Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Alexiel_Slicer    19/08/2013    1 recensioni
Probabile seguito della seconda serie di Kuroshitsuji.
Francia. Una mezz'anima ed una rosa formata da 7 petali, rappresentanti i 7 peccati capitali, da comporre.
Fu svegliata nel cuore della notte da un'insistente scalpitio di piedi contro la strada sterrata e dalle urla irregolari che squarciavano il silenzio della notte con il loro "Strega! Al rogo la strega!". [...]
[...] Ad un tratto scivolò e battè la testa su una roccia. La vista le si annebbiò e sentì qualcosa di caldo scivolarle lungo la fronte. Le voci sembravano avvicinarsi.
Un corvo volò silenzioso su un albero lì vicino e gracchiò. Quel verso rimbombò nelle sue orecchie. Lasciò il ramo dell'albero su cui si era posato, la ragazza udì le sue ali sbattere. Sembrava un rumore assordante. Mormorò una frase incomprensibile e l'uccello atterrò sulla roccia che le era accanto e sulla quale aveva sbattuto la testa. Scosse la testolina corvina coperta da piume e col becco picchiettò il sangue con cui si era imbrattata la grigia e muschiata roccia. (tratto dal primo capitolo)
***
Mia prima ff su Kuroshitsuji
DEATH!
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Ciel Phantomhive, Grell Sutcliff, Sebastian Michaelis, Undertaker
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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QUEL MAGGIORDOMO 9 - Risate, tante risate


Le viuzze di Roma la mettevano in pace col mondo. Nonostante il sole fosse cocente, adesso quasi non lo sentiva più. Le piaceva star sotto quel cielo azzurro e passeggiare, ascoltando le risate azzurrine dei bambini che si inseguivano, affiancata da Sebastian. Quella luce limpida sembrava rendere la sua posizione un pò meno oscura e persino Sebastian sembrava essere meno corvino del solito.
"Visto che siamo qui, nella città eterna, perchè non facciamo un piccolo giro turistico? Andiamo alla fontana di Trevi...".
Il maggiordomo imboccò una stradina laterale e passarono tra botteghe di artigiani, che mettevano in mostra i loro bei oggetti di terracotta, un uomo che suonava la fisarmonica e un altro che cantava in dialetto.
La fontana di Trevi si ergeva maestosa e zampillante d'acqua, che andava a convogliarsi cristallina nella grande vasca, dal fondale costellato di monete. Sul bordo vi era un pullulare di persone, soprattutto giovani e coppie che si divertivano a lanciare monetine di rame, esprimendo desideri che probabilmente mai si sarebbero avverati.
"Che cosa stupida!" sbottò Ciel "Lanciare una moneta ed esprimere un desiderio, che perdita di tempo".
"Molto meglio invocare un demone che ti faccia da maggiordomo e esaudisca ogni tuo capriccio, vero?".
Ciel guardò Scarlett in cagnesco "Perchè, tu cos'hai fatto?".
Una voce all'improvviso sovrastò il chiacchierio circostante e interruppe l'imminente litigio. "Ahhh! Sebas-chan!". Grell in abito da donna rigorosamente rosso correva verso di loro con le mani sulle guance polverose di cipria.
"Cos'è? Una maledizione?" fece Ciel esasperato.
"Ho lanciato una monetina desiderando che tu venissi da me ed eccoti qui! Questo è il potere dell'amore! Death!". Dietro di lui c'era Undertaker che goffamente lo raggiungeva in un abito da passeggio.
"Dammi un bacino, vieni qui". Grell si avvicinò a Sebastian con le labbra unite e questo per tutta risposta lo allontanò impassibile, con solo la punta dell'indice poggiata sulla fronte dello shinigami.
"Cosa ci fate qui? Perchè ci seguite? Se non sbaglio avete saputo ciò che volevate..." chiese Ciel infastidito.
"Si, ma lassù è così noioso e poi starei lontano dal mio Sebas-chan" si lagnò Grell.
"Eh-eh è divertente vedervi correre da una parte all'altra come maiali al macello" intervenne Undertaker.
Scarlett fece una smorfia "Che ci fai vestito da donna?" chiese al rosso.
"Posso permettermelo con il mio fisico" rispose questo alzando la gonna e scoprendo una gamba "Capisco che tu sia gelosa" mandò un bacio a Sebastian.
Ciel si portò una mano alla bocca.
"Ragazzino, hai le carte in regola per diventare un bell'uomo da grande, quando cresci magari ne possiamo riparlare, sempre se il mio Sebastianuccio non è geloso".
"Santo cielo Sebastian, liberati di lui".
"Yes, my lord".
Il maggiordomo trascinò via Grell, lasciando Scarlett e Ciel in compagnia del becchino.
"Eh-eh scommetto che non sapete dove si trovi il prossimo petalo...".
"Già, perchè tu lo sai?" chiese lei.
"Si, ma non sarà così facile farmelo dire...".
"Cosa vuoi?".
"Risate, tante risate".
Scarlett si fece perplessa, poi tirò fuori dalla borsetta una foto e la mostrò ad Undertaker che si buttò a terra e rise a crepapelle.
"Quando ho seppellito il barone di Halle...al funerale venne una donna russa, una certa duchessa di nome Katrina..." continuò a ridere "...dal quel che ho sentito è la donna più superba e altezzosa di Mosca...anzi dell'intera Russia...si crede persino meglio della moglie dello Zar...".
Scarlett sorrise compiaciuta "Grazie". Girò i tacchi e lo lasciò alle sue risate.
Dopo un pò Ciel le domandò "Cosa gli hai fatto vedere?".
"Niente" rispose lei, mentre dalla sua borsa scivolava la foto di Ciel vestito da marinaretto.
  
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