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Autore: Angel____    19/08/2013    1 recensioni
Melody e Louis si conoscono quando hanno rispettivamente sei e nove anni, al luna park dietro casa della bimba, dove
lavora la madre di Louis. Dopo dodici anni la loro amicizia è diventata indistruttibile. C'è però per un piccolo problema,
per entrambi i sentimenti mutano in qualcosa di più, a insaputa dell'altro... Alla fine riusciranno a dichiararsi a vicenda?
Hope you like it ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era una sera di maggio, quando Melody chiese ai suoi genitori di andare al luna park dietro casa.
Non appena arrivarono decisero di andare sulla ruota panoramica, ma nel tragitto Melody si fermò a guardare i peluche
della bancarella dei cigni e, dopo qualche minuto, si accorse di essere rimasta sola.
Cominciò a cercare con lo sguardo i suoi genitori e non trovandoli cominciò a piangere, finché un bambino, di qualche anno più grande andò da lei.
“Hey piccola perché piangi?” chiese accarezzandole il volto, “Non trovo più mamma e papà” rispose lei tra i singhiozzi
“Ora ti aiuto a trovarli okay piccola” propose lui guardandola dolcemente “Grazie... ehm..."
“Louis, mi chiamo Louis” disse sorridendo “Grazie Lou”
“Allora dimmi come sono sono i tuoi genitori così tu aiuto trovarli” disse Louis prendendo per mano la bambina e
cominciando a camminare verso la ruota panoramica, dato che la bimba gli aveva detto che si stavano recando là.
“Mamma, mamma sono qua” disse Melody correndo ad abbracciare sua madre, che la stava cercando preoccupata.
“Tesoro mi hai fatto prendere un colpo! Quante volte ti ho detto di non allontanarti da ma e papà quando siamo al luna
park? È pericoloso per la miseria e se ti succedesse qualcosa cosa faremmo io e tuo padre dopo” disse sua madre in
tono prima arrabbiato per concludere la frase dolcemente.
“ Melody che spavento mia hai fatto prendere ma dov'eri?”
chiese suo papà abbracciando sia lei che sua moglie Patricia.
“Mi ero fermata a guardare i peluche, poi quando mi sono girata non c'eravate più, mi sono messa a piangere, quando è
arrivato Louis, che mi ha aiutato a trovarvi” disse la bimba girandosi a guardare Louis con un sorriso enorme
“Oh, ehm, ciao Louis, molte grazie per aver aiutato Melody a trovarci” disse Adam al bambino.
“Di niente signore, mi dispiaceva vederla piangere così l'ho aiutata” rispose sorridendo ad Melody.
“Mi dispiace piccola mia ma ora è tardi dobbiamo tornare a casa” disse Patricia prendo la bambina per mano. “Ma io
volevo andare sulla ruota” protesto la bambina “Magari la prossima domenica ok amore?”
“Si mamma, ma volevo giocare con Lou”
“Beh se lui può, potrebbe venire domani da noi okay?”
la bambina si girò verso Louis e “Puoi?” gli chiese facendo gli occhi da cucciolo.
“Certo, ci vediamo domani” rispose il ragazzo abbracciando Melody e dandole un bacino sulla guancia
“C-ciao” rispose la bimba sorridendo e muovendo la manina mentre si allontanava con i suoi.
-12 anni dopo-
“ Melody dove diavolo sei?” urla un ragazzo non molto alto, coi capelli castani portati con un ciuffo che copre interamente la fronte, gli occhi di un azzurro che fa invidia al cielo, così bello e particolare, in cui perdersi, le labbra fine e screpolate e un piccolo naso all'insù.
“Arrivo vecchio, arrivo” risponde la, ormai, ragazza correndo giù per le scale. Era diventata davvero una bella ragazza alta e snella, i capelli biondi lunghi fino a metà schiena con alcuni ciuffi viola e
blu, gli occhi marroni che cambiano colore in base al tempo, delle labbra un po' carnose con un piercing sul labbro
inferiore a metà, un naso piccolo e delle tenere fossette.
“Oh www, sei bellissima” sorrise Louis “G-grazie anche tu” disse lei baciandogli la guancia per salutarlo
“Andiamo, non vorrai fare tardi alla tua festa” “Beh in realtà si Lou, anzi non ci voglio andare insomma mi sono
antipatici quelli! E le ragazze sono tutte oche” disse lei sbuffando “Ma è la tua festa per i tuoi 18 anni li fai una volta
sola!” rispose quello tirandola per un braccio “Uno mi fai male! Due ti prego non li sopporto non possiamo andare a
mangiare una pizza io e te come i vecchi tempi” domandò lei facendo gli occhioni.
