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Autore: namelessjuls    15/08/2013    3 recensioni
Entro con calma nella mensa, dove la maggior parte degli studenti è già seduta in uno dei tavoli prestabiliti alla sua categoria, ognuno in questa scuola ne ha una.
Io di solito mangio in cortile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Wesley Stromberg
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

 
- Beatrice tesoro, sicura di non voler mangiare nulla? – chiede garbatamente mia madre, dall’entrata di camera mia.
- Ho lo stomaco chiuso, mamma. – in realtà sono ancora arrabbiata con Wesley per quello che mi ha fatto oggi, e sto cercando un modo per fargliela pagare, solo che non ho ancora avuto nessuna idea geniale.
- Ok, notte tesoro. – mi saluta mia madre, richiudendo la porta.
Mi rigiro sul letto, affondando il viso tra i due cuscini, e cercando di liberare la mente per qualche secondo, però una leggera suoneria invade la camera.
Rialzo il viso di scatto, il mio telefono stava suonando sul serio? Qualcuno mi stava cercando?
Scendo dal letto con un balzo e incomincio a frugare in ogni angolo della camera, e alla fine lo trovo, sotto la scrivania.
Il display segna un numero sconosciuto.
 
Sei ancora arrabbiata per oggi?
 
Wesley.

 
Oh no, ancora lui.
Cosa voleva ancora da me? Come ha fatto ad avere il mio numero?
Gli rispondo velocemente e mi distendo di nuovo sul letto, osservando il soffitto.
Il telefono suona di nuovo, questa volta è una chiamata.
 
- Pronto?
- Hey Tris, sono Wesley!
- Per sfortuna lo so..
- C’è l’hai ancora con me?
- Si
- Oh avanti! Ti ho detto che mi dispiace…
- E io ti ho detto addio.
- Tris ti prego!

 
Ma io ho già riattaccato, lanciando il telefono il più lontano possibile, e ributtandomi tra i cuscini.
Mi ero quasi addormentata quando qualcuno bussò alla mia porta, sarà mia madre che ha bisogno di qualcosa, meglio se faccio finta di dormire.
Fuori smettono di bussare, avranno capito che dormo.
Però ecco che la mia sfortuna colpisce ancora.
Qualcosa, o meglio, qualcuno mi si butta sopra di peso, e io sto quasi per mettermi ad urlare, quando una mano me lo impedisce.
Oddio, mi vorranno rapire?
Mi giro velocemente, e appena vedo chi è l’aggressore, quasi preferivo il serial killer.
Mi stacco la mano di Wesley di bocca, e lo spingo il più lontano possibile, quasi facendolo cadere dal letto.
- Ma sei normale?!
Lui scoppia a ridere di gusto, giuro che un giorno lo ucciderò.
- Che hai da ridere ora?
Lui si asciuga una lacrima – Sei così divertente quando ti arrabbi.
Incrocio le braccia, offesa – Stronzo.
Lui si fa serio, e poi incomincia ad avvicinarsi sempre di più, senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi.
Siamo a qualche centimetro di distanza, sverrei forse, ma voglio far vedere che non mi farò mettere i piedi in testa da uno come lui, perciò devo resistere.
Lui mi sorride – Lo so che ti sono mancato.
Io metto le mani sul suo viso, e mi avvicino ancora di un centimetro, e gli sorrido.
- Fottiti.
Lui si allontana, scoppiando a ridere, di nuovo.
- Che sei venuto a fare?
- Un pigiama party no?

Io lo guardo un po’ male – Che intendi dire con “pigiama party”?
Lui mi sorride, prima di estrarre due zaini da dietro il letto, il primo è quello che usa per andare a scuola, mentre il secondo mi è totalmente estraneo.
- Fortuna che hai il letto matrimoniale, non mi andava di dormire per terra.
Lo vedo estrarre alcuni vestiti da dentro il secondo zaino, non sta scherzando quando dice di voler fare un pigiama party.
- Scusa, ma cosa ti fa pensare che tu possa dormire qui?
Lui scuote le spalle – Tua madre mi sembrava contenta, e dato che tu non mi hai ancora cacciato credo di poter rimanere.
Mia madre contenta? Ok, questo è strano.
Però Wesley non mi da il tempo di ragionarci su che si è già tolto la maglietta, rimanendo a torso nudo.
Io mi porto velocemente le mani agli occhi, non lo voglio assolutamente vedere.
- Hey, non hai mai visto un ragazzo senza maglia? – lo sento ridacchiare.
- No, e preferivo rimandare ancora un po’ questo momento.
Lui ridacchia ancora un po’, poi lo sento prendermi una mano, fortuna che avevo gli occhi chiusi, e me le porta su una superficie liscia, con delle rialzature leggere.
Ci impiego un secondo a capire che la mia mano è su il suo petto, e la ritraggo velocemente, spalancando gli occhi. – Ma sei impazzito?!
Lui ride, ma sono così spiritosa?
- Vuoi farmi credere che non ti sia piaciuto?
- Pervertito.

