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Autore: AlexRae00    17/08/2013    5 recensioni
Prima storia in ordine di eventi della mia serie.
Tratto dal capitolo 4:
"Afferro il suo braccio per non farlo andare via, non riuscendo però a convincerlo.
Lo vedo voltarsi per andarsene e, in quel momento, capisco che se lo lasciassi andare, non lo rivedrei più.
Con le lacrime agli occhi lo abbraccio, posando la testa contro la sua schiena. Una scossa mi percorre il corpo quando sento i suoi muscoli tesi sotto la tuta che s’irrigidiscono appena circondo il suo petto muscoloso con le braccia. Avverto la sua indecisione e, speranzosa, rafforzo la presa, posando la fronte contro la sua schiena.
- Perché?
- Non voglio perderti..."
Buona lettura, AlexRae00.
Genere: Azione, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven, Robin
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Through the years'
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Salve a tutti i miei cari fans ! BiBi- che non esistono -.- AR- dettagli U.U  Perdonatemi per l'enorme ritardo ma dopo un periodo di caldo asfissiante finalmente è tornate un tempo normale e anche se il capitolo lo avevo incominciato poi l'ho abbandonato XD Ho provato a continuarlo da dove avevo lasciato manaturalmente non ci sono riuscita e alla fine dopo un po' ho deciso di inziarlo da capo XD B- perchè non l'hai fatto prima ? -.- AR- volevo farlo ma non ho avuto tempo XD 
Comunque questo capitolo mi oiace abbastanza quidni vi lascio alla lettura XD Nella speranza che appreziate il mio sforzo U.U 
Buona lettura XD 






Con un balzo superò gli ultimi gradini prima della porta e mentre il suo cuore batteva furioso nel petto, entrò nella Main Ops Room.
Per alcuni secondi rimase immobile con il fiato corto a causa della corsa, ma non appena il suo sguardo cadde sulla grande finestra della sala un brivido di inquietudine attraversò il giovane, che mantenendo la solita espressione seria esaminò meglio la situazione.
Il vetro, crepato in più punti, presentava una grande spaccatura dai bordi frastagliati e macchiati di sangue.
Lo stesso liquido scarlatto sporcava il pavimento e alcuni punti delle pareti, che presentavano anche profondi solchi di varie dimensioni.
 
Un rumore improvviso ridestò l’attenzione del leader dei Titans, che con uno scatto si voltò verso l’altra porta ove il mezzo robot ancora scosso, si trovava.
Lo sguardo del moro anche se solo per un attimo si accese di felicità quando vide il compagno, ma quel piccolo barlume scomparve dallo sguardo di ghiaccio dell’eroe, che senza dire una parola corse verso l’uscita, intenzionato a raggiungere la base della torre dove il mutaforma giaceva privo di sensi.
 
D’altra parte il cyborg comprese al volo le intenzioni del proprio capo squadra e senza emettere un fiato seguì l’amico, sperando con tutto se stesso che BeastBoy fosse vivo.
 
 
Appena la pioggia finì di bagnare le strade di Jump – city, la principessa di Tamaran rivolse la sua attenzione al cielo e un leggero sorriso le increspò le labbra quando il sole fece finalmente capolino da una nuvola, illuminando il cielo ora terso.
Improvvisamente però la sua attenzione fu attirata dalla compagna, che sedutasi cercava di calmare il violento attacco di tosse che l’aveva colta.
 
L’aliena raggiunse immediatamente la maga, ma non potendo fare nulla rimase ferma dinnanzi a lei con il cuore stretto in una morsa di dolore a causa della sua impossibilità di aiutarla.
- Rae… Ha smesso di piovere ! Ora ti porto in ospedale !
 Raven annuì in risposta, mentre aiutata dalla rossa si alzava dal divanetto. Nel momento in cui riuscì a mettersi in piedi StarFire la sollevò senza difficoltà, stringendola a sé.
Ignorando le occhiate sorprese delle persone che la circondavano la tamaraniana uscì e non appena fu in strada prese il volo, diretta al’ospedale.
 
Quando entrambe si trovarono a sorvolare la città il pensiero che le colpì fu il medesimo, tranne per un unico particolare, la persona a cui era rivolto.
Perché se la supereroina dalla rossa chioma sperava di rivedere presto il giovane leader, la maga dai capelli viola desiderava con ansia di rincontrare l’amato mutaforma.
 
 
Il freddo lo invadeva completamente fin dentro le ossa, e nel buio che lo circondava sembrava non esserci altro che lui.
Lentamente si portò una mano alla spalla ove Adonis l’aveva ferito, ma inaspettatamente nessun morso segnava il punto creduto leso e la pelle, fredda più che mai sotto il tocco delle proprie dita, si mostrava insensibile a qualsiasi pressione.
Spaventato da tale situazione tentò di muovere un passo in avanti, ma quando le sue gambe non avanzarono di un millimetro comprese di non poter fare nulla se non aspettare.
Quella consapevolezza però lo scosse solo in minima parte, perché era certo che l’unica persona capace di aiutarlo sarebbe presto arrivata da lui.
Così con un sorriso ad illuminarli il volto chiuse tranquillamente gli occhi color giada, attendendo la sua unica salvezza.
 
