Solo tu

Scorpius guardò ancora una volta verso la sua ex ragazza: Lily Luna sembrava divertirsi un mondo con i suoi compagni Grifondoro. Sentì la stretta allo stomaco che provava ogni volta la vedeva conversare con qualcuno che non era lui, soprattutto maschi, solo che ora non poteva più rimproverarla, giacché non erano più fidanzati.
Si sentiva solo, nonostante la presenza di tanti amici al suo fianco.
A sorridergli, fra il canzonatorio e il compassionevole, il suo miglior amico e compagno di Casa, nonché fratello di Lily, Albus Severus Potter.
"Smettila di piangerti addosso." lo apostrofò "Decidi quello che vuoi fare: o ci rinunci e ci metti una pietra su, o t'impegni per riprendertela. Presto, però, perché Lily non starà certo in eterno ad aspettarti."
Scorpius lo fissò un attimo, come se avesse a che fare con un deficiente, poi gli spiegò, l'ennesima volta, com'erano andate le cose.
"È stata lei a lasciarmi." gli ricordò, sbuffando "Perché dovrebbe desiderare di rimettersi con me, allora?"
Albus scosse la testa, voleva bene all'amico, ma lo trovava alquanto ottuso.
"Se tu non fossi così rompiboccini e geloso a sproposito, sareste una coppia perfetta." Il moro non ne poteva più dei piagnistei del ragazzo e rischiava di mandarlo al diavolo pure lui, come avevano già fatto gli altri, meno pazienti "Da un mese che ti ha mollato, non fai altro che guardarla e sospirare, non riesci a concentrarti su nulla che non sia la sua figura. Stai perdendo colpi sia nello studio che nel Quidditch, e non mangi a sufficienza per stare in piedi. E se qualcuno si accorgesse che la notte, invece di pattugliare, perdi tempo a rimirare la sua foto, ti retrocederebbero a normale studente, per di più sfigato."
Durante il monologo di Albus, il biondo aveva tenuto la testa bassa come se sentisse il peso di ogni parola come fosse un macigno.
"Tu credi che abbia qualche speranza, che lei desideri rimettersi con me?" chiese all'amico. In fondo era il fratello di Lily, la conosceva bene, e poteva dargli qualche speranza.
"Secondo me, lei è ancora innamorata." sentenziò Albus "Devi solo deciderti a riconquistarla e smussare la tua gelosia. Io più di così non ti posso aiutare, a parte fare capire a Lily che ci tieni molto a lei. Il resto lo devi fare tu."
Scorpius si sentì ancora più solo e abbandonato. Nonostante le rassicurazioni di Albus sui sentimenti di Lily, non era certo di riuscire nella cosa più difficile: essere meno geloso nei confronti di chi si avvicinava a lei. Il pensiero che la sua ragazza potesse dialogare tranquillamente con altri appartenenti al genere maschile gli ribolliva il sangue, non poteva farci nulla.
Allora capì che, se non riusciva ad accettare l'esuberanza della sua donna, doveva farne a meno.
In entrambi i casi la vedeva molto nera.


Passarono altre due settimane, durante le quali Scorpius aveva tentato più di una volta di avvicinarsi a lei. Purtroppo, ovunque la incontrasse, non era mai sola e, per non rischiare di litigare, invece che dichiararle il suo imperituro amore, si allontanava con il fegato ingrossato. Ancora un po' e avrebbe dovuto prendere una pozione per eliminare la bile in eccesso!
Albus continuava a scuotere la testa: come avrebbe fatto a parlare a Lily bene di lui, se questo non riusciva nemmeno ad avvicinarsi! Sapeva che si amavano e non era giusto che Scorpius rovinasse tutto per causa della sua gelosia. Lily era solo una chiacchierona che non faceva nulla di male, gli poteva capitare anche peggio.
Solo quando vide che qualche ragazzo iniziava a prendere coraggio, e ad avvicinarsi a Lily con intenzioni più che chiare, Scorpius capì che doveva darsi da fare per riconquistare la sua bella.


"Ehm, Lily, posso parlarti?" chiese Scorpius, cercando di modulare la voce per non far notare il nervosismo.
La ragazza, che stava cercando di liberarsi di un tipo che non le piaceva neppure per sbaglio, con un enorme fiore in mano, si sentì quasi felice che finalmente Scorpius avesse preso il coraggio per avvicinarsi, ma voleva tenerlo sulle spine. In realtà era ancora innamorata di lui ed era stata contenta quando Albus, stufo che l'amico facesse il primo passo, aveva deciso di dirle che anche lui l'amava. Purtroppo la gelosia di Scorpius era incontrollabile e doveva scegliere se avvicinarsi e uccidere qualcuno, o starle lontano.
"Qual buon vento, non sei scappato questa volta?" chiese, facendogli capire che aveva notato che le ronzava sempre attorno, senza combinare nulla. Non voleva che s'illudesse che bastasse poco per rimettersi con lei, ma s'avvinghiò al suo braccio, per far capire all'altro che poteva andare. Infatti lo spasimante s'allontanò con la coda fra le gambe.
"Non farti cattive idee, Scorpy." lo avvertì "Solo non vedevo l'ora di cacciarlo e tu eri l'unico disponibile." poi appena si furono allontanati "Poiché mi hai salvato, ti do la possibilità di spiegarti. Ti avverto che hai solo fino alla prossima lezione, cioè pochissimi istanti, perciò svelto."
"Lily, ti amo, e ti giuro che farò di tutto per cambiare." la implorò "Se provi ancora un briciolo di sentimento nei miei confronti, fammi provare."
La ragazza lo guardò, poi spostò lo sguardo alle sue spalle: Albus finalmente respirava sollevato. Doveva essere davvero penoso avere a che fare con Scorpius triste.
"Ne riparliamo al prossimo intervallo, ora mi aspettano due ore di Storia della Magia." si stava allontanando, quando tornò indietro e gli sfiorò le labbra con un bacio. "Ti amo ancora, ma non sopporterei che ti comportassi come hai fatto finora."
Si stava incamminando verso l'aula in cui era in attesa il professor Ruf, quando si sentì tirare per un braccio. Fu Scorpius a baciarla questa volta, appoggiando le sue labbra su quelle di Lily.
"Io non sopporterei di vivere lontano da te." sussurrò "Se mi facessero scegliere fra la vita eterna e te, non avrei dubbi. Preferisco vivere una sola vita con te, che affrontare tutte le ere del mondo da solo."
"Scorpy, io voglio che tu sia geloso, ma non dei miei amici." disse prima di andare a lezione.
Il ragazzo la guardò allontanarsi, poi notò che tutti quelli che avevano assistito alla scena erano ancora lì a seguirne gli sviluppi.
"Spettacolo finito, tornate a farvi i vostri affari." sbottò, prima di andare anche lui verso la sua aula.