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Autore: gloriabarilaro    17/08/2013    3 recensioni
Dalla storia:
Certo, era premeditato che la nascita di quella piccola avrebbe cambiato la mia vita, ma non mi era importato se in meglio o in peggio quando avevo deciso di tenere il bambino. La strinsi forte nell’abbraccio, chiudendo gli occhi: non mi sarebbe mai importato, perché Betrayal era la miglior cosa che avessi mai potuto avere.
                           * * *                        
«Crederai in me, un'altra volta?»
«Sì, lo farò.»
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è una fan fiction che avevo già scritto, ma per vari motivi non ho potuto continuare. Ecco una nuova versione, che spero possa continuare senza intoppi. Ringrazio ancora le mie lettrici per la pazienza, e scusatemi ancora.
Glo.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2.




 

Ero ancora scossa, mentre sorseggiavo il caffè seduta al tavolo della cucina. Le dita mi erano diventate rosse e gonfie, non certo un bello spettacolo da vedere, soprattutto se quella a vederle fosse stata Betrayal.
Odiavo farmi vedere vulnerabile da lei, magari mentre piangevo, con qualche ferita, oppure con l’influenza e il naso rosso come la renna di Babbo Natale. Per questo quando mi succedeva qualcosa stava dai miei.
Mio padre e mia madre la accoglievano volentieri, nonostante anche per loro avere quella bambina nei dintorni riportasse alla mente ricordi che avrebbero voluto dimenticare. Scacciai quel pensiero e feci uno squillo a Taylor, sperando che  l’avrebbe sentito e mi avrebbe richiamato.
Mentre aspettavo, esaminavo Betray giochicchiare con la pianola che Leilah le aveva regalato. Era piccola e tutta colorata, e lei si divertiva a schiacciare tasti a caso. Forse era uno dei suoi giochi preferiti, oltre a quell’insopportabile scimmietta di pezza che lei chiamava Dally.
Non ero stata io a comprarglielo, né Taylor e Leilah, né i miei genitori. Era stato il regalo da parte di Justin, il giorno del suo primo compleanno.
 