“D'accordo, ma sappi che è l'ultima volta chiaro?” “Si, si chiaro come sempre no?” disse retorica Melody sorridendo e andando verso la macchina di Louis.
“Dove andiamo a mangiare la pizza?” “Andiamo da Spago” propose la ragazza “Ma è dall'altra parte della città!”
protestò il ragazzo alla guida “E dai che palle di te! È o non è il mio compleanno...” “Si e cosa c'entra scusa?” la
interruppe Louis, “Puoi accontentarmi ameno oggi!” rispose stizzita lei; “Okay, okay...solo oggi e solo perché sei tu!”
concesse stufo il ventunenne.
-4 ore dopo-
Dopo aver cenato decisero, nonostante le lamentele di Louis, di andare in spiaggia per una passeggiata notturna (tenendo conto che era mezzanotte) e Tomlinson decise di darle il suo regalo.
Arrivati alla piccola grotta, nella quale vi erano delle coperte portate alcuni giorni fa dai ragazzi, si stesero su di esse e
guardarono per un po' le stelle (c'è qualcosa di più sdolcinato?!) “Mel, io...beh volevo darti questo -disse un po imbarazzato Louis dandole una scatola incartata- non è nulla di che, ma spero ti piaccia” concluse sorridendo.
“Sono certa che è bellissimo come te” rispose lei “bellissimo come te ma che cazzo dici idiota?!” pensò poi, mentre il ragazzo vicino a lei arrossiva leggermente.
“Cioè...io...volevo dire...come i regali che fai di solito...si! Ecco, proprio così” disse poi sorridendo vittoriosa.
Prese la scatola e, dopo averla scartata con non molta grazia, la aprì. Quello che vide le riempì gli occhi di lacrime non poteva crederci! “È come quello che guardavi al luna park quando ti eri persa, e beh si sono passati 12 anni ma spero ti piaccia ancora” spiegò velocemente il ragazzo guardandola “Io non posso crederci! Insomma come facevi a ricordartelo è passato talmente tanto tempo! Io, mamma, lo adoro, grazie Boo. Grazie mille davvero” disse abbracciandolo e dandogli un piccolo bacio a fior di labbra, staccandosi quasi subito.
“Figurati piccola è un piacere, e poi se i risultati sono vederti sorridere così e essere abbracciato fino a soffocare beh, più che felice di farlo” ridacchiò Louis “Scusa scusa non volevo” replicò Melody staccandosi dall'abbraccio “Tranquillo ci sono abituato ormai piccola” disse riabbracciandola “se continua così mi irrigidirò sempre di più e poi capirà che mi piace” pensò Melody arrossendo (per cosa poi? Non lo so neanche io non chiedete) “Sarà meglio andare a casa ora mh?” constatò Louis “Si andiamo”.
Louis le passò un braccio attorno alla vita e si incamminarono verso la macchina.
'A CASA'
“Vuoi qualcosa da bere Boo?” “Oh, si grazie un bicchiere d'acqua per favore” rispose sorridendo “Certo torno subito" disse lei un po' imbarazzata, prima di salire in macchina si erano baciati e poi per tutto il viaggio erano rimasti in silenzio, e lei non sapeva che fare.
“Ecco qua” disse Melody porgendo al ragazzo, seduto sul divano, il bicchiere “Grazie mille piccola” ringraziò dolcemente lui, “Figurati” “Allora hai deciso dove andare?” chiese Lou indicando le brouchure dei vari college, “Si pensavo a, beh Yale” rispose lei sorridendo. “Wow, Yale punta alto la secchiona” disse scompigliandole i capelli e ridendo “Io non sono una secchiona ok?” disse gonfiando le guance in un broncio arrabbiato e cuccioloso.
“Oh scherzavo piccola” disse Louis avvicinandosi e abbracciandola teneramente da dietro “comunque ora è meglio che
vada è tardi ci vediamo domani pomeriggio no?” domandò Louis già arrivato alla porta d'entrata “Si vecchio a domani” disse Melody mettendosi in punta e dandogli un bacio sulla guancia. Louis uscì e andò a casa mentre Melody andava a dormire.
-il giorno dopo-
*hey Boo va bene tra mezz'ora al parco??* digitò velocemente il messaggio e invio e aspetto la risposta, che arrivò poco dopo *scusa piccola oggi proprio non posso mi ero dimenticato di dirti oggi devo uscire con Destiny* rilesse il messaggio un paio di volte poi rispose *Destiny? Destiny chi?* *L'amica di Simphony, la ragazza di Michael* *Oh si d'accordo allora a domani eh, ciao* senza aspettare una risposta decise di andare comunque al parco nel loro posto segreto, sicura che almeno lì non lo avrebbe visto, è il loro posto segreto e non ci portano mai nessuno. MAI.
