- Sospeso! – Urlò il preside! –è inammissibile che si faccia tanto baccano durante l’orario scolastico!-
- Ma, signor preside, era intervallo! -
- Non importa! Lei sarà sospeso! -
Tom uscì dalla presidenza sospirando, amareggiato. Cosa cavolo gli era preso di mettersi così in mostra? Lui, poi, che era sempre stato timido… A cosa era servito, poi? A niente. E come avrebbe fatto a dirlo a sua madre?
Questi pensieri gli tormentavano la testa, quando, girato l’angolo del corridoio della scuola per andare in classe, si imbatté in Frankie.
- Hei, Tom! – Esclamò, sorridendo.
- Ciao! – Rispose, con un sorriso stentato.
- Ti ho visto oggi, suonare… Sei molto bravo… Non me lo aspettavo da te, lo ammetto! -
- Be, Grazie. Anche se mi sono guadagnato una sospensione… -
-SOSPESO? Mi dispiace!
- Già… Domani non verrò a scuola… - disse con animo triste
- Be… Magari me la bigio e vengo a farti compagnia… - disse lei con malizia
Tom sussultò. Stampò in faccia un sorriso a 345 denti. –Certo, se ti va… -
-Uhm… Vedremo! – Rispose lei, e si allontanò lentamente.

Il giorno seguente, Tom si svegliò alla solita ora per far credere a sua madre che sarebbe andato a scuola, tanto lei poi sarebbe andata al lavoro. Fece finta di uscire di casa e, svoltato l’angolo, attese che sua madre uscisse. Dopodiché tornò a casa e attese l’arrivo di Frankie.
“Chissà se viene….” In quel momento suonò il campanello.
Aprì la porta e se la trovò in faccia.
- Hai visto? Alla fine sono venuta! – E dicendo ciò gli si avvicinò velocemente e lo baciò, cingendogli il collo con le braccia. Tom, che non aveva realizzato cosa stesse succedendo, dapprima esitò, poi indietreggiò portandosi dietro la ragazza e continuando a baciarla chiuse la porta. Mise le mani sui fianchi di lei, poi scese e si soffermò sui glutei. Lei continuava a baciarlo con foga, giocando con i suoi rasta e intrecciandoli.
Si staccarono un momento e si guardarono negli occhi. Lei si slacciò la giacca e se la tolse. Lui aprì bocca per parlare, ma subito lei lo zittì mettendogli un dito sulle labbra e urlando: “Alt! Non chiedere niente!” e, facendosi maliziosa, aggiunse: “E baciami.”
Tom non se lo fece ripetere due volte, allungò la lingua e la infilò nella bocca di lei, la quale infilò le mani sotto la fellona di Tom e iniziò a muoverle lungo gli addominali muscolosi del ragazzo. Pian piano si spostarono, senza smettere di baciarsi, in salotto, e lui la lanciò sul divano, raggiungendola subito dopo. Lei si levò il maglione, mostrando una mini maglietta che metteva in mostra il seno; dopodiché si sdraiò e tirò il ragazzo con sé, cingendolo con le gambe. Lui, che con le mani scendeva e risaliva lungo le cosce, le leccò le labbra e subito la ragazza cercò un contatto tra le loro lingue. Con quel contatto scambiarono passioni diverse, diversi stati d’animo. Lei gli alzò la maglia da dietro e gli raffreddò la schiena calda con il freddo che emanava il suo corpo, che iniziava a scaldarsi. Lui poi salì con la mano e la portò sul seno, iniziando a toccarlo e a giocarci. Lei gemette e lo lasciò fare.
Tom iniziò poi a muoversi dolcemente su di lei e con una mano le sbottonò la gonna di jeans e tirò giù la cerniera, massaggiandole intanto il fianco.
Lei pian piano gli sfilò la felpa e così fece con la maglietta, mentre lui si strinse con il corpo di più a lei. Le infilò entrambe le mani sotto la maglietta e cercò l’aggancio del reggiseno. Lo trovò e lo sganciò. La spogliò della maglietta e subito dopo del reggiseno. Poi con la lingua iniziò a leccarle il collo e scese sempre di più fino ad arrivare al seno.
Intanto erano caduti a terra e il loro respiro si era fatto sempre più affannoso.
Lui ora era sdraiato e lei era a cavalcioni sopra il suo corpo. Lei si sfilò i collant, poi prese una mano del ragazzo e la mise sotto la gonna. Tom iniziò a massaggiare lentamente mentre lei provava sempre più piacere. Tonm la guardò un istante: era bellissima.
Poi lei posò le mani sul petto del ragazzo e ne massaggiò i muscoli; poi discese e si soffermò a giocare coi pantaloni e con il loro bottone. Li aprì e iniziò a toccarlo nell'inguine, poi procedette più centrata, giungendo al pene. Pian piano gli tolse pantaloni e boxer e lui a stavolta le tolse le mutande. Lei estrasse dalla tasca della gonna un preservativo e lo guardò con malizia.
“Aveva già pensato a tutto” pensò soddisfatto Tom. Se lo mise con disinvoltura e subito dopo la ribatté a terra e la penetrò con passione.
Appena ebbero finito, Tom pensò a cosa aveva fatto. TRADITO SUO FRATELLO.
TRADITO.
SUO FRATELLO.
GEMELLO.

Salve a tutte! Rieccomi che aggiungo un capitolo. Chiedo scusa se sono stata troppo esplicita e vi prego di dirmi se è meglio modificare la scena di sesso ^^
Grazie a quelli che hanno recensito e aggiunto ai preferiti e chiedo scusa se ci ho messo cosi tanto! Saluti e baci a tutti!!