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Autore: Laila    23/02/2008    3 recensioni
E se Akari fosse morta... o tutti la credessero tale? Ryoga come reagirebbe a questa catastrofe? Da chi andrebbe a farsi consolare? Una tragicommedia degli equivoci partotita dalla mia mente malata...buahahah!
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Akari Unryu, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Ukyo Kuonji
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- cap08 Il giallo s'infittisce -


Accecato dalla luce abbagliante del sole socchiuse le palpebre.

°Che diavolo ci faccio ancora qui? Come se m' importasse di giocare questa stupida partita...°

- Ranma? Tesoruccio dove seeeeeeeeiii?

Strinse l'impugnatura riconoscendo quella voce stridula alle sue spalle, raggelando.

La rosa nera, agitando il suo nastro, stava esplorando ogni centimetro dell'area del Festival, se non altro, col codino dentro al casco e l'uniforme della squadra, Ranma passò inosservato.

Il lanciatore spostò il peso del proprio corpo lanciando un bolide medio-alto.

Ranma non ci mise molto ad intercettarlo e misurando i tempi dell'arrivo, controbatté, spedendo a discreta velocità la palla fuori dal campo! Hiroshi fece il giro delle basi al grido di: -Home Run!!!


- Quale splendido sortilegio ti porta nella mia umile dimora?

Il senpai afferrò la mano di Akane, dal canto suo la ragazza sfuggì alla sua presa opprimente.

- Volevo mostrare a Ryoga la nostra scuola – lo liquidò.

- Questo villano non merita di uscire con una dolce fanciulla come te, ci sono delle regole qui al Furinkan che vanno rispettate! Ti sfido a battermi!

- Sarà un piacere – rispose quello scrocchiando le dita.

La sfida iniziò a suon di strikes, distrattasi dai due contendenti, Akane si avvicinò alla sorella.

- Ti sei chiarita con Ranma? - volle sapere subito la ragazza.

Akane scosse la testa sconsolata.

- E' proprio di questo che ti volevo parlare – sospirò la sorellina stringendosi nelle spalle.

- Tu l'hai visto qui in giro?

Una boccia di cocco cadde dalla mano al piede di Ryoga, che aveva inavolontariamente ascoltato il dialogo delle consanguinee.

Tatewaki l'apostrofò al volo – Tsk! Com'era d'aspettarsi! Hai perso!

Ryoga non lo sentì nemmeno, immerso nei suoi perché.

°Ranma! Sempre Ranma! Che malinconia...°

Aveva dimenticato quanto facesse male, in passato, la vicinanza d' Akari aveva portato i suoi benefici per certi aspetti spinosi come quello.

L'allevatrice di maiali riusciva ad estrapolargli i segreti più imbarazzanti, difetti e frivolezze del suo animo con una tale facilità da lasciarlo arrendevole come il più domestico dei suini... e poi riusciva a farlo sentire meglio. Sarebbe mai stato lo stesso con Akane?... Non sarebbe mai stata la stessa storia.

Un aereoplanino di carta lo colpì in mezzo agli occhi, Ryoga tornò alla realtà, dipannò quel semplice origami che nascondeva un messaggio:

“Caro Ryoga,

Mi piacerebbe andare in un posto meno affollato, noi due soli.

Ti prego prendimi e portami via.

La tua Akane Tendo”



L'artista marziale scivolò giù dal ramo su cui s'era appollaiata.

Per fortuna la finestra era aperta, altrimenti Ryoga avrebbe mandato tutto alle ortiche con la sua verve stile fine del mondo!

Quel ragazzo aveva un difetto peggiore del mancato orientamento, se lasciato in balia di se stesso poteva cadere in un pessimismo sconfinato.

Ukyo gli aveva dato una spintarella d'incoraggiamento, sapeva che una volta innescata l'euforia nell'amico, lui avrebbe triplicato i suoi sforzi.

Un nastro nero le si strinze alla gola – Eih, tu spatolona! Dimmi dov'è il mio Ranma!

Raccogliendo a sé le cedevoli forze Ucchan strappò via il nastro tagliandolo con una delle sue mini-spatole disposte a grandezza decrescente sulla cartuccera che portava stretta in vita.


- RANMAAAAAAA!

Il ragazzo col codino stava per lanciare, quando il suo nome urlato a pieni polmoni dall'interno del Furinkan gli fece scivolare la palla che rotolò un metro più avanti, tanto che sembrò a tirarla fosse un bambino di tre anni.

Da un piccolo eliccottero caddero kili e kili di bombe-ananas, la voce dall'autoparlante del preside fece irrigidire tutti i supestiti del bombardamento.

- My students! Il vostro amato preside è tornato! Avete sentito my absence? Visto che siete ancora nell'edificio si proceda con la pulizia delle classi!

Ranma si tolse il copricapo ma non si mosse dalla sua postazione, totalmente estraniato.

