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Autore: Lady Yoru    19/08/2013    1 recensioni
Marta e Luna sono due sorelle gemelle che sono state separate per tredici anni. nessuna delle due sapeva di avere una sorella. dopo il loro primo incontro non hanno fatto altro che litigare ma poi una notte grazie ad un condizionatore rotto hanno fatto nascere una nuova amicizia che durerà per sempre.
le due ragazze scopriranno di avere due collane che insieme formano la chiave per trovare la risposta a tutti i misteri racchiusi nella loro vita. grazie a tutto questo entreranno a far parte anche di un mondo fuori dalla portata degli umani. si tratta del fantastico ma anche pericolosissimo mondo degli dei. in questa storia ci sarà anche tanto amore, imbarazzo seguiti da rabbia litigi e riappacificazioni.
i personaggi che uso sono quelli di Saint Seiya (l'anime) ma la storia e praticamente inventata.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Ciao amici!!!!!!!!!!! E' un piacere tornare ad aggiornare così presto, solo che ho usato un barbatrucco, avevo il capitolo pronto. non ammazzatemi, almeno ho potuto scrivere metà dell'altro che per mia immensa soddisfazione sarà anche più lungo di questo.
Ci tengo a puntualizzare che una parte più che sostanziosa di questo capitolo l'ha scritta Lady T quindi tanti complimenti my darling. Oggi non uso il mio trucco degli occhi dolci, anche perchè non funziona.
Comunque volevo ringraziare tantissimo 
Scarlet_Sky_Dream per aver recensito il mio ultimo capitolo. 
Volevo solo puntualizzare che per questo e l'altro capitolo non posso seguire il tuo consiglio dei pov, ma ti ringrazio e ti prometto che dal 7 in poi cercheremo di farlo.
Volevo anche ringraziare:
1 - 
Aquarius no Lilith  
2 - 
Saruccia 
3 - 
valepassion95
 
per aver messo la storia tra le seguite.
E un ultimo ringraziamento non meno importante va ai soli lettori.

Buona Lettura e spero vi piaccia ;)




L’ARRIVO DI LANIA
 
POV MARTA
 
Ma che cosa diamine stava succedendo? Chi era questa? E cosa voleva da me? Perché mi ha praticamente assalita? Forse doveva essere lei la famosa ragazza.. Ero ancora stretta nelle sue braccia, sentivo la maglia un po’ umida, stava piangendo.
 
"Scusami perché piangi?" domandai sorpresa.
"Mi sei mancata tantissimo!!! Non sai quanto!" lasciò l'abbraccio e si asciugò le lacrime con il dorso della mano.
“Scusa, ma tu chi saresti?” domandai, sorpresa dalla sua affermazione.
“Ma come? Ti basta nemmeno un mese per dimenticarti della tua migliore amica! Sono Lania e tu sei una grande delusione, ma sono troppo contenta per tenerti il broncio” e mi abbracciò di nuovo, questa volta quasi mi stritolava.
 
Non sapevo che questa ragazza fosse così legata a Luna, si durante la nostra conversazione prè cucina, lei mi aveva detto che aveva per la maggior parte amici maschi e solo una ragazza. Quindi se faccio uno più uno lei, dovrebbe essere la sua migliore amica, Lania.
 
"Adesso basta tristezza! Allora dove sono gli altri?" mi domandò
"Ecco senti guarda che-" ma mi interruppe ancora prima di avere la possibilità di spiegare.
" Dov'è Ioria? E Castalia? Cavolo non li vedo da una vita!"
" Non so dove sono, mi dispiace" mettendo una mano dietro la nuca.
"O non fa niente li vedrò dopo, mi devi raccontare tutto!"
"Ecco appunto devo dirti una cosa" mi interruppe nuovamente
"O no mi ero proprio dimenticata di Pegasus, devo andare subito a salutarlo! Ti devo raccontare un sacco di cose!" mi disse prendendo le mie mani nelle sue e sorridendo.
" Si..." non sapevo che cosa dire, questa ragazza mi aveva scambiata per Luna, ormai il guaio era fatto...volevo fare qualcosa, ma non mi dava il tempo di parlare.
“Senti credo che tu abbia fatto un errore di identità” tentai con poco successo
“Ma che dici? Che errore, come posso non riconoscere la mia migliore amica”
“Appunto io non sono chi credi tu…”
“Luna, sicura di sentirti bene?”
“Si sto benissimo, però il mio nome..”
“Luna adesso basta con gli scherzi!”
 
Cavolo se solo questa simpatica ma testarda ragazza, mi facesse parlare, potrebbe stare con la sua vera migliore amica e magari raccontarle tutto ciò che vuole.
 
"Sai, anche il Grande Sacerdote sente la tua mancanza! E poi quando Asher ha scoperto che eri partita per il Giappone, era sul punto di prendere le valige e venire a prenderti! Dovevi vedere la sua faccia!"
"A veramente?" dissi con tutto il finto entusiasmo che potevo.
"Si!!!!!!! Aveva le lacrime agli occhi! Pensa, che voleva entrare nella mia valigia quando gli ho detto che ti dovevo raggiungere. Ho sempre detto che lui ti faceva una corte spietata, ma tu come al solito, non mi hai mai dato retta!" e detto questo mise le mani sui fianchi.
" Guarda che io.." ritentai ma niente
" Tutti al Grande Tempio sentono la tua mancanza sai? Gli mancano le tue urla alle sette del mattino e i tuoi scherzi, ormai Gemini non è più lo stesso da quando sei partita, ha detto che c'è troppa pace, adesso dice che non ha nessuno da rimproverare e da inseguire, lo sai che nessun bambino si avvicina a lui, gli unici eravate tu e tuo fratello".
 
Noto che aveva un bel da fare prima, la mia sorellina, e che fama!
 
"Gemini?" chiesi perplessa. E' chi è questo qui adesso?
" Si anche Mur, Toro, Kanon, Cancer, Virgo , Milo, Capricorn, Afrodite, Aquarius e per finire zio Micene"
" A si? Mi.. mi dispiace" mi erano concesse solo quattro parole, perché alla quinta sarei già stata interrotta. Era troppo eccitata per stare a sentire chiunque non le avesse risposto con dei mm o ma dai? Oppure, dici sul serio? O ancora Nooo!
 
Non sapevo che avesse uno zio. Adesso che ci penso non so quasi niente di lei. Mi domando perché conosca tutta questa gente. E chi sarebbe questo Grande Sacerdote? Adesso aveva anche uno spasimante che non mi aveva mai nominato! Io avrei dovuto saperlo dopotutto sono sua sorella! Diamine!
 
" Luna? Mi rispondi?" disse quella ragazza sventolando la sua mano davanti alla mia faccia. Evidentemente mi aveva rivolto una domanda a cui io non avevo fatto proprio caso. Quanto parlava quella ragazza, ne aveva di cose da raccontare.
" Cosa?" chiesi ridestandomi dai miei pensieri.
"Luna parlo con te, hai la testa da un'altra parte? Ti stavo chiedendo dov’è Pegasus, sai è da un mese che non lo vedo..." e si tormentò le povere dita molto imbarazzata dalla richiesta, divenne rossa in viso ... mi aveva detto Luna che aveva una cotta per suo fratello, e a pensarci bene si notava benissimo, anche un cieco lo avrebbe capito, ogni volta che parlava di lui la sua voce assumeva un tono dolce proprio come quello di Fiore quando parlava del suo amato.
"Credo che stia cercando una palla" le risposi molto calma, per quello mi dava tempo di parlare la signorina.
"Ti ringrazio vado subito a salutarlo!" stava per andarsene ma venne fermata da una voce che per lei era troppo familiare.
 
