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Autore: Sarah_Bartowski    17/08/2013    3 recensioni
tutti abbiamo visto come è finito il matrimonio di Cece, sappiamo cosa è successo tra Jess e Nick. Ma Schmidt? E' semplicemente scappato, senza scegliere nessuno? O forse ha scelto, e a noi non è stato rivelato nulla?
Ecco come ho immaginato il finale di stagione, (visto che ci sono rimasta di m***a) aspettando la 3°.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cece Meyers, Nuovo personaggio, Schmidt
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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L'ho fatto, l'ho fatto davvero. Sono riuscita a dire a tutti i parenti, a tutti gli amici, al mio quasi marito che non voglio sposarmi. Ce l'ho fatta perchè ho visto gli occhi di Schmidt mentre stavo per compiere l'ultimo giro che avrebbe suggellato il matrimonio. Poi quello che viene dopo è tutto una assurdo caos, di cui capisco ben poco. Ma la cosa non mi disturba poi molto, devo trovare Schmidt. Girai per le sale finchè non lo vidi parlare con una ragazza. Era Elizabeth, quella che ora era la ragazza di Schmidt. Mi aveva stupito, devo dire la verità. Non era la classica ragazza che conquistava e questa la rendeva più reale, più da storia seria per uno come il mio “ex ragazzo”. Mi avvicina a loro piano, cercando le parole da dire.

<< Giornata strana, vero? >> chiedo interrompendo, quella che sembrava una discussione.

Ed ecco che i suoi occhi sono di nuovo nei miei, come quando è entrato per sbaglio nella sala dove mi stavo vestendo, quando ha capito cosa i miei occhi gli stavano urlando, come nella sala dove mi stavo sposando, quando ha capito che era per lui che rinunciavo a sposarmi.

<< Bel matrimonio, Cece >> ovviamente non poteva mancare una sua battuta idiota, se fossimo stati a casa avrei senza dubbio urlato “Barattolo”.

<< Grazie >> continuo a guardarlo negli occhi, sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta

<< E' Schmidt quello di cui parlavi, non è vero? >>

Il mio sguardo si posa di nuovo sulla figura del ragazzo che sta al mio fianco, i suoi occhi di nuovo nei miei.

<< Si è lui >> dico, e mi sento anche in colpa per quella ragazza che ha conquistato il suo cuore quando ancora era il vecchio Schmidt

<< Mi dispiace molto Elizabeth >>

<< Non preoccuparti, non è un tuo problema, è di Schmidt >>.

Dopo quest'affermazione il diretto interessato sembra risvegliarsi, alternando lo sguardo da me a Elizabeth.

<< Perchè è un mio problema? >>

<< Di chi sei innamorato, di me o di lei? >>.

Un'espressione sconvolta si fa spazio sul volto si Schmidt.

<< No ha ragione, devi scegliere >> intervengo.

Sa bene che deve scegliere, anche perchè Elizabeth continua a chiederglielo, mandandolo nel caos più assoluto. Anche io voglio sapere.

Alla fine sceglie la via più facile, per lui, scappa. Lasciando me e Elizabeth a guardarci sconvolte.

<< Lo devi amare davvero tanto se hai rinunciato a sposarti per lui >> mi dice Elizabeth dopo qualche momento di silenzio. La guardo e solo allora me ne rendo conto. È vero sono innamorata persa di Schmidt, questo mi fa sentire ancora più in colpa nei confronti della ragazza che ho davanti.

<< Si, lo amo da impazzire, e la cosa ha stupito anche me, cioè tu hai visto com'è Schmidt >>

<< E' questa la differenza tra me e te. Tu lo ami per com'è ora, lo ami anche per le sue stranezze. Io penso di aver amato solo e unicamente lo Schmidt del college. Non è come allora, perchè io so che a quei tempi non sarebbe mai scappato. Quindi va da lui, inseguilo >>

<< Ma.. >> cerco di ribattere

<< No davvero, io sono innamorata del fantasma di Ciccio, non di quello che ora è diventato Schmidt, lui non è fatto per me, invece tu ne sei innamorata proprio per com'è, stranezze incluse. Come quella di togliersi la maglietta per far vedere il fisico, che tra parentesi lo rende strano davvero! >>.

