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Autore: JustAWallflower    15/08/2013    6 recensioni
Ci guardiamo senza trovare il coraggio di parlare.
E’ il gioco del silenzio.
Una sola parola e tutto andrà a farsi fottere.
Rimaniamo lì impalati, uno di fronte all’altro.
Io non oso aprir bocca, perché so che inizierei ad urlare.
E’ Niall a cedere per primo.
-Dio mio Hope, che cazzo hai fatto?- mi chiede.
E’ scioccato, ha la bocca spalancata e nei suoi occhi color tempesta vedo una fievole luce di emozione, forse la prima da quasi due anni.
Ma davvero non se n’è accorto per tutto questo tempo?
Davvero non ha notato che stavo crollando pezzo per pezzo?
Davvero non è riuscito a captare i segnali che il mio stesso corpo mandava ogni singolo giorno?
No, non ci credo. Lui mi conosce troppo bene.
E questo mi fa arrabbiare ancora di più.
Abbasso la manica fin quasi alla punta delle dita, come se così facendo io possa cancellare quei tre segni sul mio braccio.
Trapasso i suoi occhi con i miei.
-Credo che la domanda giusta sia: che cazzo mi hai fatto tu.-
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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13. Disappointments.




“Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva
sempre da una speranza svanita,
una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita
 cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.”
Oriana Fallaci



46.

E’ tutta la giornata che non ho notizie di Niall.
Niente chiamate, niente messaggi, adesso non è nemmeno a casa; questa mattina l’ho intravisto in mensa che parlava in modo conciato con David, come se gli stesse dicendo una cosa di fondamentale importanza. Era così concentrato che non ha badato a me, offriva tutta la sua attenzione al suo amico.
Vorrei vederlo, non perché mi manca terribilmente, ma per andare via da questa casa e dimenticarmi per qualche minuto della ma situazione: mia madre è intrattabile, Nick è intrattabile; mio padre invece è più docile del solito e quando è a casa ha una faccia da cane maltrattato, che forse è la cosa peggiore di tutte.
 Questo umore nero generale contrasta con il mio umore gioioso e su di giri, ma ho paura che mi stia contagiando.
So che Niall è con David e questo mi fa fremere dall’ansia. Nonostante tutto, lui lo considera un amico e…se David gli dicesse qualcosa, una delle sue solite cattiverie, e gli facesse cambiare idea su di me? O forse dovrei dire su di noi?
Non ho dimenticato la minaccia di David e ho paura di quello che può fare contro di me.
Infondo, c’è già riuscito una volta, cosa potrebbe impedirgli dal separarci di nuovo?
Ma no, non può farlo. Non deve farlo.
Questa volta glielo impedirò.
 
 
47.
 
