fargli dimenticare il suo oscuro passato?
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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TWO

Mi svegliai con le tempie che mi facevano male e il corpo rannicchiato in un piccolo spazio. Chiusi gli occhi quasi immediatamente, i ricordi scorrevano davanti ai miei occhi chiusi, forzando la loro strada nel mio cervello, ripetendoli e ripetendoli, più e più volte. Aprii la bocca per gridare, ma venni soffocata da uno straccio che fu infilato tra le mie labbra. Aveva un sapere schifoso.

Cercai di sputare, ma mi vennero solo dei conati di vomito per il gusto. Che cos’era? Benzina?  Iniziai a lottare nello spazio ristretto, ma smisi quando persi le forze. Era troppo buio per vedere qualcosa oltre ad un piccolo rettangolo illuminato. Era una finestra! Avevo bisogno di trovare un modo per chiedere aiuto.

Cercai di mettermi seduta, ma fallii miseramente. Le mie mani erano legate dietro la schiena e le mie spalle erano bloccate tra due scatole pesanti. Stavo molto scomoda. Potevo sentire le lacrime iniziare a scendere dai miei occhi ma cercai di soffocare i miei piagnucolii. Pochi minuti dopo, la macchina si fermò e gli scatoli si spostarono leggermente, colpendo la mia testa.

Iniziai a tremare quando sentii il rapitore aprire il baule ed andai nel panico. Lui mi afferrò e mi portò in una stanza buia, ma tutto era troppo buio per permettermi di vedere qualcosa. Sentii le sue forti mani spingermi sopra una sedia di legno e mi legò ad essa. Si accese una luce e lo straccio che si trovava nella mia bocca fu tolto. Iniziai a tossire per almeno due minuti, mentre il mio rapitore mi guardava incredulo. Sembra che fosse divertito.

“Sei patetica, lo sai?” sorrise.

Non potei fare a meno di rispondere con un commento poco gradevole, “Beh, in primo luogo non avresti dovuto rapirmi!” lo sputai sul volto, sapendo che stavo per pentirmene, ma ormai ero stanca di lui. Mi misi a gridare “Uccidimi e fa la finita con questo!”

I suoi occhi brillarono pericolosamente e diventarono di un nero scuro. Ecco, l’avevo detto io, i cattivi di solito hanno gli occhi di un colore scuro. Mi pietrificai pensando a quello che mi sarebbe successo da lì a poco, così mi ritrassi con la schiena contro la sedia, stringendo gli occhi quando la sua mano colpì la mia guancia. Urlai di dolore e impulsivamente piegai la mia mano a coppa per tirargli uno schiaffo, ma le mani erano legate alla sedia.

Il mio labbro tremava, non so se stavo piangendo perché avevo paura di lui o perché stavo per lasciare la mia famiglia e i miei amici. Le lacrime scorrevano lungo le mie guance. Lo guardai attraverso la mia visione sfocata e notai che i suoi occhi stavano tornando al colore di prima e sembrava che mi stesse chiedendo scusa. No. La mia mente stava sicuramente giocando con me.

“Come ti chiami?” chiese con tono morbido, ma le sue mani erano chiuse a pugno.

Distolsi lo sguardo dalle sue mani e lo guardai negli occhi, ancora una volta mi stavo perdendo in loro. Non so perché risposi, ma lo feci in un sussurro a malapena udibile “Mallory”

“Io mi chiamo Harry; piacere di conoscerti, Mallory.” Disse quasi gentilmente.

Annuii, ma non mi fidavo di lui.

“Anni?”

“Diciannove.”  Ho risposto, pensando a quali potrebbero essere le conseguenze se non lo facessi.

“Io ho ventidue anni.” Rispose.

Mi limitai ad annuire di nuovo, a disagio.

“Vai a dormire.” Disse

“No.” Sorpresi me stessa con la mia improvvisa audacia.

La sua testa scattò, guardandomi incuriosito.

Mi rannicchiai al suo movimento improvviso ed entrambi ci rilassammo lentamente. “Perché mi hai rapito?” gli chiesi, ignorando la vocina dentro di me che mi consigliava di star zitta. Guardai Harry chiudere gli occhi e contrarre la mascella. Ci fu un lungo periodo di tempo prima che lui rispose, “Non lo so.”

“Cosa vuole dire che non lo sai?” insistetti confusa. “Devi sapere! Non si rapisce una persona senza motivo.” La mia voce si alzò in un grido e, adesso, tremavo come una foglia.

“NON LO SO!” Harry gridò, alzandosi in tutta la sua altezza che dominava su di me.

Non risposi, capendo che avevo esagerato. Chiusi gli occhi, stingendoli fortemente, lo sentii sospirare mentre usciva dalla stanza, e spegneva la luce.

Perché doveva essere così confuso? E cos’erano quei suoi sbalzi d’umore? Espirai, lasciando andare il respiro che non mi ero accorta di aver trattenuto e caddi in un sonno scomodo e agitato.


***

Eccomi qui! Cinque commenti già nel prologo?? Ma voi mi volete morta!? Hahahah comunque grazie mille.
Harry che si interessa di sapere il nome e gli anni della ragazza. E quando Mallory gli chiede perché l’ha rapita non sa nemmeno rispondere: Wow!
Fatemi sapere cosa ne pensate, eh! Buonanotte, bellissime!

  
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