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Autore: RedF0x    19/08/2013    4 recensioni
E come al solito intorno a me si fa silenzio.
Era una cosa rara sentirla cantare, soprattutto quella canzone, così ricca di significati da poter essere punito chiunque solo per averne intonato una strofa. Io avevo quel piccolo privilegio di aver potuto sentire la voce di un angelo prima di morire.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Flickerman, Nuovo personaggio, Presidente Snow
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Sarai magnifica, vedrai! -
Per la prima volta Silver mi dice qualcosa per cercare di calmarmi. In questi giorni è stata l'unica che mi è stata accanto, anche se non so se è un lato positivo, visto che dovrebbe dire che a lei non frega nulla se vado con i Favoriti o no. In ogni modo, l'unica cosa che mi distrae da quello che tra poco dovrò fare è solo il dolore alle gambe, che hanno appena ricevuto un altro trattamento da quei 4 sadici.
- Non so neppure cosa dire. -
Rispondo sincera, non voglio più fare la gentile, ma non voglio neppure mostrarmi troppo forte. La cosa mi irrita, non so cosa aspettarmi.
- Forza, devi andare a vestirti per l'intervista! -
Finalmente ritorna la Silver che conosco, vengo portata verso una stanza piuttosto pulita da ogni sfarzo, di nuovo al centro vi è un tavolino e su di esso un vestito dentro ad una fodera.
Il mio stilista entra poco dopo, sembra che ci siano più piercing di una settimana fa e la sua cresta è diventata di un colore verde metallizzato.
- Pronta per il tuo nuovo vestito? -
Sono talmente agitata da non provare nessun minimo di curiosità. Ma con lui sento di poter essere sincera:
- Al momento penso all'intervista. -
Sorride e si siede su una sedia in un angolo.
- Immagino che Silver non ti abbia detto nulla. -
- "detto nulla" cosa? -
- Le domande non sono improvvisate, dietro ci sta un'indagine veramente profonda. Mandano addirittura dei giornalisti apposta per intervistare le famiglie e trarne qualche informazione spinosa o talmente importante da permettere a Caesar Flickerman di creare un'intervista interessante. -
Rimango leggermente spiazzata, ed anche un po' preoccupata.
- Quindi, stai sicura che metteranno in ballo i tuoi genitori. -
Mi ricordo in quel momento delle cose che non sono riuscita a chiedergli la prima volta che ci siamo incontrati.
- Come fai a sapere dei miei genitori? -
Chiedo sulla difensiva.
- Lunga storia. -
- Ho tutto il tempo. -
- Non direi. -
Arriccio il labbro inferiore irritata.
- Facciamo un patto, se ne esci viva e vinci gli Hunger Games ti dirò quello che vuoi sapere. -
- Sei meschino. -
- E perché? -
- Sai che non vincerò mai. -
Mi guarda severo.
- C'è chi ha potenziale in te Sam, sei solo tu che non lo riesci a vedere in te stessa. -

Il distretto 12 ha un angelo di fuoco tra i suoi abitanti, ma ancora non lo sa.

Rimango in silenzio qualche secondo, immersa nei ricordi.
Cosa si aspettano da me? Io non sono nulla. Non sono stata addestrata fin dalla tenera età , io non sono grande e forte.
- E' già tardi, ti mostro il tuo vestito. E le lenti a contatto. -
- "le lenti" che? -
M'interrompo, estasiata da quello che ho davanti.
Per stile è molto simile a quello che ho indossato alla sfilata, ma è molto più lungo e stretto sul fondo. Un vestito rosso fiammante con dei ricami neri. Il mio stilista mi da il tempo di ammirare il vestito e mi mette sotto il naso una scatoletta.
- Mettile. -
La apro, all'interno ci sono... dei bulbi oculari piatti?
- Non ho idea di come si mettano. -
Dopo 10 minuti buoni a provare, riesco finalmente a metterle. Ma allo specchio non noto nulla di strano.
- Ma mi stai prendendo per il culo? Non c'è nulla. -
Guardo arcigna il mio riflesso, ed urlo.
 
