Videogiochi > Final Fantasy VIII
Segui la storia  |       
Autore: Arami Heartilly    16/08/2013    1 recensioni
Julia Caraway finalmente ne ha avuto abbastanza, e scappa con le sue figlie adolescenti nella pacifica cittadina di Winhill. Qui Rinoa trova Squall, il figlio silenzioso dei padroni dell'albergo, e quella che inizia come un'amicizia cresce fino a diventare qualcosa di molto più profondo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

WINHILL
scritta da Arami_Heartilly, tradotta da Alessia Heartilly
IV. Waltz for the Moon

Il festival di mezza estate si avvicinava velocemente a Winhill, e la gente stava già preparando la piazza principale. I negozianti decoravano le vetrine e preparavano qualsiasi offerta di cibo o divertimento avrebbero portato con sé. Mancava esattamente una settimana, e Squall e Rinoa avevano colto l'occasione di allenarsi a ballare per il grande evento ogni volta che erano liberi.

Raine aveva permesso loro di spostare la maggior parte dei mobili dalla sala di lettura, quindi ora molti tavoli erano contro i muri e le sedie erano impilate.

Avevano il lettore CD in ripetizione continua, ma le canzoni erano abbastanza lunghe perché Raine le considerasse rilassanti invece che una distrazione, e la vista di suo figlio che ballava volontariamente era il miglior divertimento che aveva avuto in tutto l'anno.

Rinoa ballava con i calzini e un prendisole blu, e Squall per una volta era in jeans e maglietta. Fino a quel momento avevano passato la maggior parte della mattina a ridere e cadere, ma c'erano stati momenti in cui (dalla soglia) li aveva visti ballare - ballare davvero, con i passi a tempo ed eseguiti meravigliosamente. Quasi non vedeva l'ora che arrivasse il festival.

"Ha preso da te, sai," disse piano Laguna dietro di lei, e lei sobbalzò un poco per quella comparsa inaspettata.

"Oh, lo so," affermò, e Laguna si accigliò, mettendosi accanto a lei. "Cosa? Non è nulla che non abbia detto - o comprovato - tu stesso," aggiunse lei, con le dita dei piedi che si ritraevano al solo ricordo.

"Ma comunque..."

Raine rise, tenendo la voce più bassa possibile così che Rinoa e Squall non si accorgessero che li stavano guardando.

"Ti fai perdonare quello che ti manca in capacità di danza in quasi tutto il resto."

"Quasi tutto il resto?" chiese lui, stavolta con un sorriso, mettendole un braccio intorno e appoggiando la testa alla sua.

"Hai sempre qualcosa in cui migliorare," gli disse lei con un sorriso. "Così le cose non si fanno noiose."

Laguna capì cosa intendeva e sorrise contro i suoi capelli, abbassando la mano. Raine gli diede una gomitata, non abbastanza forte da far male ma di certo abbastanza da fargli capire il messaggio.

"Dopo?"

"Esattamente."

"I tuoi genitori ci stanno guardando," sussurrò Rinoa prima di girare e tornare volteggiando tra le braccia di Squall. Era più facile con i tacchi, ma non voleva indossarli per allenamento; sarebbero stati troppo scomodi e sembrava che prendessero la cosa molto sul serio se li indossava.

"Lo so," le disse Squall, facendole fare un leggero casqué e poi tornando alla parte normale del ballo. Non era la sua canzone preferita; il Waltz for the Moon sì, ma questo era un pezzo tradizionale galbadiano, e soprattutto significava ballare di più con Rinoa e questo - almeno per lui - era il fulcro di tutte quelle prove.

Rinoa spalancò gli occhi. "E a te sta bene?" Era sorpresa; anche in quel poco tempo che erano stati insieme, lui non era stato abbastanza a suo agio da starle vicino quando c'era suo padre. Con sua madre, sua sorella e la famiglia di Rinoa andava tutto bene, ma l'entusiasmo di suo padre sembrava metterlo più in imbarazzo che incoraggiarlo.