Mi getto sul letto, dandogli le spalle e chiudendo gli occhi.
- Che fai? – mi chiede.
- Dormo –
- Ah già, forse è meglio che lo faccio anche io.
Spegne la luce e poi lo sento stendersi al mio fianco, se continuiamo a mantenere le distanze, forse riuscirò anche a dormire.
- Buonanotte dolcezza.
- Notte deficiente.

 
***

Questa mattina mi sono svegliata molto prima rispetto al solito, e la causa era un incubo, infatti avevo sognato che quel demente di Wesley Stromberg era venuto in camera mia con l’intenzione di fare un pigiama party.
Però, se era solo un incubo, come mai le braccia di Wes sono avvinghiate alla mia vita?
Sento il petto nudo del ragazzo contro la mia schiena, e il suo respiro caldo vicino alle orecchie.
Ok, per sfortuna non è un incubo.
Mi alzo con calma, sfilandomi piano dalla sua stretta, non ho intenzione di svegliarlo, o altrimenti sarei costretta a sentire quella sua irritante risata.
Apro silenziosamente l’armadio e afferro le prime cose che trovo, per poi entrare in bagno.
Mi lavo e cambio il più velocemente possibile, non si sa mai che a Wesley venga l’idea di entrare.
Per oggi i capelli li lascio sciolti, dopo aver infilato gli occhiali sono finalmente pronta, perciò me ritorno in camera, dove trovo Wesley intento a fare colazione, seduto sul letto.
- Buongiorno Tris – cerca di dire con la bocca piena.
- Ti sei preparato la colazione? – chiedo.
- No, l’ha portata tua madre, sai, credo pensi che sia il tuo ragazzo.
Ecco spiegato il comportamento di mia madre, lei è da tre anni che mi cerca il futuro marito.
- C’è ne anche per te – mi dice lui, porgendomi una brioche.
- Non ho fame. E forse dovresti vestirti, oppure arriverai tardi a scuola…
- Oh già, hai ragione – ingoia anche l’ultima briciola di pancake e incomincia a togliersi in pantaloni.
- Esiste il bagno! – dico, portandomi le mani agli occhi, disgustata.
- E’ troppo lontano per i miei gusti…- replica lui.
- Sei presentabile? – chiedo.
- Si, suppongo.
Socchiudo gli occhi, e appena accertato che indossa qualcosa, li apro completamente.
- Allora, ti va bene così? - dice, facendo un giro su se stesso.
Indossa dei semplici jeans e una canotta, però l’insieme è abbastanza carino.
- Niente capello oggi?
Lui mi sorride, per poi estrarre un capello blu scuro con la scritta “Inspire” e infilarmelo in testa.
- Sta meglio a te – mi dice sorridendo.
- Ne dubito, comunque sarà meglio andare, non voglio arrivare tardi.
- Come vuole lei, principessina. – Wesley recupera il suo zaino per poi seguirmi, ridacchiando, lungo le scale.
 
***

Mi sento leggermente osservata mentre percorro la strada verso la scuola.
Le ragazze e i ragazzi della mia scuola sparlano tra di loro, prima guardando me, poi Wesley e poi di nuovo me.
- Stanno parlando di me. – sentenzio.
Lui scuote le spalle – Non abbiamo ancora fatto nulla di sconvolgente se non sbaglio.
- Ho il tuo cappello in testa, è già sufficiente per loro…staranno dicendo che siamo fidanzati..

Wesley ridacchia e poi mi prende per mano.
- Ma che fai? – esclamo io.
- Oramai sono certi che siamo fidanzati, non credo che questo cambi molto le cose.
Mi continuo a guardare un po’ in torno, ma almeno la stretta di Wesley mi da un po’ di sicurezza.
- Oh eccoli la! – lo sento esclamare, mentre mi indica i ragazzi che il giorno prima erano al tavolo con noi.
C’è anche la tipa bionda, Carly se non sbaglio, che guarda con disgusto le nostre mani.
- Beh, sarà meglio che me ne vada..
- Scordatelo! Ci sono Keaton e Sabrina che non vedono l’ora di conoscerti, a Carly ci penso io, non ti preoccupare..
- Hey ragazzi! –
saluta il ragazzo, che si dovrebbe chiamare Keaton.
- Ciao – lo saluto, fingendo un sorriso.
- Scusa, ma ieri non ci siamo presentati, io sono Keaton. – dice indicando se stesso -  Mentre questa è Sabrina, la mia migliore amica. E quell’altra è Carly.
Sabrina mi sorride amichevolmente – E’ un piacere conoscerti Beatrice, Wes non ha fatto altro che parlare di te.
Guardo Wesley, che si passa imbarazzato una mano tra i capelli, credo che sia arrossito.
- Dove sei sparito ieri sera? – chiede acida Carly.
- Carly, non incominciare. – la rimprovera Sabrina.
- Stavo solo chiedendo – risponde lei, scuotendo le spalle.
- Se proprio ti interessa – dice Wesley – sono rimasto a dormire a casa sua.
- Oh, vi conoscete da una giornata e già andate a letto insieme? Non pensavo fossi caduto così in basso Wes.