I miei occhi stanno andando a fuoco.
 
Letteralmente, vedo il verde dell'iride bruciare come se fosse un foglia, lasciando lo spazio alle fiamme.
- COSA DIAVOLO MI HAI FATTO?! -
Ride, devo avere un'aria molto stupida.
- Calmati, volpe, sono delle lenti a contatto. Semplicemente ho fatto in modo che i tuoi occhi vadano a fuoco quando ti arrabbi e che sprizzino scintille quando sei sorpresa. -
Mi calmo, osservando meglio i miei occhi, ora tornati normali.
- Sei un genio. -
Ridacchia:
- Lo so. -
 
- Bene! Diamo il benvenuto a Samantha Wellwood! -
Mi sudano le mani, accennando ad un sorriso esco fuori da dietro le quinte, sento la folla battere le mani ed urlare il mio nome. Caesar mi fa accomodare su una confortevole poltrona color blu marino.
- E' davvero un piacere conoscerti di persona, la tua mietitura ha attirato non poco l'attenzione, il pubblico è svenuto per l'emozione. -
Una battuta alquanto sgradevole, visto che sono svenuta dal terrore. Ma a Capitol City piace, sento il pubblico ridere di buon gusto.
- Il piacere è tutto mio Caesar, vuoi la verità? -
In teoria dovrei dire che sono svenuta perché non sopportavo l'idea di dover combattere con la persona che mi sta più a cuore al mondo, ma dopo quello che è successo l'idea rimane accantonata in un angolino del mio cervello. Caesar si sporge, in tono confidenziale:
- Sono tutto orecchi, bella. -
- Sono svenuta perché ero letteralmente invasa dal terrore! -
Cerco di metterla su un piano comico, Caesar ed il pubblico ridono.
- Davvero molto divertente! Piuttosto, qui a Capitol City tutti amano il tuo sguardo truce, potresti deliziarci della visione? -
Sorrido, la cosa non mi sorprende visto che le domande sono formate prima, devono sapere delle mie lenti a contatto. Giro la testa verso il pubblico e faccio uscire tutta la rabbia che per tutto il tempo dell'intervista ho accantonato in un angolo.
Devo essermi arrabbiata abbastanza bene, perché il pubblico grida sorpreso.
- O mio Dio! - Caesar ride. - E' meraviglioso! -
Mi volto verso di lui e sorrido. Arriva la domanda che più temevo.
- Ebbene, volevo chiederti, com'è stato vivere nel distretto 12 senza genitori? -
Mi meraviglio per la schiettezza dell'intervistatore, il pubblico produce un lungo "ooh".
- Non è stato facile. Mia zia è una piccola commerciante nel distretto ed io l'ho sempre aiutata nel suo lavoro. - Mi trattengo dal dire che sostengo la famiglia cacciando, visto che è illegale.
- Tua madre si è impiccata, vero? -
Mando giù il groppo in gola, noto che alcuni del pubblico piangono. Ridicoli.
- Sì, si è impiccata. -
Cerco di non far trasparire l'odio che provo per Caesar, perché lo potrebbe leggere dai miei occhi. Realizzo che è per questo che il mio stilista mi ha dato queste lenti. La cosa mi irrita e non mi piace.
- Tu... cosa ne pensi? -
Sospiro, cercando di schiarirmi le idee. Non ho proprio idea di come rispondere, poiché due sono le reazioni: o mi danno del mostro ipocrita se dico che è stata una codarda, o dicendo che mi manca rischio di andare contro i miei principi di non mostrarmi la carina e debole che non sono.  Vengo salvata da un "gong".
- Oh, che disdetta! I due minuti sono finiti!  Ed ora l'ultimo tributo della serata... Stens Yule! -
Gli stringo la mano ed esco piuttosto di corsa, non ho neppure la forza di seguire l'intervista del mio compagno di distretto, quindi ignorando Silver che si complimenta con me me ne vado in camera. La verità mi si para davanti.
 