 
Con un salto Victor affiancò Garfield che svenuto giaceva a pochi passi dal suo avversario, anche lui senza conoscenza.
Cercando di calmare il leggero fremito che lo pervadeva strinse i pugni, per poi rilassare le mani e avvicinare il proprio orecchio al suo petto.
Attese alcuni secondi mentre il suo cuore agitato batteva in maniera sempre più assordante, e quando finalmente un lieve tum, tum, arrivò alle sue orecchie alzò in fretta lo sguardo incontrando quello di Robin.
- E’ vivo ! Ma il battito è molto leggero, dobbiamo portarlo immediatamente in ospedale !
 
Le parole del cyborg incrinarono pericolosamente la maschera seria del leader, che trattenendo a stento un esclamazione di felicità emise un sospiro di sollievo e annuì.
- Ho chiamato la polizia. Sta arrivando con un elicottero e due barelle per trasportare più in fretta entrambi…
 
Reprimendo a fatica il suo istinto lo Stone compì un cenno affermativo e anche se con fastidio si assicurò delle condizioni vitali del criminale, che non più trasformato in bestia sembrava essere in una situazione peggiore del ragazzo smeraldino.
 
Neanche cinque minti più tardi il mezzo promesso si trovava alcuni metri sopra le teste dei due vigilanti mascherati, che velocemente ma con riguardo, portarono i due feriti sull’elicottero.
Dopo che tutti quanto furono a bordo il velivolo si voltò, e si diresse senza problemi verso l’ospedale.
 
 
L’uomo con il camice bianco si avvicinò tranquillo alla ragazza dai capelli color fuoco, che alcuni minuti prima aveva portato in braccio la compagna fino allo spedale e sorridendole sereno la salutò.
- Salve signorina ! Lei deve essere StarFire giusto ?
- Si, sono io… Come sta Raven ?
 
Il dottore sorrise nuovamente alla giovane che attendava nervosa la risposta, e capendo quanto fosse preoccupata la invitò ad avvicinarsi alla porta della camera 108, dove si trovava la maga.
- Non si preoccupi…La ferita al polmone sta guarendo in fretta e sembra che i poteri della vostra amica siano quasi del tutto ripristinati, quindi entro domani le ferite non del tutto guarite spariranno, rimarrà solo qualche piccola cicatrice…
- Davvero ?
- Certo ! Se lo desidera può andare da lei…
 
Finalmente rilassata sorrise e dopo un cenno di saluto al medico aprì la porta della stanza 108, incontrando gli occhi ametista di Raven che la osservavano seri e pacati.
Delicatamente afferrò una sedia vicina e dopo essersi seduta rimase per alcuni secondi immobile, prima di abbracciare con forza l’amica che dopo alcuni attimi ricambiò la stretta.
- Star...
- Si ?
- Mi uccidi se continui a stringere…
- Oh, scusami !
 
Liberatasi dalla presa dell’aliena la maga sorrise lievemente, quando però stava per parlare il rumore assordante delle eliche di un elicottero invase il piazzale dinnanzi all’ospedale, e pochi attimi dopo la maga percepì chiaramente la presenza dei suoi tre compagni e della bestia che aveva quasi distrutto la sua vita.
Senza prestare attenzione ai richiami preoccupati dell’amica la viola si alzò, e anche se ancora un po’ debole tentò di uscire dalla camera.
- Raven, cosa stai facendo ?! Sei ancora debole non puoi…
 
Le sue parole furono però fermate dall’azarathiana, che preoccupata uscì in corridoio ignorandola.
Ancora ignara delle intenzioni della maga non le restò quindi che seguirla, e quando i suoi occhi verdi incontrarono quelli zaffiro di un ragazzo di sua conoscenza, non potè non capire cosa avesse spinto la compagna ad agire in quel modo.
 
Nello stesso momento, il Titans moro sorrise sollevato quando trovò casualmente le due ragazze, e sorridendo le abbracciò entrambe assieme all’ amico dalla pelle scura.
Il momento però non durò a lungo, perché Raven con sguardo corrucciato e spaventato si guardò in torno, e quando i suoi occhi non incontrarono il volto dell’amato ragazzo dai canini a punta e gli occhi color giada una domanda sorse spontanea, anche se il tono con cui la pronunciò fu tremante ed esitante.
- Dov’è Beast ?...
 
