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Autore: Zich    18/08/2013    1 recensioni
ATTENZIONE - WARNING
Questa storia contiene blasfemia, linguaggio forte, scene di violenza ( in tutti i sensi, dal sangue allo schifo più totale)
e tante altre belle cose. Per questo, consigliamo la lettura a un pubblico che non se ne freghi assolutamente niente.
Detto questo, auguro a tutti i lettori buona lettura, e spero vivamente, che questo Aborto in formato Word sia di vostro gradimento .
Mi scuso in anticipo per l'eccessivo uso dei puntini sospensivi o di frasi ecc. ecc. scritte interamente con le lettere maiuscole .
Buona lettura.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Eravamo su un Biplano mal ridotto, io guidavo, gianny si disperava.

  • Come siamo riusciti a procuraci il biplano senza dare nell'occhio!! - domandava gianny terrorizzato dal modo in cui guidavo - e soprattutto com'è possibile che tu sappia guidare un biplano!!

  • Certe cose, è meglio non saperle! - risposi io atteggiandomi come una spia dei servizi segreti

E improvvisamente, spuntò alle nostre spalle il conduttore di Mistero,

  • ed eccoci qui, sul Biplano misterioso, col pilota della leggenda ...- tentò di introdurre quello

  • AAAAAAAH, BUTTALO FUORI!!!! - imperai io a gianny, che prese quel pelato per la giacchetta, e lo scaraventò fuori il finestrino.

  • Salvo – affermò gianny

  • così sembra … così sembra – controbattei io

  • DANIELEEEEEEEEEEEEEEEEE, TORNA A STUDIARE FRANCESEEEEEEE!!!! - gridò mia madre al di fuori del biplano, mentre nuotava a rana nel cielo.

  • Oddio … - rispose il gianny shockato

  • Madre è Agosto!! - risposi

  • Agosto il cacchio!!! - disse lei, trasformandosi in una sorta di cobra gigante con le ali, che avvolse il biplano con l'intenzione di stritolarlo

  • Questo, va oltre ogni mia più rosea aspettativa – disse la regina di fiori, materializzatasi alle nostre spalle, come il tizio di Mistero

  • Ma che cazzo sta succedendo!!!! - chiese gianny nel panico più totale

  • E io che cazzo ne so!!!!!! - risposi buttandomi dall'aereo

Subito dopo, gianny mi seguì armato di paracadute e fucile.

Io, dopo ore e ore di caduta libera, mi sfracellai al suolo, come un meteorite, mentre gianny, come una foglia, atterrò a pochi passi da me, ma non riuscì ad evitare la mia enorme pozza di sangue.

In quel momento, mentre gianny si disperava, si avvicinò un verme al cratere dove ero “sepolto”, estrasse una staffa bianca con la cima avvolta da un cerchio luminoso, si vestì da prete, e quando l'invertebrato agitò in modo buffo la staffa, un enorme raggio di luce investì il mio cadavere.

  • IO SONO ANCORA QUÀ – dissi

  • eeeh già... - rispose giovanni

  • ok, adesso? Siamo sperduti in una foresta a metri e metri dalla civiltà, dove andiamo??? - dimandai

  • guarda che la città si vede da qui, non è che ci vuole molto ad arrivarci- puntualizzò il gianny

  • ok, in marcia allora...- ordinai io

Ma, mentre mi accingevo a prendere con me il verme che mi aveva salvato la vita, uscì dalla foresta un tizio seguito da un cameraman, che prese il verme e se lo mangio. Mentre lo masticava, si girò verso la telecamera e disse:

  • Proteine! Non sarà saporito, ma pur di sopravvivere si deve essere disposti a tutto! - disse quel bastardo traditore mangiatore di vermi.