Dopo domani a quest'ora, se non sarò già stata uccisa, sarà finita la mia prima giornata nell'arena.
 
Il solo pensiero fa cedere tutta la mia sicurezza, mi accascio a terra, tremante.
Poi alzo lo sguardo.
 
Alex.
 
Me ne ero quasi dimenticata, sarà già sul tetto. Mi vesto con una canottiera e dei pantaloncini ed esco. Un vento freddo mi trapassa il corpo, facendomi rabbrividire da capo a piedi, sento il tributo ridere ed ho già più caldo.
- Te ne esci così? Ma vuoi farti uccidere prima di domani? -
Lo guardo arcigna, non ho ancora tolto le lenti a contatto e lui guarda i miei occhi bruciare.
- Oh, no okay così fai paura. -
Rido sinceramente e mi siedo vicino a lui, guardando le luci degli altri grattacieli. C'è un silenzio alquanto imbarazzante, ed io sto congelando.
Lui sembra stare piuttosto bene, ha una giacca pesante e scommetto che sotto abbia anche una maglia a maniche lunghe piuttosto calda, a solo pensare a questo sento più freddo.
- Allora... -
Tenta di iniziare una discussione, si gira verso di me. Il nero all'occhio ed il rossore ad una guancia sono spariti, attribuisco questa pronta guarigione alle medicine di Capitol City, ma non capisco perché abbiano lasciato la ferita sul sopracciglio sinistro. Risponde ai miei dubbi:
- Il mio mentore lo ha lasciato, avrei dovuto dire che me lo sono fatto oggi allenandomi duramente. -
- In teoria.-
- Esattamente. Piuttosto... -
Sospira.
- Sono qui per proporti un'alleanza, sono stanco di essere comandato a bacchetta e suppongo che anche tu sia della mia stessa opinione. Anche se continui a fingere. -
- Io non continuo affatto a fingere. -
Mi guarda sorpreso:
- Vuoi dire che tutte quelle cose su tua mamma ed il distretto 12 sono vere? -
- Esattamente. -
- Oh. -
Dovrebbe chiedere scusa, ma a quanto pare è troppo orgoglioso per farlo.
- E' tutto vero tranne una cosa. -
- Cioè? -
Mi mordo il labbro, non so se dovrei dirglielo.
- Non me ne frega un accidenti del commercio, io vado a cacciare. -
Ride.
- Questo spiega la tua bravura innata per l'arco. -
Arrossisco, e sono felice che attribuisca questo rossore al freddo.
- Comunque, ci stai? -
Scossa mi rendo conto di non aver risposto alla sua domanda.  Mi mordo il labbro:
- Cosa mi dice che tu non lo faccia per usarmi e poi uccidermi quando non ho più bisogno di te? -
- Non ho modo di provare che vengo in pace. -
Rimango un po' in silenzio, e poi gli rispondo piano:
- Va bene. -
- Direi che hai fatto la cosa giusta. -
Rimango con gli occhi fissi verso le luci della città, le gambe vicine al petto. Lo sento alzarsi, senza dire una parola.
- A dopo domani mattina, dopo i 20. -
Lo saluto battendo i denti, ride. Sento quasi immediatamente un calore improvviso sulle mie spalle, mi giro solo quando lo sento chiudere la porta dietro di me. Porto una mano dietro.
 
Il suo giubbotto. 


----------------- L'ANGOLO DELL'AUTRICE -----------
 
Ciao a tutti!
Ecco un nuovo capitolo. Ho avuto mooolte difficoltà perché come al solito non trovavo le parole giuste.
(Recensite o vi mando nella prossima mietitura a morire <3)
Spero che vi sia piaciuto, vorrei potervi dare di più ma mi limito a questo per ora.
Sono veramente ansiosa di scrivere i capitoli all'interno dell'arena, perché ho un sacco di cose da raccontarvi!
(Recensite o ve ne pentirete amaramente <3)
In più, aggiungo che questo post non ha assolutamente nulla che vi costringa a recensire!
Ma una recensione è ben gradita!
(Recensite, sciocchi [cit.])
   
 
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