"Dovrò abituarmici," le disse e lei annuì; le diceva tutto quello che le serviva sapere, anzi, Rinoa cominciava a capire che lui era molto bravo in questo. Lei in cambio raramente doveva preoccuparsi di dargli un'impressione sbagliata. Sua madre le aveva detto che era perché si parlavano con onestà - una lezione che Selphie e Irvine non avevano mai imparato a Deling o Dollet. In ogni caso rendeva Rinoa indicibilmente felice.

"Tua madre gli ha appena dato una gomitata," sussurrò di nuovo lei.

"Per qualunque cosa fosse se l'è meritata." Il suo tono era piatto, e Rinoa rise mentre lui la faceva volteggiare di nuovo.

*~*~*~*~*

Selphie era seduta nel giardino sul retro su una delle sedie in legno intagliato che aveva scelto prima che si trasferissero. Laguna la aveva dato una copia in anteprima del suo ultimo romanzo, e lei aveva passato le ultime mattine a leggerla.

"Ti dispiace se mi unisco a te?" chiese sua madre dalla porta, e Selphie scosse la testa, infilò un segnalibro tra le pagine e posò il romanzo sul tavolino accanto a lei.

"Che c'è?" chiese a sua madre, sapendo che non sarebbe uscita senza un buon motivo, o un libro suo. Sua madre si sedette e sembrò prepararsi prima di parlare.

"Raine mi ha dato gli ultimi dettagli su una cosa, stamattina. Laguna ha fatto ricerche su Irvine, cercando di scoprire se quello che ha detto a te e Squall era vero, e lo è. Ha lasciato il lavoro con il Colonnello Caraway e se n'è andato del tutto da Deling City."

Selphie annuì speranzosa, ma voleva vedere cosa sua madre avrebbe detto dopo.

"Dovresti spedire quella lettera che gli hai scritto, l'indirizzo che ti ha dato è valido come tutto il resto che ti ha detto. Non fingerò di capirlo, Selphie, ma è degno di fiducia e un ragazzo discreto." Sembrava mirare a qualcosa. "Probabilmente dovresti scrivergli un biglietto per invitarlo a stare qualche giorno a Winhill. Raine ha detto che gli terranno libera una camera per quando gli servirà, quindi chiedigli di venire al festival."

Selphie annuì, sapendo che sua madre era ancora cauta come lo sarebbe stata ogni madre con una figlia coinvolta da qualcuno in così giovane età. Selphie voleva rassicurarla che aveva ragione a fidarsi di lui, che nonostante il suo modo di affrontare le cose lui agiva con onore e attenzione, ma si rese conto che questo poteva preoccupare di più sua madre.

"Grazie." Diceva davvero sul serio, ma non poté trovare altre parole, quindi si allungò ad abbracciare forte sua madre.

Se avesse potuto riaverlo nella sua vita, sapeva che l'avrebbero fatto per bene stavolta: basta pasticci, basta giochi. Irvine aveva mostrato la sua mano, ed era ora che lei mostrasse la sua.

*~*~*~*~*

Il giorno del festival arrivò, e Julia si era offerta di aiutare la mattina e cantare durante la serata. Ora però aveva fatto tutto il possibile, e si stava prendendo un attimo per rilassarsi e respirare.

"Ecco." Raine le allungò una tazza di tè e si sedette accanto a lei.

"Grazie. Rinoa insegna a ballare a Selphie da due giorni, sai; guida bene quasi quanto si lascia guidare." Raine ridacchiò. "Mi è appena venuto in mente che Irvine probabilmente non sa ballare affatto." Julia rise del suo commento e l'amica si unì a lei.

"Avendo incontrato Selphie sono sicura che andrà bene," la rassicurò Raine, e poi aggiunse, "sono davvero contenta che tu sia qui, so di averlo detto prima, ma è così bello avere qualcuno con cui parlare e passare del tempo. Per quanto sia felice qui, non avevo una migliore amica da anni." Si voltò a guardare Julia, che la fissava con qualcosa che somigliava a un leggero shock. "Se ho oltrepassato un limite-"

"No, affatto... è solo che... per quanto sembri strano, non me ne ero accorta. Tu sei l'amica più stretta che penso di aver mai avuto - tu e Laguna."

