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Autore: Heart_ShapedBox    14/08/2013    2 recensioni
Cosa può succedere quando, per caso, ci si trova ad una festa di compleanno di cui si conosce soltanto la festeggiata? Fu così che iniziò l'avventura di Sara. Qualcuno di voi, cari lettori, si aspetterebbe che in questa storia i due protagonisti, un ragazzo ed un ragazza, si incontrino ad una festa e si innamorino entrambi al primo sguardo. In effetti no, questa è un'avventura diversa dalle altre, dove non tutto va come dovrebbe andare ma, invece, il tempo se la prende comoda e Cupido decide di aspettare a scoccare la seconda freccia...
*CARI LETTORI, non spaventatevi se troverete tanti capitoli da leggere, sono molto corti e potrete sempre leggere il tutto con calma, quando ne avrete voglia, io non ho nessuna fretta e non darò mai e poi mai degli obblighi a chi legge; ma vi prego di non rinunciare a dare un occhiata alle storie, soltanto perché hanno un "tot. numero di capitoli", perché, a parer mio, è una stupidaggine. Siete daccordo? :)*
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 14 – Sguardi
 
Con il sopraggiungere delle vacanze natalizie le temperature calavano di giorno in giorno, talvolta lasciando magnifici disegni cristallizzati sulle finestre delle case; eppure io e Greta continuavamo a fare, con i nostri beneamati piedi, tutto il tragitto fino alla scuola.
La vidi chiudere la porta alle sue spalle e venirmi incontro:
<< Mannaggia alla gondola, qui fuori si gela! >> protestò la mia amica.
<< Non sono io quella che si rifiuta di andare in macchina per farsi raccontare le “storielle” su me ed Alessandro >> ribattei.
<< Ehi, sono la tua migliore amica, ho diritto di sapere! Ma facciamo in fretta, dimmi cos’è successo ieri e filiamo dentro la scuola, sto congelando >> batteva i denti per il freddo, così saltai subito al punto in cui Marco mi aveva rivelato un piccolo segreto sui ragazzi. Lei sembrò molto sorpresa dell’informazione perché, dopotutto, ci si aspetterebbe che siano le ragazze, quelle pettegole.
Una volta giunte a destinazione ci fiondammo subito all’interno della struttura per poter sentir tornare la circolazione nei nostri corpi assiderati.
Mentre aspettavamo il suono della campanella insieme ad altre ragazze che si erano rifugiate dentro, lanciai un’occhiata fugace ad Alessandro che se ne stava tranquillamente fuori a chiacchierare con Pietro; ma non parlavano e basta. Guardavano in una direzione particolare, al di là della porta d’entrata: dove mi trovavo io. Pensai che fosse solo il frutto della mia immaginazione a giocarmi strani scherzi (di certo non era la prima volta) così mi voltai, senza riuscire a scrollarmi di dosso la sensazione di essere osservata. Non resistetti e girai di nuovo la testa: erano ancora lì che mi fissavano.
Poi, forse accortisi della mia consapevolezza, cominciarono ad allontanarsi, sempre parlando fitto fra di loro come se non ci fosse mai stata cosa più interessante da raccontare. Attesi che svoltassero l’angolo, dopodiché afferrai Greta per una manica e la trascinai con me in quello che si potrebbe definire un pedinamento (a scopo positivo, ovvio). Dovevo scoprire cosa stavano blaterando o, sicuramente, non avrei ascoltato una parola della spiegazione pre-compito d’inglese e avrei passato l’intera mattinata a torturarmi dalla curiosità di sapere.
Mentre svoltavamo l’angolo del parcheggio, notai qualcuno che agitava la mano dalla nostra parte, per farci segno di aspettarla: a quel punto spedii anche Erika in missione, nella direzione opposta a quella dei due ragazzi che eravamo riuscite ad individuare poco lontano.
Erano ancora assorti in quel discorso tanto importante che non si accorsero della presenza di me e Greta.
Quando, finalmente, ci avvicinammo abbastanza riuscii a capire qualche parola come “messaggio” “ragazzo” “fratello” “roast beef”, ora, la domanda è: che diavolo centra il roast beef con un messaggio? Mica una vacca si è mangiata i bigliettini che mi ha sequestrato il prof.? Dubito fortemente che Alessandro verrebbe a saperlo.
<< Sary >> stavo sorridendo come un imbecille al pensiero di ciò che avevo scritto nei biglietti diretti a Marco.. << Sary! >> Purtroppo spesso non eravamo abbastanza veloci e, cavolo, che figuracce quando i professori ci beccavano! Nonostante tutto però ci eravamo sempre fatti delle belle risate.. << Sara ti vuoi svegliare! >>. Greta mi scosse ed io inciampai su quello che doveva essere l’orlo del marciapiede per poi ricadere proprio dietro alla macchina parcheggiata dove se ne stava acquattata la mia amica.
<< Ma insomma, Sara, ti sembra il momento di dormire in piedi?! Stavi per farci scoprire! Non è così che fanno le spie, con tutti quei libri e film polizieschi che guardi dovresti saperlo ormai! >>. Beh, si, in effetti sono una fan di misteri, agenti segreti, operativi sotto copertura, CIA, FBI, MI6 e roba del genere ma.. alzarsi tutti i giorni alle 6:45 sicuramente non aiuta a restare svegli.
<< Tra un minuto suona la campanella, dobbiamo tornare indietro e farci trovare in cortile o Pietro e Alessandro potrebbero insospettirsi; conviene muoverci >> disse, e io annuii aspettando che svoltassero l’angolo del parcheggio vuoto per iniziare a correre verso l’entrata della scuola.
Arrivammo appena in tempo per buttarci a sedere sulle panchine dietro agli ulivi nella piazza, a qualche metro dalla porta. Erika si avvicinò e cominciammo immediatamente a chiacchierare di cose assurde, ridendo come matte. Intanto controllavo nervosamente intorno a noi per evitare che qualcuno ci sentisse delirare, ma poi lo vidi: Alessandro che mi guardava, dritta negli occhi, dall'altra parte delle fronde. Ma non sorrideva. Probabilmente il cuore perse un battito e l'unica cosa che sentii fu l’inquietudine assalirmi. Cosa avevo fatto? Ci aveva forse viste mentre lo spiavamo? Alessia gli aveva raccontato qualche altra baggianata?
 

