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Autore: PrincessOfSpades    17/08/2013    2 recensioni
"Mi coprii la testa con le mani aspettandomi la caduta di qualcos’altro dall’alto, paradossalmente meno piacevole di un Bruno caduto dal cielo. Come la caduta di insopportabili, oltre che pesanti, Graveler.
Beh, stranamente non successe niente e mi ritrovai gli occhi puntati addosso dei miei compagni,non voluti, di avventura.
-Ma che fai, Blue? – mi chiese quasi preoccupato Green.
- …- “Bella domanda; chiedilo al mio istinto sopravvalutato”
- … Niente – risposi fingendo di aver fatto una cosa del tutto abituale. Mi fu riservato uno sguardo eloquente che la diceva lunga sulla mia considerazione da parte del gruppo, e non era affatto lusinghiera.
- Qualunque cosa tu stessi facendo, possiamo andare? – ci reguardì Bruno.
Oak non se lo fece ripetere due volte e io sbuffai, cercando con gli occhi conforto nel soffitto.
Tornammo così alla biforcazione, chiudevo la fila con soddisfazione dal momento che se fosse successo qualcosa i primi ad avvertirmi, con tanto di urla agghiaccianti, sarebbero stati proprio i due mentecatti".
[Estratto dal Capitolo 4]
Una strana coppia formata da una squinternata campionessa e un insopportabile rivale, equivoci improbabili e tante, tante disavventure!
*Storia ispirata liberamente ai personaggi di Pokemon VerdeFoglia
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Green, N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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  Capitolo 5: La Sala d’Oro.


Avete presente gli Ekans?
Ebbene; immaginatevi di vedervene cadere su voi stessi in centinaia, come reagireste?
Probabilmente mi direte perché dovrebbe capitarvi una cosa del genere. Potrei rispondere che avete della sfiga genitica nel DNA (Come la sottoscritta) o che sia una nuova moda. Non avreste tutti i torti a domandarvelo, alla fine. Eppure a me è successo.
Eh, già. Che sfiga.
Quando capitò a me la prima cosa che feci fu urlare con tutte le mie forze e coprirmi la testa con ambedue le mani; poi, quando mi ritrovai invischiata in un tripudio di Ekans felici di poter banchettare con della carne umana, schizzai in piedi alla velocità della luce, alla ricerca di un posto dove progettare in fretta un piano di difesa. Bruno e Green si trovavano nella mia stessa situazione; solo che Bruno aveva già provveduto a difendersi con la forza bruta e Green stava incitando il suo Pokemon a mandare al tappeto quel mare di Ekans.
- Jolteon!- urlai disperata. –Attacca, presto!- “Dovunque tu sia” pensai mordendomi il labbro.
Girandomi intorno mi ricordai dell’allenatore esausto e lo vidi afflosciarsi ancor più sotto il peso dei Pokemon velenosi. Non potevo e non dovevo lasciarlo morire.
- Resisti!-. In quel preciso istante Jolteon apparve davanti a me saettando feroce e io abbozzai un sorriso.
- Grazie piccolo, adesso aiutami a salvare quel poveretto, sei con me? Vai, attacca!–
Il mio Pokemon non se lo fece ripetere due volte e si avventò sulla pelle squamosa degli Ekans, cacciandoli dal corpo dell’esploratore. Poi fu il mio turno e avanzai fino a prendere per la vita il ragazzo,cercando di tenerlo su. Ciononostante il suo peso mi impedì di muovermi con agilità e mi ritrovai ben presto schiacciata al muro da una massa pressante di Ekans che mi circondavano minacciosi. Jolteon cercava  di arrivare ai miei piedi ma venne travolto dal loro agglomerato.
- Bunny, attenta!– mi gridò Bruno, costretto a lottare con i suoi Hitmonlee ed Hitmonchan in un angolo della Sala.
Mi girai appena in tempo per evitare che un Ekans mi mordesse la caviglia. Nel frattempo al ragazzo s’incastrò la felpa nei ganci della mia salopette e non potei più muovermi per non farci cadere nelle fauci spalancate dei Pokemon.
Gli Ekans si avvicinarono prepotenti mentre io sudavo freddo contro la parete calcarea. Cercai di sganciarmi dall’esploratore e con uno strattone ci riuscii, ma caddi all’indietro. Sentii una pelle viscida sfiorami la coscia nuda e chiusi gli occhi.
