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Autore: ShownnyJ    19/08/2013    5 recensioni
Un futuro non troppo lontano, in cui i poveri grazie ad una rivoluzione hanno capovolto la situazione, diventando ricchi, mentre le persone che vivevano agiate prima sono morte o sopravvissute alla guerra. Vivono malvisti dai vicini e odiati perfino dalla loro prole. Di notte cresce la paura nelle villette... Dietro a quei prati accuratamente falciati e quelle aiuole sempre ben curate si nascondono i crimini più terribili... Cosa succederà al quartiere che in questi 17 anni dalla fine della guerra ha vissuto in pace?
Genere: Azione, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Prologo- Lyanna

 

La madre della famiglia Sparks, Lyanna, si stava godendo il suo aperitivo sullo sgabello della cucina aspettando che il marito rincasasse dal lavoro con il figlio, quando all’improvviso sobbalzò per l’assordante rumore che il timer del forno stava producendo.
-Mei!- gridò - Mei! Vieni subito qui! -

Si ricompose i capelli neri tagliati con cura a caschetto e riprese: - Come puoi dimenticarti del forno, Mei? Cosa serviremo agli ospiti se bruci le portate principali della cena?-
-Sono mortificata signora, le posso garantire che non succederà più una cosa del genere!- Ribattè la domestica facendo una piccola riverenza. - Sarà meglio Mei, o sarò costretta a licenziarti, e credimi, non ti piacerà tornare a casa dai tuoi figli senza un soldo per sfamare quei piccoli mostri!- Congedò così la donna che si precipitò subito ad occuparsi della cena.

In quel momento udì il campanello di casa che annunciava l’arrivo dei familiari, Lyanna contenta corse ad aprire: - ciao, caro!- disse mentre baciava sulle labbra il marito che rispose con un saluto - e tu tesoro? Come è andata a scuola?-

-Tutto regolare, mamma- 

-karl, qual è il motivo di questo ritardo? disse Lyanna cercando di stamparsi in faccia un espressione di disapprovazione verso il coniuge, che rispose seccato - Complicazioni al lavoro, amore- 

Lyanna stanca delle solite risposte secche del marito si limitò ad annuire. 

Sbirciò velocemente l’ora sul suo orologio da polso e si accorse che era molto tardi, facendo una piccola smorfia che deformava leggermente il viso perfetto; era stato ritoccato con la chirurgia plastica più volte e in più punti in passato.

Camminò velocemente nella sontuosa camera da letto dove un guardaroba custodiva tutti i vestiti che possedeva; lo aprì e scelse velocemente un vestito color lavanda che esaltasse la sua bellezza.

Uscendo dalla stanza notò con la coda dell’occhio la cornice in oro placato appesa nel corridoio che conteneva un foglio di carta pregiata; guardandolo recitò a memoria il testo:

 

Ai ricchi togliamo

ciò di cui noi necessitiamo 

i poveri gioiranno

forse i ricchi si salveranno 

dalle braccia della povertà saranno cullati

mentre noi poveri vivremo agiati

 

Il giuramento che aveva tenuta viva la rivolta; ormai era 17 anni che era terminata con la vittoria del popolo che viveva in povertà da ormai troppo tempo. Lyanna faceva parte dei ragazzi che vivevano in condizioni disagiate, abitava al confine del suo paesino formato da baracche sovrapposte; dalla finestra di casa sua si scorgevano di notte, le villette della gente che ignorava la povertà e il disagio causato da essa, vivevamo tranquillamente nelle case sfarzose con i prati sempre accuratamente falciati e le piscine interrate; sprecavano litri inutili per tenere occupati i bambini mentre loro organizzavano cene con il vicinato e brindavano con calici di cristallo.

Scosse la testa per scacciare quei ricordi, sì, perchè ormai quelli erano soltanto brutti ricordi, dalla fine della rivolta la situazione si era capovolta, i poveri vissero agiati mentre i ricchi che sopravvissero alla guerra tentarono di allacciare i rapporti con il nuovo vicininato e risollevare le finanze familiari.