Raine sorrise. "Bene." Posò la tazza vuota accanto a sé e si stiracchiò. "Quindi adesso cosa farai?"

"Cantare ancora forse, ma soprattutto scrivere canzoni. Non ho bisogno di fare nulla, finanziariamente, ma devo fare qualcosa con il tempo libero."

"Puoi sempre fare un paio di turni da me." Era seria solo a metà in quell'offerta, e Julia capì.

"Lo terrò a mente, ma per adesso sono abbastanza a mio agio per vedere semplicemente come vanno le cose. È passato così tanto tempo da quando sono riuscita a farlo che voglio godermelo finché dura."

*~*~*~*~*

Rinoa non aveva mostrato a Squall il vestito che aveva deciso di indossare per il ballo, e l'espressione sul suo viso fu impagabile quando uscì di casa quella sera. Non che fosse vestita troppo elegantemente - il ballo in teoria era un evento formale nonostante l'atmosfera rurale - solo che non era qualcosa che Squall si era aspettato.

L'abito color crema era stato un regalo di diploma di sua madre, e anche se era corto non rivelava troppo e si abbinava bene alle scarpe e agli orecchini di sua nonna.

"Dovresti vedere com'è vestita Selphie," gli disse con un enorme sorriso prendendolo sottobraccio.

"No, no, sto perfettamente solo a vedere come sei vestita tu." Lui sembrava un po' strozzato e senza fiato, ma era quello che sperava lei quando si era messa quel vestito.

"È anche la prima volta che ti vedo con un abito da sera," commentò lei. Sembrava più grande - osava dire raffinato - e qualunque problema avesse lui a non fissarla costantemente, di certo l'avrebbe avuto anche lei finché lui indossava quel vestito.

"Mio padre ha finto di sceglierlo, ma in realtà è stata Ellione," ammise Squall.

"Dovrò ringraziarla dopo." Immaginò che portarla a prendere un frullato o un tè potesse bastare.

Arrivarono in piazza prima che Squall potesse rispondere; i musicisti si stavano preparando e Rinoa vide sua madre tra loro.

"Dovremmo prendere qualcosa da bere prima che cominci la musica e tutto il resto."

Rinoa annuì e lasciò che lui la guidasse al bar esterno dove li aspettavano Raine e Laguna.

*~*~*~*~*

Selphie fece un profondo respiro e fece i primi passi verso la fontana dov'era seduto Irvine. Era felice di aver indossato un cardigan lungo al ginocchio sopra al vestito, perché nascondeva quanto stesse tremando.

Irvine non l'aveva ancora vista, e se l'aveva fatto era stato abbastanza cortese da non dire nulla e darle il tempo di arrivare da sola.

Lei continuò a ripetersi la sua lettera in testa, camminando; era la cosa più seria che gli aveva sentito dire, e la più sincera. Aveva detto che se lei lo avesse scelto, lui l'avrebbe lasciata in pace con la sua vita, ma che se lei lo voleva, se lo amava come si era accorto di amare lei, allora avrebbe preso il lavoro a Timber e avrebbe considerato seria la loro coppia. A convincere Selphie era stato il fatto che lui aveva lasciato il lavoro da Caraway comunque e si era preso una vacanza fino a quando avrebbe avuto sue notizie.

Lui alzò lo sguardo quando lei gli fu davanti, e chinò la testa come avrebbe fatto se avesse indossato il cappello. Il suo preferito (ma di certo non l'unico) al momento era appeso alla porta della sua camera da letto e non aveva intenzione di restituirglielo; d'altra parte lui non l'aveva mai rivoluto.

"Ho accettato il lavoro a Timber, comincio tra un paio di settimane," le disse, e il solo sentire la sua voce dopo così tanto tempo la fece sorridere. "Stessa cosa di prima, solo posto e clientela diversa. Sarò abbastanza vicino da venire a trovarti abbastanza spesso, e i Loire ha detto che sono sempre il benvenuto nel loro albergo."

