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Autore: PeaceAndLoveGuys    17/08/2013    0 recensioni
Come si può dimenticare qualcuno che ti ha fatto stare bene, che ti ha fatto ridere, piangere, amare. Qualcun che ti ha creato dipendenza. Con gli abbracci, le carezze, le parole sussurrate di notte al telefono, le canzoni cantate insieme, i ti amo detti con gli occhi, con il cuore perchè sono quelli veri.
Genere: | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beside You

Come si può dimenticare qualcuno che ti ha fatto stare bene, che ti ha fatto ridere, piangere, amare. Qualcun che ti ha creato dipendenza.  Con gli abbracci, le carezze, le parole sussurrate di notte al telefono, le canzoni cantate insieme, i ti amo detti con gli occhi, con il cuore perchè sono quelli veri. 
Ma ora nel cuore c'era solo l'assenza. Mancava qualcuno che la chiamasse alle due del mattino solo perchè le mancava il suono della sua voce, ma si sarebbero visti poche ore dopo davanti al cancello della scuola, le chiamate insignificanti per chiedere compiti, anche se glieli aveva scritti lei sul diario e questo lui lo sapeva. Ora lei aveva un cuore da riparare, ma lui non c'era. Era ancora stretta in quella maglia vecchia, troppo larga per lei troppo leggera per un giorno di pieno Gennaio. Sorseggiava il suo thè alla pesca accovacciata nella vecchia poltrona. Il suo cuore si sarebbe mai rimesso apposto? Le ferite si sarebbero sistemate? Cyan sapeva già le risposte … Sena di lui nulla si sarebbe sistemato. Non c'era più lui a curare il suo piccolo e fragile cuore, che aveva subito troppe ferite. Cyan con sua madre si era trasferita a Londra dopo la morte del padre. Lui aveva curato quella ferita così immensa, da colmarla abbastanza tanto per continuare a vivere una vita come una ragazza di diciassette anni. 


“Liam fa freddo!” sbottò Cyan sfregando le piccole manine fra di loro. Il fraddo di quel dicembre era devastante e Cyan soffriva tanto il freddo. Liam se la rideva camminando tra la neve alta. Non pensavo di avere una migliore amica così frignona!” disse Liam ridendo. 
Liam e Cyan si erano conosciuti a scuola. Lei si era appena trasferita a Londra dalla Scozia. I due avevano legato molto, ma avevano un rapporto particolare, troppo per essere migliori amici. Liam io non sono una frignona sei tu un deficiente a prendere i regali di natale due giorni prima in un giorno in cui fa un freddo cane!” disse lei stringendosi nel suo cappotto forse troppo leggero per quel tempo. Hai ragione, come sempre” disse lui stringendosela al petto. Le braccia di Liam erano il posto migliore in cui stare. Cyan le amava, o forse amava il ragazzo. Ho preso il regalo per mia madre, le mie due sorelle, per Matthew e per Andy. Ho finito!” decretò entusiasta il moro.Bene adesso allora andiamo a prenderci una cioccolata!” Cyan prese la mano di Liam e entrambi avrebbero giurato di aver sentito una scossa in quel momento. 

Cyan adorava il profumo alla vaniglia di Liam. Adorava i suoi abbracci stretti, quelli che ti sembra mancare il respiro. Adorava doversi alzare sulle punte per tutte le volte che doveva abbracciarlo o dargli un bacio sulla guancia. Adorava il fatto che con lui poteva parlare di tutto. Adorava le sue chiamate. Adorava il modo che aveva di spostarsi i capelli. Adorava la sua voce, avrebbe giurato che fosse bellissimo sentirlo cantare anche s lui non lo avrebbe mai fatto. Lui era speciale in tutto e per tutto. Agli occhi di Cyan lui era perfetto. Era il suo angelo. Era il suo tutto. Tra loro c'era sintonia. Tutti lo sentivano. Era una di quelle sintonie che si vedono si sentono.
Era da due anni che i cellulare di Cyan non suonava. Suonava ma non la suoneria, quella che l'avvisava che la stava chiamando Liam. Si, lei aveva cambiato suoneria per Liam. Almeno sapeva che avrebbe risposto, subito per lui. Anche se lui non aveva mai il credito, lo finiva subito mandando un milione di messaggi. 