Marcia Johansson abitava nella villetta di fronte a quella degli Sparks, era una di quelle persone che 17 anni prima perse la guerra e a causa di essa perse, forse, il figlio sedicenne e il marito; ora viveva con un nuovo compagno che nonostante il passato di Marcia riuscì a vedere qualcosa di buono in lei.

La famiglia Sparks e gli altri vicini odiavano quella donna, non aveva fatto niente di male a nessuno, l’unica colpa che aveva era il suo passato. 
-Lynn, ricordami per quale motivo stiamo per cenare con Marcia Johansson!- gridò karl sul pianerottolo delle scale, allaciandosi l’ultimo bottone della camicia.
-Dobbiamo concludere l’affare per quel pezzo di terreno di cui ti ho parlato, ricordi?- rispose Lyanna girandosi verso la finestra sopra i fornelli dove notò subito due individui che si avvicinavano alla casa, così corse subito alla porta per accogliere gli ospiti senza curarsi della risposta del marito.
-buonasera signora Sparks, tutto bene? le siamo molto grati per questo invito!- disse Dom, il compagno di Marcia.

-Non ho di che lamentarmi, è da molto tempo che non ci sentiamo!- rispose Lyanna invitandoli ad entrare.

Marcia era una donna formosa; indossava un vestito al ginocchio verde spento che accentuava la sua abbronzatura naturale e dei tacchi non troppo alti, aveva i capelli corti e arruffati e un paio di occhi color nocciola.

-Ho fatto una torta...- disse passivamente.

-Grazie, non dovevi disturbarti!- rispose entusiasta Lynn.

-... prendila e basta!- ribattè seccata Marcia posando la torta nelle mani della signora Sparks.

Lynn prima di chiudere la porta prestò attenzione alla strada per assicurarsi che nessuno l’avesse vista invitare i Johansson, poi chiuse l’uscio a chiave dandogli un paio di giri nella serratura; -la notte in questo quartiere non è mai troppo sicura- disse la signora Sparks.

Marcia non disse niente, sapendo perfettamente che la vicina si riferiva a quelle poche persone che ancora tentavano di tornare alla situazione di 17 anni prima, compiendo furti, omicidi, rapimenti; Questo gruppo veniva chiamato i “Vinti”, erano muniti di tutto l’armamento necessario che, secondo la famiglia Sparks proveniva da qualche politico corrotto. Tutti, nei quartieri più ricchi della città avevano paura dei Vinti, perciò non c’era distinzione tra notte e giorno, bisognava sempre essere pronti a tutto.

Lyanna e suo marito avevano sempre ipotizzato che i Johansson appoggiassero questo gruppo, per questo, non si fidavano di quella famiglia e cercavano sempre di starle alla larga “ a parte le eccezioni, come questa sera “ pensò Lynn mentre controllava la presenza della sua revolver all’interno dell’armadietto della cucina, quell’arma le dava sicurezza più di ogni altra cosa.

La domestica di casa Sparks fece accomodare gli ospiti nella sala da pranzo subito dopo subito corse in cucina per preparare e servire l’aperitivo dove incontrò di sfuggita Lyanna:  -Butta nella spazzatura quella torta, Mei... - bisbigliò indicando la crostata - Per quanto ne sappiamo potrebbe essere avvelenata - concluse la donna
-Subito, signora - rispose Mei con aria di devozione.

Prima di raggiungere il marito che intratteneva gli ospiti, si concesse un ultima sbirciatina dalla finestra che dava sul viale davanti a casa; si coprì la bocca con la mano per smorzare l’urlo che stava uscendo dalle sue labbra, non riusciva a muoversi, si sentiva così impaurita che restò lì a guardare...

... piano piano, un esercito di Vinti si stava facendo largo sul viale facendo abbaiare i cani da guardia e sparando colpi di avvertimento in aria.

  
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