Infatti Luna si era accorta di noi che stavamo parlando e ci raggiunse quasi subito alla velocità della luce. Appena vide Lania gli saltò addosso e disse: "Sorellina da quanto tempo!" La stava stritolando.
 
"Ti prego lasciami! Non respiro!" disse Lania.
" Ops scusami! Troppa foga" Luna sciolse l'abbraccio ma non lasciò le sue mani, aveva in viso un sorriso a trentadue denti. " Hai mantenuto la promessa!" La guardavo e vedevo in lei tutta la felicità e la gioia che una persona potesse provare in una tale situazione, doveva esserle mancata davvero molto l’amica del cuore.
 
Lania invece era tutt'altro che felice, anzi aveva la faccia di chi era caduto dalle nuvole, non ci stava capendo nulla.
 
"Ma cosa?" e ci guardava come se fossimo degli alieni venuti ad ucciderla. Cavolo mi stava facendo preoccupare.
" Ehi tutto bene? Hai la faccia di chi ha visto un fantasma” chiesi.
 
Niente nessuna risposta, e pensare che prima non la finiva più di parlare.
 
" Lania adesso sei proprio pallida!" le fece notare Luna strattonandola in modo brusco per risvegliarla da quello stato catatonico in cui era caduta.
" Ecco io… ma dove sono finita?"
" Sei a Tokio a casa di Lady Isabel" disse calma Luna.
 
Però in quel momento stavo per farle notare che magari la domanda della ragazza era retorica, ma mi trattenni dal farlo, non era il caso.
 
"Perché ci sono due Luna qui?" domandò sconvolta indicandoci, e spostando il suo sguardo un po’ su di me e un po’ su di Luna.
"Forse sorellina dovresti spiegarli un po’ di cosette alla tua amica sai?" dissi e appoggiai una mano sulla sua spalla destra.
" Si, forse e meglio farla sedere prima, mi sta facendo preoccupare"  mi rispose. Così le appoggiò un braccio sulla spalla sinistra mentre le teneva la mano destra. "Adesso ti spiego tutto io" con tono calmo, sembrava proprio una mamma che consolava la figlia, era bello vedere quel suo lato così dolce. Le seguì fino ad arrivare ad una panchina in pietra che stava lì vicino, sotto la chioma di un albero.
 
Quando arrivai mi misi al fianco di Luna e ascoltai la conversazione che stavano facendo.
 
"Lo so che è strano vedere una ragazza uguale a me, ma non ti devi preoccupare, non è un clone è mia sorella" disse Luna con tutta la tranquillità di questo e dell'altro mondo.
"Sai hai peggiorato la situazione dicendo che siamo sorelle" le dissi.
" E che dovevo dirgli? Che sei un esperimento di Lady Isabel uscito male?"
" No uscito male no! Ehi aspetta un attimo che mi fai dire, sto cercando di essere seria io! Comunque potevi iniziare con: Vuoi un po’ d'acqua? Magari"
" Vuoi un po’ d'acqua Lania?" disse lei girandosi verso la sua amica.
"Sai mi meraviglio che tu abbia avuto la premura di farla sedere"
" Non sono così sprovveduta, almeno se sviene è già seduta"
"No no non svengo sto bene" intervenne Lania, ma noi ignorandola completamente continuammo la nostra discussione.
" A be pensi sempre alla migliore delle ipotesi vedo"
" E dai mamma mia sempre a criticare stai!"
"Io criticare! Quando mai?"
"Adesso che stai facendo?"
"Critiche costruttive, vuoi che ti insegni le manovre di pronto soccorso? Così sai come intervenire in caso di svenimento!"
"Adesso chi è che sta pensando al peggio?"
"Non io, sei tu che hai iniziato"
 
Poi Lania, stanca di starci a sentire, fece una cosa che non mi sarei mai aspettata, si alzò in piedi e con i pugni chiusi urlò : "Io non sto per svenire sto bene! E smettetela di litigare!"
 
Diavolo, era tale e quale a Fiorediluna le poche volte che si arrabbiava.
 
" Va bene se dici che non sveni mi fido, ma almeno siediti così ti posso spiegare qual è la situazione" intervenne Luna.
"Okay" si calmò all'istante e si venne a sedere in mezzo a noi due. "Da quando hai una sorella?" disse e si voltò verso di me.
"Da un mese, precisamente da quando sono arrivata a Tokio" gli rispose Luna.
" Ma Ioria non mi aveva mai detto niente!" disse quasi offesa.
" Ho reagito anche io allo stesso modo sai? Secondo te è piacevole scoprire di avere una sorella gemella dopo tredici anni della tua vita?" le chiesi, poi aggiunsi “E scoprire che tua sorella è proprio un essere primordiale che ha solo fame come Luna?”
“Ehi, come sei maleducata e poi anche tu avevi fame quel giorno!” bofonchiò lei
“Si, ma solo perché tu sei contagiosa” ribattei
"Sapete adesso che ci penso siete proprio uguali" ci interruppe Lania sorridendo
 
Ci girammo verso di lei e dicemmo insieme : "Dici?".
 
"Dai non prendetevela, io dicevo che siete uguali oltre che nell'aspetto fisico anche nel comportamento e nel modo di parlare. " mi indicò. si vedeva che era affascinata dalla nostra uguaglianza.
"Adesso vi presento” disse Luna
“Non ti sembra un po’ tardi?” le feci notare
“Dai non essere troppo fiscale” mi rispose
“Allora Marta, lei è Lania Kido la mia migliore amica, Lania lei è Marta Masami ed è mia sorella"
"Sono molto contenta di fare la tua conoscenza, spero che diventeremo grandi amiche" disse lei facendomi un grosso sorriso.
" Sicuramente!" le dissi e ci stringemmo la mano.
" All'inizio mi sono spaventata, non ero a conoscenza di questo particolare scusami se ti ho scambiata per Luna" disse un po’ imbarazzata.
"Non ti preoccupare di questo Lania, sai è capitato a molti il primo giorno che siamo arrivati. "le dissi
"Veramente?"
"Già anche Pegasus mi ha scambiata per Luna"
"Che idiota" asserì sottovoce." E’ sempre il solito"
"Già"
"Allora che ne dite di bere un bel thè fresco? sto morendo di sete!" disse Luna saltando in piedi.
" Si è una buona idea così puoi vedere la casa" mi rivolsi a Lania.
"Certamente, dopo tutte queste ore di volo ho proprio bisogno di qualcosa di fresco"
 
Così ci avviammo verso l'edificio.
 
"E’ davvero enorme ci ho messo una vita per arrivare qui, non credevo che possedesse una villa così grande questa Lady Isabel. E' stata davvero gentile ad invitarmi" disse Lania.
" Sicuramente all'inizio avrai bisogno di una mappa se non vuoi perderti". Le dissi
" Io odio le mappe" disse lei.
"Anche io!" confermò Luna.
 
E già dopo tutte quelle ore davanti a quel pezzo di carta, chi non le avrebbe odiate?
Arrivammo poco dopo nella cucina e ci sedemmo tutte e tre su degli sgabelli, così dopo che Luna si offrì di servire il thè freddo iniziammo a parlare del più e del meno.
 
