Il sogno
Da quando Edward mi aveva lasciata ogni notte ero tra le braccia di
un Morfeo alquanto sadico che voleva regalarmi e poi togliermi quello che da
sveglia non potevo avere.
Quella sera mi ero addormentata furiosa con quel pirla ed enigmatico
del mio migliore amico.
“Hai bisogno di dormire per poter riflettere meglio, infondo lo sai
cosa mi sta succedendo!” mi disse prima di lasciarmi con altre domande.
Mentre stavo sognando mi ritrovai nella spiaggia di La Push quando
incontrai Jacob ,dopo essermi trasferita a Forks, ed era ancora quel ragazzino
sorridente e dai lunghi capelli neri che avrebbero fatto invidia a tutte le
modelle ,quando scherzando mi raccontò delle leggende dei quielutes.
“ (…) Secondo u’altra
leggenda, la nostra gente discende dai lupi, e i lupi sono nostri fratelli da
sempre. Le leggi tribali ci vietano ancora oggi di ucciderli. E poi ci sono le
storie che parlano dei freddi (…)”
Quando il mio migliore amico finì quella frase mi ritrovai in una
camera da letto dove faceva molto caldo e mi ritrovai ad indossare solo un
completino intimo di pizzo nero ,ma anche con quella sudavo.
“ED Edward fa caldooo” dissi spostando il mio sguardo dall’altra
parte dell’enorme letto sulla quale mi trovavo.
E lui senza parlare mi si avvicinò e con il suo corpo gelido mi fce
sentire meglio, ma poi se ne andò e io rimasi delusa, dopo di che il sogno
cambiò e mi ritrovai che leggevo una storia a due bimbi dai capelli ramati e la
bimba aveva gli occhi cioccolato come i miei mentre il bimbo erano verdi come
quelli del padre da umano.
Iniziai a leggere la storia “C’erano una volta zecche e pulci che
nocevano alla salute dei nostri amici a quattro zampe , ma così la fatina buona
preparò un intruglio per aiutarli …”
“Mamma, possiamo dare questa porzione al nostro Jacob” disse la
bambina
“Così Jacob fiirà di grattarsi le pulci e soffrire” mi disse il
bimbo per poi chiedermi” mamma, posso aiutare Nessie a dare la medicina a zio
Jake!”
“Va bene bambini, andiamo insieme”
Nella stanza accanto c’era il mio Jacob in versione jack rassel e
mi svegliai urlando per la sorpresa, ma che posto era Forks! Tutte le leggende
erano vere cosa era rimasto di reale?
Dopo poche ore andai dal mio amico per dirgli che avevo scoperto la verità.
Il cucciolo stava ancora dormendo ,ma si sveglio dopo poco e nel
frattempo mi chiedevo se avesse fatto tutte le vaccinazioni e messo il cip.
“Ciao Jake, dovrei parlarti” dissi appena entrò in soggiorno
“Ok, andiamo fuori”
Così ci incamminammo e dopo un po’ mi decisi a parlargli.
“Jake, ora so tutto ma dovresti evitare di saltare addosso alle
persone”
“Che, cosa! Non sono il giusto mostro per te” disse improvvisamente
adirato quel cucciolo del mio amico.
“Non è quello che intendevo! Stai calmo! Non hai ancora fatto
l’antirabbica?”
“Perché la dovrei fare?”
“Perché sei un jack Russel, potremmo iscriverti a qualche
competizione canina, dai su potremmo fare qualcosa insieme?”
“Io non sono un Jack Russel, sono un lupo dal pedigree illustre che
vanta di una nobile discendenza” rispose orgoglioso e un po’adirato perché
l’avessi scambiato per quel simpatico ma molto vivace cagolino
“ma io ho le prove, non sei tu che salti in queste foto?”
Note: Questa shot comica me l'ha ispirata anche la mia cucciola che è un incroccio tra cocker e jack russel ma non è il cane della foto. Spero che vi piaccia questa storia e anche le foto,buona lettura e buona domenica