Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Mave    18/08/2013    5 recensioni
Sono personaggi "secondari" ma senza di loro non avremmo avuto i grandi talenti del Giappone d'oro. Una raccolta di one-shot incentrata sul rapporto tra i nostri campioni e i loro genitori.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ama quelle ombre leggere, appena accennate che si allungano, tremule sui muri e le foglioline, intrise di rugiada, attaccate l'una all'altra quasi che volessero proteggersi dai primi sentori di freddo.

Ama i colori tenui che tingono il cielo e gli acquazzoni mattutini che rinfrescano l'aria di una città ancora assonnata.

Kojiro ama l'alba.

Gli piace il vivere silenzioso di quell'ora: l'unico momento in cui può svestire il suo cuore e può concedersi di essere tenero.

Pedala in sella alla sua bici, sorpassa gradini, pianerottoli e giardini ben curati e sconosciuti, arricchiti da una copia del giornale del giorno.

Vola con la fantasia e immagina signore ben vestite, con bimbi strillanti al collo o bigodini ancora in testa, uomini tranquilli a sorseggiare una tazza di caffè o signorotti in panciolle, tra qualche ora, a ritirare quella copia. Quei pezzi di carta che faranno da diversivo alle loro colazioni.

Per Kojiro quei giornali non sono un divertimento, significano qualche yen in più. Un'esistenza più dignitosa per lui, per la mamma e per i fratellini.

Pedala e la brezza del mattino lo rinvigorisce: ha fatto una levataccia, come al solito, quando fuori era ancora tutto buio, ha girato per mezza città mentre il cielo si rischiarava e ancora non si è fatto giorno.

I giornali, la scuola, i duri allenamenti per diventare il più bravo a giocare a pallone. Sono sacrifici enormi per un ragazzino della sua età ma mai è uscito un lamento dalle labbra di Kojiro.

"Piagnucolare è roba da femminucce!"


Ammonisce così i fratellini più piccoli quando cedono a qualche infantile capriccio.

Kojiro no. Lui sembra essere nato già grande, forte e determinato. Nato per essere l'uomo di casa, il capofamiglia.


L'orologio batte le sei e mezzo. In casa sono ancora tutti addormentati e Kojiro entra in punta di piedi puntando dritto in cucina.

Avrà ancora un po' di tempo per restare solo e godersi il silenzio.

Sul tatami sono sparse stoffe di tanti colori, ditali, aghi e kimono confezionati a metà. Riverso in mezzo a quella confusione c'è un esile corpo di donna.

Kojiro non è solo.

Naoko ha lavorato fino a notte fonda, come tutte le sere e ora, inginocchiata, con le spalle curve e la testa riversa sulle braccia giunte si è addormentata in questa scomoda posizione.

Alla fine la stanchezza l'ha vinta.


Ha cucinato, pensato alla casa, aiutato i più piccoli a fare i compiti e ha ascoltato problemi e racconti dei loro figli ieri, come ogni giorno, prima di mettersi alla macchina per cucire.

Prima di tutto è una mamma. Poi una brava sarta.


Kojiro si avvicina furtivo incerto e, forse, un po' imbarazzato a quella figura diafana. La contempla e l'ammira in segreto con devozione e profondo amore: le rughe d'espressione e di fatica sulla fronte, i riccioli spettinati e disordinati che ricadono sulla fronte e sul collo, le mani callose e premurose.

Non c'è donna più bella di sua madre.

Ama sua madre al pari dell'alba. Forse un po' di più. Ed è un amore che fa male, che lo annienta e lo fa sentire un po' colpevole per timore di non ricambiare abbastanza l'affetto di lei.


Prende una coperta e gliel'appoggia sulle spalle, tuttavia era un sonno leggero da cui Naoko si ridesta a quel lieve contatto.

Spalanca gli occhi, si stiracchia come una gatta e scatta in piedi pimpante come se avesse fatto una bella dormita.

Regala a Kojiro un delicato, caldo e tenero sorriso.

"Tutto bene a lavoro?"

Lavoro. Che parolone! Come lo fa sentire importante, quanto orgoglio vibra dalla voce della mamma.


"Al solito!"

Smozzica, introverso e scontroso, al solito lui. Naoko allontana i fili per ricami, i pantaloni da accorciare, i vestiti da riassettare e si avvicina al piano cottura.

"“È quasi ora di scuola. Ti preparo una buona colazione!"

Recupera le bustine da tè e il bollitore. Svelto, Kojiro glielo toglie di mano e si affaccenda a riempirlo d'acqua.

"Lascia, faccio io!"

Naoko continua a sorridergli, grata di quelle attenzioni che ha per lei. Prima di tornare a sedersi, fa una carezza a Kojiro.

Non dice niente. Un gesto spesso parla meglio di mille parole.


Kojiro si sfiora la gota come a voler intrappolare quella carezza e portarla con sé per tutta la giornata, poi si volta di scatto, un po' maldestro, e stampa, al volo, un bacio a Naoko.

È questa l'ora del giorno che più ama. Quando tutto e tutti dormono. Quando lei è lì solo per lui e non deve spartirla con gli altri. È un momento solo suo e di Naoko.


*** **** ***

Ringrazio le care ragazze che mi hanno suggerito i nomi di alcuni genitori dei nostri calciatori. Per gli altri mi affiderò alla fantasia^^

Grazie di cuore. Spero apprezziate questa seconda one-shot!

A presto!

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Mave