_ _ Another point of view _ _

 
<< E se mi stesse usando? >>.
<< Ma che stai dicendo, Ale! Non ti conosce nemmeno e tu credi che ti stia usando? E per fare cosa? No, è fuori discussione >>.
<< Allora perché se ne stava sotto la mia finestra a ridere come una matta con quel ragazzo? >> insomma, dopotutto era di me che aveva scritto nella lettera.
<< Non puoi saperlo, magari era il suo migliore amico! >> Pietro non era di aiuto.
<< Magari, se non fosse arrivato mio fratello, sarei riuscito a vedere qualcosa di più >>. Va bene, d’accordo, lo ammetto: sono un po’ geloso. Scusatemi, cercate di capire il mio ragionamento: se una ragazza vi dice che le piacete, e se fosse davvero così, uscirebbe con altri ragazzi? A mio parere no.
<< Il roast beef non si cucina da solo, Alessandro >>.
<< Sembri mia madre >> sbuffai.
Svoltammo l’angolo del parcheggio per girare intorno alle siepi che nascondevano la scuola dalla nostra vista. Una volta entrati nel cortile, Leo, si aggregò, parlando della nuova versione di Assassin’s Creed e delle future uscite dei videogiochi più megastratosferici di tutti i tempi. Certo, la conversazione era interessante, eppure il mio sguardo era da un’altra parte: fissavo Sara, cercando di capire che cosa le frullava per la testa, che cosa voleva da me. Pensavo a lei come fosse stata una criminale con un delitto sulle spalle ed un caso da risolvere, io ci sarei riuscito. Già una volta Laura mi aveva ingannato, ora non mi sarei più fatto prendere in giro dalle ragazze.. tutte uguali.. no, avrei fatto il loro gioco. Avrei finto.
 