"Marta mi domandavo da dove vieni, in Grecia non ti ho mai visto" mi chiese Lania
" Non sono mai venuta in Grecia, prima di trasferirmi qui io vivevo in Cina"
"In Cina? Wow mio padre ci è stato tanto tempo fa, per qualcosa di importante se mi ricordo bene, ma non ha voluto portarmi con se. E precisamente dove?"
"Shangai"
"Che bello io l'ho solo vista in foto, un giorno ci vorrei proprio andare"
" Hai detto che hai un padre, io credevo che fossi sola, sai da quello che ho potuto capire"
"Allora Luna ti ha raccontato di me vedo?"
"Si abbastanza da sapere che sei la sua migliore amica e l'unica tra l'altro"
"Già gli ho sempre chiesto perché preferiva stare con i ragazzi invece che con le ragazze, ma poi ho capito...."
"Cosa?"
"Be ecco Luna a volte tende ad isolarsi dal resto del mondo così le ragazze hanno sempre creduto che fosse strana e alla fine preferivano evitarla"
" Strana? E cosa faceva per spaventare le ragazze così?"
" Be crescere in mezzo a degli uomini non le ha dato tutta le femminilità di questo mondo sai, anche se Castalia ed io abbiamo tentato in tutti i modi di insegnargli il bon ton"
"Bon ton? Scusami ma io non ce la vedo proprio." dissi iniziando a ridere.
" E’ stata una fatica enorme credimi"
"Ti credo ti credo"
"Ma alla fine riusciva sempre a svignarsela..."
" Be aveva i suoi buoni motivi non credi?"
"Ogni volta la dovevamo costringere! Sembrava la stessimo torturando"
"Povera la mia sorellina..."
" Chi sarebbe la povera sorellina?"
 
Luna ci raggiunse con tre grandi bicchieroni di Thè freddo pieni di cubetti di ghiaccio.
 
" Ecco a voi il thè freddo che vi avevo promesso" detto questo appoggiò davanti a noi i tre bicchieri e si sedette in mezzo a me e Lania.
"Allora di che stavate parlando?"
"Del tuo amore assoluto verso il bon ton, cara la mia sorellina"
" O no come hai potuto Lania!"
"Cosa ho fatto? Ancora non gli ho raccontato di come hai passato la notte di quel famoso giovedì!"
"Bene continua a tenere la bocca chiusa!"
" No adesso devi raccontare, Lania non puoi incuriosirmi e poi non dire nulla!" esclamai
" Be ecco ..."
"NO!" Luna si alzò di scatto dallo sgabello e disse "Non oserai raccontarglielo" iniziando a schioccarsi le dita.
"O si lo farò e come .." rispose Lania alla sua provocazione alzandosi anche lei.
" Me lo avevi promesso!"
" Lo deve sapere è tua sorella! Sangue del tuo sangue!"
" Adesso non inventare scuse, si vede lontano un miglio che le vuoi spifferare tutto quanto"
"Non ho bisogno del tuo permesso per raccontare qualcosa a qualcuno, e comunque non è un'estranea quindi non c'è nulla di male!"
"Ma io non voglio comunque!"
 
Oh oh sentivo l'odore di furia imminente. Meglio sviare il discorso.
 
"Luna scusami potresti portare dei biscotti e preparare un altro po’ di ghiaccio per favore?"
" Proprio adesso? E perché io?"
"Lania non conosce bene la cucina come la conosci tu"
" Non dicevo di Lania, potresti prenderlo anche tu no? Sei tu che lo vuoi."
"Ma io stavo parlando con Lania e non è bello lasciare un discorso a metà"
" E va bene torno subito" e fulminò con lo sguardo Lania che intanto sorseggiava il suo thè.
 
Per non destare sospetti cercai di cambiare temporaneamente discorso, intanto che Luna andava alla ricerca del ghiaccio.
 
“Senti Lania, quando è che hai imparato il giapponese?”
“Me l’hanno insegnato Ioria e Castalia, sai con noi parlavano indifferentemente greco e giapponese”
“A wow! Proprio come Tisifone e Toko!”
“Perché tu conosci il greco?”
“Si so parlare Greco, perché ce lo hanno insegnato Tisifone e Toko dicendo che gli sarebbe piaciuto che anche noi conoscessimo la lingua del loro luogo di nascita, il giapponese perché hanno vissuto in Giappone per un po’ e quindi ce lo hanno insegnato con la scusa che una lingua in più non nuoce, e il cinese perché era la lingua che si parla in Cina, dove abitavamo.”
“Capisco, però promettimi che insegnerai anche a me il cinese” mi pregò e non potei fare altro che acconsentire.
 
Evviva! Vittoria, vittoria!
 
"Allora stavamo dicendo?" dissi sottovoce per non farmi sentire da mia sorella sorridendo "Che cosa ha fatto di tanto strano da vergognarsene?"
" Quel giovedì al grande Tempio si teneva il galà più importante dell'anno e li Luna ha fatto qualcosa che non doveva fare assolutamente..."
"E cosa, cosa?"
" Era uno dei primi balli a cui ero stata invitata ufficialmente, ed ero emozionatissima mentre lei era più annoiata ...mi aveva sempre detto che erano una noia mortale quei balli, lei ci era già andata ed era sempre tranquilla, mentre io ero un fascio di nervi. Ad un certo punto mi ero allontanata per avvisare Pegasus di una cosa e avevo lasciato Luna vicino al tavolo degli aperitivi.. e... mpf" Stava scoppiando si vedeva, così diligentemente aveva lasciato il bicchiere sul ripiano " Dopo cinque minuti di assenza era successo il finimondo! Luna aveva rovesciato involontariamente l'intera scodella di punch sul preziosissimo abito di Chanel della signora Amelia, moglie del più importante uomo d'affari di quasi tutta la Grecia, e non contenta Luna è inciampata nel suo stesso vestito ed è caduta addosso al più importante direttore di aziende della città è ha fatto scoprire a tutti gli ospiti che nascondeva sotto un bellissimo parrucchino biondo platino una lucente testa pelata"
"O Mio Dio! Che figura!" senza parole.
" Quel giorno stavo morendo dal ridere, lei invece quella sera se l'è data a gambe ed è stata rincorsa per tutta la città da Ioria infuriato nero"
"Come biasimarlo... dopo quella figura" stavo perdendo anche io il controllo
" E si.."
 
Stavamo ancora ridendo della figuraccia di Luna che sentì aprire la porta.
 

 
POV LUNA
 

Ero intenta ad accendere quello stupido tritaghiaccio che tra l'altro non voleva funzionare, forse si era rotto o forse il blocco ghiacciato di due chili era un po’ esagerato. Schiacciavo e rischiacciavo quel benedettissimo bottone verde che lampeggiava un ON a grandi lettere, ma la tecnologia e l'aggeggio non mi davano retta in quel momento così, alla fine preferì usare un metodo più tradizionale. La forza bruta. Allora presi il blocco di ghiaccio, uno strofinaccio e un bicchiere abbastanza resistente da non rompersi. Misi il ghiaccio nello strofinaccio, lo richiusi e iniziai a romperlo con il bicchiere. Il solito metodo della nonna. Una nonna davvero tosta devo dire. Stavo facendo molto rumore, così tanto che mi impediva di ascoltare tutto il resto, anche la silenziosa conversazione di mia sorella e della mia adorata nonché malefica migliore amica.
Ripeto, le mie orecchie erano occupate dal melodioso fracasso che stavo producendo e non sentivo nulla, e questo mi infastidiva non poco, nel frattempo mi diedi della stupida per aver esagerato con il ghiaccio, ne avevo preso in quantità industriale, come se stavo dando da bere a dei pinguini... TROM TUM TON TRUM SCROK! Ma riuscivo perfettamente a distinguere le risate di quelle due, ridevano così forte che potevano superare il rumore dei colpi sul ghiaccio, diamine Lania come sempre aveva dato fiato alla sua bocca e adesso ero la loro motivazione di tanta ilarità. Cosa dovevo aspettarmi dalla ragazza che non aveva mai nulla da dire? Sono sempre stata una tipa silenziosa e a lei basta che ascolti e annuisci al momento propizio e va tutto bene. Ero immersa nei miei pensieri contorti quando non sentì più le loro risate. Adesso sentivo solo il ghiaccio rompersi sotto i miei colpi. Mi fermai di botto. Cavolo doveva essere successo qualcosa di così eclatante da frenare le loro risate. Alzai lo sguardo per la mia insaziabile curiosità e mi ritrovai a cinque centimetri di distanza da un paio di occhi blu spettacolari...erano i suoi occhi.. e io... mi stavo comportando come una stupida imbambolata e con la bocca spalancata per la sorpresa....
 
