Fourth thing I don’t like
about you: Your games
(Mikey)
Mikey si sedette su
un amplificatore al alto del palco.
Prese la lattina di coca cola che aveva vicino e
ne bevve un sorso.
Faceva caldo.
Erano circa le sei del pomeriggio, eppure il sole
non accennava a calare.
Avrebbero dovuto suonare solo un’ora più tardi,
ma Mikey aveva deciso di rinunciare a una partita con
la play contro Frank nel bus (dotato di
climatizzatore) per andare a vedere i Fall Out Boy.
Ogni volta che Pete gli
passava davanti gli sorrideva, e Mikey
non poteva fare a meno di abbassare lo sguardo.
Era tutto così strano, ma allo stesso tempo estremamente naturale.
Era facile, tremendamente facile,
stare con Pete.
Era come se fosse naturale.
Come il burro d’arachidi sul pane tostato
o la panna sulla cioccolata calda. Da soli sono gustosi,
ma quando li metti vicini, bhe, allora sì che gli
assapori davvero.
Pete sorrise
avvicinandosi al micorofono.
“Questa canzone parla di una vendetta. Vero Mikey?”*
Mikey sorrise e annuì.
Nella sua testa immagini si accavallavano ai
suoni e alla musica.
Immagini di lui e di Pete.
Era tutto così strano che avrebbe potuto
scriverci un libro, uno di quelli che piacevano tanto
a Pete.
Lui aveva trovato il suo burro d’arachidi in quel
ragazzo che adesso saltava sul palco. Ed da quando
l’aveva capito tutta la sua vita era diventata più gustosa.
Canticchiò quelle parole nella sua testa
all’inizio, per poi accorgersi che stava parlando a voce alta.
Anche perché, nonostante tutto quello che potesse
dire, nonostante tutte le volte che si sarebbe potuto imbarazzare davanti ai
gesti plateali di Pete, ci stava prendendo gusto.
Era divertente e dolce sapere che anche Pete provava la stessa cosa.
Neanche con Alica,
nonostante l’amasse più di ogni altra cosa, ricordava
di essersi mai sentito così.
E Pete lo sapeva come
lui, se non meglio.
Ne ebbe la conferma quando Pete
gli dedicò la canzone seguente del set.
Stava giocando le sua
carte… e stava vincendo la partita.
Dopo qualche minuto la loro esibizione finì e Pete appoggiò il basso per terra, raggiungendolo.
Mikey gli sorrise timidamente.
-Allora?- domandò. –Piaciuta la nostra
esibizione?-
Mikey rise.
–Accettabile, direi. Noi faremo di meglio-
L’altro ragazzo sorrise, per poi rimanere
in silenzio qualche secondo, osservando le sue labbra.
Fece una cosa che non aveva mai fatto prima.
Lo baciò.
Un bacio vero, uno di quelli che ti fanno venire
i brividi sulla schiena… uno di quelli in cui ti ci puoi perdere…
Si avvicinò a lui lentamente e, mantenendo lo
sguardo su quello di Mike, come per paura di un rifiuto che non ci fù, appoggiò le sue labbra
sulle sue.
E, quando il baciò finì,
Mikey fu come attraversato da un momento di lucidità.
Fece un passo indietro e poi fece
leva sulle spalle di Pete per farlo allontanare.
-Non posso… non è giusto-
E Mikey non si riferiva
al bacio, perché era stato addirittura troppo perfetto, ma alla situazione. Non
era giusto che lui si fosse accorto solo adesso che prima di lui la sua vita
era insapore, che Pete lo sapesse già e che ci
giocasse in quel modo.
Non era giusto dargliela vinta così, fargli
vincere tutto quello che aveva messo in palio.
Non subito almeno.
Era come al casinò.
Riesci a vincere le prime mani e diventi sicuro
di te, e appena la
posta sale improvvisamente cominci a perdere tutto.
E lui non era solo una puntata. Era qualcosa di
più.
E prima di fare qualsiasi cosa doveva essere
sicuro che Pete lo sapesse, nello stesso modo in cui sapeva il resto.