-   Flashback -
 
‹‹Con che coraggio ti stai presentando qui?›› gli urlai contro, infuriata. Lui rimase calmo, come sempre, e mi guardò serio dicendomi: ‹‹Kath, ho il più che legittimo diritto di vederla.››
‹‹Katherine - lo corressi io, voltandomi per asciugare frettolosamente una lacrima che mi scendeva lungo il viso. - Per te sono solo Katherine. Non Kath. Chiaro?›› continuai, voltandomi verso di lui e cercando di controllare il tremito nella mia voce. Lui annuì, voltandosi dall’altra parte per evitare il mio sguardo di fuoco.
‹‹Non è qui. È con una mia amica.›› aggiunsi, portandomi entrambe le mani sui fianchi.
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, e io ne approfittai per recuperare la calma, facendo dei respiri profondi: poi posai lo sguardo di lui, scorgendolo esaminare la cucina piena di festoni colorati e il tavolo colmo di vassoi con pasticcini e una grande torta rosa.
‹‹Allora non ricordavo male...›› mormorò sovrappensiero.
‹‹Cosa?›› chiesi secca, incrociando le braccia al petto. Lui posò lo sguardo su di me, mostrandomi un sorriso appena accentuato che gli increspava le labbra. Riuscii a scorgere una scintilla nei suoi occhi dietro le lenti scure degli occhiali da sole mentre diceva, stavolta con un tono di voce più alto: ‹‹Oggi è il suo compleanno, vero?››
Stavolta fui io ad annuire, mentre sentivo il cellulare in tasca vibrare, segno che Leilah stava portando a casa la piccola Bet. Pregai perché qualcosa le trattenesse fuori, o le conducesse da qualche altra parte, almeno finché Justin non se ne fosse andato e la sua lussuosa macchina non fosse scomparsa da uno dei  parcheggi davanti al palazzo.
‹‹Allora ho fatto bene a portarlo...›› si disse ancora tra sé, cercando qualcosa nella tracolla che aveva buttato a terra prima di sedersi su una sedia. Mi sentì in obbligo di chiedere nuovamente: ‹‹Cosa?›› stavolta più agitata. Avevo una paura folle che Justin arrivasse da una momento all’altro con dei documenti chiari e precisi in mano per portarmi via Betrayal, nonostante gli avessi assicurato che non avrei detto il suo segreto neanche sotto tortura.
‹‹Il regalo per... Mia figlia.›› disse lui, accennando ad un sorriso. Tirai un piccolo sospiro di sollievo dentro, mentre all’esterno alzai gli occhi al cielo, scocciata.
‹‹Come... Come l’hai chiamata, alla fine?›› mi chiese lui, tentennante. Lo guardai: con quella sua insicurezza poteva sembrare quasi umano, debole e insicuro come tutti gli altri.
Quando Betrayal era nata, mi ero limitata  semplicemente a mandare un corto e schietto sms a Justin senza fornirgli particolari, solo per informarlo quando era venuta al mondo, come mi aveva richiesto lui mesi prima porgendomi il foglietto con il suo numero appuntato sopra. Non mi ero sentita in obbligo di far entrare Justin nella vita di mia figlia così facilmente, e non me lo sentivo tutt’ora. Più che altro non volevo: l’unica cosa che desideravo era che le stesse lontano.
‹‹Betrayal. L’ho chiamata Betrayal Alexis.››
Justin strabuzzò gli occhi dietro gli occhiali e schiuse la bocca, sorpreso dalla risposta. Rimasi impassibile al suo stupore, continuando a guardarlo con le braccia incrociate sul petto. Lo vidi deglutire a fatica prima di cominciare a balbettare: ‹‹Ho… ho capito bene? L’hai... l’hai chiamata Betrayal?››
Si alzò con uno scatto dalla sedia, che barcollò e per poco non cadde, se lui non avesse recuperato il suo autocontrollo e non l’avesse afferrata al volo prima che precipitasse con un tonfo. Lo vidi cercare di controllare il respiro improvvisamente più corto,mentre guardava il pavimento con espressione incredula.
‹‹Betrayal.›› ripeté, prima di tremare leggermente. ‹‹Perché chiamare nostra figlia Tradimento?›› mi chiese, aprendo le mani in avanti, i palmi rivolti in alto. Mi guardò spaesato, in cerca di una spiegazione. Ricambiai lo sguardo per qualche secondo, prima di distoglierlo: persino nascosti dietro a delle lenti quegli occhi bruciavano a contatto con i miei.
‹‹Perché?- gli chiesi stizzita, il sarcasmo grondante da ogni parola - Perché l’ho fatto? Facile fare domande a me Justin, ma per una volta, prova a farle a te.›› dissi, alzando il tono di voce. Justin si passò frustrato una mano nei capelli, scuotendo la testa come se non volesse sentirmi.
‹‹Chi hai tradito, Justin? Cosa hai tradito quella notte? Te lo sei mai chiesto? Ti sei mai fatto queste domande? O hai sempre pensato che non avessi fatto altro che uno stupido sbaglio a portarmi in quella stanza e... fare quello che hai fatto?›› sbottai, ricacciando dentro le lacrime che minacciavano di uscire. Justin si tolse gli occhiali, massaggiandosi le tempie: con la coda dell’occhio, notai che anche i suoi occhi erano lucidi, anche lui  stava cercando di non piangere. Faci finta di non averlo notato, voltandomi dall’altra parte.
‹‹Ero ubriaco. Non l’ho fatto apposta.›› rispose semplicemente.
‹‹Non l’hai fatto apposta, ma l’hai  fatto.››
‹‹Ti ho già chiesto scusa.›› protestò esasperato, contraendo la mandibola  per reprimere la rabbia. Scossi la testa con veemenza: ‹‹Delle semplici scuse non bastano.››
Stava per aggiungere qualcosa, quando Leilah entrò in casa urlando: ‹‹Siamo arrivateee!››
Io e quando lasciavo la porta aperta!
‹‹Ehi Kath, non è ancora arrivata Tay...›› entrò in cucina con Betrayal in braccio, ma appena alzò lo sguardo su di me e vide Justin si bloccò. ‹‹...lor.››
Justin si inforcò gli occhiali da sole, recuperò la tracolla e proclamò: ‹‹Io vado››.
‹‹Già, forse è meglio.›› rispose acida Leilah, fulminandolo con lo sguardo mentre riportava a terra la piccola, che fissava Justin con aria assorta. Rimanemmo tutti e tre a guardare lei, che tenendo lo sguardo fisso su Justin, gattonava verso di lui.
Rimasi immobile, non osavo muovere un muscolo: che fai, Betray? Perché vai da lui? Non merita di essere tuo padre, tesoro, non lo merita... Non ti merita. Ma lei continuò a gattonare sul pavimento scivoloso, finchè non raggiunse i piedi del ragazzo, che teneva lo sguardo fisso su di lei a sua volta; l’aveva riconosciuta, certo, come non poteva riconoscerla se assomigliava del tutto e per tutto a lui? La piccola mise una manina sulle sue Supra nere, e l’altra la tese verso di lui.
Justin mi scoccò un’occhiata come per dire: “Posso?”. Riuscivo a scorgere oltre le lenti i suoi occhi che trasmettevano il suo desiderio di prendere quel fagottino in braccio e stringerla. Io mi limitai a fare un vago cenno di assenso col capo, per poi ritornare a guardare Betrayal.
Vidi le mani del ragazzo cingerle la vita, e tirarla su: Justin la prese in braccio, e le sorrise. Lei continuò ad esaminarlo con uno sguardo attento, allungando la mano verso i suoi ciuffi biondi perfettamente pettinati in una comunissima cresta. Justin lasciò che quelle manine gli spettinassero i ciuffi pieni di cera, come se fosse la cosa più naturale al mondo.