La mattina di natale, gelida come sempre. Cyan preferiva la Scozia, d'inverno non aveva mai gelato tanto. Era seduta sul divano, davanti al caminetto con la sua solita tazza di thè caldo alla pesca. Sua madre era già andata a letto, come biasimarla erano le undici e sua madre aveva preparato tutto il giorno il pranzo per domani, i suoi parenti sarebbero venuti a casa loro. Guardava i soliti film natalizi alla televisione, undici anni e i film non erano cambiati. Liam le aveva mandato gli auguri a mezzanotte del giorno prima e avevano parlato per tutto il giorno, ad intervalli dato che lui era a pranzo e sua madre gli aveva ritirato il cellulare. Qualcuno bussò alla porta di legno spesso rigorosamente bianca. Cyan balzò per la paura. Prese un aggeggio che sua madre usava per il fuoco e si avvicinò alla porta. Aprì e si trovò davanti Liam che non appena la squadrò si mise a ridere e lei con lui. Buon natale puffa!” esordì lui abbracciandola.Ma sei impazzito mi hai fatto prendere un colpo!” disse lei stizzita e facendo entrare Liam in casa. L'avevo notato” disse ridendo sempre più forte e sedendosi sul divano, Cyan gli saltò in braccio e gli tappò la bocca. Amava la risata di Liam ma era troppo forte e contagiosa, sua madre si sarebbe svegliata. Liam notò per primo la posizione di Cyan, sopra di lui a cavalcioni, con una mano sulla sua bocca. Liam amava quelle labbra piene e gli occhi facevano invidia all'inverno più freddo, come questo. Amava i suoi capelli biondi mossi e senza una forma definita, di mattina avevano sempre vita propria. Amava tutto di Cyan, e adesso ad averla così vicina lo capiva e lo percepiva sempre di più. Cyan levò la mano e la fece scivolare sulla guancia destra di Liam carezzandola dolcemente. Il ragazzo si beò di quel contatto. Liam fece scivolare le sue mani sui fianchi della bionda. Lei non capiva quel subbuglio nel suo stomaco. Lo capì non appena le labbra fredde di Liam toccarono le sue calde che sapevano di Thè. Il bacio non era casto era passionale. Er carico di emozioni non esternate e parole non dette sussurrante al vento. 

Le mancavano i baci di Liam. Il suo modo di carezzarle i fianchi durante i baci. Il suo prenderla in giro e poi chiamarla amore. Le sue labbra piene gli occhi castani da cerbiatto. I capelli tirati in su e i suoi ricordi. Cyan viveva di ricordi, i ricordi di lei e Liam, delle belle giornate passate insieme, delle sue magli larghe che a lui andavano a pennello, delle canotte scollate, della sua voglia sul collo che baciava sempre quando facevano l'amore. Dei suoi modi perennemente gentili e dolci, della loro storia infinita. Amava quando la svegliava lui la domenica mattina portandole dei croissant alla crema o alla nutella con il succo si ananas. Amava quando andavano al parco vicino a casa sua e parlavano o ridevano come bambini. Amava quando lui la prendeva in braccio dopo le serate in discoteca perchè metteva sempre dei trampoli apposto dei tacchi. Amava quando lui si accudiva di lei, lei amava Liam. Lo amava anche con i suoi mille difetti. Amava più quelli.  Le dava fastidio il fatto che non riuscisse a smettere di fumare anche se ci provava, per lei. E per questo lo amava. Le dava fastidio quando la baciava e sapeva di fumo. Ma non avrebbe sostituito niente per le labbra di Liam. 
Le dava fastidio quando la lasciava in tribuna tutta sola durante le partite, ma lei messaggiava più che guardare la partita. E le mancava tutto questo.
Ora erano le due del mattino e di solito a quest'ora Liam l'avrebbe chiamata, ma tutto questo non accadeva da due anni. Lei era nel letto e dormiva da sola. Erano vicini ma così lontani. Spesso si chiedeva se guardavano lo stesso cielo. Lei si sveglia tutti i giorni con le occhiaie la sua assenza la sta uccidendo, lentamente. Lei cercava le parole da dire quando le chiedevano “Come va?” ma non le avrebbe mai trovate.

Liam era steso vicino a Cyan. Era un venerdì sera uno di quelli dove la mamma della ragazza andava in Scozzia per il weekend, non avrebbe mai lasciato da sola Cyan, lei aveva degl'incubi continui dopo la morte del padre. Aveva delle crisi ogni tanto. Il ragazzo era poggiato su un gomito e le carezzava il volto così perfetto. Cyan si svegliò di scatto, era in lacrime. Liam la strinse tra le sue braccia forti.Shh Chan va tutto bene sono qui accanto a te.” la ragazza si calmò e Liam le asciugò le lacrime. Avevo sognato che te ne eri andato via da me Liam, tu non mi lascerai mai vero?” Chan aveva paura. Senza Liam non aveva niente e nessuno. Sua madre non riusciva a colmare il dolore di Chan se prima non colmava il suo. Non ti lascerò mai piccola, sei troppo importante” la guardò negli occhi. Quegli occhi di ghiaccio. E guardandosi negli occhi si dissero uno dei loro ti amo. Quelli che non hanno bisogno di alcuna parola. Si intendono così, senza dire nulla. Nessuno dei due avrebbe detto 'ti amo' era una cosa superficiale di questi tempi si dice solo per convenienza quasi per moda. Ma il loro amore era vero.
  
Le crisi e le notti insonni di Chan erano peggiorate da quando Liam non c'era. Nessuno era al suo fianco quando si svegliava tra le lacrime. Nessuno era lì, con lei in quel freddo appartamento di Londra, nella periferia. Nessuno sapeva quello che provava. Nessuno che le portava i cornetti caldi con il succo all'ananas. Nessuno che la portava al parco. Nessuno che l'amasse. Nonostante tutto Chan teneva ancora rigorosamente il ciondolo con la sua “L” la custodiva gelosamente. Se la si toccava era come toccare l'oro più prezioso. Quella collana era il suo pezzo di Liam. Quello che le era rimasto. 