Il silenzio calò tra i quattro eroi dopo che la giovane ebbe pronunciato quelle parole, e quando Robin le si avvicinò con un’espressione seria il timore non potè che aumentare.
- Lo stanno operando d’urgenza… Ha subito delle ferite abbastanza gravi e ha perso molto sangue… Quando siamo arrivati da lui era svenuto e poco più lontano c’era Adonis, anche lui incosciente…
- …In che condizioni è…- Un brivido percorse la schiena della vigilante dalla pelle perlacea, ma anche se scossa da quelle parole riuscì a pronunciare il nome del suo incubo peggiore – Adone ?
- Anche lui era ferito gravemente e aveva pero molto sangue ma sembrava in condizioni peggiori di BiBi, e i dottori l’hanno confermato… Non appena i dottori lo reputeranno in buone condizioni verrà portato in prigione, e nel frattempo alcuni agenti specializzati lo terranno sotto controllo…
 
La maga chiuse gli occhi cercando di assimilare quanto appreso, ma poco dopo li riaprì di scatto e con il cuore a mille iniziò a correre.
Senza volerlo era riuscita a percepire la coscienza di BeastBoy, e dopo un istante di felicità aveva scoperto con orrore che pian piano si stava affievolendo, finchè non sarebbe sparita del tutto assieme al ragazzo a cui apparteneva.
 
Non facendo caso alle varie persone che sorprese tentavano di fermare la sua corsa, sfruttò tutte le energie recuperate fino a che non giunse dinnanzi alla porta della stanza dove stavano operando il mutaforma, e ignorando i richiami dei dottori e degli infermieri varcò la porta.
I suoi occhi si posarono subito sul corpo immobile del suo ragazzo, che i dottori stavano cercando di rianimare.
Strinse i pugni fino a conficcarsi le unghie nei palmi, e quando i medici tentarono di farla uscire dalla stanza lei li allontanò tutti con i propri poteri, senza però ferirli.
Con gli occhi accesi di rabbia e dolore arrivò al fianco del Titano incosciente e alzando il braccio strinse maggiormente il pugno, per poi calarlo con violenza sul volto del verde.
Il colpo però non andò mai a segno, perché ancor prima di colpire il compagno, Raven si accasciò sul letto ove era steso piangendo e singhiozzando.
Le dita sottili della maga tracciarono una scia sul braccio immobile di lui, e quando arrivarono alla mano si serrarono sulla sua pelle fredda.
- Non puoi farlo… Tu non puoi andartene così ! Senza prima lottare ! Mi hai costretto a lasciarti combattere da solo e io mi sono fidata ! Sapevo che alla fine saresti tornato da me ! Non puoi essere così codardo e stupido da abbondarmi ora ! Non avevi detto che il tuo unico desiderio era rendermi felice ?! Idiota ! Non lasciarmi sola !
 
Gli occhi di lei solitamente imperscrutabili ora mostravano tutto il dolore che provava, e le lacrime che cadevano copiose sul suo volto bagnando quello del verde, sembravano lasciare scie di fuoco per quanto dolorose erano.
Le labbra rosse della ragazza si posarono con violenza su quelle inerti di lui, e quando il bacio venne ricambiato con altrettanta forza, la viola non riuscì a non allontanarsi per poter capire cosa fosse successo.
In risposta trovò due occhi verde giada intenti ad osservarla con una luce divertita ma anche piena di dolcezza, tanto che  quando con le ultime forze lo baciò ancora non potè che sorridere anche lei.
L’ultima cosa che udì prima di perdere i sensi per aver utilizzato tutte le sue energie, fu la voce del suo Garfield.
- Perdonami…Ma avevo bisogno di te per poter tornare… Che stolto cavaliere sono, se mi affido così alla mia regina…
 
 
Senza farsi notare la ragazza dai ricci capelli neri si avvicinò di soppiatto, e quando fu abbastanza vicina balzò dinnanzi al mezzo robot, che preso dai suoi pensieri quasi cadde per lo spavento.
Con un sorriso sulle labbra piene e gli occhi color miele puntati sul Titans, la giovane ridacchiò e affiancandosi a lui lo prese sottobraccio.
- Allora ragazzone ? Come va ?
 
Una leggere sfumatura rossa andò a colorare il volto scuro dello Stone, che lasciandosi andare al piacevole contatto con la compagna, sorrise e iniziò a camminare.
- Mi hai fatto prendere un colpo Bumble… Comunque, ora molto meglio..
- Ho saputo che BeastBoy si è ripreso quasi del tutto e che Raven va da lui ogni giorno, invece Star e Robin sono una coppia ora.
- Beh, quel verdolo si è salvato per un pelo, però…Adesso è tutto a posto e Adonis è stato portato in prigione alcuni giorni fa..
La Titans dell’Est annuì in silenzio, mentre con lo sguardo percorreva la figura dell’ormai ventenne al suo fianco con un sorriso dolce, che il ragazzo colse. 
- E tu ?
- Beh…Io sono solo !
 
