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Autore: fairy91    24/02/2008    9 recensioni
Era notte fonda. I corridoi di Hogwarts erano completamente deserti e bui fatta eccezione per Pix che giocherellava con le armature, e per una piccola lucina che proveniva dalla biblioteca. NOTA: Grazie per avermi fatto notare che all'interno del castello non ci si può smaterializzare. Ho seguito il consiglio di una recensione e ho deciso di far smaterializzare solamente i Purosangue e gli insegnanti. Scusate. Continuate a recensire...XD Baci
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era notte fonda. I corridoi di Hogwarts erano completamente deserti e bui fatta eccezione per Pix che giocherellava con le armature, e per una piccola lucina che proveniva dalla biblioteca.

Seduta al mio solito tavolo accanto alla finestra c’ero io, Hermione Granger, che stavo chinata su un libro del quale mi erano rimaste poche facciate.

Avevo sistemato la bacchetta sopra un altro libro, in modo che illuminasse perfettamente le pagine giallastre del volume che stavo leggendo, e avevo pronunciato le parole dell’incantesimo più banale di tutti “Lumus”.

Sapevo che stavo infrangendo le regole e che se qualcuno mi avesse scoperto sarei stata punita ma in quel momento, non so perché, non mi interessava; l’unica cosa che desideravo era finire quel bellissimo libro d’amore visto che durante il giorno ero occupata con i compiti (d’altronde con tutte le materie che seguivo!!) e nella sala comune non c’era mai abbastanza silenzio per concentrarsi.

Così me ne stavo lì, seduta al tavolo di legno a sognare ad occhi aperti una storia d’amore come quella raccontata nel libro; una vicenda in cui i due innamorati prima si odiano, poi si imparano a conoscere ed infine si innamorano.

Ero arrivata alla fine della facciata quando sentii Pix gridare “Non si gira nel castello di notte!! Vergogna sulla tua Casa…vergogna su…”

“Zitto, stupido fantasma!!” una voce strascicata e glaciale, di cui purtroppo, conoscevo il padrone, era riuscita a far zittire Pix.

Sentii dei passi avvicinarsi alla porta della biblioteca; non mi potevo far trovare lì così misi un segnalibro fra le pagine, mi alzai e mi nascosi dietro alla scaffalatura più vicina a me.

Rimasi immobile fino a che la porta della biblioteca non si aprì e qualcuno entrò.

Sbirciai oltre gli scaffali e vidi Malfoy in vestaglia verde e argento che si accomodava al tavolo dove, fino a pochi istanti prima, ero seduta io.

La debole luce della lanterna che aveva portato con se gli illuminava il volto facendo risplendere i suoi capelli biondissimi e dando un aspetto quasi spaventoso ai suoi occhi glaciali.

Mi ridestai da quei pensieri e una domanda mi fece capolino nella mente: che cavolo ci faceva Malfoy in giro a quell’ora di notte e, per di più, in biblioteca?!

Mi accorsi che aveva tirato fuori un libro da sotto la vestaglia e che lo aveva aperto; cercai di vederne il titolo: “William Shakespeare: Amleto”.

Cosa?! Davvero a Malfoy interessava quel tomo?! La tragedia più conosciuta in tutto il mondo babbano e magico?! Uau…ero stupita!!

Continuai ad osservarlo.

Una volta aperto il libro, iniziò a sfogliarne le pagine lentamente come se fosse qualcosa di veramente prezioso; le sue dita affusolate accarezzavano le facciate come fossero troppo delicate per le sue mani.

Cercava il punto in cui era arrivato e, quando finalmente lo ritrovò, sistemò i piedi sul tavolo, appoggiò la schiena al muro ed iniziò a leggere avidamente.

Era quasi un piacere guardarlo mentre con gli occhi argentati seguiva le parole; adoravo osservare chiunque leggesse un libro e, in quel raro caso, anche Malfoy era interessante quando leggeva.

Improvvisamente mi ricordai in che situazione mi trovavo; ero nascosta dietro la scaffalatura accanto al tavolo dove ora era seduto quello stupido furetto, non potevo muovermi altrimenti mi avrebbe scoperta e non potevo Smaterializzarmi perché…bhè, sempre per il solito problema di discendenza; all’interno delle mura del castello si potevano Smaterializzare solo i Purosangue e gli insegnanti!!

La mia unica soluzione era uscire ed affrontare Malfarret…così misi fuori il naso dal mio nascondiglio e cercai di allontanarmi in punta di piedi ma…

“Granger…che ci fai qui?! Non lo sai che è notte e che stare fuori dal dormitorio è vietato?!” disse il furetto con il suo tono da saputello ed il suo solito ghigno trionfante stampato sulle labbra sottili.

Mi fermai sbuffando.

“Lo so che è vietato!! E poi non sei la persona più adatta a rimproverarmi visto e considerato che neanche tu sei nel tuo dormitorio!! Quindi potrei farti la stessa domanda…perché non te ne torni nel tuo sotterraneo?!” dissi furibonda per il fatto che era l’una di notte e che non avevo nessuna voglia di parlare con quell’imbecille.

Malfoy mise un dito fra le pagine del libro a modi segnalibro e mi guardò.

“Granger, Granger, Granger…come faccio a farti capire che non devi parlarmi con quel tono?!”

Il suo sguardo era fisso su di me e, visto che indossavo solo una camicia da notte semitrasparente, arrossii bruscamente e distolsi lo sguardo dai suoi occhi argentati.

Il biondino se ne accorse e sghignazzò, poi si alzò e mi si avvicinò; io estrassi la bacchetta e gliela puntai contro.

“Non avvicinarti Malfoy o finisci male!!”

“Oh…che paura!!”

Lui continuava ad avvicinarsi ed io continuai ad indietreggiare fino a quando, con mio grande dispiacere, arrivai con le spalle al muro; urtai contro uno scaffale dal quale caddero alcuni pesanti volumi che arrivarono a terra con un gran tonfo.

La mia bacchetta sfiorava il collo bianco di Draco quando improvvisamente una voce ci fece girare all’unisono verso la porta.

“Che c’è tesorino?! Hai sentito qualche rumore?! Eppure la biblioteca dovrebbe essere chiusa!!” la voce di Gazza che parlava con la sua gatta, Mrs Purr, risuonò nel corridoi e sentimmo i suoi passi avvicinarsi veloci, per quanto gli consentivano le gambe, alla porta.

“Merda…” Draco stava fissando la porta; un suo braccio muscoloso mi impediva di allontanarmi dal muro e io mi ritrovai a fissare il ciuffo ribelle che gli accarezzava la fronte.

“Granger…dobbiamo sgombrare altrimenti se Gazza ci scopre siamo nei guai…”

“Granger…ti svegli?! So che sono bello da mozzare il fiato ma da li a non ragionare più ce ne vuole!!”

Mi accorsi solo allora che stava parlando con me “Non farti strane idee Malfarret…stavo solo pensando a come fare per uscire di qui!!”.

I passi di Gazza si fermarono improvvisamente ed entrambi capimmo che era arrivato davanti alla biblioteca; sentimmo il suo respiro affannoso: stavamo per essere beccati, e non sarebbe stata affatto una bella esperienza.

“Ti fidi di me Granger?!” mi chiese Malfoy come se fossimo amici da sempre.

“Certo che no!!” gli risposi, realizzando che ero ancora attaccata al muro e che il furetto mi impediva di spostarmi.

“Perfetto!!” detto questo recuperò il suo libro ancora sul tavolo, mi prese per il polso e, con un sonoro “pop” ci smaterializzammo.

  
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