Giuro che la meno, la voglio vedere soffrire.
- Beh con amici come te – dico io, acida – penso che Wesley non possa cadere più in basso.
- Qualcuno ti ha dato il permesso di parlare, troietta? – ruggisce lei.
- Ok, ora basta, stop! – Keaton si mette in mezzo. – Carly non dire un’altra parola, e tu Wes, porta via Tris da qui.
Wesley non se lo fa ripetere due volte, e mi trascina via da Carly, che sta insultando Keaton per averla zittita.
- Ma l’hai sentita?! Mi ha chiamato troietta! Io? Ma si è vista lei?! – esplodo io.
- Tris calmati, lo sai come è fatta.
- Se Keaton non si fosse messo in mezzo l’avrei uccisa!

Wesley sbuffa.
- Che hai da sbuffare?!
- Proprio non riesci a capirlo? Lei è gelosa di te, non la smetterà mai di torturarti.
- Gelosa di me? Perché dovrebbe esserlo? Lei sembra la versione top model della barbie, mentre io sono un mostro! Cos’ho io che lei non ha?!
- Niente, non hai niente.

- Appunto.
Wesley si libera la sua mano dalla mia – Sarà meglio che vada a vedere come se la cava Keaton, ci si vede in classe…
Mi da un bacio sulla guancia e poi sparisce tra la folla.
Io entro in classe, passandomi una mano sulla guancia, e mi siedo al solito posto vicino alla finestra.
Mentre aspetto l’arrivo del professore incomincio a giocherellare con una ciocca dei miei capelli, ed è allora che mi accorgo di avere ancora il cappello di Wesley in testa.
Me lo tolgo e incomincio a passarmelo tra le dita, è molto bello per essere di quel demente.
“Lei è gelosa di te”
Perché quella vipera dovrebbe essere gelosa di me?
Lei ha tutto (tranne un bel carattere ovvio), amici, ragazzi, bellezza e il resto.
Appoggio il capello con  “Inspire” sul banco accanto al mio, lo ridarò a Wesley il primo possibile.
- Hey, posso sedermi? – è Sabrina.
- Certo, fa pure – dico, mettendo il cappello nello zaino.
- Era di Wesley quello? – mi chiede.
- Si, glielo dovrò ridare..
- Si deve fidare molto di te per darti quel cappello, è molto importante per i ragazzi.
- Quali ragazzi?
- Gli Emblem3 ovvio.

Dal mio sguardo capisce che non ho capito nulla di quello che sta dicendo.
- Gli Emblem3 – inizia lei – il gruppo di Wesley, Keaton e il loro amico Drew. Sono andati a x factor  e sono arrivati quarti, e sono ritornati ad Huntington Beach da circa due mesi. Ora stanno lavorando al loro primo album.
Ho gli occhi e la bocca spalancata dalla sorpresa, non posso crederci, come ho fatto a non venire a conoscenza di tutte queste cose?
Sabrina scoppia a ridere – Scommetto che Wes non ti ha detto nulla.
- No, affatto.
- Credo che lui sia interessato a te per questo…
- Come scusa?
– Wesley interessato a me? Sabrina starà scherzando sicuramente.
- Sai, penso ch per i ragazzi sia stressante avere sempre gente intorno che vuole farseli amici per diventare famosi. A Wes è successo con Carly, lei stava con lui per questo.
- Wesley e Carly sono stati insieme?

Annuisce – Lui la amava, c’è rimasto veramente male quando lo ha scoperto…
- E allora perché lei è nel vostro gruppo?
Lei alza le spalle – Non ne ho idea, forse non riesce a dirle addio completamente.
- E io…io cosa c’entro in tutta questa storia?
- Sai, penso che Wes si senta normale quando sta con te, riesce a staccare dalla sua parte famosa che lo insegue ovunque vada. Con gli altri deve recitare la parte della star mentre con te può essere semplicemente Wesley.
Alla fine di queste dichiarazioni, in testa ho solo una grande confusione.
Mi sorprende il fatto che, con tutte le ragazze che ci sono, Wesley abbia scelto proprio me come valvola di sfogo.
Forse sono l’unica in tutta America a non conoscere gli Emblem3, cosa abbastanza probabile.
Onestamente Wesley non mi sembrava stressato o altro mentre parlava con me, forse è proprio vero che con me si sente normale.
E io, avrei continuato ad aiutarlo a “staccare” dalla sua parte normale?
No, assolutamente no.
Invece si.
No.
Si.
Ok, lo aiuterò.
 
 
 
 
 
Angolo autrice.

 
 
Salveee :)
Mi fa piacere che il primo capitolo vi piaccia, perché questo fa letteralmente schifo (almeno per me) ;)
Non mi uccidete per favore c:
 
Giulia.
  
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