- Bunny apri gli occhi!- mi ordinò una voce familiare, mentre qualcosa di altrettanto freddo mi cingeva le spalle per tirarmi su.
Quando gli aprii vidi a pochi centimetri dal mio viso gli occhi verdi di Green. Lo agguantai per la vita con la paura che andasse via, il desiderio timido che mi protegesse come quella volta alla palestra.
- Che facciamo?- gli chiesi mentre lo lasciavo andare e facevo spazio alla mia parte razionale. –Sono troppi-
- Quello che sappiamo fare meglio; combattiamo – detto questo estrasse con velocità una pokeball dalla borsa.
- Vai Alakazam!-
- Mpf, credevo che quello che mi riuscisse meglio fosse mettermi nei guai – commentai, riprendendo la mia grinta perduta.
Green si girò verso di me accennando uno di quei suoi tipici sorrisi sardonici.
- Io credevo che fosse riuscire a rompere le scatole in ogni momento. Comunque, intendevo OLTRE a quello –
- Niente “Combina disastri”, allora, nella mia top list? –
- Sei un già disastro di tuo, Blue, mettici anche quello – aggiunse con una smorfia dopo aver ordinato un attacco al suo Pokemon.
- Però la cosa non si spiega ancora; forse porto un po’ sfiga … -
- Bunny, non volevo esattamente intraprendere con te un discorso sulla nostra sorte avversa, perciò datti da fare!- mi interruppe Oak.
Mi apprestai a fare lo stesso con Jolteon, constatando che non fosse il momento opportuno di interrogarmi sulla mia natura incline agli incidenti.
- Forza Jolteon! Fulminali tutti; questi viscidi e orridi e freddi e … per l’amor del Cielo, attacca!!- strillai come una dannata alla vista di un altro Ekans, o forse lo stesso, in procinto di mordermi la caviglia.
- Non ci si può proprio distrarre, eh?- commentai sbuffando contrariata.
- Aggiungi: “ Dono dell’opportunismo”, alla tua top list. Oh! In quello sei una bomba, Bunny!- sentii dire a Green ad alta voce, poco più avanti.
Mi girai verso di lui e lo vidi sorridere. “Ah, ma come ci divertiamo in momenti tragici come questi!” notai divertita. Mi sembrava di esser tornata alle grande avventure di qualche anno fa, quando prendevo tutte le sfide più ardue con un sorriso sghembo a fior di labbra, pronta a dimostrare al mondo che Bunny Blue sarebbe diventata l’allenatrice più in gamba di tutti. E senza superbia alcuna devo precisare che c’ho è accaduto. La mia tessera allenatrice lo conferma.
- Oh, Oh – sentii dire da Bruno. –Sbaglio, o le mattonelle si stanno muovendo?-
“Oh, porco Spoink!” gemetti. Chiusi gli occhi per un istante, implorando e rimplorando che al mio abbassarsi di sguardo non sarebbe corrisposto tutto ciò.
Gli Ekans cominciarono a sibilare più forte; io non trovavo il coraggio di guardare.
- Dannazione, hai ragione! – imprecò Green.
Mi costrinsi a seguire il loro sguardo. Effetivamente, ai bordi della sala, delle mattonelle stavano lentamente, più che muovendosi, inclinandosi verso l’interno. Gli Ekans cominciarono a scivolare verso al centro, ed anche io cominciai a percepire il pavimento sfuggire, letteralmente, da sotto i miei piedi. Non mi ero allarmata più di tanto, mi aspettavo di peggio.
Eh no, Bunny. Pessimo approccio. “Tu lo sai che al peggio non c’è mai fine, no?”
No, non c’è. Mai; in ogni impresa che si rispetti. E quindi, se una leggera angolazione del terreno non mi aveva colto così alla sprovvista, mi colse l’improvviso aprirsi di una voragine al centro della sala. Ergo: la pavimentazione si stava aprendo come una porta verso il basso e degli Ekans cominciarono a cadere giù, quelli nel’esatto punto del centro, che si erano trovati in quello sfortunato meridiano che passava di lì.
- Sprofonderemo!- inveii con terrore.
- Al muro, al muro; stiamo più vicini possibile alle pareti!- disse Bruno.
