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Autore: Choking_On_This_Ecstasy    14/08/2013    2 recensioni
Matt scopre un lato di se stesso che non sapeva esistesse. Tutto grazie a un ragazzino che in poco tempo riesce a sconvolgergli la vita. MACKY, ovviamente. Con accenni di Brimmy.
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"Matt cercò di dire qualcosa, ma ogni parola gli moriva in gola ancor prima di poter essere pronunciata. Sentiva le lacrime premere per uscire, si pentì immediatamente di ciò che aveva fatto, era stato uno stupido, non era affatto pronto per una cosa del genere.
-Va tutto bene.- sussurrò Zacky vedendolo in difficoltà. Cercava il suo sguardo ma Matt teneva ancora gli occhi chiusi.
-…Scusa.- biascicò con voce appena udibile.
-Prima mi baci e poi chiedi scusa?- Zacky gli prese il viso tra le mani avvicinandolo di nuovo a se e unendo ancora le loro labbra, ma non ci volle molto prima che Matt si scostasse di nuovo."
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Matthew Shadows, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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3. Awareness


Matt sbuffò sonoramente lanciando un'occhiata alla sveglia e rigirandosi tra le coperte fino a coprirsi fin sopra la testa.
Le 4 del mattino. Ormai non dormiva quasi per niente. Si ostinava a dare la colpa all'eccessiva quantità di caffè che ingeriva prima di ficcarsi sotto le coperte, pur sapendo che il problema riguardava tutt'altro. Si costrinse a riemergere dalle lenzuola solo quando iniziò a sentire caldo. Sospirò alzando gli occhi al soffitto e prese a fissarlo, con quel finto interesse con cui ormai lo fissava ogni sera. Poteva dire di averci una relazione con quel soffitto, così bianco e puro. Non come lui.
Si guardò attorno nel buio della stanza. Doveva distrarsi, qualunque cosa pur di non chiudere gli occhi. Avrebbe inevitabilmente incontrato quelle iridi verdi. E non andava bene. Affatto. Tutto questo era assurdo.
Passava le notti insonni a convincersi che tutto questo era assolutamente sbagliato.
Inevitabilmente i suoi pensieri tornarono a quella mattina ripercorrendo ciò che era accaduto.
Quella vicinanza con quel ragazzino gli aveva fatto provare nuove sensazioni. E i suoi occhi poi, quei maledetti occhi che lo fottevano sempre, ci faceva l'amore solo a guardarli.
E, si, ne era spaventato e probabilmente se lo avesse incontrato di nuovo sarebbe scappato.
Si passò entrambe le mani tra i capelli arruffandoli più di quanto gia non fossero e il suo pensiero ricadde inevitabilmente su quelle labbra contornate dagli snakebites, mentre con la lingua tracciava il contorno delle proprie. Lentamente.
Chiuse gli occhi e fece scivolare una mano sotto le coperte, poi sul suo petto nudo, fino ad arrivare all'elastico dei boxer neri. Fù praticamente l'erezione a raggiungere le sue dita.
Ma si bloccò, spalancando gli occhi. Abbassò lo sguardo notando l'evidente rigonfiamento da sopra le coperte.
Si passò una mano sul viso sospirando. Era tutto così sbagliato.
Con le dita giocherellò con l'elastico dei  boxer mordendosi il labbro inferiore. Accarezzò piano la pelle sottostante provocandosi leggeri brividi. Chiuse gli occhi, divaricò appena le gambe e superò finalmente quel tessuto diventato ormai un ostacolo chiudendo saldamente la mano intorno al suo membro duro. Imprecò mentalmente per ciò che stava per fare e si rilassò completamente. La mano iniziò a muoversi lentamente lasciandolo quasi senza respiro mentre le labbra si dischiudevano appena, poi aumentò gradualmente il ritmo immaginando quelle labbra carnose e invitanti sulla sua erezione. Inarcò la schiena, attraversato da un'improvvisa ondata di calore e trattenne i gemiti trasformandoli in sospiri strozzati.