" Ehi ciao! Che fai?" mi chiese uno Steve sorridente.
 
O no! NO NO NO! Diamine non ero pronta! Io non ... mi manca l'aria!
 
"E ..ecco io.. ghiaccio, ghiaccio.. cioè voglio dire, rompo il ghiaccio.. eh " cavolo, cavolo, cavolo non fare l'idiota Luna! Vi prego qualcuno che mi dia uno schiaffo o un pizzicotto per sapere se sto sognando o se questi occhi che mi stanno fissando siano veri oppure è solo un frutto della mia immaginazione?
"Che maniera insolita" aveva ancora il sorriso sulle labbra e si sedette con calma sullo sgabello che era posizionato davanti a me. Sicuro come il mio nome, stava ridendo di me, ne ero certa....
"E si..." diamine che qualcuno mi salvi! Non so cosa dire...i miei poveri pensieri stanno facendo a pugni..."Il fatto e che il tritaghiaccio, si! Il tritaghiaccio si è rotto co...così mi sono dovuta arrangiare." Non balbettare idiota! Gli stai facendo capire che hai paura di lui ed è esattamente il contrario! Dai, quello che hai davanti non è Phoenix, di quello si che hai motivo di farti la pipì addosso, lui è semplicemente il cugino no? Speriamo che non abbia preso gli stessi geni....Luna ma a che cavolo stai pensando? La paura fa brutti scherzi, aveva ragione Gemini nelle situazioni di stress perdo completamente il controllo, dovevo allenarmi di più a mantenere la calma, forse Virgo un aiuto me lo poteva offrire no? Dopotutto è un cavaliere d'oro! ..No no sto divagando troppo, il fatto e che non mi ero mai trovata in questa situazione e adesso non ho la più pallida idea di cosa fare. Ho solamente una paura matta di dire cavolate come al solito...eppure adesso che ci penso, con gli altri ragazzi non è così.
 
O no, mi sento ..così strana... anche se non sono mai stata una tipa che si può definire normale...
 
" Strano, eppure prima l'ho usato e funzionava bene..."
 
E già, strano con tutti funziona e proprio con me no. Quello stupido coso...ma Marta non se lo poteva prendere da sola il ghiaccio? No certo, doveva per forza mandare me e adesso mi trovo in questa situazione altamente scomoda.
 
" Forse è meglio che controlli"
"No non ti preoccupare io.." ma non riuscì a sentirmi nemmeno io....chissà forse un giorno sarei riuscita a guardarlo per tre secondi di fila senza avere un ictus...
 
Si spostò dalla mia visuale e girò l'isola della cucina, mi venne incontro e leggermente mi sfiorò il braccio sinistro quello che teneva fermo lo straccio. Quello che stritolava lo straccio. Sicuramente era stato un caso. Si sicuramente. Doveva per forza essere stato un benedetto caso! Ma il mio cuore non era d'accordo con la parte razionale del corpo, ovvero il mio cervello che in quel momento stava facendo i primi passi verso la lucidità. Impazzì completamente come il mio colorito che da normale era diventato cremisi, non avevo più la forza di rimanere in piedi. Sedia. Avevo bisogno di una sedia! Cavolo inciampavo sempre e ovunque ci fosse un oggetto a quattro piedi e adesso che mi serviva era sparita. Le ginocchia mi tremavano, e le mani stavano peggio, così pensai di continuare la mia opera e concentrarmi su quello. Devo solo rompere il ghiaccio no...cavolo questo si che era un doppio senso.
 
"Io preferisco usare questo metodo" dissi mentre pestavo il grumo di acqua ghiacciata; alzai la voce per farmi sentire e continuai a colpire a tutta forza. Questo chiudermi dentro mi impediva di ascoltare la sua melodiosa voce e ammirare quelle due pozze blu, ma pazienza non volevo fare figure indesiderate davanti al ragazzo che mi faceva impazzire....
"Aspetta lo sistemo io" prese le mie mani nelle sue, e credetemi il mio cuore si bloccò per due secondi filati all'istante. " Ormai non c'è più il ghiaccio si è sciolto, stai colpendo solo lo straccio" sentivo il suo respiro dolce sul collo, e istintivamente deglutì...ero nervosa...e lui come se avesse capito si allontanò quel poco per farmi respirare regolarmente.
 
Abbassai lo sguardo per constatare le sue parole e notai effettivamente che lo straccio era zuppo e non c'era ombra di un briciolo di ghiaccio. Come ero riuscita a frantumare tanto ghiaccio in cinque minuti di conversazione? Tale potere era sconosciuto anche a me. Però sono quasi certa che la metà dell’opera era dovuto al mio aumento repentino di temperatura.
Avevo ancora le mani nelle sue, erano bagnate...e speravo che fosse solo acqua quella e non altro, l'unica cosa positiva era non farle tremare, ma sapevo che il viso mi tradiva così istintivamente abbassai il volto e dissi:
 
"Adesso dovrò prenderne ancora .... forse è meglio che vada"
 
A malincuore lasciai la sua presa delicata e andai verso il frigorifero le mie spalle erano l'unica cosa che gli concedevo di guardare perché ero codarda fino alla fine, mentre aprì lo sportello dell'enorme frigo sentivo lui che armeggiava con l'elettrodomestico e diceva cose tipo "Diamine! Eppure funzionava questa mattina" già cavolo scusami sono la solita imbranata...lo potevo dire ma la mia voce era testarda quanto la mia testa e non volle uscire "Cosa cavolo? Non può essere in pausa. Forse questo dovrebbe andare qui, questo filo va qui invece...o no? il blu o il rosso? Adesso c'è anche l'arancione! Ahi!" appena sentì quell'AHI il mio cuore iniziò a palpitare così forte che non pensai alle conseguenze del mio gesto mollai a terra il blocco che avevo appena preso e mi girai verso di lui. Incontrai per una terza volta il suo sguardo....aveva il dito ferito in bocca e poi mi disse " Non ti preoccupare non è niente!" e mi sorrise. Il solito.
 
"Ti sei ferito è meglio medicarla" mi avvicinai e presi il suo dito...mi meravigliai di tutto quel coraggio.
"Non è niente di grave Luna, basta una leccatina ed è fatto"
"Leccatina? Non fare lo scemo! Dobbiamo disinfettarla e poi ci vuole un cerotto!" seriamente a quel punto mi stavo preoccupando. Poi idea! "In camera mia ho del disinfettante e un cerotto....dai vieni con me" presi la sua mano e lo tirai verso la porta...pensai: al diavolo quello stupido ghiaccio.
 

