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Autore: Orsa Minore    07/10/2004    6 recensioni
La lotta tra bene e male per l'acqua cristallo continua: che non sia il momento adatto per il trasferimento di una ragazza dal passato misterioso...?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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È lì.
In piedi con i gomiti appoggiati alla finestra della sua camera. Indossa un leggera camicia da notte che non la protegge dall’aria fredda della notte. Guarda fuori dalla finestra ma non vede il paesaggio che si estende sotto di lei. Tormenta con fare nervoso una ciocca di capelli castani.
La vedi…?
Un gatto passa sotto alla sua finestra ma lei non lo nota. I suoi occhi non vedono ciò che sta accadendo in quel momento ma ciò che è già accaduto.
Ricorda.
In fondo la sua vita è fatta di ricordi. Molti brutti e dolorosi, pochi allegri. Si possono contare sulle dita di una mano.
E tu quanti ricordi belli hai…?
Nonostante sia poco più di una bambina ha il volto stanco e l’espressione di una persona che ha visto molto. È maturata troppo in fretta, la sua infanzia le è stata strappata. Solo gli occhi scuri sono illuminati da una vivacità e determinazione impressionanti.
Forse conosce il mondo meglio di te…
Un lampo di dolore le attraversa gli occhi. Eppure non dovrebbe essere triste, in fondo tutto si è concluso nel modo migliore. Ha vinto la sua battaglia personale, ha ottenuto la vendetta che desiderava e nessuno ci ha rimesso la vita.
Non te lo ricordi…?
Strawberry ha sconfitto Profondo Blu riuscendo comunque a salvare Mark. Ghish, Pie, Tart e Ryan sono vivi grazie a una “pioggia” di acqua cristallo e la terra è salva.
E poi…?
Poi? Lei sospira: non vorrebbe perdersi ancora in quei ricordi. Non sono felici, parlano di addii e malinconia. Parlano dei sacrifici di persone coraggiose.
Ma i ricordi sono la sua vita.
Si prende il mento con una mano e sospira. E sia, ricorderà ancora. Per l’ultima volta, però. Domani sarà un giorno diverso. Basta con la reclusione, basta con la tristezza, basta con i ricordi.
Credi davvero che sarà così…?
Socchiude gli occhi e si concentra. Ripensa a ciò che è accaduto dopo che lei e le Mew Mew hanno salvato la terra e l’umanità. Dopo che Ghish, Pie, Tart e Ryan sono resuscitati grazie all’acqua cristallo. Dopo la gioia della vittoria.
Dopo quell’evanescente momento di felicità…

Strawberry aprì gli occhi. Era stanchissima ma viva. Quella era la cosa importante. Impiegò qualche secondo ad accorgersi che Mark la teneva in braccio. Quando il ragazzo la vide i suoi occhi si riempirono di lacrime di gioia. Strawberry si era quasi sacrificata per lui.
Ma era viva e quello era l’importante.
La rossa si guardò in giro. Tutti i suoi amici erano vivi anche se un po’ malconci. Avevano salvato la terra dalla minaccia di Profondo Blu. Ce l’avevano fatta! Non riusciva ancora a crederci.
Ma lui? Dov’era? Stava bene?
- E… Ghish?- chiese a Mark, trattenendo il respiro.
Il moro la guardò sorridendo ma un lampo di dolore attraversò i suoi occhi scuri. E così lei aveva scelto. Amava Ghish, non lui. Sospirò: non poteva costringerla a stare con lui. L’amava e doveva desiderare solo che lei fosse felice. Anche se stava con un altro. Anche se stava con Ghish.
Con delicatezza la liberò dalla stretta delle sue braccia. – Sta aiutando Pie e Tart a riparare alcuni pezzi della fortezza degli anziani. Credo che abbiano intenzione di ripartire tra poco. Lo troverai sicuramente all’interno del tempio.
Strawberry gli sorrise e lo ringraziò per l’informazione con un bacio sulla guancia. Mark assaporò quel momento a lungo perché sapeva che sarebbe stata l’ultima volta che avvertiva il tocco delle sue labbra. Piene e morbide.
Rabbrividì e si domandò cosa avesse sbagliato nel corteggiarla. L’unica colpa che poteva imputarsi era quella di averla amata troppo. Ma quella non era una colpa. In fondo anche Ghish amava Strawberry con tutto il suo cuore. Sospirò e cercò di convincersi che non era colpa sua se Strawberry non ricambiava il suo profondo affetto.


