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Autore: Triz    19/08/2013    2 recensioni
[Cyrano de Bergerac]
Basandomi sulla canzone You and me di Joan Franka, ho scritto questa piccola flash su Rossana e Cirano, con la speranza che possa piacervi.
La storia ha partecipato al Salva-Fandom Contest di lechatvert. Buona lettura!
Genere: Angst, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I was five
You were three
We were dancing in the street
 
Siamo stati bambini insieme, ricordate?
Vi fingevate moschettiere pur di vedere un sorriso sul mio volto, combattevate contro le canne al vento e tornavate da me per curare i graffi: «Ma insomma, cos'è questa graffiatura?» vi dicevo prendendovi la mano e atteggiandomi come una mamma che rimproverava il proprio figlio.
 
In the evening I would go
Telling you I love you so
and I couldn't wait to see you again.
 
Combattendo a porta di Nel ho aspettato tutta la notte per vedervi alla bottega di Ragueneau. Avrei combattuto anche con mille e mille uomini con la forza che mi aveva dato la speranza di poter parlare con voi, confessare il mio amore, conquistarvi.
Quell'ora sembra trasformata in un tempo lunghissimo, le parole per voi premono contro le mie labbra per uscire, ma perché non scriverle?
Mia adorata Rossana, il mio cuore non può più aspettare, ormai.
 
It`s you and me
And everybody out there
 
Erano soli, Cirano e Rossana. Le suore erano entrate tutte nella cappella del convento per i vespri e Rossana era rimasta sola a ricamare. Se non ci fosse stato Cirano a farle visita, il ricordo infelice di Cristiano le avrebbe senz'altro oppresso il petto.
Cirano arrivò, ma non scherzò subito con Rossana: alla donna pareva così stanco, ma lui l'aveva rassicurata e aveva iniziato a raccontarle cosa succedeva fuori.
E poi, per un puro caso, lei aveva scoperto che era stato lui, e non Cristiano, a scrivere tutte quelle lettere piene di ardore e di passione; non era Cristiano l'uomo che le pronunciava quei discorsi d'amore sotto al suo balcone; era di Cirano l'ultima lettera che Rossana, scioccamente, aveva creduto che fosse del suo Cristiano.
«Perché lo avete fatto?» gli gridò lei ricacciandosi negli occhi le lacrime di disperazione.
«Volevo la vostra felicità, Rossana» le aveva risposto.
E poi seppe dell'agguato di poche ore prima, maledisse il codardo che lo aveva bastonato alle spalle mentre Cirano si alzava. Rossana avrebbe voluto che il mondo sparisse e che Cirano avesse almeno un'ora in più per sentirgli sussurrare quelle frasi d'amore come quattordici anni prima, ma quei desideri non le furono esauditi.
 
«Sono stata io a rendervi infelice, è mia la colpa!» grida Rossana con le lacrime agli occhi
«Colpa vostra? Di tutte le donne, solo voi mi foste amica. E perciò vi ringrazio» risponde Cirano.
 
FINE

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Note dell'Autrice
Ah-ehm, salve a tutti!
finalmente sono riuscita a scrivere qualcosa su questo bellissimo libro (-Triz si commuove-).
Ringrazio tutti voi che vedrete questa storia, anche se leggerete e basta.
Alla prossima,
Triz

  
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