Il giorno dopo ancora, Niall mi chiede di vederci. Io non ho voglia di uscire, quindi approfitto della casa vuota per stare sola con lui.
Sono seduta sul bordo della finestra della soffitta, intenta a leggere gli ultimi capitoli de “Il grande Gatsby”, quando lo sento aprire la porta due piani più giù.
Chiudo il libro infilandoci un segnalibro e me lo metto in grembo. Mentre aspetto che salga, faccio vagare lo sguardo su ciò che mi circonda: il retro della mia casa è piccolo come la casa stessa, occupata soltanto da un giardinetto ben curato; l’aria di aprile cambia continuamente, passando da un caldo mite a soffi di vento e piogge umide: adesso infatti il sole sta quasi per tramontare e le temperature stanno calando,  nonostante oggi il tempo sia stato piacevole e mi ha spinto a rifuggiarmi qui sul tetto confortata dall’aria aperta.
Quando mi accorgo che Niall ci sta mettendo troppo tempo per salire, eccolo aprire la porta, rivolgermi un sorriso fugace e farsi strada tra i vecchi oggetti di famiglia e sedersi al mio fianco.
-Ciao.- lo saluto.
-Ciao.- ricambia, tentando di sorridermi, ma noto che è nervoso.
Cerco di iniziare una conversazione, nella speranza che mi dica cosa c’è che non va senza però obbligarlo in qualche modo.
-Cosa hai fatto oggi?- chiedo.
Lui esita un attimo, prima di rispondere. –Io…sono stato con David.-
-Oh, okay.-
-Non sei gelosa vero?-
-Io?- Aggrotto le sopracciglia. No, non sono gelosa, sono semplicemente preoccupata. Non sono David, non decido per te chi devi o non devi vedere.-
Lui non mi guarda e non ribatte, sa che sto dicendo la verità. Dopo un lungo secondo di silenzio, si decide a parlare.
-Senti, riguardo all’altra sera…riguardo a…hai capito, no?- domanda a reticenze.
Non riesco a capire se è imbarazzato per quello che è successo o cosa e mi sembra strano, visto che quando se n’è andato mi ha fatto tutti quei complimenti e mi sembrava totalmente padrone di sé.
Si sarà forse pentito? Non vuole rovinare la nostra ritrovata amicizia tuffandosi a capofitto in qualcosa di cui non saprà prevedere il finale?
Mentre penso a tutte queste cose, lui inizia di nuovo a parlare.
-Prima che ti dica quello che ho da dirti, ti prego, ti scongiuro di non arrivare subito a conclusioni affrettate.- mi dice, prendendomi una mano tra le sue.
In questo periodo mi trovo in una situazione… complicata e proprio per questo mi dispiace per averti baciata, perché adesso è tutto ancora più complicato e qualunque cosa io faccia rischio di ferire qualcuno.- i suoi occhi hanno trovato i miei e vedo…rabbia. Lui è arrabbiato per qualcosa, o forse per quello che mi sta dicendo.
Rimango a fissarlo e non riesco a capire.
Arrivo alla conclusione più semplice, che ho compreso fino da subito. –Quindi tu non vuoi stare con me.-
-Non in quel senso. E non perché io non voglia, ma perché non posso. Ho bisogno di tempo, perché –nonostante io lo voglia disperatamente- non posso permettermi di essere egoista, non voglio…-
-Complicare le cose, si ho capito.- lascio la sua mano e mi alzo.
Mi sento delusa. Delusa e ferita. Perché non capisco le sue parole e, ancora una volta, mi ritrovo a dover affrontare una cosa di cui non conosco assolutamente le ragioni.
Perché lui ancora una volta non vuole dirmi la verità.
Ed è tutta colpa di David.
-So cosa stai pensando.- dice.
-Ah, davvero? Non penso proprio, perché se ne fossi capace avresti capito che sto per urlati in faccia e te ne saresti andato.- sbotto, furiosa.
Quando vedo che lui non si muove, inizio a urlare.
-Niall vattene, cazzo!- scaravento il libro contro il muro e lo guardo dritto negli occhi.
Sa che non sto scherzando. Impassibile, Niall si alza, mi supera, ripercorre tutta la stanza.
E se ne va.
 
 
48.
 
Conto i battiti del mio cuore, che piano piano si calma e ristabilisce un ritmo regolare.
Dopo centotrentasette battiti sento dei rumori al piano di sotto.
Le mie urla non sono state abbastanza chiare?! Penso, iniziando di nuovo ad accalorarmi.
Scendo, pronta a ordinare a Niall di togliersi dalle palle e andare a casa sua, credendo che sia rimasto per implorare pietà o qualcosa del genere, ma sento che sta parlando con qualcun altro. Mi fermo in cima alle scale, nascosta: sta parlando con mio fratello, non l’avevo sentito rientrare.
Nick gli sta dicendo qualcosa, ma colgo solo la frase finale.
-…risolvere questa situazione una volta per tutte.-
-E pensi che io non lo voglia?! Non sono io il problema qui e tu lo sai.- ribatte Niall, con il tono più aspro che gli abbia mai sentito dire. E il fatto che si rivolga in questo modo proprio a mio fratello mi sconvolge ancora di più.
Nick non gli risparmia lo stesso trattamento. -Ah, no? Sei tu la causa di tutto, Niall, questo è quello che so!-
-La causa di tutto?- Niall emette un suono tra uno sbuffo e una risata sarcastica. –Credi che abbia deciso io di mettermi in questa situazione, eh? E’ lui che mi ha messo in mezzo, è lui il motivo per cui siamo tutti fottutamente infelici, è lui che non ha le palle di scegliere e…-
-Smettila.- lo ammonisce Nick, minaccioso. –Credi che sia facile tutto questo, credi che il suo sia solo un capriccio? Tu non sai…-
-Io so eccome;  e lo capisco anche. Ma se adesso rischio di ferire le persone a cui tengo, non sono più disposto a comprendere e a lasciar correre.-
-Hope l’hai già abbandonata una volta.- gli fa notare mio fratello.
-E non voglio farlo più.- replica Niall.
-Ma se l’hai appena rifiutata!-
-Le ho detto che è una cosa temporanea, fino a quando non si sistemerà tutto.-
Silenzio.
Sento l’aria nella casa farsi tesa e pesante, mentre mio fratello si muove verso le scale. Mi tiro indietro all’improvviso, perché non voglio farmi scoprire ad origliare.
-Niall, questa storia non si risolverà mai.- dice, fattosi improvvisamente triste.–Forse il compito di scegliere spetta solo e soltanto a te. Fai una scelta senza preoccuparti delle conseguenze, senza mezze misure, e David farà una buona volta la sua.- Nick inizia a salire lentamente i gradini, mentre io riesco per un soffio a risalire quelle verso la soffitta, silenziosa come un ninja.
E lì, in quella stanza polverosa e con la lampadina rotta, tra scatoloni rovinati dal tempo e la carta da parati scollata agli angoli, resto ferma per dei lunghi minuti cercando di interpretare in qualunque modo quella nervosa discussione tra Niall e mio fratello.
 

