Harry, Louis, due nomi, due amici, due persone.. un solo sguardo.

Un po' di tempo fa, la luce era più buia, il sole meno rosso e la luna meno tonda, la monotonia e la superficialità alloggiava in tutti i visi dei ragazzi di Brighton. Harry in tutti quei visi poteva vedere la loro smania di grandezza, la loro voglia di amare per gioco, le loro debolezze.. e i loro occhi che non gli dicevano Mai nulla. Ma l'orologio ticchettava e il tempo era passato e l'estate terminata, il suo ultimo anno stava per iniziare, non più nella sua vecchia scuola, una più in periferia, una scuola che l'avrebbe fatto sentire meno sbagliato.. aveva bisogno di cambiare e i cambiamenti la maggior parte delle volte sono positivi.
La nuova scuola non era proprio come immaginava, non tutto va come uno se l'aspetta, ma era pur sempre una scuola, una casa di studio, cosa puoi trovare se non professori o ragazzi di corsa.
Era il suo primo giorno e già molte ragazzine lo fissavano, gli sorridevano, ne parlavano in classe nei corridoi, si chiedevano da dove fosse spuntato..perché Harry era si, cavolo, era proprio un bel ragazzo.. quei capelli ricci e tanti, viso dolce e puro, e occhi verdi e uno sguardo che se potevi avresti guardato per ore.

Guarda che bella quella ragazza e guarda sembra proprio che mi stia fissando,
ma poco importava, perché mi sentivo sbagliato,
sbagliato perché le donne non mi interessavano
io volevo trovare lui..
volevo trovarlo
e non sentirmi più cosi sbagliato, ma sopratutto così vuoto.

***

Perché la società riesce a far sentire un ragazzo così sbagliato? Perché due persone dello stesso sesso che si amano, devono essere guardate in modo diverso. Chi siamo noi per fermare il vero amore?

***

Ecco la campanella delle otto, quella che ti indica che le cinque ore più pesanti della tua giornata stanno per iniziare, quel suono fastidioso che vorresti non sentire né all'inizio delle lezioni, né alla fine perché la scuola, sopratutto per un'adolescente è una gran rottura. Harry già un po' stanco entrò in quella che sarebbe diventata la sua nuova classe, ma era vuota, un ragazzo che cercava disperatamente di dormire, qualche ragazza intenta a raccontare alle amiche il volto del suo nuovo amore e il professore che come al solito, aspettava impaziente che l'aula si riempisse. Harry approfittò di quell'aula vuota per andare a girovagare un po', doveva ammetterlo era proprio una bella scuola, curata e a tratti gradevole, un bel giardino, un vasto prato inglese, alberi sotto i quali riposare, un ambiente sereno del quale volevi addirittura farne parte.

8.30 cavolo, il professore mi starà aspettando
8.31 solo il primo giorno e sono in ritardo.

Nei corridoi non c'era nessuno, come poteva quel luogo essersi trasformato da caotico a così deserto?
Un po' agitato, dovevo andare in bagno a sciacquarmi il viso.. ormai era tardi
qualche minuto in più non avrebbe creato danni.

Non era l'unico che andava ancora in giro, il bagno non era vuoto come il resto della scuola, c'era un ragazzo con due grandi occhi azzurri che con un sorriso disse a gran voce un ciao e scappò via, era tardi e doveva ancora entrare in classe anche lui. Il riccio per due minuti fissò l'acqua scorrere, in quel bagno così vuoto e anche così pieno..

chi era quel ragazzo? Ti rivedrò di nuovo L o u i s?
8.40 non c'era tempo dovevo andare in classe.
Un po' come se fosse felice bussò su quella porta che sembrava quasi di gesso e si scusò per l'enorme ritardo ('causato dalle troppe aule nella scuola' disse).. e quel professore scocciato, arrogante e irrigidito, forse dal tempo, chiese al ragazzo di andare a far compagnia ai primi banchi al suo amico entrato pochi secondi prima, era di nuovo lui, c'era lui seduto su quella sedia, c'era di nuovo Louis e Harry sorrise, non fu un sorriso di ringraziamento, no.
Gli fu spontaneo.

Stava sorridendo perché aveva davanti la persona più forte e bella che aveva mai visto in vita sua.
Stava sorridendo perché era attratto da lui.
Stava sorridendo perché l'aveva trovato
E' un buon segno, un buon inizio.