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Autore: cateperson    19/08/2013    2 recensioni
E se cedere all'amore fosse la cosa migliore che mi potesse capitare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V. JOEY
 
Per un po' avevo vagato senza meta, semplicemente tentavo di evitare i luoghi in cui sarebbe stato scontato trovarmi. Poi passai molto tempo seduta sotto uno dei grandi alberi di Central Park a pensare, a soffrire in silenzio.
Quando l'aria iniziò a diventare fresca decisi di avviarmi a casa. Prima di avvicinarmi al portone del mio appartamento, mi assicurai che non ci fosse nessuno ad aspettarmi.
Proprio mentre appoggiavo la borsa sul pavimento, il mio cellulare squillò. Per un attimo mi si gelò il sangue, poi vidi il numero di Jack e mi tranquillizzai.
"Ehi Joey...non ti chiederò come stai, lo posso immaginare...so già tutto!" Disse con un tono tranquillo, come se volesse consolarmi.
"Grazie, mi risparmi una grande fatica...ti ha chiamato?" La mia voce era carica di tristezza e il mio amico se ne accorse.
"Sì...ma in questo momento non voglio parlare di quello che è successo! Voglio fare compagnia a te...Hai impegni stasera?" Mi chiese allegro.
"Sono appena rientrata a dire il vero..."
"Dai Joey, non farti pregare! Ti farà bene!"
"D'accordo d'accordo! Dammi il tempo di farmi una doccia e cambiarmi"
"Va bene! Tra un'ora al bar sotto casa tua...così sarà più difficile per te inventare una scusa per non uscire!"
Quelle parole mi fecero sorridere. Jack mi conosceva fin troppo bene. Ci salutammo ed entrai subito in doccia.
 
Un'ora esatta dopo mi stavo dirigendo al bar in cui avevo appuntamento con Jack.
Proprio mentre stavo entrando una musica conosciuta giunse alle mie orecchie. Era una loro canzone...
 
AND NOW ALL MY LOVES
THAT COME BACK TO HAUNT ME
MY REGRETS AND TEXT SENT TO TAUNT ME
I NEVER CLAIMED
TO BE MORE THAN A ONE-NIGHT STAND
AND NOW I'VE GIVEN EVERYONE I KNOW
A GOOD REASON TO GO
BUT I CAME BACK WITH THE BELIEF
THAT EVERYONE I LOVE IS GONNA LEAVE ME
 
AND IT'S ALL ALRIGHT
I GUESS IT'S ALL ALRIGHT
I GOT NOTHING LEFT INSIDE OF MY CHEST
BUT IT'S ALL ALRIGHT
 
Quelle parole e quella voce mi ferirono, sentii le lacrime che mi riempivano gli occhi, ma tentai di ricacciarle indietro.
Ancora più affaticata di prima, lottai contro il desiderio di fuggire e continuai a ripetermi sottovoce
"È solo un cd...È solo un cd..."
Vidi Jack in lontananza, in un tavolo in disparte, e la sua espressione era dispiaciuta.
"Scusa Joey, ma quando il barista mi ha riconosciuto, ha deciso di aggiungere alcuni nostri brani alla playlist di stasera..."
"Non fa niente...Ho pensato di fuggire per un attimo, ma poi mi sono trattenuta" sorrisi stentatamente, sapevo che non dovevo fingere con il mio amico.
Gli raccontai della giornata, dell'incontro imprevisto e della fuga da tutti. Lui ascoltava in silenzio fissando il suo bicchiere di birra, sembrava molto concentrato. 
Dopo un paio d'ore passate insieme, decisi di salutarlo e di tornarmene a casa. Avrei provato a dormire, anche se quasi sicuramente senza successo.
Feci per alzarmi dalla sedia, ma le luci del locale si spensero all'improvviso. Solo il riflettore puntato sul piccolo palco da karaoke rimase illuminato. Jack mi afferrò delicatamente per un braccio e mi fece sedere
"Aspetta un attimo...forse questa dobbiamo vederla!"
Una melodia che avevo già sentito, ma che non riuscivo a identificare risuonò nel locale. Poi una voce familiare...P!nk...
 
RIGHT FROM THE START
YOU WERE A THIEF
YOU STOLE MY HEART
AND I YOUR WILLING VICTIM
I LET YOU SEE THE PARTS OF ME
THAT WEREN'T ALL THAT PRETTY
AND WITH EVERY TOUCH YOU FIXED THEM
NOW YOU'VE BEEN TALKING IN YOUR SLEEP OH OH
THINGS YOU NEVER SAY TO ME OH OH 
TELL ME THAT YOU'VE HAD ENOUGH 
OF OUR LOVE, OUR LOVE
 
JUST GIVE A ME REASON
JUST A LITTLE BIT'S ENOUGH
JUST A SECOND WE'RE NOT BROKEN JUST BENT
AND WE CAN LEARN TO LOVE AGAIN
IT'S IN THE STARS
IT'S BEEN WRITTEN IN THE SCARS ON OUR HEART
WE'RE NOT BROKEN JUST BENT
AND WE CAN LEARN TO LOVE AGAIN
 
Iniziai a piangere e mi coprii il viso con le mani. Non potevo rimanere, non potevo sopportare tutto quel dolore. Provai a rialzarmi di nuovo dalla sedia, ma Jack ancora una volta mi trattenne.
"Joey, lascia cadere quel muro..."
Poi dall'oscurità emerse una figura...i suoi occhi verdi...
 