Vide, attraverso le finestre del corridoio, Hibiki che teneva la sua fidanzata in spalla, quasi fosse un sacco di patate, oltretutto Akane furente scalciava per scendere.

Non doveva pensare a lei, non era più affar suo, eppure...

°Dove diavolo la porta?° Senza avvertire i compagni di squadra corse a scoprirlo.

Stava ancora alle sue calcagna, facendo attenzione a non essere visto, quando in pieno centro passò la parata del circo ostruendogli la strada!

°Dannazione! Dannazione!° il suo cervello immaginò una compilation d'insulti.

Cercò per ore Hibiki ed Akane senza risultato, finché non ebbe un'illuminazione!


Ryoga fischiettava portando in spalla l'ostaggio, sordo perciò alle sue lamentele, così che la ragazza si era rassegnata a star buona su di lui.

- Wof! Wof! - biancanera corse festante dal padroncino.

- Capiti a proposito! Siamo vicino a casa, vero?

La cagnetta abbaiò in risposta scodinzolando festante, guidandolo per il resto del tragitto.

Saotome stava appoggiato di schiena contro uno dei ponticelli del suo giardino.

Aveva le braccia incrociate, il mento reclino e le iridi tagliate a metà dalle palpebre incutevano timore.

- Chi ti credi di essere per rapirla contro la sua volontà?

Akane si era addormentata sulle sue spalle, Ryoga sorpassò incurante Saotome, tirò da parte il pannello principale e la posò sul divano del proprio salottino.

Poco dopo Ranma se lo vide ricomparire davanti.

- Lei ha scelto me e questo ti rode, ammettilo! - ringhiò in risposta.

Il ragazzo col codino sentì montare una rabbia dentro tale che avrebbe potuto massacrare un minotauro. - E' per questo che l'hai rapita? - lo punzecchiò senza demordere.

- Insisti con questa ridicola storia?!

Caricò un pugno che Saotome bloccò con un gesto repentino della mano.

La cosa lo divertì - Noto che con te non si può ragionare...

- Nemmeno con te se è per questo! - Akane tirò il codino al coetaneo trascinandolo più lontano, evidentemente rinvenuta.

- Cosa vuoi? - sbottò ancora risentito.

Lei prese a giocherellare con una custodia di velluto nero che conosceva bene.

- Non vuoi sapere cosa risponderò? O non t'interessa neanche un pò?

Ranma si finse eccitato all'idea...

– Sììì! Così sarò il primo a spettegolare i dettagli del vostro fidanzamento!

Si meritò un pugno su quell'appendice che chiamava testa...

L'irritazione si dipinse sul bel volto d'Akane, ma Ranma si doveva ancora sfogare.

- Sei una stupida! Non ti accorgi che quello ti ha dato l'anello solo perché era distrutto dalla perdita di Akari? Io... - °Io invece ti renderei felice° d'un tratto si bloccò, non voleva dir troppo.

- Lo sò! infatti restituirò l'anello a Ryoga – annunciò essenziale.

Non si aspettava che la fidanzata gettasse la spugna così presto e s'imbambolò ad osservarla.

- E' per lo stesso motivo non ho preso in considerazione la tua proposta, dato che l'hai fatta per ripicca ed orgoglio personale!

Al sentirla, sembrò che il mondo riprendesse a girare dal verso giusto.

Tornarono sui loro passi mentre uno strato di nebbia si alzava e scendeva anzitempo la sera.

La minore delle Tendo guardò il girovago nell'avvicinarsi, li dividevano ora solo pochi passi.

- Ryoga non posso accettare la tua proposta, il tuo è un momento difficile, è normale tu sia confuso, ed io sono ancora troppo giovane per impegnarmi... perdonami!

S'inchinò lievemente sperando di non ferirlo più di quanto già non lo fosse.

La depressione del ragazzo però lasciò subito il posto all'ira.

Prese Ranma per il bavero della casacca.

- Questa è tutta colpa tua! Cosa le hai detto? - sussurrò affettato al suo orecchio.

- Ryoga, scusa se m'intrometto ma questa ti appartiene – La dolce Tendo gli mostrò l'anello nella sua custodia.

La nebbia si diradò e due sagome, una piccola e snella, l'altra alta e rubiconda apparvero alle loro spalle...

- U... un  fantasma! - Saotome puntò la figura snella letteralmente terrorizzato.



L'angolo dell'autrice riapre i battenti^^

Passo a ringraziare Elyranma, la new entry little (come sei veloce!^^)

apple92: Avrei anch'io strozzato Ranma mentre scrivevo che fuggiva, ma seguendo la linea dell'autrice non potevo fargli fare altrimenti-__-!

Kuno: Sono contenta che il vecchietto assonato sia ben riuscito.

La citazione è esatta, se stessimo giocando al quiz di Ranma ti toccherebbe la prossima domanda (era dopo l'incontro con Mikado) alla storia manca ancora un cap!

Ciauzz a tutti! Lally^^

   
 
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