 
 
POV MARTA.
 
Vidi Luna che tirava Steve verso l'uscita e mi stupì di tutto il coraggio che mi stava dimostrando, Invece io mi sentivo un budino di cioccolata che si scioglieva sotto il sole cocente, avevo lui davanti e non la finivo più di ridere. Cavolo che idiota!
Marta, respira. Il ragazzo che hai davanti è solo uno semplicissimo ragazzo che ogni volta ti fa battere il cuore all'impazzata... beh il fatto è proprio questo. E che faccio? Fino a pochi secondi fa avevo mille domande da fare a Lania.. come era Luna da piccola, delle figuracce che poteva aver fatto, da quanto tempo la conosceva...erano solo delle stupide domande che mi si erano bloccate in gola.
 
" Ehilà! Ciao Marta!" lui mi venne incontro...con la mano alzata per salutarmi e io...io..
 
Marta insomma non puoi fare solo delle orribili smorfie che fai passare per sorriso come saluto...dai di qualcosa! Qualcosa di sensato però.
Come sono caduta in basso, adesso mi faccio sgridare dalla mia vocina interiore.
 
"E.. ehi.." wow! Che impegno, la prossima volta fagli un grugnito!
 
Appena arrivò vicino a noi prese un altro sgabello e si sedette. Era a dieci e dico dieci centimetri di distanza...sentivo il mio respiro man mano diminuire e sulle mie guance ci si potevano cuocere gli hamburger per quanto scottavano..
Strinsi la presa sullo sgabello e abbassai il capo...ormai ero in modalitàriccio.
 
" E così è finalmente arrivata la nuova ragazza" disse Andromeda con un sorriso perfetto." E' un piacere conoscerti io sono Andromeda Shun" e avvicinò la sua mano verso Lania.
"Il piacere e tutto mio!" accettò volentieri la stretta di mano. "Il mio nome è Lania Kido" disse sorridendo gentilmente dopodiché loro due iniziarono a parlare, come se si conoscessero già, e ridevano...mentre io ero nella mia bolla privata a torturami il cervello. Mi giungevano le loro voci come se dovessero attraversare delle palline di ovatta nelle mie orecchie.
Questo si che era un primo incontro invidiabile! In confronto il mio sembrava uno schaechcomico. E' successo il giorno del mio arrivo in questa casa, stavo scendendo le scale ho messo il piede male e mi sono ritrovata sul suo petto con la faccia vicino alla sua bocca. All'inizio sono diventata rossa dalla rabbia, prima prendendomela con quegli stupidi lacci e poi con lui! E non contenta gli ho urlato in faccia dicendogli di stare attento a dove metteva i piedi come se tutto quel trambusto fosse stata colpa sua. Proprio da me, urlare a chiunque mi capiti a tiro. Diciamo un incontro cui la parola perfetto non si addiceva, ma lasciamo stare.
In quel momento volevo essere io al suo posto, anche se ero la più vicina. Volevo avere il suo coraggio, e la sua facilità nel parlare con il ragazzo che avevo al mio fianco. Che ragazza fortunata! Lei non aveva nessunissimo problema con lui, parlava facilmente e scherzava anche! Io invece non riuscivo nemmeno ad ammirarlo come si deve perché troppo presa dalla vergogna...chissà come era la sua pelle quando Lania l'ha toccata, forse morbida e calda.. O cavolo! Io volevo saperlo! Ma ero troppo codarda, lo so, lo so. Potevo scoprirlo, sfiorandolo con il palmo della mano, ma se solo lo avessi fatto...io...io.. No No! Non posso immaginare queste cose adesso! Marta concentrati devi solo formulare una frase.
 
"Marta?" mi chiamò Andromeda.
 
Una semplicissima frase ... forse potrei iniziare con  Allora come va?....no no è troppo sciatta....
 
"Ehi ci sei?" continuò Lania.
 
Oppure ..come va amico! No, no, ho solo aggiunto amico e poi non l'ho mai chiamato amico! Perché cominciare da adesso?
 
"Ehiiiiii pianeta Terra chiama Marta” sentii delle risate in sottofondo.
 
Proviamo con che ci fai qui? anzi, come mai da queste parti? Si! Si questa va decisamente
meglio!
 
"Forse avrà preso sonno" domandò Lania.
"Come mai da queste parti?" dissi con tutto il mio impegno risvegliandomi da quello stato di pensieri profondi.
 
Due paia di occhi mi fissarono increduli. E poi scoppiarono letteralmente a ridere. Molto più forte di prima.
O no adesso che avevo fatto?
 
"Si si avevi ragione aveva preso sonno" disse lui tenendosi una mano sulla pancia come per trattenersi dal ridere.
" Decisamente " gli rispose Lania che continuava a ridere.
"Perché ridete? Che ho fatto!" quasi urlai per la vergogna, e diventai ancora più rossa di prima, se ciò potesse essere possibile.
"nu.. nu.. nulla!" mi risposero in sincrono.
"O grazie adesso si che capisco qualcosa! Vedeteli, loro ridono e io passo anche per pazza! Se non ho fatto nulla" e virgolettai il nulla con le dita "Perché siete ridotti così?" che cavolo c'era da ridere così tanto?
"Ti prego perdonami il fatto e che eri così assente che pensavo ti fossi addormentata ad occhi aperti"
" Io non stavo dormendo ma riflettendo profondamente cara la mia Lania"
" Ed era qualcosa di così importante da non rispondere a noi due?"
" SI! Cioè NO! Cioè si-n.. Voglio dire ecco insomma non devo per forza darti delle spiegazioni su tutto!" mi alzai dallo sgabello e misi le mani sui fianchi. Questa era la mia posizione chi mi tocca è morto. Okay dovevo darmi una calmata stavo perdendo il controllo.
" Ti prego non ti arrabbiare, può capitare a tutti no?" si scusò Lania smettendo finalmente di ridere.
"Già...ma non ridete su questa cosa, mi dà fastidio"
"Okay"
" Giurate?" dissi indicandoli
"Giuro!" sorrise Lania
"Giuro!" rispose Andromeda. "Comunque stavo chiedendo a Lania che stavate facendo qui tutte e due solette, noi non dovevamo fare una partita?"
"Una partita? A già mi ricordo che Marta mi aveva detto che Pegasus stava andando a prendere una palla, o qualcosa del genere.. a cosa giocherete?"
"A pallavolo" gli risposi.
" Non sapevo che conoscessi già qualcuno in questa casa, e dimmi conosci qualcun'altro?" chiese Andromeda molto gentilmente.
" Oltre a quell'idiota di Pegasus conosco sua sorella Luna che inoltre è la mia migliore amica, potremmo dire di essere sorelle" e sorrise di quell'affermazione.
"Già è stata una sorpresa per tutti questa scoperta, è vero Marta?"
" Si.. e che sorpresa" sorrisi.
" Mi chiedo, ma come avete fatto ad andare così d'accordo?"
" Segreto!" dissi sorridendo furbamente.