Stuzzicò la punta umida del suo membro venendo poco dopo nella propria mano e mandando indietro la testa.
Con il respiro ancora affannato si sposrse verso il comodino afferrando un tovagliolo e ripulendosi come meglio poteva.
Tornò a guardare il soffitto, confuso, e si sentì improvvisamente sporco, sbagliato.
E forse lo era.


-Matt!-
Si rigirò nel letto mugugnado qualcosa estremamente infastidito.
-Matt sveglia hai visite!-
Afferrò il cuscino portandoselo sulla testa cercando di fuggire dalla voce squillante di sua madre. Sentì delle voci fuori dalla porta ma non se necurò. Era domenica dannazione, voleva solo dormire.
Poco dopo sentì la porta aprirsi e dei passi. -Ehi bell'addormentato- Jimmy. Quel ragazzo aveva un tempismo orribile.
-Hmm- fù tutto quello che riuscì a dire.
-Avanti. In piedi- sentì il cuscino che veniva strattonato con forza mentre poco dopo lo vide volare letteralmente dall'altra parte della stanza.
Si coprì il viso con le mani infastidito dalla luce del sole -Hmm..che vuoi da me?- si lamentò.
-Voglio che porti il tuo bel culetto fuori da questo cazzo di letto- Jimmy portò una mano sotto le coperte pizzicandogli il sedere e cogliendolo di sorpresa.
-AHIA!-
-Dai muoviti- rise.
-Ma che ore sono?-
-Le 2 del pomeriggio dormiglione- rispose prontamente Jimmy che aveva preso a fare il giro della camera guardando qua e là e mettendo le mani un pò ovunque.
-L-Le du..così tardi?- fece l'altro incredulo. Jim annuì distrattamente giocherellando con qualche oggetto a cavolo.
-Non dirmi che l'hai dimenticato!?-
-Cosa?-
-Ecco lo sapevo, l'ha dimenticato- scosse la testa. -Spiaggia. Festa. Sta sera. Queste paroline ti dicono niente?-
-Oh merda, era oggi!-
-Gia. Genio-
Matt si alzò velocemente prese dei vestiti e si diresse verso il bagno.
Non prima però di aver lanciato un'occhiataccia all'amico togliendogli qualunque cosa fosse quella che aveva tra le mani per poi rimetterla al suo posto. -E non frugare tra le mie cose cazzo!- che poi si scoprì essere una scatola di preservativi.
Jimmy sghignazzò alzando le mani -Come se li usassi-
-Ti ho sentito!-
Quando poco dopo uscì dal bagno trovò Jimmy completamente spalmato sul suo letto. -Alza il culo Sullivan-
-Sei pronto?-
-Si, andiamo- scesero velocemente le scale.
-Giorno Mà- salutò Matt.
-L'avea dimenticato eh?- fece la donna.
-Esatto- rise Jimmy mentre l'altro lo trascinava fuori casa.
Si incamminarono lungo il marciapiede, sotto il sole cocente, e Matt ringraziò il cielo per non aver dimenticato gli occhiali che prontamente indossò.
-Voglio farti una proposta- cominciò Jimmy.
-Spara-
-E' una scommessa-
-E cosa c'è in palio?-
-Hm..vediamo..una birra-
-Una birra? Tutto qui?-
-Si, una birra-
Matt inarco un sopracciglio, scettico -Ok. Di che si tratta?-
-Beh, facciamo che..dovrai portarti qualcuno a letto. Sta sera.-
-Credi che non ne sia capace?-
-Dico solo che continui a rifiutare tutte quelle che te la servirebbero su un piatto d'argento, e in più ti muore dietro mezza scuola, dovrebbe essere un giochetto per te-
-E' solo che non ne ho voglia-
-Questa non me la bevo-
Matt sembrò pensarci un pò su. In fondo che male c'era? Era una festa, ci si ubriacava e il più delle volta si finiva per fare sesso. -Ma si- fece spallucce -Ci sto- si strinsero la mano sorridendo e suggellando questo patto.