Liam e Cyan erano stesi nel prato. Lei aveva la testa sulla pancia piatta e muscolosa del suo ragazzo. Dirlo le faceva ancora uno strano effetto anche se stavano insieme da otto mesi. Era piena estate e faceva un caldo impressionante. Per fortuna nel giardino di casa Payne c'era una bella piscina. Cyan si continuava  a lamentare sul fatto che il fidanzato non avesse bisogno di prendere il sole perchè era già troppo scuro rispetto a lei che era candida. Lui se la rideva come sempre. Aveva una risata bellissima. Quella di Cyan era cristallina , dolce. Come farò senza di te due settimane?” chiese lei voltandosi e stendendosi vicino a lui, per poi baciarlo dolcemente. Il giorno successivo Liam sarebbe partito per L'Irlanda, aveva un ritiro di calcio.Sono due settimane e poi ti chiamerò, ruberò il cellulare a Mat lo giuro!” disse lui ricambiando il bacio precedente.Non mi lascerai vero?” chiese lei più seria che mai. Cyan anche se Liam le aveva ripetuto un'infinità di volte che era bellissima si sentiva inferiore alla altre. Era una cosa più forte di lei.Mai, Hei ti amo!” disse lui come se fosse la cosa più naturale del mondo. Lui non era il ragazzo da 'ti amo'. Non se l'erano  mai detto ma era palese il loro sentimento. Ti amo anche io Liam” 
Quel giorno passò lento... Tra baci carezze e promesse.
Liam avrebbe voluto tornare a casa, tornare indietro da lei. Ma quella era un grande opportunità gliel'aveva detto anche Cyan. Liam giocherellava con il ciondolo condiviso con la fidanzata. Tra due giorni l'avrebbe rivista. Se pensava a tutto quello che era successo in questi otto mesi con lei era tutto impressionante. L'amava cazzo se l'amava! Era impressionante tutto insieme a lei. Erano sotto lo stesso, cielo sotto lo stesso sole erano così vicini ma lontani. E lei dormiva sola. E Liam avrebbe voluto essere accanto a lei.

Le lacrime rigarono il volto sciupato dalla sigarette e dalle notti insonni di Cyan. Ancora una volta quella mattina si era alzata per andare a scuola. Matt, Andy e Clear la abbracciavano cercando di colmare per pochi istanti il suo eterno dolore. 
“Matt oggi mi accompagni?” chiese lei cercando di sembrare 'felice' 
“Certo” Matt sorrise. Vederla sorridere per cinque secondi in tutta la giornata era bellissimo. 
Matt era appena uscito dalla classe, la vide, si carezzava il braccio, quello con i due tatuaggi. La 'G' iniziale di suo padre e la 'L' l'aveva accompagnata Liam a fare il tatuaggio del padre e Mat l'aveva accompagnata per quello di Liam. Non avrebbe mai voluto essere lui ad avvertirla. 

Quella notte era tutto un disastro. Andy e Matt non si capacitavano ancora del fatto che tutto fosse accaduto per davvero. Le sirene della polizia e dell'ambulanza suonavano per tutta la città. L'auto era distrutta. Liam avrebbe dovuto andare con loro ma aveva preferito andare con il mister. Il corpo di Liam era steso a terra. La madre la stava chiamando Andy e Mat avrebbe chiamato Chan. Chan” disse flebile Matt.Matt che succede?” era allarmata, era palese, erano le quattro del mattino.chan mi dispiace … C'è stato un incidente e Liam non ce l'ha fatta ed è ...”
un urlo. Un urlo straziante. Di una persona che aveva amato per davvero.

Chan per l'ennesima volta in quei due anni era seduta vicino a quella tomba. La foto di Liam sorridente le straziò una lacrima come sempre. Più di una. Le mancava così tanto. Lo amava così tanto. Quante volte le aveano detto di andare avanti. Come poteva andare avanti?
Lui era morto! E lei lo voleva vicino a lei! Non poteva andare avanti la persona che aveva amato e che ancora amava più di tutta la sua vita era morta. E lei ancora non se n'era capacitata. Non lo avrebbe mai capito che il suo Liam non le avrebbe mai più sorriso. Liam la aspettava. Era il suo angelo custode. Tutte le notti andava a sedersi sul suo letto la baciava. La proteggeva e le stava accanto per il poco tempo che poteva. Era nei sui sogni. E lei lì era felice, perchè lì c'era lui. Perchè li loro due avevano un futuro insieme. Perchè potevano crescere, avere figli, sposarsi e invecchiare insieme. Perchè lì sarebbe stata ancora la loro storia. La storia di due ragazzi che si amano fino ai confini dell'infinito. Perchè in qui sogni Chan aveva la forza di vivere ancora. Chan lì viveva. Chan viveva di ricordi.


personalmente io ci tengo molto a questa One Shot fatemi sapere ;)
-PeaceAndLoveGuys
  
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