X.
“E,
mi domando, accumulare bei ricordi, non è forse la sola cosa
che
possiamo fare nella vita?”.
– Banana
Yoshimoto –
Dacché Belle viveva nel Castello Oscuro
non aveva mai udito alcun rumore: sembrava, infatti, che
Rumpelstiltskin si muovesse a passi cadenzati, talvolta aveva
ingenuamente ipotizzato che potesse volare. Ecco perché
quando Belle
udì il suono di un violino si precipitò
immediatamente in direzione
di quella melodia e, con sua somma sorpresa, si trovò
all'interno di
un grande salone.
Belle si guardò alle spalle, come per provare
a se stessa che quell'immagine fosse reale, non ricordava di aver mai
visitato una stanza simile. Anche perché dimenticarsi di
tale
maestosità era pressoché impossibile: i lampadari
erano grandi lumi
che inviavano dei riflessi cristallini direttamente sulle ampie
vetrate, le tende erano di un rosso pregiato e intenso, mentre il
pavimento sembrava una distesa infinita di mattonelle.
«Dall'espressione
sul vostro volto direi che il salone risulta cosa gradita».
Rumpelstiltskin sbucò improvvisamente da un angolo,
spaventandola: non che Belle ne fosse intimorita, ma sapeva quanto il
suo padrone potesse diventare crudele con coloro che non rispettavano
le sue regole.
«È molto bello», disse Belle,
guardandosi
intorno. Quello era un aggettivo effimero, lo sapeva, ma nel
complesso il salone era così stucchevole da lasciar quasi
senza
parole. «Perdonatemi, sono entrata senza permesso all'interno
di
questa stanza e...», Belle fece per allontanarsi ma la voce
di
Rumpelstiltskin frenò i suoi passi.
«Fermatevi, vi prego. Ho
creato questo salone proprio oggi, non vorrei essere l'unica persona
ad ammirarlo».
Rumpelstiltskin la invitò con un gesto a seguire
i suoi passi, facendole capire che poteva sentirsi libera di
commentare in positivo o in negativo qualsiasi cosa fosse o meno di
suo gradimento.
«Non dovete pensarla così. Se posso
permettermi... qui potrebbero entrare centinaia e centinaia di
persone, se solo voi voleste».
Belle non era riuscita a
trattenersi, la sua lingua tagliente era stata più scaltra
del
raziocinio: d'altronde, quello era stato un difetto che suo padre le
aveva sempre rimproverato nel suo villaggio d'origine e, pur
tuttavia, lei si era dimostrata sempre più ostinata.
Rumpelstiltskin
si voltò, esordendo con una delle sue battute di spirito:
«E come
proporreste di svecchiare l'immagine del Signore Oscuro, mia cara?
Non credo che un paio di luci colorate cancelleranno la memoria dei
nostri ospiti».
«Ma un paio di buone azioni potrebbero,
sapete?», domandò retoricamente Belle, prendendo
le mani
dell'Oscuro tra le sue. A differenza di quel che pensava erano calde,
di un tepore che la riscaldò istantaneamente.
Stavolta
Rumpelstiltskin non rispose, per un attimo le sue sicurezze
sembrarono vacillare. Belle allora spezzò quell'attesa,
voltando il
viso dalla parte destra: «Ditemi, per chi suona questa
musica?».
«Per chiunque voglia ascoltarla. Per il Castello Oscuro, per
me,
per voi»,
Rumpelstiltskin calcò in particolar modo l'ultima parola,
Belle lo
recepì immediatamente.
«In questo caso...», sibilò Belle,
accettando la mano che Rumpelstiltskin le aveva appena offerto.
«Una
dama che si rispetti potrebbe mai rifiutare un ballo?».
Rumpelstiltskin le mostrò un sorriso sincero, poi rispose:
«Una
dama forse potrebbe, ma per una principessa sarebbe
sconveniente».
Belle poggiò la mano sulla spalla dell'Oscuro,
mentre quest'ultimo la strinse a sé: sembrava che la musica
fosse in
sincrono con i loro passi, nel momento stesso in cui la
tonalità
salì di un'ottava Rumpelstiltskin la fece roteare al centro
della
sala. Solo quando i loro sguardi si incrociarono nuovamente, Belle
disse: «Ma... dovreste saperlo bene, ormai non sono
più una
principessa».
Belle volteggiò per un paio di secondi, prima che
Rumpelstiltskin le rispondesse: «Ed io non sono un principe.
Ditemi, cara, chi di noi due è più inadatto a
ballare al centro di
una sala?».
Belle esibì un sorriso, poiché per la prima volta
comprese che dietro i sorrisi sghembi di Rumpelstiltskin c'era una
persona – un
uomo comune, come
lo aveva precedentemente apostrofato –, come tutti gli altri,
il
quale desiderava solo un ballo con la sua bella e nulla più.
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Diciamo
che questa fan fiction si potrebbe collocare dopo “Skin
Deep”,
Rumpelstiltskin ha creato questa stanza ma sa che sarà il
solo a
vederla, ha alzato il volume dei violini per
“chiamare” Belle e
invitarla così a ballare. In questa storia Belle capisce,
verso il
finale, che l'Oscuro prova qualcosa per lei, in sostanza. E...
niente, io desidero tanto vedere questa scena. *_*
Ah, una cosa
che mi ero dimenticata di dire in precedenza: le storie ambientate
nel mondo delle favole sono al passato, quelle ambientate a
Storybrooke o in futuro sono al presente, ho seguito lo
“schema
passato/presente”, tipico di OUAT.
La citazione iniziale
proviene da: “Un viaggio chiamato vita”,
Banana Yoshimoto.
Vorrei ringraziare anzitutto chiunque abbia recensito questa
storia: Euridice100, Lilly_93, shika,TheHeartIsALonelyHunter
e
Cla90. E a tutti coloro che l'hanno inserita tra le
preferite/seguite/ricordate: shika, Lilly_93, Anya85,
Clitemnestra_Artemisia, Emily Gold, Euridice100, Frasca94, Samirina,
SaRa_93, tykisgirl.
Un grazie ulteriore a quelle anime pie
che si son fatte insieme a me pare mentali tramite Facebook e Twitter
e hanno contribuito, indirettamente, alla mia ispirazione!
XD
Mentre, passando ad altro, presto vedrete online alcune fan
fiction:
- Una raccolta (capitolo unico) Rumbelle
– 100 moments e dialoghi Rumbelle. Saranno divisi in blocchi,
ognuno contenenti uno specifico argomento.
- Una FrankenWolf
(Dr Whale/Ruby), sarà una flashfic. È un'altra
delle coppie che amo
di più, devo scriverci qualcosa.
- Una raccolta (capitolo
unico) ispirata alla challenge “64_damn_prompts”,
leggerete sessantaquattro frasi, ognuna dedicata a una coppia diversa
(si ripeteranno solo due coppie: Snow/Charming e
Rumpelstiltskin/Belle. Preparatevi a sessanta coppie differenti. XD).
- Progetto molto futuro: una one-shot Aladdin/Jasmine
ambientata nella prima stagione – quindi, quando ancora la
maledizione era in corso – seguirà lo
“schema”
passato/presente, proprio come in OUAT. Siccome Adam non mi risponde
su Twitter, mi tocca lavorare di inventiva. XD
Grazie a tutti
per l'attenzione, la raccolta si chiude qui! :)
Kì.