Arrivata la sera iniziò la vera festa. Musica, alcol, luci, un sacco di gente e il mare.
Le persone cominciarono a scatenarsi, l'alcol scorreva a fiumi e il falò era uno spettacolo. Matt cominciò seriamente a pensare che ci sarebbe arrivato completamente ubriaco al bagno di mezzanotte. Sospirò guardandosi intorno, in realtà sperava solo di incontrare quegli occhi verdi. Erano diventati una tortura. Una dolce tortura. Amava quel fottuto verde.
-Dio guardalo, ti sta mangiando con gli occhi- si voltò di scatto incontrando il viso di Jim che gli indicò un ragazzo a pochi metri da loro. Frank. Frank Iero. Bisessuale dichiarato. E, si, aveva una cotta per Matt dal primo superiore.
Non appena si voltò a guardarlo questo arrossì e abbassò immediatamente lo sguardo. Matt sbuffò. Aveva dimenticato che quel ragazzino gli moriva dietro.
-Beh, potrebbe essere la tua occasione di sta sera-
-Scordatelo!-
-Di che state parlando?- si intromise Brian.
-Una scommessa-
-Gia, ma avevamo detto ragazze- precisò Matt -E a meno che io non mi sia perso qualcosa mi risultà che Frank abbia un pene-
-Io non ricordo di aver specificato il sesso-
-Beh fino a prova contraria decido io chi scoparmi, grazie- lo fulminò.
Tornò a guardarsi in torno. Il tempo passò in fretta e il numero delle birre aumentava. Si sentiva una stupida preda con gli occhi di Frank sempre addosso. Non che gli stesse antipatico, anzi avevano passato anche il pomeriggio insieme preparando la musica per la festa. Sbuffò evitando per l'ennesima volta il suo sguardo.
Poi lo vide.
Se ne stava in disparte, e osservava, seduto sulla sabbia. La birra tra le mani, lo suardo vuoto.
Coglieva semplicemente le sfumature delle vite degli altri, dimenticandosi delle sue.
E Matt sentì lo stomaco contorcersi, avrebbe voluto solo avvicinarsi e..toccarlo.
Non riuscì a staccargli gli occhi di dosso finchè non fù lui a voltarsi e si sentì costretto ad abbassare lo sguardo non avendo così modo di incrociare il verde dei suoi occhi.
Non riusciva neanche ad odiarlo.
Davvero, non capiva. E a quello che non capisci puoi dare qualsiasi significato.
-Oh ragazzi ecco Zacky!- fece d'improvviso Jimmy -Che vi dicevo?- sorrise soddisfatto.
Si voltarono verso il punto indicato dall'amico, tutti tranne Matt impegnato ancora nei suoi monologhi interiori.
-Dove?- chiese Brian.
-Proprio lì.-
-Wow, allora non lo hai immaginato- si complimentò Johnny.
-Beh, Cenerentola- fece a quel punto Matt alzando finalmente lo sguardo sul tizio che Jimmy stava indicando -Corri dal tuo...un momento..- ebbe un tuffo al cuore, sgrano gli occhi e si chiese perche stesse fissando lo stesso ragazzo di poco prima. -E'...è lui?- deglutì.
-Si. Lo conosci?-
-E-Ehm..no..- e quasi smise di respirare quando Jimm aprì di nuovo bocca -Beh andiamo-
-Dove?-
-Ve lo presento- fece con tono ovvio.
Quello. Quello fù un vero e proprio infarto. Gia che c'era poteva scavarsi la fossa e saltarci dentro.
Doveva inventarsi qualcosa. E subito. -A-Ahm..ecco io..devo andare in bagno- e si allontanò, sotto gli occhi confusi dei suoi amici. Si allontano quel tanto che bastava per sentire la musica come fosse un sussurro. Sospirò, doveva schiarsi le idee. E doveva farlo in fretta.