La risata cristallina dell’eroina invase l’aria e lasciò leggermente sorpreso il cyborg, che con un sopracciglio sollevato la guardava attendendo una risposta che non tardò ad arrivare.
- Non sei solo… Ci sono io…
 
Quelle parole colpirono il giovane tanto da farlo rimanere imbambolato e quando Victor riuscì a prendere facoltà delle proprie azioni, volse nuovamente l’attenzione alla ragazza che dolcemente gli accarezzò la parte umana del viso con delicatezza.
Karen sfiorò lentamente l’occhio color pece che rimase fisso su di lei, per poi scendere fino alle labbra che si schiusero leggermente a quel tocco lieve ma presente.
Senza fretta la ragazza avvicinò il proprio volto a quello del cyborg, che nel momento in cui avvertì il contatto delle sue labbra non potè evitare di rispondere al bacio con tutto il suo amore.
Quando per mancanza di fiato si staccarono, i loro occhi fino a poco prima chiusi si riaprirono e i loro sguardi si incatenarono, facendo comprendere a entrambi senza bisogno di ulteriori parole quello che loro provavano.
 
 
Non passò molto tempo che il mutaforma uscì dal ospedale, e quando quel pomeriggio di metà Febbraio potè finalmente camminare per le strade affianco della persona amata, sorrise felice stringendo con dolcezza la mano di lei che ricambiò silenziosamente.
Gli occhi del verde si fermarono sul volto tranquillo e serio della ragazza, che nascondendo la felicità e l’imbarazzo guardava dritto davanti a sé.
Divertito mostrò i suoi canini appuntiti in un sorriso mozzafiato, e quando portatosi dinnanzi alla maga la costrinse a fermarsi al centro della piazza in cui stavano passeggiando, lei non potè che osservare in uno sbigottito mutismo quello che il giovane sotto lo sguardo di tutte le persone presenti stava facendo.
Con un salto felino riuscì a salire sul bordo della fontana centrale, e dopo aver fatto salire anche Raven le prese una mano e con galanteria le baciò il dorso, inchinandosi al suo cospetto per poi risollevarsi e incatenare i suoi occhi ametista ai propri.
- Cosa stai facendo ?
- Raven, io vorrei dirti tante cose…Così tante che non basterebbe una vita per dirle tutte… Ti amo da sempre e dopo tutto quello che è successo continuo ad amarti ! Mia regina… durante la convalescenza mi siete rimasta accanto, e per ripagarvi di quello che avete fatto per me salvandomi la vita io voglio dirvi con la testimonianza di queste persone che vi amo e vi amerò per sempre, anche dopo la morte… Vi giuro mia regina che rimarrò al vostro fianco in ogni momento, fino a che mi sarà concesso… Sono il vostro cavaliere e lo sarò sempre… Sono onorato di avere la possibilità di possedere il vostro cuore e in cambio anche se è poco, vi concedo il mio !
Vi ho amato quando voi non lo sapevate e non ricambiavate…Vi amo ora mentre anche voi mi amate…e vi amerò sempre, anche se voi non mi amerete più ! Grazie per avermi dato la vostra fiducia… Vostro cavaliere ora e per sempre…
 
Tremante a causa delle forti emozioni che come un tornado la sconquassavano, si portò una mano alle labbra trattenendo i singhiozzi.
Gli spettatori osservavano ammirati e sorpresi la scena, chiedendosi se non fosse una qualche trovata pubblicitaria o una vera dichiarazione d’amore, e quando Raven con gli occhi lucidi baciò BeastBoy la risposta fu chiara.
Perché quell’amore che provavano era sincero, e niente avrebbe mai potuto cambiarlo.
- Ti amo…                      Ti amo ora e per sempre.
 
 
 
 
 Allora XD Com'è ? Il titolo del cappy non mi convince del tutto ma non volevo  chiamarlo "I love you now and for ever" perchè in inglese mi convinceva ancora meno che in ita XD Alla fine ho deciso di lasciarlo così XD B- che fantasi -.- AR- ehi senti accontentati ! In questo capitolo sei molto romatnico ! B- si è vero U.U
Beh spero che i miei recensitori non si siano stufati e abbiano deciso di non recensire più O.O Vi prego recensitemiiii >.< Voglio raggiungere il 100 con questa FF U.U 
E quindi datevi da fare ! Comunque almeno altri due capitoli ci stanno o forse tre ! Magari anche quattro ! XD 
Attenderò con ansia le recensioni e ringrazio chi legge, chi recensisce e mi aiuta e mi ascolta ( mio cugino Antonio) B- alla fine lo hai ringraziato -.- AR- si XD 
Baci AlexRae00 XD XD 
  
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