Selphie annuì. "Mamma approva, vuole solo che sappia dove sto andando, dove sono - solo i dettagli importanti," spiegò Selphie, con le mani strette davanti a sé per evitare di giocherellare con le unghie o i capelli o qualsiasi altra cosa avesse l'abitudine di fare quando era nervosa.

Lui si alzò e la abbracciò, stringendola forte, e lei ricambiò. Selphie sentì il suo naso tra i capelli, e l'alzarsi e abbassarsi del suo petto.

"Mi sei mancato," disse contro la sua maglietta, ma sapeva che lui poteva sentirla; il suo udito era acuto quanto la sua mira.

"Mi sei mancata anche tu, amore." Non la lasciò quando lei cercò di guardarlo. "Sul serio, te l'ho detto."

"Anche io," confermò lei. "Ma volevo togliermi questo cardigan e portati a ballare." Lui la lasciò andare e Selphie si tolse il golfino, sistemandolo su un braccio.

"Non penso di poter dire di no," annunciò Irvine, senza sapere dove guardare, e Selphie sorrise radiosa - l'intento era quello.

*~*~*~*~*

"Il vestito di tua sorella non è tanto corto quanto sfida la gravità," sussurrò Squall all'orecchio di Rinoa mentre ballavano più vicini di quanto fosse strettamente necessario.

"Bustino, Squall. Ecco cosa lo tiene su. Mamma non glielo avrebbe lasciato indossare senza, penso che ci sia del fil di ferro nelle maniche per farle stare su così e per tenere fuori la parte davanti della gonna."

Squall scrollò le spalle, il che sembrava strano durante il ballo, ma Rinoa si morse semplicemente il labbro per nascondere la risata. Fecero un giro lento e lei guardò sua madre che suonava il pianoforte.

Per un attimo Rinoa aveva di nuovo cinque anni, seduta con Selphie accanto alla loro madre mentre insegnava loro a suonare.

"Mio padre continua a farci gesti," le disse Squall, riportandola al presente.

"Con il tempo diventerà meno entusiasta," gli disse Rinoa, cercando di sembrare rassicurante anche se non era convinta lei stessa.

"Potrebbero volerci anni." Lui la guardò negli occhi, e si accorse delle implicazioni di ciò che aveva detto.

Rinoa sorrise prima che lui potesse dire altro. "Ci dà comunque un sacco di tempo," disse lei dolcemente e lui si chinò a baciarla per un attimo, assaporando il calore tra loro. "Altrimenti sono sicura che dovremo solo chiedere a Irvine e Selphie di aumentare un po' il passo e avremo tutta la privacy che ci serve."

Sembrò che Squall stesse per rispondere, ma le prime note del Waltz for the Moon iniziarono, e allora si sporse più in avanti e si mise in posizione.

"Dai, questa è la nostra canzone."

Rinoa rise, e calda e felice si mise in posizione con Squall e aspettò che partisse la musica.

Fine

*****
Nota della traduttrice: come sempre, grazie a Little Rinoa per il betareading e ogni commento sarà tradotto e inoltrato all'autrice. Eventuali risposte alle recensioni saranno tradotte e inserite dove possibile come risposta nei vari siti.
Inoltre, piccolo momento di "promozione" personale: ho aperto anche una pagina Facebook mia, dove segnalo gli aggiornamenti delle traduzioni - tutte, anche di altri fandom - e delle mie storie (i cui aggiornamenti sono più rari, ma vabbè...): la pagina è questa :)
E... pochi giorni fa è stato aperto un archivio dedicato esclusivamente a Final Fantasy, Kingdom Hearts e Dissidia! Non è ancora del tutto completato e mancano i personaggi delle ultime categorie, ma intanto potete cominciare a iscrivervi e postare! Lo trovare qui: FF Archive.
Alla prossima! - Alessia Heartilly

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VIII / Vai alla pagina dell'autore: Arami Heartilly