Sono fatto cosi, amo fama e successo, ma amo anche lei, quale scegliere?
Non ho avuto tempo...

"Verrai?"
Gli chiesi aspettando un si.
"Non lo so, ce sempre cosi tanta gente, devo decidere."
Sapevo di già che quello era un no, allora la salutai pregandola di decidere e chiusi la chiamata,
mi avvia in macchina, la band mi stava aspettando nel backstage, tremavo si ma non per il concerto
avevo paura che non fosse venuta, e io l'amo solo che quei concerti portano fama e soldi e io dovevo scegliere
avevo già detto di si alla band per questo concerto, ma sarei andato dopo da lei, proverò a passare la notte li,
e' sola in casa e il suo quartiere non è dei più sicuri.

"ehi bello". Questo era sempre il saluto di John, e io rispondevo uguale, ormai era una tradizione.
"siete pronti?" a quella domanda rispondevo sempre di si, ma non lo ero stavolta, avevo paura che dopo
lei non mi avrebbe guardato più in faccia, ma se fosse venuta, l'avrei fatta salire sul palco, so che lei odia
essere al centro dell'attenzione, ma un po di fama fa bene a tutti, domani saremo sui giornali di tutto il mondo
e la sua foto con me accanto sarà da prima pagina, cosi si risolve tutto, fama per lei e una bella notizia per i media
e i paparazzi.

Salimmo sul palco, c'era già un po di gente ma sapevo che ne sarebbe arrivata dell'altra, ma lei non c'era.
"iniziamo con le prove?" eravamo tutti tranne John, il mio migliore amico e batterista, era sempre in ritardo,
arrivò sul palco e iniziammo le prove, suonavamo bene e io cantavo e mi muovevo da dio sul palco, questo
faceva di noi la band del momento, ma avevamo chi ci amava ma anche chi ci odiava.
Quella poca gente che c'era era già in delirio per le prove, vi potete immaginare per il concerto che casino,
andavamo bene e le prove erano sempre il top, la gente poteva anche avvicinarsi al palco, e noi firmavamo qualche
autografo nel mentre io e gli altri ci riposavamo.
Sembrava che ci fossi solo io per i fan, ma io facevo di tutto per far capire al mondo che eravamo una Band,
e senza di loro non sarei arrivato da nessuno parte, non litighiamo mai, siamo uniti, una vera band.

L'ora dell'inizio era vicina, ma lei non era ancora arrivata, e oramai lo stadio era pieno.
"Iniziamo?" mi chiese John, io gli risposi di si, sempre guardando la folla.
"Lei, è arrivata?" continuò, io scossi la testa, e lui mi disse di stare tranquillo.
"Dopo hai un passaggio sicuro per andare da lei, ti ci porto io, ma ora diamoci dentro!"
Il "Diamoci dentro" di John era sempre la carica per andare avanti, allora iniziammo.

-Durante il concerto arriva un messaggi che dice: "Hai scelto la fama, adesso a me mi puoi dimenticare."-

Lo lessi durante una pausa, e gli risposi che sarei andato da lei a fine concerto per chiarire.
Questo sarebbe stato il mio ultimo concerto se avesse voluto.

Il concerto era andato alla grande, folla in delirio, flash da ogni dove,
io e john però corremmo alla macchina e ci avviammo verso casa sua, dovevo dirgli che l'amavo, ero pronto.
La strada era deserta, forse tutta la gente era ancora nello stadio sperando di beccarmi per autografi e foto,
no avevo di meglio da fare.
John era quasi al verde di benzina, allora gli dissi che si fermasse a fare rifornimento.
Si fermo a una stazione non lontana da casa sua, la vedevo addirittura, le luci erano accese, lei era al computer.
"Vado a prendere le sigarette." dissi a John, e scendemmo insieme, lui a fare benzina, io entrai nella baracchino,
presi le sigarette, andai verso il cassiere per pagarle ma sentii un colpo, era una macchina che si era fermata di botto davanti alla baracchini,
entro un uomo a volto coperto, riconobbi pero la voce quando disse "dammi tutti i soldi" al cassiere, era il fratello del mio amore, stavo per dire,
"Ehi Robert, ma che cazzo stai facendo." quando lui mi vide per primo.
"Tu sei quella fighetta famosa che ha fatto soffrire mia sorella!?" mi disse minaccioso.
"Tranquillo Rob, sto andando da lei, l'amo e glielo dirò!" gli dissi.
"Cazzo mi chiami per nome?! Muori stronzo"" partì un proiettile, caddi a terra mentre la macchia sgommava via.

Adesso tutti i giornali parleranno di me, come sempre, diranno che ero davvero una brava persona, ma io ero come sono ora,
freddo, vuoto, il mio corpo giace su un pavimento di una baracchino, i miei fan a pezzi, lei che pensa che non arriverò più e si
addormenta con il pensiero di dovermi dimenticare il giorno dopo, ma verrà a scoprire la verità 5 minuti più tardi.
"La Rock star della Band più famosa al mondo è morta assassinata da uno sconosciuto, forse un fan? forse una morte degna di un mito come John Lennon?"
Questo verrà scritto su tutti i giornali, questo sarà la vera notizia, lei non saprà mai che l'amavo, sarà John a dirglielo.

John, tu che mi sei stato sempre vicino, dovevo dirti tante cose e adesso, tu sei li sopra di me a piangere e a gridare il mio nome, con le mani sopra la ferita,
sporche del mio sangue, bagnate dalle tue lacrime.

John si suiciderà il giorno dopo, distrutto dalla morte dell'amico e dalla pressione dei paparazzi che lo riempiano di domande.
Gli altri membri della band torneranno a una vita normale, ma sempre col loro leader e il loro batterista nel cuore.

E' la mia prima storia, spero vi piaccia. 

-freddiemercury95-