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Autore: SunriseNina    18/08/2013    2 recensioni
2° posto nel concorso "A sentence to write" di Alyssia Black/PiccolaStellaSenzaMeta".
Agosto 1997, Hogsmeade. Il mondo, su cui incombe l'ombra dell'imminente Seconda Guerra Magica, è paralizzato dal terrore: non è ormai più tempo di lasciarsi andare a speranze vane e sogni impossibili. Ma c'è chi non è d'accordo, chi non ha intenzione di arrendersi: ed è qui che, in una tenera notte estiva, troviamo i discorsi di due giovani maghi alle prese con il loro destino.
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Si era ormai diffusa ovunque una sorta di ansia scalpitante. Un terrore malcelato si leggeva negli occhi smarriti della gente, nei discorsi sussurrati, nelle finestre sprangate.
«Sarà un anno difficile.» mormorò, più a se stesso che all’amica.
Luna si voltò verso di lui: «Si risolverà tutto. Basterà lottare.»
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Luna/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Discendo da una stirpe nota per il vigore della fantasia e l'ardore della passione.
Gli uomini mi hanno definito pazzo, sebbene non risulti ancora chiaro
se la pazzia sia, o no, il grado più alto dell'intelletto. […]
Coloro che sognano ad occhi aperti conoscono molte cose
che sfuggono a quanti sognano solo dormendo.
 
~ Edgar Allan Poe, “Eleonora”

 
 

 

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Neville sentì un brivido di freddo corrergli su per la spina dorsale: la brezza aveva iniziato a spirare per i campi nei dintorni di Hogsmeade.
«Saranno quasi le quattro… non hai sonno, Luna?»
«Come potrei? Sono troppo elettrizzata!» rispose, mentre sul suo viso si allargava un sorriso giulivo.
Neville scosse la testa con arrendevolezza: non aveva la pretesa di comprendere i pensieri della ragazza. Sentiva di esser già enormemente fortunato ad esser lì con lei, sdraiato su un manto d’erba ad osservare il firmamento. Voltò leggermente il capo, osservando Luna: i suoi capelli biondi erano sciolti sulle spalle, lievemente smossi dal vento, e ogni tanto andavano a coprirle il viso. Con ogni probabilità, non era mai stata più bella.
Come mai Luna aveva scelto proprio lui, per quel bizzarro proposito di guardare l’alba insieme? Non che gli dispiacesse, anzi: la convivenza estiva con sua nonna era terribile, e quell’appuntamento stravagante era un ottimo pretesto per fuggir di casa.
In realtà, quella tensione non scorreva solo tra le mura domestiche: si era ormai diffusa ovunque una sorta di ansia scalpitante. Un terrore malcelato si leggeva negli occhi smarriti della gente, nei discorsi sussurrati, nelle finestre sprangate.
«Sarà un anno difficile.» mormorò, più a se stesso che all’amica.
Luna si voltò verso di lui: «Si risolverà tutto. Basterà lottare.»
Neville non riuscì a trattenere un sorrisetto disilluso: lottare! Chi, loro, studenti inesperti? Se si fossero opposti ai Mangiamorte avrebbero solo prolungato la propria agonia. Erano destinati a soccombere al Male che stava dilagando.
«Sarebbe tutto inutile, ormai…» sospirò.
Luna corrucciò la fronte e gli si fece più vicina: «Non è tutto perduto, noi non lo siamo. Vedrai che potremo farcela.»
Quegli occhi cristallini puntati su di lui lo fecero momentaneamente arrossire, ma si ricompose subito: «Non abbiamo speranza di opporci a loro. Sii realista.»
«Non sai nulla.» disse lei, con voce particolarmente ferma.
«Nemmeno tu, Luna. Ma almeno io non sogno ad occhi aperti.»
«È questo quello che pensi?» lei si stese sul terreno accanto a lui, diminuendo ancor di più lo spazio che si frapponeva tra il suo sguardo intenso e il viso imbarazzato dell’altro.
«Ti rivelerò una cosa, Neville: coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.» rivolse il viso verso l’orizzonte che iniziava ad assumere vaghi toni rossastri «Forse le altre persone quando arriverà quest’alba smetteranno di sognare… ma io non lo farò.»
Neville la osservò: era indomabile, libera e sognatrice. Finalmente capì perché ne era così innamorato, e capì anche che Luna non lo aveva invitato a guardare un’alba qualunque. Voleva osservare il mondo intero risorgere, e lo voleva fare al suo fianco.
Le prese la mano, senza dire una parola.
 
«Aspetterò l’alba con te, Luna.»
«Sono sicura che la vedremo.»
«Anche io sono sicuro.» strinse ancor di più il suo piccolo palmo «Mi fido di te.»
Il cielo si tinse improvvisamente d’oro.



















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Note Autrice:


Essendo un'amante di Poe e del personaggio di Luna (nonché, come penso si intuisca, della coppia NevillexLuna) ho deciso di inserire l'intera citazione dell'autore perché mi sembravano parole degne del personaggio di Luna Lovegood.
La storia partecipa al contest "A sentence to write" di Alyssia Black/PiccolaStellaSenzaMeta".




~ Nina


   
 
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