-Io credo che tu stia facendo un madornale
errore, Micheal.- disse Pete
prendendo una bottiglia d’acqua appoggiata all’amplificatore, e allontanandosi
sorridendo. –E credo che lo sappia anche tu. Ma non preoccuparti, appena te ne
renderai conto io sarò qui, e tu sai dove trovarmi-
Mikey tornò verso il
suo van.
Era arrivato quel momento, nel gioco di Pete.
La posta era salita e Mike sapeva che prima o poi avrebbe perso. Ma non sapeva quando, e fino ad allora avrebbe continuato a giocare.
Quella era la quarta cosa che odiava di Pete.
I suoi stupidi giochi.
Fourth
thing I like about you: Your fear
(Pete)
Pete salì sul taxi
scaldandosi le mani sotto il giaccone.
Certo, a Chicago non faceva caldo, ma neanche nel Jersey si scherzava.
Ripensò alla chiamata di qualche giorno prima.
Era in salotto, tenendo il telefono tra la spalla
e l’orecchio mentre giocava con Hemmy, quando Mikey gli aveva detto “Sarebbe carino se tu venissi qui una volta… Così ti faccio vedere i posti cool di dove
vivo, un po’ come tu hai fatto con Chicago”
Pete aveva riso “Già
il fatto che ci siano posti cool a Newark ha dell’incredibile!”
Ma il giorno
seguente aveva prenotato i biglietti e ora gli stava per fare una sorpresa.
Si immaginava il
modo in cui Mikey si torturava le mani mentre glielo
proponeva, il che gli faceva solamente venire voglia di arrivare più in fretta.
Pagò il tassista e arrivò davanti a casa,
suonando il campanello.
-Gee, vai tu… sto
facendo il caffè!- sentì Mikey esclamare attraverso
la porta chiusa.
Gerard Way gli aprì la porta dopo qualche
secondo, guardandolo leggermente male.
-Ah.. sei tu- mormorò
lasciandolo passare. –Mike, è per te-
Entrò in salotto e Frank
gli sorrise mentre continuava a giocare alla playstation. Gerard non lo guardò
più in faccia e tornò a sedersi sul divano vicino a Frank, appoggiando la testa
sul suo petto.
-E chi diavolo è a
quest’ora? Sono quasi le otto di sera- esclamò il bassista tornando in sala.
Pete gli sorrise, passandogli una scatola di cioccolatini
comprati di fretta all’aeroporto. –Sorpresa-
Il sorriso di Mikey
crebbe mentre appoggiava il pacchetto sul tavolo e gli dava un bacio sulla labbra. –Deve essere il mio giorno fortunato-
-Sì, lo credo anch’io- esclamò Pete ridendo.
Mike si scostò dall’abbraccio leggermente
imbarazzato, mentre suo fratello alzava un sopracciglio. –Ho preparato il
caffè, ne vuoi un po’?-
Pete annuì e lui
tornò in cucina.
-Allora… come è andato
il viaggio?- gli chiese Gerard cercando di intavolare una conversazione, mentre
Pete si sedeva sulla poltrona accanto a loro.
-Così così- gli rispose. –C’erano un po’ di
turbolenze…-
Gerard annuì distrattamente. –Eh sì… In questi
giorni il tempo non è un granché…-
-Già..-
Mikey tornò in
salotto con un vassoio in mano e entrambi gli furono
grati di avere spezzato l’imbarazzo. –Allora… noi stavamo uscendo… Ti va di
venire?-
Pete annuì bevendo
un sorso dalla tazzina. –Non vedo l’ora di vedere i posti cool di cui mi hai tanto parlato-
-Eh, certo- esclamò Frank mettendo in pausa il
gioco per zuccherare il suo caffè. –Guarda che c’è da divertirsi qui, che credi?! Ti portiamo da Jack’s!-
Mikey annuì. –Praticamente è il posto in cui ci rinchiudiamo tutti i
venerdì sera.-
Frank alzò le spalle. –Certo, ci si diverte. Ha
persino le freccette-
Uscirono dopo cinque minuti e arrivarono da Jack’s, una
vecchia taverna con l’insegna un po’ bruciata e
l’intonaco scostato.