Richiamai in fretta e in furia Jolteon nella Pokeball, e così fecero gli altri coi rispettivi compagni di squadra. Poi mi affrancai alla parete, come una francobollo, e assistetti alla scena impotente.
Mentre la voragine trascinava giù i Pokemon serpente mi assicurai con i talloni di essere ben aderente al muro. Poi mi ricordai dell’avventuriero. Fui colta allora dall’ansia più cupa: se a lui fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato.
Fortunatamente, constatai che si trovasse anche lui vicino alla parete e non corresse rischi. “Ma certo!” pensai “A lui deve essere capitata la stessa cosa, ecco perché ci aveva avvertiti, indicando il soffitto, cosa che mi era sembrata un dettaglio trascurabile!”. Ma riflettendoci, ebbi la sensazione che i suoi Pokemon dovessero essere stati inghiottiti come gli Ekans, e se lui si trovava in quella situazione, probabilmente era stato avvelenato col loro veleno!
La situazione non si prospettava delle più rosee e questa fu una di quelle poche volte che mi domandai se la fine incombesse precocemente su di me.
Le mattonelle si inclinarono ancora di più; potevamo vedere il buio che regnava al di sotto e sentire un sibilìo ovattato provenire grottescamente dal profondo della sala. Mi morsi le labbra e strinsi le dita alla parete. Poi tutto si fermò, la sala completamente desolata, a parte Green, Bruno, l’avventuriero e la sottoscritta. Un rumore prese il posto di quello delle mattonelle e del congegno che le aveva fatte aprire.
- Per la miseria!- Bruno schizzò di lato. Dietro di lui un pezzo di muro stava rientrando nel pavimento, lasciando intravedere un varco tenebroso.
- Ehi, e quello cos’è? – disse Green accenando con la testa l’apertura formatasi.
- Sembrerebbe un passaggio – blaterai, con la lingua impastata dalla tensione.
- “Il passaggio si aprirà con la caduta” - rammentò Green.
- Vuoi dire che … dietro di quello troveremo … - farfugliò stupefatto Bruno.
- La Sala d’Oro – completò il mio rivale, abbozzando una sorriso compiaciuto.
 
Bruno portava in spalla l’allenatore, borbottando contrariato.
- Dobbiamo trovare l’uscita al più presto, questo ragazzino non sembra molto in salute – disse osservando la faccia pallida che faceva capolino dalle sue spalle grosse.
- Il nostro allenatore l’abbiamo trovato. Adesso vediamo se esiste questa Sala e poi ce ne andiamo, ok? –
- Anche perché purtroppo altra via d’uscita non esiste, non possiamo far altro che proseguire- mi ritrovai ad affermare con rassegnazione, appoggiando le parole di Green.
Bruno sospirò e continuò a seguirci nel cunicolo stretto e buio.
- Spero solo che non ci siano altre sorpresine …- dissi distrattamente.
Nessuno vi badò; Green in particolare aveva accelerato il passo come folgorato da qualcosa in lontananza.
- Ehi, Green! – chiamai, a metà fra l’allarmato e lo speranzoso; di certo non avrei sopportato un minuto di più quell’odore di muffa e pesce avariato.
Lui non mi rispose e lo seguii velocemente.
Green si bloccò di scatto e io mi sporsi dalla sua sagoma per vedere cosa avesse trovato.
- Eccola …- pronunciò in estasi.
- Cosa? - ... “Forse … potrebbe …”
- Ma che domande: la Sala d’Oro – disse facendo un passo in avanti.
- Dici sul serio? – fece Bruno da dietro, all’improvviso incuriosito.
Entrammo attraverso un varco riccamento inciso di simboli dei quali non avrei saputo distiguervi né capo e né coda ed accedemmo così alla Sala.
- Per tutti gli Ho- oh di Kanto … - comiciai a rantolare senza sosta.
- Per Zapdos … Oh, non ci credo! Oh, porco Spoink! Ditemi che sto sognando, santi numi!!!-
Green si girò verso di me e mi diede un colpetto sulla fronte.
- Ahi! – sbottai.
- No, no stai sognando, vedi?- -Smettila di gemere, sei fastidiosa – aggiunse per poi lasciarmi sulla soglia titubante.