Il cuore di Strawberry batteva all’impazzata. Fece irruzione nel tempio come una furia e per poco non investì Pie. Incurante di ciò si buttò tra le braccia di Ghish.
- Per fortuna sei vivo!- esclamò piangendo.
Lui le sollevò il mento e la costrinse a guardarlo. – Ti avevo detto che ci saremmo rivisti un giorno, no?- le domandò sorridendo.
La ragazza annuì e rimase qualche secondo abbracciata a Ghish. Solo ora capiva quanto lo avesse desiderato e il ricordo di aver rischiato di perderlo le fece accapponare la pelle. Ma si sentiva felice e lui non l’avrebbe mai più lasciata. Quella era la cosa importante.
- Forse è meglio che vi lasci soli- fece Pie con aria noncurante. Ghish annuì e ringraziò mentalmente l’amico per quella delicatezza. Doveva fare una cosa penosa e voleva che lui e Strawberry rimanessero soli. Non sapeva come l’avrebbe presa lei. Una fitta di dolore gli straziò il cuore. Ora che poteva stringerla, coccolarla e baciarla all’infinito non poteva. Ora che lei ricambiava completamente il suo amore doveva rinunciarvi.
Rinunciare a tutto quello per cui valeva la pena di vivere e di morire. Senza la sua gattina la vita di un alieno come lui non sarebbe più stata la stessa. Strawberry gli aveva insegnato ad amare. Gli aveva insegnato a sacrificarsi per una persona che ami più di te stesso.
Sorrise. Com’era ironica la sorte! Quello che era iniziato per gioco e si era trasformato in qualcosa di vero e profondo ora doveva finire. Per sempre. Doveva rinunciare a lei per compiere il suo dovere fino in fondo.
- Devo dirti una cosa- esordì, con le gambe che gli tremavano.
Strawberry gli sorrise senza sciogliersi dall’abbraccio. – Prima io.
Ghish annuì.
- Non puoi immaginare come mi sia sentita male quando ti sei sacrificato per me. Non solo perché eri morto e non avrei più potuto parlarti ma soprattutto perché non sono riuscita a dirti quello che provavo per te- disse la rossa mentre la voce le si incrinava. – Ora però ho la possibilità di farlo e non mi lascerò sfuggire un’occasione come questa. Voglio quindi che tu sappia che ti amo. Io ti amo, Ghish.
L’alieno rimase un attimo in silenzio, il cuore a pezzi. Strinse più forte la sua gattina perché non aveva parole per esprimere la felicità che quelle parole gli avevano dato.
- Ora tu- lo incitò lei, sorridendo.
Ghish respirò a fondo. Si sentiva malissimo al pensiero che avrebbe cancellato quel sorriso magnifico. Ma doveva farlo per il popolo e il suo pianeta.
- Strawberry… io devo… io devo partire…- mormorò a bassa voce.
La rossa lo guardò tra lo sconvolto e il meravigliato. – Come sarebbe a dire?- chiese spaventata.
- Pie, Tart ed io dobbiamo portare al più presto l’acqua cristallo sul nostro pianeta. Devo partire e rinunciare al tuo amore- sussurrò con la voce incrinata dal pianto.
- No!- esclamò Strawberry divincolandosi dall’abbraccio. – Ci penseranno Pie e Tart a portare l’acqua cristallo sul vostro pianeta. Non c’è bisogno di te!
- Pie piloterà la navicella ma ha bisogno di un secondo pilota. Tart è inesperto, rischierebbero di perdere la rotta esatta. - Sei un bugiardo!- urlò Strawberry arretrando.
Ghish le prese le spalle. – Grazie al tuo amore ho imparato lo spirito di sacrificio. È grazie al tuo amore che sono diventato una persona diversa, lontana dal cinismo e dall’egoismo. Vorrei restare ma non posso.
Il suo viso stanco cercò di sorridere ma non ci riuscì. Strawberry, vedendo il suo dolore, si convinse e annuì.
- Capisco- disse tra i singhiozzi. – In fondo io farei la stessa cosa per la salvezza della terra. – Saremo in mondi diversi ma io ti amerò comunque. Fino alla fine.
Ghish sorrise mestamente e la attirò a sé. – Anche io ti amo- le sussurrò ad un orecchio.
Si guardarono negli occhi a lungo. Poi lei si sollevò in punta di piedi e lo baciò. Lui la strinse più forte, sperando che quel magnifico momento non finisse mai. Rimasero abbracciati a lungo poi Strawberry, ricordando che stavano per lasciarsi, si sciolse dalla presa e corse fuori dal tempio. Ghish rimase a fissare il vuoto.
Piangeva…
“…So lately, I've been wonderin
Who will be there to take my place
When I'm gone, you'll need love
To light the shadows on your face
If a great wave should fall
It would fall upon us all
And between the sand and stone
Could you make it on your own
If I could, then I would
I'll go wherever you will go
Way up high or down low
I'll go wherever you will go…”
(Wherever You Will Go, The Calling)