Mi metto a ridere e di slancio l'abbraccio. Mi ha lasciato il suo posto, mi ha permesso di essere felice. Ricambia e mi incita a inseguire quell'idiota.

Non so neanche io per quanto lo cerco, spero solo che non se ne sia andato, so bene che il posto dove va a riflettere, anche se c'è quel coso che lo terrorizza, è il tetto del suo appartamento. Alla fine lo trovo, è seduto su una panchina in giardino, sotto un grazioso gazebo. Mi siedo accanto a lui e osservo il paesaggio.

<< Non so cosa mi è preso, non sono il tipo che scappa, non quando due ragazze discutono per me. Ma voi.. Dio Cece, voi siete le uniche due donne che ho amato in vita mia, e vedervi li tutte e due, insieme ad aspettare una mia risposta.. Non c'è l'ho fatta Cece >> dice, girandosi per la prima volta verso di me. Ho ascoltato in silenzio, senza interromperlo. Era un discorso troppo serio per Schmidt ma lo vedo dai suoi occhi che è sincero. Per la prima volta ha dovuto fare la persona matura. Anche se è scappato davanti alla difficoltà della scelta. Istintivamente gli prendo la mano. Non è mai successo, neanche quando avevamo una “relazione”. Lui osserva le nostre mani e poi continua.

<< Quando ti ho visto la prima volta, mi sei sembrata una Dea, la ragazza più bella che avessi mai visto, il mio primo pensiero, per la prima volta nella mia vita, non è stato quello di venire a letto con te. Poi mi hai dato la mano, quella notte e pian piano anche tu hai cominciato a darmi attenzioni, ho pensato che sarei riuscito ad andare a letto con te. Ma qualcosa è cambiato e tu non eri più solo la ragazza irraggiungibile, eri diventata Cece, la ragazza di cui mi importava. Quel giorno, nel deserto, ho letto il messaggio che era arrivato da Gino sul tuo telefono, ed era come se il mondo mi crolasse addosso, e io ero spaventato di tutte quelle emozioni. Ho dovuto lasciarti andare, perchè l'avevo detto anche a Jess, tu non saresti mai stata felice con me. Poi tu ti sei presentata a quella stupida festa con Robby. E anche ad Halloween, quando tutti ci scambiavano per marito e moglie, per un momento ne sono stato felice, ma poi vedevo come tu cercavi di spiegare a tutti che era Robby il tuo accompagnare, e ho lasciato posto a lui, come è giusto che sia, perchè non avrei accettato di non sentirti parlare con me per altri due mesi. Ti ho detto che ti amavo, ed era vero, verissimo, e per colpa del mio capo ti ho persa per sempre. Infine dopo una serie di “sfortunati eventi” ci siamo ritrovati al tuo matrimonio. Quando sono entrato in quella stanza, e giuro che per la prima volta in vita mia non era fatto di proposito, ho capito. Mi stavi supplicando con quei tuo grandi occhi marroni, mi supplicavi di portarti via da qui, e ci ho provato in tutti i modi a sabotare questo stupido matrimonio, ho finito anche per perdere Elizabeth. E alla fine,hai fatto tutto da sola, perchè te la cavi molto meglio senza di me >> conclude il monologo, troppo lungo per uno come Schmidt. Alla fine volge lo sguardo verso di me, ha negli occhi il tormento di chi capisce di aver perso tutto. Senza esitare gli prendo il volto nelle mani e lo bacio. Non c'era mai stato amore nei nostri baci, non come in quello, o forse sono io a non essermene mai resa conto.

<< Sono stata io a scegliere per te >>

<< Ma.. >>

<< Lei ha capito che non era di te che era innamorata, ma di Ciccio, e tu non sei più lui >>

Schmidt mi guarda, poi abbozza un sorriso, forse è per questo che mi sono innamorata di lui.

<< Sai questo vestito ti dona molto, ma forse starebbe meglio sul pavimento della mia camera>>

Lo guardo e scoppio a ridere mentre mi prende in braccio per portarmi a casa.

<< Non ti dirò mai quelle due paroline, lo sai vero? >> domando per sicurezza

<< O baby, dopo stanotte non smetterai mai di dirmele >> mi risponde sorridendomi malizioso per poi chinarsi a baciarmi.

Si lo amo, e lui mi ama. Questo basta a renderci la coppia più stramba che ci sia.

  
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