I'M SORRY I DON'T UNDERSTAND
WHERE ALL OF THIS IS COMING FROM
I THOUGHT THAT WE WERE FINE
YOUR HEAD IS RUNNING WILD AGAIN
MY DEAR WE STILL HAVE EVERYTHIN'
AND IT'S ALL IN YOUR MIND
YOU'VE BEEN HAVIN' REAL BAD DREAMS OH OH
YOU USED TO LIE SO CLOSE TO ME OH OH
THERE'S NOTHING MORE THAN EMPTY SHEETS
BETWEEN OUR LOVE, OUR LOVE
OH OUR LOVE, OUR LOVE
 
Dal palco fissava me...non esisteva altro intorno a lui. Solo nei momenti in cui la sua voce si incastrava con quella di P!nk si voltava verso di lei a guardarla sorridendole, ma subito tornava a me. 
Poi, quando iniziò il ritornello, la cantante gli fece cenno di dirigersi verso di me.
 
JUST GIVE A ME REASON
JUST A LITTLE BIT'S ENOUGH
JUST A SECOND WE'RE NOT BROKEN JUST BENT
AND WE CAN LEARN TO LOVE AGAIN
I'LL NEVER STOP
YOU'RE STILL WRITTEN IN THE SCARS ON MY HEART
YOU'RE NOT BROKEN JUST BENT
AND WE CAN LEARN TO LOVE AGAIN.
 
Era sceso tra il pubblico e venne al mio tavolo. Mi prese per mano, mi accarezzò e cantò quelle parole solo ed esclusivamente a me. Io continuavo a piangere, ogni tanto abbassavo lo sguardo, ma lui con delicatezza mi rialzava il mento e mi sorrideva asciugandomi le lacrime.
Era surreale, non riuscivo a credere che stesse succedendo a me...Stava facendo tutto questo per me, voleva tornare a far parte della mia vita, voleva tornare ad essere il mio Nate.
E io? Io lo volevo ancora? Ero disposta a rischiare di nuovo? 
 
P.O.V. NATE
 
Avevo organizzato quella serata in ogni minimo dettaglio e Jack mi aveva aiutato.
Volevo che fosse tutto perfetto, ma la paura cominciava ad assalirmi e il mio stomaco sembrava stretto in una morsa d'acciaio.
Nel bar eravamo tutti d'accordo ed io, sempre più agitato, controllavo il portone di casa sua per dare il segnale di inizio.
Ad un tratto la vidi comparire, avvisai il barista di far partire "ALL ALRIGHT" dal punto per me più significativo ed andai a nascondermi in una stanza sul retro.
Sapevo che dovevo lasciare a Joey il tempo di sfogarsi col nostro amico, ma l'attesa mi uccideva. Ero in preda a mille dubbi...
E se tutto quello che avevo pensato per lei non fosse bastato a farle capire che la amavo? E se non mi avesse dato la possibilità di spiegarle cosa era davvero successo a San Francisco? E se non avessi mai più potuto stringerla a me?
Mi accasciai in un angolo, con la testa tra le mani, schiacciato dai miei pensieri.
Dopo quella che mi sembrò un'eternità, sentii dei passi avvicinarsi a me
"So che sei spaventato, ma ti stai comportando da vero uomo! Rischi e metti in gioco tutto te stesso per lei...Sei molto meglio di quello che credi Nate!"
Alzai lo sguardo e vidi P!nk accanto a me che mi sorrideva
"Coraggio, si va in scena!"
Mi porse una mano e mi tirò su da terra.
Ci stavamo dirigendo verso il piccolo palco da karaoke quando le luci si spensero improvvisamente...era il segnale che aspettavamo.
P!nk entrò cantando la prima strofa del nostro duetto, io rimasi nascosto cercando il volto di Joey tra i presenti. Quando la vidi, quando notai le lacrime che le rigavano il viso, la mia mente si svuotò...
Non sapevo che fare, non ricordavo né quando uscire né le parole della mia strofa...solo lei, dopo tutto quel tempo, riusciva ad avere ancora un tale potere su di me.
All'improvviso mi accorsi che si stava alzando per andarsene ma Jack era riuscito a trattenerla. 
Non potevo più aspettare...uscii e iniziai a cantare.
Quando avevo scritto quelle parole con P!nk avevo in mente solo Joey, i suoi occhi, che avevo visto tante volte arrabbiati, tristi, ma soprattutto pieni di una gioia che per poco avevamo condiviso...E ora che era di fronte a me avevo finalmente l'occasione di dimostrarle che per me era davvero l'unica.
Non ero in grado di distogliere il mio sguardo dal suo viso, come se potesse sparire e dissolversi non appena mi fossi concentrato per un secondo su qualcos'altro.
Alle prime parole del ritornello P!nk mi fece segno di dirigermi verso Joey. Le fui di nuovo vicino, la presi per mano, le accarezzai la guancia...era reale! 
All'improvviso ripresi coscienza di me, era come se mi fossi risvegliato da un sogno. Joey esisteva davvero, era di nuovo parte della mia vita, non mi ero immaginato nulla...E mi sentivo vivo, il cuore mi esplodeva...
Sorrisi quando capii cos'era quella sensazione che avevo già provato solo accanto a lei...Era felicità!
La canzone finì e Joey si coprì il viso con le mani. Io le afferrai delicatamente i polsi e guardandola negli occhi le dissi
"Usciamo di qui...dobbiamo parlare!"
  
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