 
POV LUNA
 
"Ecco fatto!" dissi sorridendo del mio lavoro ben fatto, lo guardai e notai il suo sguardo e il suo dolce sorriso. Non riuscì a non arrossire così mi alzai e andai a riporre il disinfettante al suo posto. Peccato il cerotto non l'avevo ma una piccola benda era bastata.
" Ti ringrazio sei stata gentile ma non serviva tutto questo" disse lui ridacchiando e facendomi vedere il suo dito fasciato.
" Invece serviva, mi dispiace, una leccatina non bastava"
"Ma io ho sempre fatto così, lo sai quante volte mi sono fatto questi taglietti quando mi allenavo? Un milione eppure adesso sono qui sano e salvo"
" Si hai ragione non sei morto dissanguato, ma questo significa minimizzare mio caro Uomo tutto d'un pezzo". E misi le mani sui fianchi per dare un aspetto un po’ più autoritario.
" Il fatto e che non sono abituato a ricevere tutte queste attenzioni, fin da piccolo ho dovuto cavarmela da me"
" Quindi uomo tutto d'un pezzo preferisci non essere aiutato?" dissi iniziando ad infastidirmi. Odiavo quando le persone facevano così! E' come se stesse rifiutando il mio aiuto! Non che fosse prezioso ma insomma....che cavolo, non li capirò mai i maschi!
" Mh qualcuno qui è un po’ nervosetto?" e mi si avvicinò.
 
E? Io nervosa, quando mai? Ogni volta che ti vedo divento più che nervosa! Incomincio a pensare che qualche Dio lassù mi odi con tutto il cuore...Ti incontro ogni cinque minuti, la coincidenza è davvero malefica alle volte,  e per il gran finale adesso siamo soli soletti in camera mia. Pensi che non sia nervosa? E? E? E?A già tu non sai niente di quello che mi fai ogni volta che ti guardo...
 
" Forse un po’ lo sono..." e mi allontanai un pochino sfregandomi le braccia, avevo i brividi ma non di freddo. " Sai è arrivata la mia migliore amica quindi"
" A già avevo visto una ragazza nuova, era con Marta stavano ridendo quando siamo entrati." sorrise nel ricordare la scena "Ti è mancata molto, si vede" disse andandosi a sedere su un puffo li vicino.
" Da cosa?" dissi in tono preoccupato.
"Dal tuo sorriso, dal tuo volto, dai tuoi occhi che brillano" e sprofondò ancora di più.
" ve-veramente?" mi toccai il viso imbarazzata " In effetti hai ragione mi è mancata moltissimo.." dissi mettendomi un ciocca ribelle dei capelli dietro l'orecchio, e in quell'istante alzai lo sguardo che avevo puntato sulle mie bellissime Allstarse vidi del rossore su quelle guance, strano quasi come se fosse imbarazzato.
" E ti manca anche la tua vecchia casa?" Si riprese in fretta notando che lo stavo osservando.
" Si a volte, ma penso che un giorno ci ritorneremo e rincontrerò tutti i miei amici. E tu, hai qualcuno che ti manca?"
" Mi manca la mia seconda casa la Liberia dove mi sono addestrato per molto tempo,  il mio maestro e i miei genitori anche se non ricordo molto di loro..." disse rattristandosi un po’ sugli ultimi nominati.
"Almeno tu ricordi qualcosa, io non so nemmeno che nome abbiano i miei genitori" dissi.
" Anche a te mancano molto?"
" Ho sempre pensato a loro, anche se ho già Castalia e Ioria ma è diverso.. io non so come spiegartelo"
" Non riesci a chiamarli mamma e papà?"
" Ioria è come un padre, ma è come, non è mio padre. Capisci cosa intendo?" e mi girai per vedere la sua espressione.
" Si ..."
" Adesso pensi che io sia strana non è vero?"
"No no assolutamente"
" Il fatto e che io ho sempre sperato che il giorno del mio compleanno bussassero alla porta della mia stanza e dicessero ehilà! siamo tornati! Ma non è mai successo e così alla fine ho rinunciato. In fin dei conti Ioria e Castalia hanno fatto di tutto pur di non farmi sentire sola e abbandonata."
" E come stai? Hai cambiato subito espressione quando abbiamo iniziato a parlare dei nostri genitori"
 
Come vuoi che stia scusa? Certo in questo momento non è che stia saltando di gioia, ma che mi domande fai?
 
"Io? No sto bene non preoccuparti" dissi ridendo per nascondere quella tristezza che mi inondava il cuore ogni volta che si parlava di questo argomento.
"Visto anche tu non vuoi che nessuno ti aiuti" disse soddisfatto.
" Cosa?"
"Stai nascondendo la tua tristezza e anche molto male"
 
Ahia! Colpita e affondata. 1 a 0 per Steve.
 
"No non sto nascondendo niente io!" Ti prego calmati ti vuole dare solo una mano non mangiartelo! Testa calda che non sei altra! " Comunque perché non andiamo di là? sicuramente il blocco di ghiaccio si sarà sciolto"
" Si e abbiamo anche una partita di pallavolo da giocare"
"E allora cosa aspettiamo andiamo!" e corsi via lasciandolo a bocca aperta. "Se perdi mi pagherai la cena!" urlai ridendo.
 

POV MARTA
 
"Marta questo thè ha bisogno di ghiaccio che facciamo?" mi fece notare Lania dondolandomi sotto il naso il suo bicchiere.
" Lo so ma Luna è scappata via era lei che lo doveva portare" dissi seccata " Va bene vado a prenderlo io"
" Ti ringrazio e per vendetta berrò tutto il suo thè"
" Giusto, lasciamene un po’" le chiesi mentre andavo dall'altra parte delle stanza.
"Posso averne un po’ anche io ho la gola secca" disse Andromeda.
" Si te lo porto subito!"
 
Quando andai vicino al frigo, rimasi letteralmente a bocca aperta.. era un disastro! Luna appena ti vedo ti uccido lo giuro!
 
Lista di cose da fare:  RICORDA Marta quando passi dal supermarket compra un mitra o una bomba a mano o se lo trovi un fucile da cecchino! Per uccidere quell'idiota di sorella che ti ritrovi!
 
Non ho mai conosciuto una ragazza così disordinata! C'erano strofinacci dappertutto, bustine di thè freddo per terra e cucchiaini e bicchieri sporchi in giro e come tocco finale acqua per terra, su cui cadere elegantemente.
 
"O grande e adesso chi sistema?" pensai ad alta voce.
" Ti posso aiutare io se vuoi" disse qualcuno alle mie spalle.
"Ah! Cavolo! Sei tu, Andromeda la prossima caccia un urlo, sbatti i piedi, fai qualcosa ma fatti sentire."
" Scusa non volevo spaventarti"
"Scusa non dovevo urlare, non ti ho sentito e così mi hai preso alla sprovvista" dissi sorridendo.
" Scusa ancora e per farmi perdonare sistemerò tutto io!"
" Insieme!"
"Okay"
 
Così iniziammo a sistemare e dopo un quarto d'ora era tutto come prima.
 
"Perfetto allora io prendo il ghiaccio" andai al frigo ne presi un bel pezzo e ritornai al tritaghiaccio, schiacciai l'interruttore ma nessun segno di vita proveniva da quell'aggeggio.
" O no! non funziona!"
"Cosa?" disse Andromeda avvicinandosi.
"Non mi vuole ascoltare non si accende"
" Forse è in pausa."
" No no, ho visto"
" E l'interruttore?"
"E' acceso non vedi?" e lo indicai
" E la presa?"
"E' attaccata" risposi seccata.
" Mh strano eppure stamattina Steve l'ha usato"
" Lo sai sistemare si o no?" domandai fortemente seccata
"Si si adesso ci provo" rispose calmo sorridendomi.
 
Ma come cavolo si fa? Come può essere sempre così gentile e non scomporsi mai anche se una lo tratta come un straccio per i pavimenti. Mi fa incavolare, ma anche cadere ai suoi piedi. Che lo sappia e usi ciò a suo favore?
Detto fatto dopo poco tempo il tritaghiaccio funzionava perfettamente.
 