“…Ultimamente mi sono chiesto
Chi ci sarà a prendere il mio posto
Quando me ne sarò andato, tu avrai bisogno di amore
Per illuminare l'ombra (di tristezza) sul tuo viso
Se una grande onda dovesse cadere
Travolgerebbe tutti noi
E tra la sabbia e le pietre
Puoi farlo accadere da sola
Se potessi, allora vorrei
Andrò dovunque andrai
Dall’Inferno al Paradiso
Andrò dovunque andrai…”


Pie uscì dal tempio.
Non invidiava per niente Ghish. L’amico aveva ottenuto l’amore di Strawberry ma non poteva goderne. Doveva compiere il suo dovere. Almeno lui non aveva quel problema. Anche se forse non gli sarebbe dispiaciuto…
Si fermò. Lei era seduta per terra, distante dai suoi amici che festeggiavano ancora. Probabilmente stava riflettendo su ciò che era accaduto. Si voltò per tornare indietro ma poi cambiò idea e le si accostò.
- Ciao- disse sedendosi accanto alla ragazza.
Elettra lo guardò meravigliata poi sorrise. A quel gesto Pie si sentì sciogliere.
- Grazie per quello che hai fatto. Senza il tuo sacrificio saremmo morti tutti- disse senza smettere di sorridere. Non lo considerava più un amico bensì un alleato.
- Alla fine sono riuscito a rimediare a tutti i danni che ho provocato- commentò l’alieno con noncuranza.
Elettra annuì. – Tornerai sul tuo pianeta?- gli chiese dopo un momento di silenzio.
- Sì… il nostro popolo ha urgentemente bisogno dell’acqua cristallo.
- E di un nuovo re- aggiunse lei ammiccando.
Pie scosse la testa con modestia. – Non credo di essere la persona adatta a ricoprire un ruolo così importante.
- E chi dovrebbe farlo secondo te?- rincarò lei. – Ghish è troppo spensierato, Tart troppo giovane.
- Sul nostro pianeta ci sono molte altre persone adatte al ruolo di sovrano.
Lei aggrottò le sopracciglia. – Altri alieni che hanno salvato il nostro pianeta, combattuto per l’acqua cristallo e guarito la loro terra?
Pie aprì la bocca per replicare ma si accorse che non sapeva cosa dire per contraddire Elettra. Sorrise, quella ragazza era in grado di averla sempre vinta. Si alzò, non aveva la forza di rimanere ancora lì.
- E’ meglio che vada- disse con una leggera incertezza.
Elettra lo imitò. – In bocca al lupo per il viaggio.
- Crepi- fece lui porgendole la mano in segno di amicizia.
Lei rimase un attimo ferma e l’alieno pensò che non volesse stringergliela. Elettra lo guardò sorridendo poi gli si avvicinò e lo abbracciò. Dopo un momento di indecisione lui ricambiò.
- In bocca al lupo- le disse.
- Per cosa?- chiese la morettina meravigliata.
- Lo sai- fece Pie allontanandosi. Le aveva augurato di essere felice con la persona che amava. La persona che non era lui…