-Come mai tutto solo?-
Zacky arrossì incontrando il viso di Jimmy che gli sorrideva guardandolo dall'alto. Notò due ragazzi avvicinarsi e si alzò decidendosi finalmente ad aprire bocca -C-Ciao- biascicò -Ecco io..non conosco nessuno..quindi..- lasciò la frase in sospeso sorridendo appena mentre iniziava a sentirsi davvero patetico.
-Beh ti dispiace se ti facciamo compagnia? Approposito, lui è Johnny.-
Questo sorrise accennando un saluto con la mano.
-E lui è..lui è Brian..ehm..-
-Ci siamo gia visti a scuola- sorrise Brian stringendogli la mano -Sono il suo ragazzo-
Calò un'imbarazzante silenzio mentre le loro mani si separavano di nuovo.
-Ecco lo sapevo, lo abbiamo traumatizzato- fece allora Johnny
-Oh no, davvero, non c'è problema- si affrettò a dire Zacky.
-Vieni dal New Jersey, giusto?- sorrise Brian.
Zacky si limitò ad annuire.
-E come ci sei finito qui?-
-Beh ecco, i mei hanno divorziato e..m-mia madre ha deciso di trasferirci nonostante il giudice le avesse concesso un'ordinanza restrittiva da mio padre. Sai, lui non..non era esattamente una brava persona..-
-Oh..mi dispiace-
-E' meglio così.- sorrise il più piccolo facendo spallucce.
-E la ragazza?- ammiccò Johnnyn guadagnandosi una gomitata da parte di Jimmy -Che c'è? Era una semplice domanda!-
-Oh..io non..non ho una ragazza.- fece il più piccolo imbarazzato -Avevo..avevo un ragazzo però- azzardò poi -A Newark-
Lo guardarono, sorpresi -Sul serio?- se ne uscì Johnny facendolo arrossire ancor di più.
-Quindi..tu..-
Zacky annuì immediatamente conoscendo gia la domanda.
-E' per questo che ce l'avevano con te a scuola?- chiese Brian -Loro..sanno di te?-
-No. Ma a quanto pare gli è bastato guardarmi in faccia per darmi del frocio. Lo trovano..divertente, credo.-
-Sono degli idioti-
-Gia-
Rimaserò a parlare e bere birra insieme e improvvisamente Zacky non si sentì più poi cos' solo.
Qualche minuto dopo vide un tizio avvicinarsi ma non ci fece davvero caso finchè questo non si fermò al fianco di Jimmy, sorridendo. E che sorriso.
-Dove sei stato?-
-Mi devi una birra.-
-Cos-Oh mio dio!- esclamò Jimmy -Dici sul serio?-
-Eh gia-
-Voglio i dettagli.-
-Sei impazzito?-
-Uffa, e va bene- sbuffo Jim.
E mentre Zacky cercava di capire dove avesse gia visto quel ragazzo, Matt si rese conto dello sguardo del più piccolo su di lui. E lo vide pietrificarsi sul posto quando incrociò i suoi occhi. Avrebbe voluto sorridere ma tutto quello che riuscì a fare fù lanciargli un'occhiataccia.
E fu in quel momento che Zacky lo riconobbe. Deglutì, distogliendo lo sguardo.
-Ah Matt, lui è Zacky- fece Jimmy riscuotendoli entrambi dai loro pensieri.
Zacky arrossì, avrebbe voluto scappare, quel tizio lo terrorizzava.
Matt invece cercò di restare impassibile, lo scrutò per un pò -Si, lo avevo capito- disse soltanto distogliendo lo sguardo.
Odiarlo. Si, doveva odiarlo. Era la cosa più giusta. Gli era entrato in testa e stava rovinando tutto, sgretolava ogni sua certezza, Matt non era più sicuro di nulla quando quel ragazzino entrava nel suo campo visivo.
Cavolo, si era persino masturbato pensando a lui.
Odialo Matt.


Ecco a voi il terzo capitolo, spero che la storia si faccia interessante! Beh, a presto c:
XOXO

  
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