Mentre guardavo quell'essere ignobile, mi girai verso gianny, che stava andando in escandescenza anche lui, e dissi

  • oh, be, fa niente, andiamo, mi scoccio di vendicare quel verme – dissi

  • ok – rispose gianny

E in quel momento mentre ce ne andavamo, dal petto del “esperto di sopravvivenza” , uscì, aprendosi la strada con gli artigli, uno Xenomorfo sulla cui testa vi era il verme, che sembrava lo stesse cavalcando.

Intanto, io e gianny, eravamo giunti al raduno delle fan di Justin biber.

  • Eccoci qua – disse gianny

  • Perfetto – affermai

  • quando ti sei vestito da napoleone bonaparte, e soprattutto, da dove sono usciti quei fanti e quel cannone!!! - domandò giustamente gianny

  • TU NON HAI VISTO NIENTE – dissi facendo uno strano movimento con le mani

  • Arcieri fuoco!!! - diedi l'ordine ai miei fucilieri di far piovere i gavettoni addosso alle fan di Justun biber.

I gavettoni contenevano i liguidi più svariati, dalle urine ai liquami delle fogne, dal vomito ai “““milk shake””” più svariati.

Quell'apoteosi di liquidi orripilanti, cadde violentemente sui fan, che invece di uno sputo, si beccarono un ulteriore pioggia di vomito da parte del loro idolo.

  • perfetto, adesso... SI SALVI CHI PUÒ!!!- gridai

Iniziammo a correre come dei forsennati, mentre una folla inferocita maleodorante, ci inseguiva armata di forconi, picche, asce ecc. ecc.

Mentre correvamo, fummo affiancati da Usain Bolt :

  • salve ragazzi, gradite un po' di thè?? della roba buona?? - chiese il missile umano

  • no grazie, piuttosto, vorremmo un passaggio se non ti dispiace- chiesi io

  • nessun problema, salite sulla portantina. - disse il cugino nero di Flash, estraendo da una tasca una sorta di portafoglio che sbatté come si fa coi tappeti, e diventò una portantina. Saltammo al suo interno, e mentre Bolt ci portava in salvo, fummo affiancati da un vecchio con un guscio di tartaruga sulla schiena, che volava su una nuvola gialla

  • ma è il genio delle tartarughe di Dragonball??? - chiese gianny stupito, e mezzo morto per la corsa

  • non ne ho la benché minima idea, non ci somiglia proprio – dissi io

  • che avete da gardare!? Fatevi i fatti vostri! Accellera spongbob – ordinò il vecchio alla nuvola, alla quale spuntò un naso e dei buffi denti, ma prima di poterla identificare, la nuvola era sparita.

  • Noi non abbiamo visto niente – dissi io girandomi verso gianny e facendo l'ennesimo movimento strano con le mani.

  • E come potete ben vedere, alla vostra sinistra, ecco a voi, PEPSIMAN!! - disse il velocista come fosse una guida turistica

  • Pepsiman!!!! - si udì quando guardammo Pepsiman

  • Pepsiman mi dai una lattina di pepsi?? - chiesi io

  • FERMATE IL MONDO VOGLIO SCENDERE!!!! - disse gianny

Intanto il sole stava tramontando e noi ci dirigevamo fieri, verso l'orizzonte sorseggiando pespsi ghiacciate (non posso dire cocacola altrimenti il Pepsiman mi uccide).

Questo e quanto è successo fino a quel pomeriggio, poi, quando scese la notte, Bolt ci lasciò in un cimitero, e sparì nella nebbia accompagnato da pepsima, di fronte a noi, la fermata del treno con altri nostri amici che ci aspettavano da ore.

Questo e tutto quello che ricordo, perché poi venni colpito dietro la nuca, dal “genio delle tartarughe” e caddi al suolo.




Angolo dell'autore: merda... è venuto leggermente più lungo di quanto pensassi, mi scuso in anticipo nel caso mancassero delle descrizioni, per gli errori / orrori di ortografia, ecc. ecc. spero vivamente sia di vostro gradimento, vi invito a recensire per farmi capire quanto faccia effettivamente schifo questa storia e vi auguro buona lettura

  
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