"Wow Shun sei un genio!" dissi prendendo il ghiaccio appena tritato "Come hai fatto?"
"Era solo questione di contatto"
" Contatto? Be non capisco molto la meccanica, comunque ti ringrazio tanto, per avermi aiutata nel sistemare tutto quanto e per aver aggiustato il tritaghiaccio"
" Di niente Marta" e mi sorrise a tradimento facendomi sciogliere.
" O mio dio Ioria! Pegasus!" sentì Lania urlare e andai da lei.
"Lania sei arrivata finalmente!" disse Ioria sorridendo e alzando da terra la ragazza a quasi mezzo metro da terra "Era da tanto che ti aspettavamo"
"Lo so lo so, mettimi giù adesso" disse ridendo la ragazza “Mi fai sembrare più piccola di quanto già sono”.
"Lania amica mia!" Pegasus gli saltò addosso.
"Pegasus mi sei mancato da morire!" e Lania ricambiò il suo abbraccio.
" Allora il viaggio?" chiese Ioria premuroso.
"Tutto okay è stato tranquillo"
"Tuo padre?"
"Lo sai è sposato con il suo lavoro, ormai ha sempre il naso ficcato in un libro nuovo ogni giorno oppure e a zonzo da qualche parte in giro per il mondo per conto del Grande Sacerdote."
"Già Kido è sempre il solito" sorrise.
"Allora chi vuole del thè freddo?" domandai con una brocca piena della bevanda.
 
E tutti mi fissarono.
 
"Calma calma c'è ne per tutti non vi azzuffate!"
"Io ne voglio un po’ " disse Sirio prendendomi la brocca dalle mani.
" Ne vorrei anche io se non vi dispiace "disse Ioria andandosi a sedere al posto che prima era stato occupato da Luna.
" Subito!" dissi.
"Ioria, Castalia dov'è?" chiese Lania apprensiva" non l'ho ancora vista”.
"Per il momento non è qui, quando noi siamo venuti in questa villa lei è partita per una missione, ma a breve tornerà da noi non ti preoccupare" e accarezzò dolcemente i capelli della fanciulla.
"Peccato è da tanto che non la vedevo così speravo tanto di salutarla"
" Vorrai dire che è una fortuna! Questo mese per me è stata pace assoluta, almeno non mi è toccato sentire le sue urla ogni giorno!" disse Pegasus incrociando le braccia.
"Quindi quando il gatto non c'è i topi ballano eh?"
"Non dire stupidaggini Lania"
" Ti conosco bene mio caro Pegasus e sono sicura che non hai dato vita facile a tua sorella!"
"Cosa, cosa, cosa? Io? Io sono stato una sua vittima!"
"Anche io! Da quando quelle due si sono coalizzate! " disse Sirio mangiandomi con gli occhi infuocati.
"Evidentemente ve la siete cercata no?" rispose tranquilla Lania.
 
Wow li ha praticamente smontati.
Pegasus non replicò evidentemente conosceva bene la sua amica, mentre il mio fratellino aveva la mascella a terra per lo stupore. Hai coraggio ragazza.
 
" Lania non ti ho presentato mio fratello Sirio Masami, Sirio lei è Lania la migliore amica di Luna"
" E' bello conoscerti!" disse lei sorridendogli.
" O anche per me, quindi sei la migliore amica di Luna, è da molto che la conosci?"
" Ti posso dire che siamo cresciute insieme, è da quando avevamo tre anni che siamo inseparabili, io so tutto di lei e lei sa tutto di me, insomma praticamente potremmo essere chiamate sorelle ma ho notato che quel posto è già occupato" e guardò dalla mia parte.
"Sei per caso gelosa?" insinuò Pegasus furbamente.
"Ma che cavolo dici! Non sono affatto gelosa di Luna, anzi sono felicissima per lei! Perché tu lo sei?"
" E? Io? Geloso di Luna? Mai stato"
" Strano eppure la tua faccia dimostra il contrario!"
"Non è vero!" e detto questo non si staccò più dal bicchiere che aveva in mano.
"Si si nasconditi dietro al dito! Eppure quando Asher si stava quasi dichiarando a lei tu l'hai pestato davanti a tutti! E secondo te questa non è gelosia?"
"No assolutamente, si chiama premura verso le sorelle"
"Chi si stava dichiarando a chi?" chiese Ioria un po’ irritato.
" Si come no, inoltre l'hai anche minacciato dicendogli che se si fosse avvicinato ancora a lei l'avresti dato in pasto ai Leoni di Ioria"
" E io l'avrei aiutato" disse Ioria sorprendendomi, non sapevo che lui fosse così geloso di Luna.
" Tu come fai a.."
" Sapere tutto? Come al solito sei smemorato, anche se non siete fratelli di sangue tu e Luna su questo punto andate in sintonia! Stupido citrullo! Non ricordi? Io ti ho curato le ferite e le ho curate anche a lui che mi ha raccontato tutto"
"Be mia cara infermiera non dovevi impicciarti sono affari miei!"
" No, sono di Luna, e sicuramente se la sarebbe cavata meglio di te! Guarda che stiamo proteggendo la stessa persona! E tu sei gelosissimo di lei ammettilo!"
"Si lo ammetto sono geloso di lei. In quanto suo fratello ho il dovere e diritto di proteggerla dalle persone sospette!"
"Persone sospette? Chi Asher? Ma ti sei bevuto il cervello per caso?"
" Quello li mi sta sulle scatole quindi se non piace a me non si deve avvicinare a lei! ne tantomeno a te, se no la prossima volta lo mando in ospedale!"
"Oh-oh quindi sei geloso anche di Lania vedo" dissi io guardandolo.
"Che-che? Io, io.." tentava di chiedere un silenzioso aiuto a mio fratello.
Ma venne salvato dall'arrivo di Crystal, Fiore e Phoenix.
 
"Ciao a tutti ragazzi finalmente vi abbiamo trovati!" disse Crystal sedendosi accanto ad un Pegasus muto. "Amico ma che hai?"
"Niente" disse in un sussurro e continuò a sorseggiare il suo thè.
"Allora la partita?" chiese Phoenix.
"Stiamo aspettando che arrivino i ritardatari chissà dove saranno a quest'ora" rispose suo fratello minore.
"Ragazzi dovevo presentare Lania a cena ma siccome è arrivata prima iniziamo già da adesso a conoscerci" disse Ioria alzandosi dal suo posto e avvicinandosi alla persona in questione "lei è Lania Kido sarà la nuova compagna di stanza di Fiorediluna"
"E' un piacere conoscervi ragazzi!" e si inchinò come saluto.
Fiore si avvicinò a lei " Ciao io sono Fiorediluna sarà un piacere vivere insieme a te"
"Ti ringrazio sei stata molto gentile spero non ti dia fastidio condividere la tua stanza con me"
"No assolutamente, nessun disturbo spero che diventeremo subito amiche!"
"Certamente! Sono così felice!" rispose lei sorridendo.
"E' un piacere conoscerti io sono Phoenix Shun il fratello maggiore di Andromeda"
"E io sono Crystal Kyokuchi"
"Contentissima di fare la vostra conoscenza ragazzi! Spero di diventare presto vostra amica!"
“Quando entri in questa casa diventi subito parte di questa famiglia Lania, quindi non devi farti nessun tipo di problema" dissi abbracciandola.
 
E così tutti quanti ci andammo a sedere e iniziammo a parlare.
 
