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Autore: calelagiu    19/08/2013    2 recensioni
Gli Hunger Games stanno finendo.Tutti gli altri tributi sono morti,eccetto Katniss Everdeen e Peeta Mellark.
Cosa succederebbe se uno di loro,come ultimo atto di ribellione contro Capitol City,ingoiasse le bacche?
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri tributi, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Capitolo 3.

 
Mi sento soffocare.Le mie mani tremano e gli occhi si inondano di lacrime.Tutti pensano che io sia pronta per l'intervista,persino Haymitch lo crede.Ma la verità è che il pensiero di Peeta mi distrugge.Mi tormenta.Mi fa perdere il fiato.Sono di nuovo intrappolata dalla morfamina.Dentro di me urlo e obbligo Peeta ad uccidermi.Mentre fuori sono immobilizzata,incapace di sfogarmi e liberarmi da questi tormenti.
-Katniss..- Sento un sussurro e qualcuno accarezzarmi il viso.All'improvviso,qualcosa dentro di me si accende ed un calore nuovo incomincia a scorrermi nelle vene.Riesco a trovare la forza per aprire gli occhi e a poche spanne dal mio viso,trovo l'espressione ansiosa e preoccupata di mia madre.
-Mamma!- l'abbraccio urlando.Lei ricambia l'abbraccio e mi accarezza i capelli. -Dov'è Prim?- Chiedo,sbirciando in giro.Ad un certo punto,la mia vista guizza sulla poltrona che c'è nella mia camera nel Centro di Addestramento.Una ragazzina bionda con gli occhi gonfi di lacrime mi guarda ansiosamente.
-Prim!- mi alzo di scatto,ma la mia testa,ancora abbastanza avvelenata dalla morfamina,mi causa vertigini e scossoni.Con la nausea ricado nel letto.Mia sorella si alza e correndo mi viene incontro.Spalanco le braccia e lei si tuffa senza esitare.
-Hai vinto!- urla lei afferrandomi il viso con le sue piccole mani.E' vero.Ho vinto.E grazie alla mia vincita ho mantenuto una promessa.Non riesco a rispondere,sono felicissima della loro presenza e cerco di godermi ogni attimo con loro.Passammo il pomeriggio a chiacchierare con i nostri preparatori.Venia e Octavia truccarono Prim e la vestirono con abiti sfarzosi e brillanti.Lei si divertì ed io riuscii finalmente ad essere felice.Durante la cena,mia mamma e Prim si ingozzarono di cibo e molte volte dovetti dire loro di andare più piano con lo stufato di agnello.Verso la fine della serata,Prim andò a chiacchierare con Effie in salotto e a tavola rimanemmo solo io e mia madre.
-Dov'è Haymitch?-chiedo,interrompendo il silenzio.
-Da quando in qua ti preoccupi di Haymitch?- chiede lei con fare interrogativo.Non rispondo.La guardo soltanto.
-Okay- disse.Si alza e si siede accanto a me.Mi prende la mano.
-Possiamo parlare?- Chiede premurosamente.
Faccio sì con la testa.Sposto una ciocca di capelli davanti al mio viso.Per la prima volta oggi,mia mamma ha visto sua figlia soffrire sul serio.Mi ha vista distesa sul letto,piena di tranquillanti chimici in preda di una crisi nervosa.
-So che cosa è successo nell'Arena-.dice lei sospirando.
-Penso lo sappiano tutti- replico io.La guardo in malo modo ma poi mi pento subito di ciò che ho fatto.Lei è venuta qui a Capitol per aiutarmi,facendo chissà quali sacrifici per abbandonare tutto e farsi tutto il viaggio dal distretto 12 con una ragazzina.-S...Scusa-.Incrocio le braccia sul tavolo e ci appoggio la testa nascondendo le mie emozioni.
A quel punto entra un Pacificatore,come se volesse dividerci come nel giorno della Mietitura.Capisco che è ora per loro di tornare nei rispettivi distretti.
-Volevo solo dirti di non ripetere il mio stesso errore.- dice lei.Alzo la testa e mi da un bacio sulla guancia. -Buona fortuna per domani.Ci vediamo a casa-. Esce dalla porta e non la vedo più.Nemmeno Prim viene a salutarmi,forse perchè non l'avrei più lasciata andare.
Torno in camera mia,mi tolgo la camicia e vado a dormire.Mi sveglio poco dopo a causa di un incubo.Era mia mamma,a casa mia nel Giacimento.Era immobile,seduta sul letto ed io,dall'aspetto di Rue,le urlavo contro.Lei non reagiva,mi fissava solamente per poi rannicchiarsi di nuovo sotto le coperte.Alla fine,capisco che la scena è capovolta.Questa volta,quella depressa che non dava segni di vita ero io e mia figlia,dalle sembianze di Rue,mi implorava di reagire.
  
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