E poi è arrivato quel giorno. 
Tutto il calore della gente racchiuso in un grande stadio; e ti guardi intorno, le persone piangono, ridono, e ad alcuni batte così forte il cuore che puoi sentirlo rimbombare nei loro petti, e alcuni hanno lo stomaco che fa i salti mortali, e altri si sentono semplicemente ma veramente vivi: forse c'entra qualcosa la coincidenza dei due significati di "live": inteso come "vivere" e inteso come un concerto "live"... forse perchè ad un concerto live ci si sente davvero vivi, ed io ne ho la prova.
Ho aspettato, aspettato e sperato per un intero anno, e poi è successo. 
E quando si spengono le luci diventi completamente sordo dagli urli che ti spaccano i timpani, e il cuore inizia a battere a mille, e il respiro a diventare irregolare;
esplosione di luci e.. booom.. eccoli. Li sul palco.
Cinque ragazzi che hai sempre e solo visto dietro ad uno schermo, che ti hanno fatto ridere e piangere, e che ora finalmente puoi avere davanti agli occhi.
Sbatti le palpebre,non capisci se è vero o è tutto un fottuto bellissimo sogno, e le lacrime scendono quandi inizi a comprendere davvero che cosa ti sta accadendo, le loro voci si uniscono in una sola meravigliosa e tu e tutte le altre li accompagnate.

Salti, lacrime, risate, sorrisi; e poi parlano, e non capisci niente di quello che dicono ma continui a sorridere come una scema, continui a ridere, a cantare, e poi quando senti le note della loro prima canzone che hanno cantato nella loro carriera capisci che quelle due ore sono terminate, e che tra tre minuti ci sarà la parte peggiore, la fine.

Tutti in riga, uno accanto all'altro, fanno un inchino, "A massive thank you to all our fans", e poi tutti insieme "Byee!" "Goodbight Italy!" "We love you" e poi c'è quel "See you soon" che ti fa
incazzare, ti fa diventare una belva perché sai che novantanove su cento non succederà, e poi spariscono dietro, non li vedi più; sembra calato il silenzio nello stadio anche se oltre duemila persone continuano ad urlare, è calata la tristezza, e l'unica cosa che ti verrebbe da fare è scappare, correre verso il dietro del palco e tirare un pugno ad ogni boyguard che cerca di fermarti, e andare da loro, abbracciarli e non lasciarli più, perché tanto lo sai, che quasi sicuramente quella è stata la prima e l'ultima volta.  

-mulljngar
(su twitter: @ehjnialler)