"Quindi Marta Sirio e Fiore sareste fratelli ma non di sangue? Giusto?"
"Esatto" dissi
"Mentre Phoenix e Andromeda sono fratelli"
"Si" rispose Andromeda
" Ma non vi somigliate affatto voi due" disse Lania sorridendo.
" Già ma Steve nostro cugino, assomiglia moltissimo ad Andromeda l'unica differenza sono i capelli un po’ più corti e più scuri" Continuò Phoenix sorridendo.
"Steve sarebbe quel ragazzo che è entrato prima insieme a te Andromeda?"
"Si" rispose il ragazzo.
" Sai eravamo tutti curiosi, volevamo sapere chi fosse questa misteriosa nuova ragazza" iniziò Crystal "E precisamente da dove vieni?"
"Vengo dalla Grecia, precisamente dal Grande Tempio"
"Bello! Ho sempre sentito parlare del Grande Tempio dal mio maestro ma non ci sono mai stato" intervenne Andromeda.
" E' un posto eccezionale! Credimi! Comunque voi? Venite da posti diversi?"
"Io da quando avevo sette anni sono vissuto in Siberia"
" Un posto un po’ freddino no?"
" Be non possiamo prendere il sole in costume, non credi?"
"Mentre noi veniamo dalla Cina" disse Sirio
"Si l'ho saputo da Marta poco fa"
"Io mi sono addestrato sull'isola di Andromeda."
" Veramente? sembra uno scherzo avete lo stesso nome!"
"Già" disse ridendo.
" Invece io vengo dall'isola della Regina Nera" disse Phoenix.
" Regina Nera? Cavolo come sei sopravvissuto?"
"Ho la pelle dura io" disse ridendo.
" Si vede, devi essere davvero forte!"
"lo è" dissi, e lui rise.
" Dai non sono così forte"
" Quindi adesso siamo tutti sulla stessa barca no?" disse Lania
" Si siamo sulla stessa barca" disse Pegasus.
"Ma dove sono finiti quei due e da un po’ che non si sentono!" ci interruppe Andromeda.
 
e poi dietro la porta si sentì un rumore
 
"Sono arrivata prima io!"
"No no ragazzina sono arrivato prima io!"
 
Parli del diavolo...
 
"Ho toccato per prima io la porta quindi, perdente mi devi una cena al McDonald!"
" No mi dispiace, questa volta sarai tu a pagare perché ho toccato per prima io la porta, non vedi dove è la mia mano?".
Entrambi fissarono le loro mani ed erano intrecciate. Il viso di Luna divenne rosso come un peperone, e poi quando notarono la nostra presenza arrossirono violentemente..
Erano proprio carini insieme!
 
"O grazie per averci notato, no no continuate pure" disse Ioria sorridendo.
"Ecco noi abbiamo fatto una gara così"
"Io ho vinto!" disse Steve trionfante abbracciandola da dietro. "E mi devi un happy meal!"
" Quelli sono per i bambini!" disse lei " E io non pago la cena ad uno che prende un happy meal"
" Ma a me piacciono le sorprese che ci mettono!"
"Anche a me ma non lo dico in faccia a tutti! E poi sei tu che me lo devi offrire"
"Facciamo così io lo offro a te e tu lo offri a me? Ti sta bene? Signorina?"
"Mh non so ci devo riflettere" poi gli sorrise dolcemente" Accetto! Però voglio la tua sorpresa!"
"E? No no la sorpresa è mia!"
" Oh siete proprio carini!" squittì Lania.
"Lania fatti gli affari tuoi! Io con te non ci parlo più!" la rimproverò Luna.
" E perché mai?" chiese Ioria
"Perché non sa tenere la bocca chiusa la tua adorata Lania"
" O mamma mia ho solo raccontato qualcosina su di te a tua sorella che c'è di male?"
"Che non doveva sapere quel piccolo particolare della mia vita"
Ioria tossì per farsi notare "Steve ti sei presentato a Lania?"
"O no scusami! Ciao sono felice di fare la tua conoscenza mi chiamo Steve Shun" e si avvicinò per stringerle la mano.
"Ho sentito parecchie volte il tuo nome oggi, piacere Lania Kido" e strinse la sua mano.
"Dove eravate ragazzi?" chiese Andromeda.
" Mi sono tagliato un dito e Luna ha insistito per medicarmi"
 
E vidi Lania sorridere furbamente a Luna.
 
" Ve la intendete bene voi due vedo" disse Ioria. Anche lui era geloso?
" Perché dovete parlare di me come se non ci fossi scusate?" parlò Luna incrociando le braccia.
"Lania perché non racconti qualcosina su di te?" chiese Fiore.
" Cosa posso dirvi? Che ho passato tutto questo tempo a fare da baby sittera questi due?" disse avvicinandosi a Luna e Pegasus.
"Non ti preoccupare c'è anche Castalia" rispose Pegasus.
"Potrei raccontarvi un sacco di cose su questi QUI!"
"Ma non racconterai nulla vero?" disse Luna iniziando a schioccarsi le dita
"Mia cara non mi faccio intimidire così facilmente io!"
" Lania forse è meglio che tu taccia è per la tua felicità futura che te lo dico"
" O Pegasus non fare il serio così mi farai preoccupare, vuoi che racconti a tutti di quel meraviglioso giorno mio caro Peggy?"
"No! " vidi Pegasus sbiancare completamente
" Dai Peggy non fare così!" continuò Luna cantilenando. "Perché non lo racconti tu agli altri?"
" Non vi permettete, vi ammazzo!"
" O che paura! Mettiamoci al riparo!" urlò Lania.
" Vi prego non fatelo!"
" Guardalo!" rise Luna.
" Allora ragazzi quel giorno Peggy..."
 
E così Lania non diede ascolto a Pegasus che intanto era stato bloccato da Ioria che si godeva il racconto comodamente seduto sullo sgabello.
Ci raccontò del suo nomignolo strano e del fatto che fu scambiato per una ragazzina e chiamato in quel modo per tutto il tempo da una vecchietta, ci parlò di tutte le marachelle che avevano fatto i due fratellini delle loro figuracce e dei loro addestramenti strambi....
Poi passò alla sua famiglia, scoprì che suo padre era segretario del Grande Sacerdote, viaggiava molto così Lania stava sempre con Luna e Pegasus , dormiva tutte le sere lì era come una di famiglia per loro e forse lo sarebbe diventata presto anche per me. Sua madre invece non l'aveva mai vista, era morta di parto dandola alla luce così era stata cresciuta da sua nonna nonché prima ancella del Grande Tempio...e poi continuò a raccontarci degli amici di Pegasus e di Luna della loro vecchia scuola e della Grecia. Non c'è che dire questa ragazza era davvero fantastica! Parlava e parlava senza stancarsi e tutti la ascoltavano volentieri. Passammo l'intera mattinata a chiacchierare e scherzare con lei in cucina, senza più pensare alla partita di pallavolo che avevamo programmato.






Rieccoci come due rompi, rompi ad asfissiarvi di nuovo con dei commenti stupidi.
allora un ennesimo grazie per aver letto e spero vi sia piaciuto.
se poi prorpio ci tenete a farci felici vi chiediamo una recensione anche piccola piccola per farci capire se vi piace, o se possiamo migliorare qualcosa per far si che vi piaccia ancora di più la storia. sono ben accetti anche consigli e robe varie.

una grande kiss kiss da Lady T e Lady Y 


Kon'nichiwa o tomodachi to tsugi no ( ciao amici alla prossima) ;) :) 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
   
 
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