NESSUNO!
Dopo 10 minuti arrivò sotto la casetta “finalmente un po' di solitudine” pensò, era arrabbiata! Insomma Louis è il suo migliore amico le aveva promesso che sarebbero usciti e poi l'ha scaricata per una che manco conosce! Ha il diritto di essere arrabbiata no? Poi sulla gelosia si può anche passare sopra ma... Stava per aprire la porticina quando sentì la voce di Louis “Destiny, hey, respiri ancora” domandò ridendo “Si non so quanto vivrò ancora se non smetto di ridere ma per ora respiro” disse la stro...ehm la ragazza -si corresse mentalmente Melody- abbracciando Lou, il SUO Lou “suo ehm...volevo dire mio? Ma dai Melody non è tuo non ancora almeno” (non chiedetemi il senso di questa frase perchè non l'ho capito...) fece un sorrisino alquanto inquietante e poi si accorse che non aveva tenuto conto di una cosa importante e ora lo avrebbe fatto presente anche a Louis e a quell'altra! Così entrò sbattendo la porta e gli altri due la guardarono spaventati per un attimo e poi sorridendo. 
“Tu brutto idiota!” disse indicando Louis “Che ho fatto?” chiese preoccupato “Oh ora lo scoprirai -disse poi si girò con un sorriso più finto dell'erba sintetica (cavolo che paragoni profondi fioi, fa molto scrittore del seicento! Peccato che nel seicento non ci fosse 'erba sintetica imbecille...) - scusaci Destiny potresti lasciarci soli per favore?” domandò anche se più che una domanda sembrava un ordine (e allora scrivi ordinò no? Sei tu la scrittrice razza di idiota. Che palle di te trovati un lavoro è fatti una vita na buona volta! Io ho un lavoro farti da coscienza... e devi mettere becco su tutto? Si 
sono la tua coscienza per qualcosa e ora torna al racconto che a gente non è qui per vederci litigare!) “Certo, ci vediamo Tommo, eh ciao” disse sorridendo “a bella ma che te ridi se po' sapé?” penso Melody salutando con la mano (e da quando parla in dialetto? Era per fa scena mo' taci)
Quando la ragazza se ne andò -finalmente- Melody si girò verso il ragazzo e cominciò a urlargli contro
“BRUTTO STRONZO, COME HAI OSATO PORTARE QUALCUNO NEL NOSTRO POSTO? NOSTRO!”
“Scusami non pensavo fosse un problema” ribatté abbassando lo sguardo “Si che è un problema! È anzi scusa era il NOSTRO posto, oggi dovevamo uscire NOI, e, cavolo tu sei così scemo da non capire niente!” “Capire niente eh? E cosa dovrei capire?” disse alzando lo sguardo alquanto irritato. “Niente non capisci niente non capisci che sono innamorata di te da 5 fottutissimi anni e che non te l'ho detto solo per non rischiare di rovinare la nostra amicizia oltre a perché ero timida!” “Dio dimmi che non l'ho detto davvero” (non doveva dirglielo così ma amen... e faglielo dire in un altro modo no? No e taci!)
“Tu...innamorata di me? E io l'idiota che non ha capito? No tu ti sbagli -disse avvicinandosi pericolosamente al viso della ragazza- sono io che sono innamorato di te e sei tu che non capisci” finì baciandola dolcemente. (E vissero felici e contendi for ever and ever after! Se lo finisci così diventerà ancora più brutto sai? Allora finiscilo tu coscienza dei miei stivaletti di camoscio! -che fashion- No non sei per niente 'fashion' e comunque il finale sarà così: poi si sposarono ed ebbero dei figli ma si accorsero che erano dei deficienti e così divorziarono e morirono tutti di depressione. Meglio ah. Insomma ho una coscienza malata e depressa bene...no senti teniamo il primo finale e basta ok bene!)
*look at me I'm Sandra D.*
Hey pella cente come va?
Allora premetto che non so da dove mi è uscita sta cagata...
solo che ero da sola in un triste giorno estivo chiusa in un desolato appartamento
di Trieste, e non so che santo me l'ha fatto fare ma mi
sono svegliata alle 8.14 e dopo 13 ore e 48 minuti
ecco ciò che io e la mia coscienza abbiamo creato
spero vi piaccia e che recensiate
un bacio
Angel
;D
   
 
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