Appena arrivarono il
proprietario li salutò. –Ehi, ragazzi. Pensavo che non sareste più venuti-
Frank rise. –E rinunciare alla partita del
venerdì sera? Giammai! Se facciamo centro c’è ancora
la consumazione gratis, vero?-
Jack ridacchiò. –Certo, Frankie. Tanto ormai vi
conosco, prima che io vi offra da bere l’uomo arriverà
come minimo su Saturno-
-Sì, sì. Illuditi pure. Più ci prendi in giro e
più sarà dolce la nostra vendetta!-
Pete si ritrovò a
giocare a bigliardo contro Frank in una saletta poco illuminata.
Quando stava per mandare in buca la otto, Frank
si avviò verso i juboxe.
-Ci vuole un po’ di musica- aveva esclamato, ma Pete sospettava che quella fosse solo una sua ridicola fuga
dalla sconfitta.
E mentre stava per scegliere la canzone, Gerard lo
abbracciò da dietro, cominciando a baciargli il collo.
Ecco. Il suo momento di gloria avrebbe dovuto
aspettare perchè aveva l’impressione che ormai la
partita fosse finita.
Pete allora
approfittò del break dal gioco per avvicinarsi a Mikey,
che stava cercando le differenze davanti a un videogioco con lo sguardo concentrato
sul monitor, mentre tormentava la cannuccia del suo cocktail tra i denti.
-Ecco…- disse Pete
indicando un piccolo panda sullo schermo e lasciando il segno con il dito.
Mike storse il naso. –L’avrei visto comunque-
Pete sorrise e lo
baciò, nello stesso modo in cui Gerard stava baciando Frank. Uno
modo che non lasciva spazio ai fraintendimenti.
-Non… non qui- mormorò Mikey
imbarazzato.
Pete sorrise e gli
diede una piccola sberla sulla nuca senza fargli male,
per poi prendere una sedia e sedersi accanto a lui.
Era una cosa che amava, le piccole paure di Mikey, le sue insicurezze.
Lo rendevano più dolce e fraglie
e gli facevano venire voglia di amare lo stesso Mikey ancora di più.
To Be Contin ued.
*[Questa è una cosa che è successa davvero ^^
“[…]From one selected tour report:
…Lastly, during Fall Out Boy's
set (they were one of the closing bands that night) they dedicated one of the
songs to Mikey, who was watching from the side of the
stage.
Pete said, "This song is about revenge. Right, Mikey? Revenge!"
Mikey smiled and nodded, and during "Grand Theft
Autumn/Where is Your Boy" he mouthed along to all the words.
Author's
own personal experience is Pete calling
out Mikey on stage to dedicate the song 'Tell That Mick He Just Made My
List of Things
to Do Today” to “Mikey Revenge.”
Qui c’è il link. =)
Naturalmente poi io ci lavoro un po’ su ^^]
[NdA:
I’m back ^^
Ho fatto una fatica gigante a scrivere questo
capitolo, ma dopo un bel po’ di sigarette, dolci e l’aiuto della mia playlist di Itunes (i Brand New, soprattutto. Non
smetterò mai di ringraziare quei ragazzi per curare i miei blocchi xDD ), ho prodotto questo… infatti
è un capitolo un po’ così =S
Va bhe, non so che
dire, se non fustigarmi per il ritardo ç__ç
Thanks
to:
-Isult:
E’ abbastanza autobiografica la cosa di Harry Potter perchè
anche a me piaceva Harry Potter, prima che mia sorella se ne appassionasse e mi
stressasse l’anima però (mia sorella è fanatica quanto
Pete e Frank ç_ç) adesso,
non è che non mi piaccia, ma meno ne parlo e meglio è xDD
Bacio =*
-Linkin
Park: Awwwh grazie *_* Mi fa
piacere che la coppia ti piaccia ^^ Bacio =*
-Blaise_Sl_Tr07: E’ probabile che sia piccolo, in
questi giorni non è che abbia molta voglia di scrivere
^//^ Lo sapevo che il Frerard avrebbe trovato
consensi xDD Bacio =*
-Chemical_Kira: Bhe,
certo che si saprà ^^ e anche prima della fine, credo ^^ Bacio =*
-FaKe_RoMaNcE: Grazie allora ^^
Sono contentissima che la fic ti piaccia ^^ Bacio =*
E grazie a chi leggerà/commenterà questo capitolo
^^]
Alla prossima =*
Fede