Non potevo credere a tutte quell’oro che luccicava davanti ai miei occhi; troppo, troppo bello per essere vero …
Doveva esserci anche qua qualche trucchetto, le Sale d’Oro non sono mai a completa mercè!
- Bunny avanza un po’, fammi vedere anche a me!- mi incitò Bruno da dietro.
Stavo per rispondergli seccata che fino a quel momento aveva detto che non gli interessava una sala d’oro, che bisogna aveva ora di vederla?! Tuttavia non dissi nulla, troppo rapita da tutto quello splendore e feci come mi aveva detto, mettendo da parte ogni remore.
Osservai tutto quell’oro senza toccare niente, in totale contemplazione.
Bruno depositò l’allenatore che portava in groppa a fianco della parete e si girò da una parte all’altra sbalordito.
Io non sapevo cosa ci facesse sotto il suolo di una grotta sperduta una sala stracolma di monete, monili, corone, pietre opache e polverose, che ancora risplendevano del loro valore e del l’ originario fascino; la sala era lì, proprio davanti ai miei occhi.
Girai di poco lo sguardo e lanciai un grido: Green stava già trafugando qualcosa.
- Green, non toccare nulla, potrebbe scattare qualche trappola!-
Lui si girò mentre nascondeva spudoratamente qualcosa di luccicante all’interno del taschino.
- Che vuoi Bunny? Guarda, non sta succedendo nulla; e poi questa è la giusta ricompensa per dei professionisti-
Voltai la testa da una parte all’altra della stanza, cercando segni che confutassero le sue parole e non trovandoli, con una scrollata di spalle e parecchio sollevata, avanzai.
Tutto quel brillare mi attirò a sé. Iniziai a vagare senza sosta sfiorando ora questa collana, ora questa gemma.
Avrei voluto prendere qualcosa e di certo vi era l’imbarazzo della scelta.
Ne trovai una splendida, blu come l’oceano di notte. L’accarezzai, portando via col mio gesto uno strato di polvere.
- Green, guarda com’è bella questa pietra …-
Gleila mostrai da lontano e lui annuii distrattamente.
Non avevo del tutto il coraggio di prenderlo, mi sentivo come una ladra … se però lo avesse preso Green, non mi sarei sporcata le mani.
- Perché non la prendiamo?-
- Prendiamo? Prendila tu se la vuoi!-
- Ma …- Mi sentii il cuore lagnare, titubante sul da farsi.
- Mi sento una ladra a prenderlo, una trafugatrice di tesori!-
- Bunny: lo sai che anche se la “rubassimo” insieme saremmo tutti e due trafugatori di tesori? E poi io non ne ho bisogno, al contrario tuo sono già ricco, non sono un allenatore squattrinato e fallito come te –
“ Non dirmi che lui è uno di quelli allenatori ricchi dentro?” “Impossibile. E’ come dire che gli Oddish fanno i frutti”.
Lasciai stare la pietra con rammarico, senza vedere dove la posavo.
Occhio non vede, cuore non duole.
- Sentite, che facciamo adesso?- chiese Bruno, facendomi volare via il pensiero da quel gioiellino.
Per una volta stava facendo qualcosa di buono per una povera ma onesta esploratrice.
Green si accigliò e io biascicai piano: - In che senso? –
- Questa sala: là vi è chiaramente un’uscita e noi soli sappiamo di questo segreto. Divulgare la scoperta?-
- No!- obiettai subito. Se la sognavamo questa notiziona bomba a Kanto, dopo tutto quello che ciarlavano in Tv sui miei conti!
E poi sapevo come sarebbe andata a finire: a noi nulla e alla Lega guadagni a palate.
E Agatha su una lettiga a farsi sventolare da uno scodazzo di schiavetti. Oh, che orribile immagine.
- Ma se non diciamo nulla…-
- Porteremo il segreto con noi. E non dobbiamo mica svaligiarla, ma nel caso avessimo bisogno di fondi per vari progetti …-
- La gente s’insospettirebbe …-
- Ma io sono un capopalestra affermato. E già che ci sono potrei finalmente ultimare i lavori alla Palestra –
- … Mmh, e va bene. Solo noi sapremo di questa Sala e sarà consentito accedervi. Comunque, adesso dobbiamo proprio andare  - acconsentì Bruno, lanciando uno sguardo preoccupato all’allenatore a terra.