What’s happening Sara?

 
<< Come here >> la prof. d’inglese ci fece sistemare accanto alla cattedra, in modo che potessimo seguire l’interrogazione faccia a faccia con gli alunni della 1°C. La nostra professoressa di matematica era ancora malata ed eravamo stati divisi nelle altre sezioni, io con Luigi, Giacomo, Tina e Marta.
<< So, Elisa Morriciani, what you had to study for today? >>.
<< London >> rispose la ragazza.
<< In particular? >>.
<< The London Eye >>.
<< Oh, the London Eye.. good, start >>.
<< The London Eye is a giant Ferris wheel on the South Bank of the River Thames in London, England. It is was erected in 1999 and is the tallest Ferris wheel in Europe. But also the most popular paid tourist attraction in the United Kingdom, visited by over 3.5 million people annually >>.
<< Have you ever seen the London Eye? >>.
<< No, sorry, I’ve only saw it in pictures. And you, teacher? Have you ever climbed up a Ferris wheel? >>.
<< Yes, when I was a little girl. But don’t stop, Elisa, continue >>. Detto ciò, tirò fuori dalla borsa quelle che dovevano essere delle verifiche; lessi il nome e la classe su uno dei fogli e scoprii che appartenevano alla 1°B. Uno ad uno, i compiti vennero corretti e vi venne dato un voto che vidi soltanto per alcuni. Chiesi alla professoressa di uscire e mi diressi verso il bagno. Inviai un messaggio alla mia migliore amica in cui riscrivevo i voti che ero riuscita a scorgere:
Sary#djPlay scrive:
- Dimmi la verità.. cosa sei? Un mostro dell’inglese? Greta, hai preso 9 alla verifica! 0.0 Mi spieghi come diavolo hai fatto?
Greta#kissyou scrive:
- 9????????? 0.0 Scherzi, vero???
Sary#djPlay scrive:
- No, non scherzo affatto! Questi sono gli altri voti: Alessia 6, Laura 8, Mirco 6, Francesco 7, Alessandro 7, Viola 6, Erika 9. Siete una classe di secchioni, sul serio! xD
Greta#kissyou scrive:
- Come li hai saputi i voti?? Non sei mica andata a frugare tra i documenti ufficiali??
Sary#djPlay scrive:
- Ma che sei scema?? -_- Non lo farei mai! Sono divisa in 1°C, per l'appunto accanto alla cattedra, e la professoressa stava correggendo i compiti.
Greta#kissyou scrive:
- Aaaaaaah beh, questo spiega tutto :) Adesso però è in corso un’interrogazione di tedesco e devo stare attenta, quindi faccio veloce e ti riferisco quello che a malapena è riuscita a sentire, Erika, stamattina: “ti sta usando”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Terra chiama autrice! Terra chiama Sara!*
Hola lettori! Come vanno le vacanze? Domani è già ferragosto e io vorrei ricominciare da capo tutta l’estate. Beh, che ci volete fare se 3 mesi passano così veloci? :) Ma ora andiamo al sodo: mi scuso se per due intere settimane non mi sono fatta sentire per niente ma ero al mare (senza computer) quindi impossibilitata a scrivere; è stata una tortura.. ve lo posso assicurare! Adesso sono qui però e spero di poter recuperare il tempo perso con dei capitoli che si riveleranno sempre più interessanti e, devo dirlo, sempre più strani e intricati >.< Perdonatemi.
Bene, spero che anche questa volta l’elaborato sia stato di vostro gradimento e, come al solito, ringrazio tantissimo i lettori che hanno messo tra le seguite/preferite la storia, un grazie ENORME a chi recensisce per la prima volta e chi continua a recensire nonostante gli impegni e tutto. Grazie, ovviamente, anche ai nuovi lettori che scoprono questa storia per la prima volta ed auguro a tutti quanti buon ferragosto! A presto! :D I love you all guys <3
  
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