 
you have my child.
[C.Brown feat J. Bieber, Next to you]

 


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Scusatemi davvero se ci ho messo così tanto ad aggiornare, chiedo umilmente perdono. Come avrò già detto milioni di volte, su questa storia non sono affatto sicura, e mi viene difficile continuarla quando l'unico pensiero che ho in testa è di cancellarla. 
Il fatto è che vedo che non la seguono in molt e mi scoraggio. So che se scrivo una storia su Justin non posso aspettarmi tanto - visto che le fan fiction su di lui sono tantissime - ma non posso fare altrimenti. Sono insoddisfatta, continuo a pensasre che questa storia non sia proprio bella come l'avevo pensata all'inizio. Soprattutto dopo che ho apportato le modifiche alla trama, non mi convince più come prima. Spero di ricredermi.
Inannzi tutto, grazie alle due ragazze che hanno recensito la scorsa storia(ammuoooori), alle tre persone che l'hanno messa tra le seguite, a chi l'ha messa nelle ricordate e alle cinque che l'hanno messa - addirittura! - tra le preferite.
Vi sono molto grata. Spero che la storia non vi annoio e che io non deluda le vostre aspettative, davvero.
Mi piacerebbe molto sapere un vostro parere: i vostri commenti mi aiutano a scrivere, nonostante ce ne sia poco - la storia è praticamente già scritta, ma devo modificare alcuni capitoli stravolgendo metà degli avvenimenti.
Grazie ancora a tutti, spero che il capitolo vi sia piaciuto! (anche se non è molto differente da quello di prima lol)
Baci a tutti!
Glo.

 

I link per contattarmi li trovate sulla mia pagina di efp.

   
 
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