- Hai ragione, quel poveretto sta morendo! – dissi come risvegliatami da un sogno.
- Sì. Non permetterò che esali l’ultimo respiro in questa Sala. E’ troppo bella per essere una tomba.-
Lanciai uno sguardo sbigottito verso Green, convinta di non aver sentito molto bene.
- Forza, allora andiamo! Abbiamo già rufolato abbastanza- esclamò Bruno.
Mentre questo riprendeva in groppa il giovane cominciammo ad avvicinarci all’uscita.
- Green ..? – domandai incerta, vedendo questo fin troppo soddisfatto.
- Green non mi piaci quando sorridi così; perché sorridi cosi?!-
Lui si girò e immediatamente gli si spense il sorrisino che aveva sulle labbra, ritornando con la solita faccia insopportabile.
Oh, ora che ci penso era insopportabile anche quando ghignava, oltre che malefica.
- Ma perché non ti fai i fatti tuoi?-
- Appunto: te lo chiedo per preservare me stessa dalla tua astuta malvagità-
- Preservarti? Bunny, non ti estingui mica, lo sai? Per fortuna sei un animale più unico che raro-
- Molto, molto divertente, carino!-
Green all’improvviso riprese a sorridere col suo sorriso maligno.
- Allora hai deciso di lasciare qui la tua pietra? Chissà, sarebbe potuta essere un antico tipo di pietra evolutiva, chissà …-
Forse notò la mia faccia scolorirsi e farsi disperata, oppure il mio sguardo che vagava alla ricerca di ritrovarlo in tutti quei mucchi splendenti che coprivano a montagne il pavimento.
- Dai, stai tranquilla. Con un po’ di pazienza sono sicuro che la troverai facilmente come un ago invisibile in un pagliaio- ridacchiò ironico.
- Ah sì eh? E  anche tu hai trovato qualcosa da portarti come souvenir, dico bene?-
- Esatto. Io ho trovato quel che cercavo –
Cosa aveva trovato? Qualcosa che doveva essere di gran valore, visto che si trattava di Green. Eppure se l’era infilato nel taschino … che mai poteva essere?
- Fammelo vedere!- lo sfidai provocandolo.
- No- mi rispose in maniera fin troppo secca.
Con uno slancio ammirevole gli andai addosso cercando di prenderglielo con la forza.
- Bunny, non dargli corda per piacere, dobbiamo sbrigarci!- mi sgridò Bruno da dietro.
Sbuffai alterata da quell’ennesima ramanzina.
Green intanto si illuminò alla visione di un diadema impreziosito da pietre preziose.
- Ehi Green, vuoi diventare regina della grande e potente Viridian City?- gli chiesi deridendolo.
- Almeno io posso permetterlo visto che sono bello, tu non potresti nemmeno se lo volessi-
Incassai la testa fra le spalle con le mani che fremevano.
Poi l’occhio mi cadde su una splendida corona d’oro massiccio. Posta come su un piedistallo, sembrava regnare nella Sala.
In sintesi un ottimo oggetto pesante da tirargli.
Con fatica la sollevai e presi la mira.
- E che te ne pare di questa?-
Mancò poco che lo decapitassi.
- Ehi!-
- Ma allora è un vizio! – Si lamentò Green massaggiandosi la spalla.
- Basta Bunny!!- tuonò Bruno esasperato, facendo ondeggiare pericolosamente il poverino che portava sulla schiena.
- … E va bene – risposi con la testa china, colpevole.
“Sei una stupida Bunny, non devi farti prendere da questi istinti! Bruno e mamma hanno ragione quando dicono che sei infantile e dispettosa!”.
- Sì, scusa, hai ragione- rincarai quando percepii un altro borbottare indignato.
- Cosa? – mi chiese bruno, alquanto spaesato.
- Stavi dicendo qualcosa … ho detto che hai ragione, che mi comporto come una bambina a volte- sospirai, ammettendo le mie colpe.
- Ma io non ti ho detto niente. Anzi, non ho proprio detto nulla a nessuno- mentre lo diceva sentimmo un altro rumore forte, simile alla sua voce potente arrabbiata.
Impallidii.
La Sala cominciò a tremare.
- Bunny, cosa hai fatto?- mi chiese Green inquisitorio.