E’ ancora lì.
Pensa che conosce bene l’odore della notte. Non sa che, qualche tempo prima, qualcuno che l’ama ha fatto lo stesso pensiero. Le sembra di sentire profumo di fiori di mandorlo. Ma non è possibile, l’estate sta finendo e la primavera se n’è già andata da tempo. E poi in città l’odore prevalente è quello di smog. Eppure quel profumo dolce le stuzzica le narici.
Forse stai diventando pazza…
La città che si apre sotto di lei è deserta. Sono le due di notte e a quell’ora la gente dorme.
Lei no.
Pensa che una ragazzina come lei a quell’ora dovrebbe essere nel suo morbido letto a dormire. Non certamente a ricordare il passato e tutte le tristi vicende che sono accadute.
Non sei una ragazza normale, non lo avevi ancora capito…?
No. Ora lo sa. Ha vissuto nella labile illusione di poter vivere una vita normale.
Dimenticare. Tutto. Pensa che sarebbe magnifico. Niente più sensi di colpa per la morte dei suoi genitori e di Max e Martine. Nessuna guerra contro Profondo Blu. Niente acqua cristallo. Tabula rasa.
Niente più il suo viso, la sua bocca, i suoi occhi. Niente più lui…
Volta il viso e guarda all’interno della sua stanza.
Appeso, vicino al letto, c’è uno splendido abito da sera. Quando, qualche giorno prima, un facchino glielo ha consegnato c’era anche un invito ad una festa. La sua festa. Domani. Pensa che i party dovrebbero essere organizzati per festeggiare qualcosa di felice.
È per questo che non ci andrai…?
Sì. Non ha voglia di rivederlo. Non ha voglia di osservarlo mentre le fa la corte. Non lo sopporterebbe.
Un giorno in più chiusa in casa non è niente.
Pensa che tra qualche giorno comincerà la scuola e non lo vedrà più. Il Café Mew Mew ha chiuso e lei non ci metterà più piede. Alla fine lui partirà e se ne tornerà in America. O forse rimarrà.
Per lei…
Sente abbaiare. È strano. Abbassa gli occhi e guarda in strada. La luce fievole di un lampione illumina un cane. L’uomo che lo porta al guinzaglio la sta osservando. Se ne accorge solo adesso. Lei pensa che il proprietario del cane si starà chiedendo perché una ragazzina non dorme ancora.
Sbuffa. Non le piacciono le persone curiose. Chiude la finestra e stende sul suo letto. Pensa che l’uomo non avrà mai la risposta alla domanda che si è posto.
Chiude gli occhi anche se non ha sonno e spera che quel giorno sia meglio di quello che è trascorso da appena tre ore.
Pensa che anche lei meriterebbe un po’ di felicità.
Anche solo per un attimo…
“…Someone told me that love would all save us.
But how can that be?
Look what love gave us.
A world full of killing, and blood-spilling, that
World never came
And they say that a hero can save us.
I'm not gonna stand here and wait…”
(Hero, colonna Sonora di Spiderman)

“…Qualcuno mi ha detto che l’amore ci salverà
Ma come può essere, guarda cosa ci ha dato l’amore
Un mondo pieno di uccisioni, di sangue che scorre
Quel mondo non è mai arrivato
E loro dicono che un eroe può salvarci
Io non starò qui ad aspettare…”


Salve a tutti, sono tornata!!! Mi scuso come al solito per il ritardo della pubblicazione ma vi giuro ke faccio del mio meglio per mandare i capitoli in modo regolare…
Vorrei precisare ke qst capitolo è strutturato diversamente da tutti gli altri per due motivi:
1)La prima e l’ultima parte sono scritte al presente e non al passato come al solito
2)Ho preferito raccontare l’esito della battaglia finale in vari flashback perché mi sembrava più originale e anke un po’ meno noioso…
Credo anke di aver fatto felici tutti i miei lettori: Dafne perché Pie è vivo e non può stare con Elettra visto ke deve ripartire; Chibichan perché Ghish nn si fidanza con Strawberry; Mew Pam perché Ryan è vivo; me perché quel presuntuoso di Mark ha avuto una bella lezione e,spero, tt gli altri per il semplice motivo ke ho mandato il cap… ^____^
Spero ke commentiate come il solito e mi impegno a mandare presto l’ULTIMO capitolo di Alive!!!!
BACIONI!!!
  
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