Introduzione ad un centro commerciale

 

Un centro commerciale. Strano come una storia possa essere ambientata in un centro commerciale, vero? Eppure questa lo è. Non è una storia vera, o forse sì. I personaggi esistono, oppure no. Decidete voi. Quel che importa, è che abbiamo un centro commerciale, di quelli grandi, infiniti, a tre piani, dove potresti metter piede un pomeriggio e riuscire ad uscire soltanto due giorni dopo (tranquilli, il negozio di arredamento è poco controllato, se volete dormire, e i bar sono aperti quasi sempre ventiquattr’ore su ventiquattro). Alcuni pensano che il centro commerciale sia un luogo freddo, asettico e artificiale: un luogo dove, dal momento in cui entri a quello in cui esci (sempre se ci riuscite, eh?), tutti cercano, in ogni modo, di venderti qualcosa, facendoti credere che sia di primaria importanza per la tua sopravvivenza. O per quella della tua cantina, quando l’avrai dimenticato tu. Invece io, voce narrante di questa storia, non la penso affatto così. Un centro commerciale è un luogo dove si incrociano vite, dove si formano amicizie, dove si disfano coppie e la vita può cambiare. Ora so che voi state pensando “sì, bene, brava, continua così, non sapevi che si posso fare incontri interessanti anche… In bagno? E non sapevi che il ripostiglio è un luogo davvero molto interessante per studiare i comportamenti di massa?”. Non fate i sarcastici, per favore… io parlo sul serio. Un centro commerciale è un mondo a se stante, un mondo dove tutto può accadere… e io ve lo dimostrerò.