- Nulla, davvero!- risposi subito.
- Mi hai tirato qualcosa- osservò.
- Sì, quella corona- dissi puntando con l’indice il tesoro che stava a terra vicino a lui.
- E dov’era?-
A quelle parole capii dove stava andando a parare. E la cosa non mi piaceva per niente.
- Lì – risposi con un pigolio spaventato.
Green spostò lo sguardo dove si trovava il mio, sconfortato.
- Fantastico. Hai appena attivato una leva-
- Corriamo!!!- urlò Bruno spiangendoci via dalla sala, che aveva cominciato a sgretolarsi velocemente.
Varcammo la porta in fretta e ad ogni passo che facevo sentivo il respiro farsi più pesante. Da dietro alle nostre spalle provenivano rumori assordanti di pareti e oggetti che andavano frantumandosi.
Il cunicolo risaliva verso la superficie.
Dovevamo sbrigarci, e sperare che non facessimo la fine del topo.
 
Più tardi riuscimmo a uscire dalla grotta, trivellando le pareti che ostacolavano la nostra ascesa con i calci dei Pokèmon di Bruno.
Segno che nessun altro oltre noi aveva mai avuto accesso a quella Sala, che adesso andava perduta per sempre.
- Dobbiamo andare al Centro Pokèmon più vicino- disse Bruno.
Annuii nervosamente.
Non riuscivo a credere che fossi riuscita a distruggerla con le mie manacce.
- Non doveva andare così- mugugnai arrabbiata.
E più vedevo gli altri più mi infuriavo.
Perché loro non fossero sconvolti quanto me, rimaneva un mistero. Persino Green sembrava piuttosto sereno in volto.
- Bunny, andiamo- mi chiamò Green quando vide che ero rimasta su una roccia incredula.
- Andate pure, voi. Dite che Bunny Blue è andata via da questo mondo schiacciata dal peso di un sarcofago d’oro-
Lui sbuffò divertito, strabuzzano gli occhi.
- Ma come ti vengono in mente?!-
- Lasciatemi qui, non voglio venire- dissi seriamente, fissandolo dritto negli occhi.
- No-
- Come potrei, ora che siamo di nuovo insieme a caccia di avventure?-
Senza ascoltare la mia risposta, che tardava ad arrivare, cercò silenziosamente la mia mano.
Arrossì in un istante.
Bruno non badava a noi, sistemava l’allenatore tramortito sul mio Charizard.
- Un segreto che non potrà mai essere rivelato vale più di tutto quell’oro messo insieme-
Lo guardai mentre mi tirava su.
- Mi prendi in giro o dici sul serio?-
- Sarà un segreto fra noi due, questo – continuò a dire.
- Uno dei nostri – specificò.
- Nostri ..?-
Quanti segreti avevamo? Probabilmente qualcosa che mi ero già scordata …
Poi credetti di capire, e gli feci un largo sorriso.
Era notte.
La notte era come se rendesse tutto più bello e pieno, come se potesse in parte nascondere ciò che mi era concesso di mostrare.
- Sei il migliore rivale in assoluto che si possa avere- affermai intenerita.






Dalla sala D.Dafne con amore:
Ok, adesso posso andare a quel paese.
(E sono caduta nel fluff più puro ... sigh)
Sì, ebbene si!
Eccomi qua! Riesumata da quella Sala d'Oro che mi ha impolverito il computer!
Finalmente l'ispirazione ha beccato anche me, per una volta. 
Anche se probabilmente nessuno la considerà molto e non posso che dargli ragione, visto il ritardo colossale.
Tuttavia ci tengo a continuarla, dopotutto.
E fra una cosa e l'altra, sarà che sto scrivendo delle storie molto impegnative che mi portano via oltra al tempo i pochi neuroni che ho, ho trovato il tempo di scrivere questo capitoletto.
Non è niente di che, ma mette fine a questa benedetta ricerca.
.... O forse no.
Muahahaahahaha

A presto miei cari!
....
..
.
Mi sono appena resa conto che non ho messo un soggetto in queste frasi. Beh, era la storia.
Sono davvero fusa, e per questo troverete una marea di errori.
Segnalatemeli pure se li trovate, provvederò subito a correggerli!!!!



  
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