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Autore: Lady Atena    19/08/2013    2 recensioni
Ispirata al contest [Marvel&DCComics!Movieverse] I do what I want! di vannaggio e partecipante alla challenge La sfida dei duecento prompt di msp17.
Thor è la divinità degli agenti atmosferici tutti, non solo dei tuoni come le mitologie più famose affermano. La sua natura lo porta a volersi occupare di una razza animale che rischia l'estinzione, non avendo un nutrimento alla sua portata. E Loki decide che, per una volta, è ora che sia lui a fare una buona azione. Creare del cibo per i ragni.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'invidia del Re.'
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La creazione delle mosche.

Nick: Lady Atena.
Fandom: Thor.
Challenge: La sfida dei duecento prompt.
Prompt: 111; Mani.
Note importanti: Pre-Thor. Il testo di seguito non fa alcun riferimento ad alcun mito esistente, è totalmente frutto della mia fantasia. Tutte le informazioni sui vari insetti sono state prese da internet e io non mi assumo alcuna responsabilità. Thor, Loki e i relativi autori non mi appartengono, la Marvel nemmeno e purtroppo non ci guadagno niente da tutto questo.

1. Amore per i ragni.

Thor s'inginocchiò, allungò una mano poggiando il palmo sull'erba; il mantello rosso sfiorava il terreno insieme al martello che gli pendeva al fianco destro. Sorrise piegando il capo in avanti, le ciocche di capelli biondi legati in treccine gli sfiorarono le guance abbronzate.
“Avanti piccola creatura, accetta con onore di intraprendere quest'impresa” incitò.
Seguì con lo sguardo il ragno avanzare nell'erba dal verde smeraldino, allargò le dita piegando in avanti il polso mentre continuava a sorridere.
“Non ti sarà fatto alcun male, il figlio di Odino ti dà la sua parola” disse.
Guardò il ragno salire sul mignolo della sua mano, percorrerlo in verticale fino al palmo e scendere in orizzontale verso il polso. Sollevò la mano tenendola a conca, si guardò intorno portando anche l'altra a sostenere la creatura.
< Se i miei valenti compagni comprendessero la mia devozione alla natura1, mi deriderebbero > pensò.
Avanzò verso degli alberi alla sua sinistra percorrendo un viale lastricato con il capo abbassato verso il ragno che correva nel palmo della sua mano. Passò di fronte alle panchine, vi lanciò un'occhiata vedendo Loki piegato con la schiena in avanti che teneva un libro alto tre dita sulle ginocchia. Thor si avvicinò, si sedette e mise le due mani unite tra il libro e Loki.
“Guarda, fratello!” esclamò.
Loki sollevò il volto, socchiuse gli occhi arricciando il labbro mentre le dita pallide stringevano la presa sul volume. Lo tolse da sotto le mani di Thor, lo chiuse sospirando e guardò l'animale nelle mani del maggiore.
“Comprendo la tua natura di protettore degli elementi atmosferici come la pioggia, il sole, la neve o la tempesta; ma questo non ti autorizza in alcun modo a voler tutelare creature destinate alla morte certa”.
Thor strinse le labbra, guardò il ragno arrampicarsi lungo il suo pollice fino all'unghia per calarsi verso il palmo della mano sottostante.
“Sono consapevole che potendo mangiare solo creature come blatte, grilli, lucertole o topi i ragni steodota2 sono destinati all'estinzione, ma …”.
Sospirò, alzò il capo verso Loki stringendo le labbra con le iridi azzurre dilatate.
“Mi piacerebbe potessero nutrirsi di qualcosa. Non conosco, però, creature di stazza adeguata a essere alla loro portata” disse.
Loki guardò il ragno percorrere l'indice di Thor fino all'unghia, scendere verso il basso appeso ad un filo sottile bianco arrivando a toccare il lato dell'altra mano di Thor per riprendere a zampettare lungo il polso. Loki sospirò, si umettò le labbra stringendo le iridi che brillarono di riflessi cremisi.
“Quindi cos'hai intenzione di fare, ora che l'hai prelevato dal suo ambiente naturale?” chiese.
Thor sollevò la mano, la mise accanto all'altra e storse il labbro mugugnando.
“Dovrò prendere delle blatte neonate per nutrirlo, o provvedere io stesso a sminuzzare grilli e lucertole per la sua dieta”.
Loki sospirò, scosse il capo facendo ondeggiare le ciocche nere contro le proprie guance pallide.
“Non ha senso affaticarsi tanto per un singolo esemplare”.
Thor sorrise, si alzò tenendo le mani unite.
“Se il mio esperimento funzionerà, preleverò un altro esemplare con cui farlo accoppiare e li manterrò in vita nella serra di camera nostra”.
Loki lo guardò, inarcò un sopracciglio riaprendo il libro, lo poggiò sulle ginocchia sfogliando una serie di pagine.
“È camera tua, fratello. E questo non rende la tua idea più intelligente” disse.
Thor gonfiò il petto, il mantello alle sue spalle ondeggiò mentre l'armatura metallica gli strinse i pettorali.
“Vedremo, fratello” sancì.

 


1 Thor, secondo i miti nordici e wikipedia, è classificato anche come dio degli agenti atmosferici tutti e non solo del tuono. È infatti riconosciuto che nei periodi di siccità i nordici usassero cingersi il collo con dei martelli in miniatura per auspicare la pioggia mentre nei periodi di troppo sole facessero lo stesso per auspicare la venuta degli acquazzoni.

 

2 I ragni steodota sono i classici ragnetti di non più di mezzo centimetro. La loro dieta consiste solo in mosche e moscerini, mentre quella dei ragni più grandi è appunto costituita da blatte, grilli, lucertole, topi, piccoli uccelli e tutto ciò ci abbastanza piccolo da cadere nelle loro zampe. Più grande è il ragno, più potrà mangiare creature di stazza considerevole.

  
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