*****

 
49.
 
Dopo quello che ho sentito, decido che ne so troppo poco per riuscire a capire qualcosa da sola, per questo mi rivolgo a qualcuno che potrebbe avere le risposte.
Vado da Cassie.
La trovo nella sua camera rosa e disordinata, la pagina facebook immancabilmente aperta con la chat che avverte di un messaggio ogni trenta secondi; alle cuffie ha un paio di auricolari, attaccati al pc, da cui proviene musica house. Non appena sorpasso la soglia, lei gira su se stessa sulla sedia e mi urla che Bradley Cooper ha appena fatto un film e che deve assolutamente vederlo.
Passiamo i primi minuti parlando di cose poco importanti, quando poi decido di raccontarle quello che ho sentito.
Il racconto è breve e man mano l’espressione di Cassie si fa sempre più intensa.
-Ovviamente David sta trovando un altro modo per tormentarmi.- termino, su tutte le furie. Perché ormai so che è così, è diventato il suo pane quotidiano.
Cassie non si concede neanche un secondo per pensare a quello che ho detto, anzi diventa improvvisamente irritata.
-Ma che secondo te quello ha da pensare a come renderti la vita impossibile? Okay che in passato ti ha punzecchiato ogni tanto, ma la sua vita non ruota intorno a te!- mi dice, brusca.
Io la guardo, spiazzata dalla sua reazione. Le chiedo secondo lei di cosa stavano parlando, ma lei non sa cosa pensare; tento di cavarle fuori qualcosa, ma lei rimane sul vago.
E capisco che anche lei c’entra in questa storia, ma non vuole dirmi niente.
E me la prendo anche con lei, con Cassie, la mia migliore amica; che non vuole parlare, che non si rende conto di quanto David mi abbia fatto del male; che pensa solo a se stessa e per l’unica volta in cui le chiedo di aiutarmi si rifiuta di farlo.
-Ora basta! Mi sono rotta di tutti questi misteri! Fate quello che cazzo volete, tu, Niall e Nick, ma d’ora in poi non vi azzardate a tornare da me a piagnucolare di quanto David sia un bastardo calcolatore che vi sta rovinando la vita, è chiaro?!-sbotto infine, alzandomi dal letto e andandomene a passo spedito verso l’uscita.
 

50.
 
Le cose non vanno affatto bene.
Io sono arrabbiata con Niall perché non vuole dirmi niente, Niall è arrabbiato con me perché dice che non mi fido di lui; anche Nick è arrabbiato con Niall per qualcosa di cui ovviamente non sono a conoscenza e, dopo le mie continue domande insistenti, ora è intrattabile anche con me.
-Ma secondo te io perdo tempo con quello lì?! Tu sei paranoica, va a dormire, và.- mi ha detto, quando gli ho chiesto se è diventato improvvisamente il nuovo amichetto del cuore di David.
L’unico che più che arrabbiato sembra nervoso e agitato è proprio lui. Quando lo vedo parlare con Niall sembra un topo in trappola che sa che sta per essere mangiato. E Niall lo rassicura, dandogli pacche sul braccio.
E io intanto non so che fare se non sfogare le mie frustrazioni su me stessa perché, ormai l’ho capito, non posso fidarmi più di nessuno.




BUON FERRAGOSTO A TUTTE!:D
Ma buona sera Directioners :) avete passato una bella giornata? Io sono appena tornata e ho deciso di pubblicare il capitolo.
Come avete notato, questo capitolo è incentrato soprattutto sulla delusione.
Hope si sente tradita da tutte le persone a cui vuole bene e non sa cosa sta succedendo e questo non fa altro che frustrarla ancora di più.
La storia si infittisce con un mistero...e Nick e Cassie ne sono a conoscenza!D:
E Niall...
Oh, Niall! Che cosa deve fare la povera Hope per non farti più scappare? Deve legari al letto?!
Ehi, questa è un'idea per il prossimo capitolo! *scrive l'appunto sulla pagina Word*
A parte gli scherzi, quali sono le vostre teorie? Vi prego fatemelo sapere, sono curiosa!
Spero di aggiornare per il prossimo fine settimana, anche se per alcuni giorni non potrò scrivere (quindi per questa volta sono giustificata eheheh!).
Come al solito ringrazio tutte voi che recensite e leggete la mia storia, perchè siete sempre così tenere e buone con i vostri giudizi :')
Ora vado, vi prego lasciate una recensione, mi farebbe davvero piacere :'3
Un bacio bellissime =*

  
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