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 Ascoltate questa mentre leggete :)


 

Il marmo era freddo sotto la mia mano,le scritte formavano una rientranza dorata,che mai avrei voluto leggere;ero sadeuto a gambe incrociate sul prato verdeggiante,la rosa arancione giaceva tra le mie mani, il colore sfumava sempre più delicato verso l'estremità del petalo mischiandosi con il candido bianco.L'arancione "l'arancione,il colore della felicità,allegro e vivace,proprio come un bambino,ecco perchè è il mio colore preferito" diceva sempre quando qualcuno le chiedeva quale fosse il suo colore preferito.Un pugno mi strinse ilc uore a quel ricordo e un dolore pungente mi pervarse ogni centrimetro di pelle,ricordi e immagini iniziarono ad invadere la mia mente,passandomi velocemente davanti,il sangue diventò pesante,di ferro,parve nelle vene.Chiusi gli occhi.

Dormiva,mi avvicinai piano al lettino,sul comodino era posto un vaso di cristallo con un mazzo di rose arancioni all'interno,un orsacchiotto di peluche che stringeva un cuore con su scritto "Ti amo" sglielo avevo regalato per il nostro primo anniversario,poco prima che si ammalasse e da esso non se ne separava mai;disegni colorati fatti dai bambini del reparto con cui lei giocava spesso,contrastavano con il bianco delle pareti della stanza.

Mi avvicinai piano al lettino sul quale dormiva beata,era così bella,così perrfetta che la si poteva scambiare per un'angelo,gli occhi erano color dell'oro fuso,così singolari eppure così belli,erano intrappolati nelle palpebre,le sue morbide,rosee labbra che io avevo tanto desiderato e che avevo avuto l'onore di toccare,erano socchiuse,il suo piccolo naso che lei odiava tanto e che io amavo così tanto era all'insù.

Accarezzai delicatamente la sua testa,quasi avessi paura di romplerla,come si fa con le costose bambole di porcellana;la sua pelle era così morbida,pallida e delicata,come quella di un neonato,accarezzai l'intero cranio,dove una volta c'era la sua folta chima biondo cenere,quelle morbide onde che io amavo accarezzare e che ora le chemio avevano portato via.

I suoi piccoli occhi si aprirono,mostrando tutta la loro bellezza.

-"Hey"-sussurrai

-"Hey"-mi rispose sorridente.

Quel sorriso,che nonostante tutto quello successo,le rimane,quel sorriso del quale mi sono innamorato,quel sorriso pieno di vita,quel sorriso che è sempre sulle sue labbra

-"Vieni qui"-m'invitò con la carazzeristica dolcezza che la sua armonica voce aveva,allontandosi dal letto in modo da fare più spazio.

Mi infilai al suo fianco,sopra le verdi coperte,aprendo le braccia,dove lei immediatamente ci si rifugiò,la strinsi forte a me,potevo sentire le sue costole,la malattia l'aveva prosciugata,le sue prosperose curve si erano ritirate e quasi incavate,la sua delicata pelle aggià chiara era diventata quasi trasparente e le sue ossa più fragili.

-"Sai che non mi resta molto"-disse tra la mia clavicola e il mio mento.

La guardai spaventato -"M-ma cosa dici,non è vero,tu guarirai!"- lei sarebbe guarita,ce la doveva fare

-"Sai che sono peggiorata e che la malattia è in uno stato avanzato,Niall"-

Una lacrima salata cadde dal mio occhio a quelle parole,formando una scia bagnata sulla mia guancia che fu poi intrappolata tra le sue morbide labbra.

-"Se solo potessi portarti via tutto questo dolore o anche solo alleviarlo,darei la vita in cambio"-

-"Niall"- sussurrò solleticando la mia pelle con il suo fiato.

Respirai a fondo il suo profumo di vaniglia

-"Non è giusto,perchè a te,sei così buona,perchè non a qualcun'altro,perchè non a me?"-dissi ignorando il suo richiamo di prima

-"Niall ascoltami"-sussurrò ancora

Abbassai lo sguardo incontrando i suoi magnifici occhi

-"Promettimi che quando non ci sarò più tu ti orenderai cura di chi ne ha più bisogno come hai fatto con me"- la sua voce era flebile,una coltellata per me,la malattia non aveva risparmiato neanche quella

-"Ma come potrei,non lo so fare,in tutto questo tempo sei stata tu a prenderti cura di me"-

-"Non ti rendi conto neanche ti quanto bene mi hai fatto e mi fai"-

-"Ti ho donato solamente il mio cuore che tu hai rimarginato da tutte le ferite che c'erano"-

-"Il mio è e sarà sempre con te,me lo hai rubato l'istante in cui i nostri occhi si sono incontarti.Me lo prometti?"-

-"Te lo prometto"-

-"Ti amo"- sussurrò infine

-"Ti amo"- risposi poggiando le mie labbra sulle sue

Ci addormentammo uno nelle braccia dell'altro,cullati dal battito dei nostri cuori e accompagnati dai nostri respiri;l'unica differenza fu che io la mattina seguente aprì gli occhi e mi svegliai,mentre i suoi di occhi rimasero chiusi e non si svegliò,facendo durare il suo sonno per sempre.

Passai un'ultima volta la mano su quelle lettere:

SARAH SUSAN PARKER

15-05-1995 26-06-2012

Poggia il fiore alla base della tomba e un lieve bacio al marmo,per poi alzarmi e guardare un'ultima volta quello che sarebbe stato il suo letto per sempre me ne andai,raggiungendo la macchina nel parcheggio.

Quella strada oramai la percorrevo tutti i giorni,posteggia davanti all'enorme struttura della quale conoscevo ogni minimo dettaglio per poi inoltrarmi nei suoi lunghi corridoi,mi fermai davanti ad una porta di vetro che spinsi leggermente

-"Niall!"-

-"Lucy!"-dissi prendendo in braccio la piccola bambina che mi era corsa incontro e che si era portata con se il resto dei bambini

-"Dove sei stato?"-mi chiese con la sua dolce vocina

-"A trovare una persona speciale"- le risposi

-"Lo sai che la mi mamma ha detto che non dovrò più fare quelle strane cure?Dice che ho vinto io e che ora sto bene"-disse con un sorriso angelico.

Non potei fare a meno di trattenere le lacrime.

-"Lo sapevo che ce l'avresti fatta"-

Ora sono loro la mia vita,quelli che mi fanno andare avanti.

Ho mantenuto la mia promessa.



Spero vi piaccia,fatemelo sapere con una recensione :)
La xx