Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: 1a1a_92    18/08/2013    0 recensioni
Gaia una ragazza di Milano di vent'anni riceve un' offerta di lavoro a Los Angeles come ragazza alla pari, per lei è un esperienza del tutto unica. Conoscerà i tokio hotel per un caso del tutto fortuito e tra pianti, battibecchi e sorrisi ne succederanno di ogni!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2. Girovagando con Meddi.

“Gaia voglio andare al centro commerciale!” esclamò Meddi mentre eravamo nella sua cameretta  che la stavo aiutando a vestirsi “Va bene a quale vuoi andare?” gli dissi mentre gli stavo facendo la coda alta “a quello dove ci sono le palline!”. A quella risposta un grosso punto interrogativo mi stava giungendo…. Quale cavolo di centro commerciale stava parlando? Già non ero esperta perché ero li da un paio d’ore ma almeno con il nome sarei riuscita arrivare ma con una descrizione del genere no, come potevo arrivarsi, non potevo mica scrivere nel tom tom “centro commerciale con le palline all’interno”. Avrei dovuto indagare più approfonditamente.
Io: “Meddi qual è il centro commerciale con le palline io non lo conosco”
M: “E’ quello vicino al lavoro del mio papà” e grazie al cavolo dove lavorare il padre! Facendomi venire un lampo di genio mi ricordai il foglio con tutti gli indirizzi utili che il sig. Gibbon  mi aveva lasciato e poi dissi “Meddi prendi Kelly (la sua bambola preferita) che andiamo al centro commerciale”
M: “Yes!” e sorridendo verso Kelly la prese tra le braccia e poi mi diede la manina per scendere le scale. Dopo aver cercato l’indirizzo del lavoro del Sig. Gobbon lo importai sul navigatore e partimmo con la mia nuova macchia. Era semplicemente meravigliosa.
Quindici minuti dopo eravamo davanti allo studio di registrazione e con mia grande sorpresa scoprì che lui lavorava per l’ universal iniziai allora a capire il perché di tutti quei soldi. “Qui lavorar il mio papà lo andiamo trovare Gaia eh andiamo!”
Io: “No Meddi non possiamo il papà è molto impegnato, ora però parcheggiamo qua che camminiamo fino al centro commerciale va bene?”
M: “Va bene” e facendola scendere gli presi la manina e poi gli dissi “Meddi cosa ti piacerebbe fare da grande?” mi piaceva porre sempre quella domanda hai piccoli perché rispondevano sempre con sogni assurdi che mi facevano sorridere e nello stesso ritornare bambina.
M: “La parrucchiera”
Io. “ohh che bella! Da grande allora diventerai la mia parrucchiera personale ?”
M: “Certo!” e ridendo mi porsi verso di lei e gli diedi un bacino sulla testolina bionda. Tornando a camminare sentì qualcuno urlare “Gaia gaia!” voltandomi vidi il sig. Gibbon che stava vevendo verso di noi Meddi con la manina lo salutò “salve sig. Gibbon! Io e Meddi stavamo andando al centro commerciale”
Sig. G: “Ah bene! Stavo uscendo a fumare la sigaretta e ho visto la macchian parcheggiata e quindi vi ho cercato nei paraggi, volete entrare ?” guardando Meddi che mi fece un sorriso speranzoso dissi “Va bene Meddi prima me lo aveva chiesto ma non sapendo se potevamo disturbare gli ho detto di no” sorridendomi lui disse “Hai fatto bene! Però ora sono in pausa se così possiamo dire quindi potete entrare che così ti faccio vedere uno studio di registrazione, ne hai mai visto uno per caso?” felice come una pasqua gli risposi con la testa di no “Sarei molto contenta di vederne uno” aprendomi la porta mi fece entrare e ringraziando lo seguì “questa è la firma di Britney Spears una volta era venuta qua a registrare!” guardando il muro con la firma di Britney rimasi ferma per qualche secondo a venerarla “Posso fargli una foto io adoro Britney Spears” ridendosela disse “Passami pure il cellulare che te la faccio con te vicino alal firma”
Io: “Grazie Sig. Gibbon, Meddi vieni anche tu” lei sorridendo mi distese le braccia in segno di prenderla in braccio, io senza ribattere la presi e poi con un dito indicai la firma e chiedi anche a lei di farlo. Inutile dire che venne benissimo!
Dopo camminate varie nei diversi studi e dopo racconti vari disse “Oggi abbiamo un gruppo che sta registrando un loro nuovo album, te lo faccio conoscere” curiosa dissi “Ah che bello si! Chi sono?”
Sig. G: “I Tokio Hotel” a quelle parole rimasi paralizzata per un secondo, non ero una grande Fan ma in fin dei conti stavo per conoscere un gruppo che avevo visto migliaia di volte su giornali e canali televisivi, era normalissimo quella paralisi momentanei agli arti inferiori. “Gaia tutto bene?”
Io: “Ohh si tutto benissimo!” e facendo un sorriso tirato lo seguì in silenzio, entrando sentì due persone batibecchiare in tedesco tra di loro e non capendo quanto stavano dicendo mi misi a ridere, sarà stata anche il nervoso fatto sta che loro si accorsero di me e smisero di parlare. Sentendomi il colpa dissi “I’m sorry ! Non volevo interrompere nulla ah e non so nemmeno il tedesco” appena conclusi la frase loro scoppiarono a ridere e dopo essersi ripresi uno di loro che aveva i rasta e individuandolo come Tom disse “Figurati non ti preoccupare stavo discutendo con quel bradipo di mio fratello su una cosa della canzone che stiamo registrando” senza dire nulla il biondo che individuai come Bill rispose dicendo “Io bradipo?! Parla quello che ci prova con qualunque cosa purchè respiri! Comunque molto piacere sono Bill” e dandomi la mano gliela strinsi “Molto piacere Gaia!”
Tom: “Io sono tom invece scusami” e porgendomi anche lui la mano gliela strinsi “Gaia!”
Bill: “Non sei americana giusto?”
Io: “Da cos alo hai intuito?” facendo un sorrisino “Da come lo parti beh siamo tutti quanti degli stranieri qua a parte il nostro capo e la piccola Meddi” e avvicinandosi a lei gli accarezzo la testa e come ricompensa ebbe un bacio sulla guancia.
Sig. G: “Dove sono Gustav e Georg?”
Tom: “Sono di la che stanno ascoltando la musica” e senza dire nient’altro prese un cuscino dal divano e lo butto nell’altra sala, solo che non vedevo nulla ma sentì solo una voce dire qualcosa in tedesco, Tom ridendosela disse in americano “Abbiamo ospiti!”. Poco dopo arrivano altri due ragazzi che definì come Georg e Gustav “Hello!”
X: “Hello! My name is Georg!”
X: “I’m Gustav nice to me too!” e porgendomi la mano  la strinsi ad entrambi.
Sig. G: “Ora vi lasciamo lavorare e Meddi e Gaiai vanno al centro commerciale, continuate a lavorare voi” e senza dire nient’altro si avvio verso la porta per uscire “Allora ciao a tutti e buon lavoro” in coro risposero un “thanks, buona giornata anche a te”
M: “By!!!” e salutando con la manina uscimmo anche noi per avviarci al centro commerciale.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: 1a1a_92