Prologo.

Sento dei singhiozzi, dei bisbigli. Vedo il nero, solo il nero.

Provo ad aprire gli occhi, molto lentamente, vedo una sottile striscia di mondo ma non metto a fuoco.

Sbatto le ciglia, e riapro gli occhi. "Dottore!" sento dire. Muovo la testa per cercare di capire dove sono.
Muovo gli occhi. Finalmente focalizzo.
Sono in ospedale, sdraiata su un lettino.
"Lottie, ne parleremo dopo.." mi risponde piangendo.
"Dove sono Daisy e Phoebe?"
"Lottie siamo qua.." dicono, anche loro piangendo.
"Hei, Charlotte, ti ricordi di noi?" mi chiede mio fratello. Oh madonna, c'era mio fratello con la sua band! Era da un mese intero che non lo vedevo, e mi mancava da morire.
"Louis!" dico cercando di alzare la schiena per poi abbracciarlo.
"Charlotte, ferma, dobbiamo fare delle analisi." mi dice il dottore.
Ancora io non sapevo che cosa fosse successo, mi ricordo soltanto dell'incidente.
Già, l'incidente! Stavo attraversando le striscie quando una macchina, ferma al semaforo rosso, ha accellerato e mi ha preso. Si, questo è quello che è successo. E, poi? Poi non ricordo più niente. Mi trasportano con il lettino dell'ospedale a fare le analisi. Dopo un'ora finalmente mi riportano nella camera. Avevo già capito cos'era successo dopo: ero entrata in coma, da due giorni.
Le gemelline non smettevano di guardarmi, e poi piangere. Félicité anche. E pure i ragazzi.
Avevano tutti paura, paura che ci sarebbero stati altri problemi dopo. Tutti in famiglia abbiamo questa piccola ma grande paura; la paura di morire, e abbiamo anche il motivo. Il dottore mi prende dal lettino, mi fa alzare e mi fa un po' camminare per la camera e per il corridoio. Poi si raccomanda e torno in camera.
"Voglio un vostro abbraccio, per favore!"
Vengono tutti incontro a me, mi abbracciano forte, ridendo e piangendo.
"Hei, adesso basta! Non dovete preoccuparvi per me, adesso mi sto riprendendo, sto bene,okkei?"
Félicité si asciuga, le gemelline si tranquillizzano, e i ragazzi anche.
"E, potete tornare tutti a casa, venite a trovarmi nelle ore per le visite. Dormite, riposatevi e tranquillizzatevi!"
"No,Lottie, una persona deve rimanere per forza qui con te" dice Félicité.
"Rimango io, tranquilla, tu torna a casa con Daisy,Phoebe e i ragazzi, io resto qui."
Sorrido a mio fratello. Quanto lo amo nessuno lo sa.
"Ragazzi, siamo tornati" dico appena entrata. Le gemelline mi vengono subito incontro abbracciandomi contente. I ragazzi della band, che ormai potevo considerare i miei migliori amici, mi abbracciano, ed infine Félicité.
Ho una vita normale, come molte altre ragazze della mia età. Ma forse non del tutto, perchè da quando mio fratello è conosciuto in tutto il mondo assieme alla sua band le cose sono cambiate anche per noi sorelle.
Non ho una migliore amica, spesso mi confido e mi sfogo con mia sorella Félicité.  

"Félicité cosa ci faccio qui?" chiedo a mia sorella, con voce tremolante.

"Lottie hai sete? Hai fame? Vuoi qualcosa?!" mi chiede mio fratello asciugandosi la lacrima.

Due lunghi giorni sono passati, e fortunatamente mi dimettono. Io e Louis prendiamo le letterine,i fiori e i biglietti che mi avevano mandato in quei giorni in ospedale e torniamo a casa.

Comunque, ancora non mi sono presentata del tutto e non vi ho raccontato un po' la mia storia. Sono Charlotte Tomlinson, ma tutti mi chiamano Lottie, meglio conosciuta come la sorella di Louis Tomlinson della boyband anglo-irlandese che ha conquistato il mondo, ovvero i One Direction. Vivo con le mie tre sorelle: Félicité, Daisy e Phoebe. I miei genitori sono venuti a mancare circa tre anni fa.
Non ho una migliore amica, spesso mi sfogo con mia sorella Félicité. Non ho neanche "nemiche", non vedo il motivo per cui farmele. 
Sono molto socievole, mi piace fare nuove amicizie! Non sono molto positiva, non molto sognatrice; ma mio fratello mi ha insegnato a non smettere mai di credere nei propri sogni, perchè lui non ha smesso e alla fine ce l'ha fatta.