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Autore: Lady Atena    14/08/2013    2 recensioni
Loki è costretto a chiedere aiuto a Tony Stark per distruggere i Chiraturi, in quanto senza il Tesseract non riesce a raggiungerli e avvicinarsi al cubo sarebbe fin troppo pericoloso per il cauto Dio degli inganni.
Eppure sconfiggere un esercito alieno non sarà l'unica avventura che condivideranno: Loki imparerà che dietro la maschera di egocentrismo che Stark si ostina a mostrare, c'è qualcosa di più.
Qualcosa che lui vuole toccare.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Loki, Nuovo personaggio, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Battutacce di ghiaccio tra geni esibizionisti.'
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Nick: Lady Atena.
Fandom: The Avengers.
Challenge: La sfida dei duecento prompt.
Prompt: 46; Collega.
NdA: Lo so. Ho altre fiction che attendono aggiornamenti, ci sono cose che dovevo fare e che non faccio da mesi. Ma non ho ispirazione, quindi scrivo questo. Ormai dovreste esservi tutti abituati alle mie crisi da mancanza di idee. Vediamo come va a finire questa U_U

Pepper si passò il tovagliolo sulle labbra tamponandole, poggiò l'oggetto accanto alla forchetta.
“Da quanto tempo va avanti?” chiese.
Tony inarcò un sopracciglio, afferrò dal piattino davanti a lui uno degli stuzzicadenti conficcati nelle olive portandola alle labbra. La sfilò dallo stuzzicadenti con le labbra e la masticò.
“Che cosa?” domandò.
Pepper aggrottò le sopracciglia, piegò il capo di lato facendo ricadere una ciocca oro rosso sulla giacca grigia del completo.
“La tua collaborazione con Loki e la nostra nuova collega”.
Tony si sporse in avanti infilando lo stuzzicadenti in un cubetto di formaggio.
“Credo abbia creato Barbie Top Model tra una tortura ad Azkaban e un piano alla Cattivissimo Me, non saranno nemmeno tre giorni” rispose.
Infilò il cubetto di formaggio in bocca, lo sfilò dallo stuzzicadenti e agitò il bastoncino a mezz'aria.
“Si è presentato di punto in bianco mentre eri a Washington. Dovresti davvero smettere di andare a Washington”.
Pepper sospirò stringendo le labbra, schioccò la lingua sul palato socchiudendo l'occhio destro mentre sgranava il sinistro.
“Vuoi dire che è apparso a casa nostra?” chiese.
Tony sporse le labbra, alzò la mano chiusa a pugno con l'indice sollevato agitando il dito in aria.
“Non … precisamente”.

“Signore, c'è una chiamata per lei” annunciò Jarvis.
Tony agitò in aria la mano destra coperta dal guanto giallo, si piegò in avanti verso il tavolo osservando una serie di fili blu e rossi all'interno di una scatolina metallica grigia.
“Passala a Pepper. Se invece è Pepper, dille che sono occupato”.
Strinse il cacciavite nella mano sinistra, lo piegò di lato infilandone la punta sotto uno dei fili rossi. Lo sollevò una serie di scintille azzurrine schizzarono verso l'alto con uno sfrigolio.
“Il signor Happy insiste per parlare con lei, signore” disse l'A.I.
Tony voltò il capo, socchiuse un occhio e arricciò il labbro.
“Happy? Ha di nuovo da lamentarsi sul personale?” chiese.
Sentì qualcosa premere sulla sua gola, spostò lo sguardo verso destra intravedendo delle dita candide stringere la lama di un pugnale. Deglutì, sentì la lama premere sulla sua gola.
“Necessiti forse di nuovi colleghi di lavoro, Stark?” domandò una voce suadente.
Tony girò il capo verso destra incontrando un paio di occhi verdi su un volto pallido, spalancò gli occhi sentendo la gola secca.
“Chi non muore si rivede, Piccolo Cervo” disse.
Loki sorrise scoprendo i denti, le ciocche di capelli neri gli decoravano le guance scendendo fino alla casacca verde.
“Non sono qui per te, Stark. Ho una proposta da farti”.
Tony sogghignò, lanciò un'occhiata al pugnale sotto il suo mento e tornò a guardare Loki.
“Il che vuol dire che effettivamente sei qui per me. Possiamo parlarne disarmati?” chiese.
Loki ritirò il pugnale, fece un passo indietro abbassando la mano; l'arma nella sua mano svanì in un brillio verde. Piegò il capo di lato, sogghignò stringendo gli occhi verdi.
“Sono qui per offrirti una nuova collega con cui lavorare, Stark” rispose.
Si spostò di lato e indicò alle sue spalle con la mano, Ladya avanzò ancheggiando sui tacchi a spillo. Tony tirò indietro il capo sgranando gli occhi, osservò i fianchi della donna fasciati da una minigonna nera e risali sui seni stretti nella camicia bianca; la giacca grigia a maniche lunghe ne copriva la scollatura. Osservò le ciocche nere ondulate ricadere sulle spalle sottili e le labbra rosso fuoco spiccare sul volto pallido. Due occhi verdi intenso lo guardarono, la donna sorrise.
“Sarà un onore lavorare per voi, signor Stark” disse, con voce dolce.
Tony voltò il capo verso Loki con la bocca aperta e gli occhi castani sgranati.
E questo cosa vuol dire?” chiese.
Loki sorrise, socchiuse gli occhi che brillarono di cremisi.
“Che questo è ciò che ti offro in cambio del tuo aiuto contro i Chitauri, Stark”.

Tony scosse il capo, si piegò in avanti e infilò lo stuzzicadenti dentro un'oliva.
“Ma rifiutare l'offerta di assumere quella donna come nostra collega era davvero impossibile”.
Mise l'oliva in bocca, la masticò e ingoiò.
“Se capisci cosa intendo”.
Pepper piegò il capo di lato, aprì la bocca e scosse il capo.
“Spero non centri nulla con la sua quinta di seno e il suo girovita da top model”.
Tony sogghignò, addolcì lo sguardo scuotendo il capo.
“Più con necessità lavorative inderogabili e pugnali molto appuntiti, tesoro”.

  
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