Scesi dal taxi aspirando a pieni polmoni la nuova,profumata e fresca aria con cui avrei dovuto iniziato a convivere,mentre l'autista si era disponibilmente offerto di trasportare le mie valigie fino all'entrata della casa.
''Grazie''
quasi sussurrai tirando un sorriso cercando di farlo apparire il meno
finto possibile e posando i soldi nella sua mano.
L'uomo si
limitò ad abbassare leggermente la testa per poi dirigersi
all'interno del veicolo e sfrecciare via per un altro incarico.
Indugiai
qualche minuto prima di bussare a quella porta che tanto speravo di
non rivedere più,poi presi coraggio e sbattei le nocche sul
legno di
cui era fatta.
Voltai lo
sguardo esplorando con gli occhi le case,i giardini e le persone che
stavano passeggiando o correndo lungo la via,respirando a sbuffi per
il nervosismo che provavo nel rivederla.
Come avrei
dovuto reagire? Abbracciandola? Piangendo sulla sua spalla sfogandomi
dal dolore? Chiederle scusa per qualcosa che non ho fatto?
La porta si
aprì,mettendo in pausa i miei pensieri,facendomi sobbalzare.
Una donna
si era impuntata davanti a me facendomi raffiorare tutti i ricordi
allegati a lei.
Si,a mia
madre.
''Ciao''
sputai fredda,prendendo le valigie ed entrando in casa.
Girai la
testa sia a destra che a sinistra,esplorando anch'essa con gli occhi.
''Non male'' pensai tra me e me,''credevo peggio'' ripetei mentalmente.
''Ailyn c-come stai?'' azzardò mettendosi ancora davanti a me.
La fissai
negli occhi sentendo un leggero pizzicore che diventava sempre
più
forte ogni secondo che passava ma poi cessò quando le
lacrime
iniziarono a scorrere ininterrottamente sulle mie guance.
Una dietro
l'altra,dimostrandosi intenzionate a non smettere più.
Anni fa i
miei si separarono,avevo all'incirca nove anni e non sapevo realmente
cosa stava accadendo fin quando poi l'uomo della mia vita non si fece
più vedere.
Ero
arrabbiata con lui,non capivo perchè ci aveva abbandontate.
Un giorno
scoprii che mia madre lo aveva tradito,ovvero la causa della loro
separazione,e che quando lo cacciò via gli proibì
di venirmi a
trovare minacciandolo di chiamare la polizia.
A quindici
anni me ne andai a vivere sotto la custodia di mio padre dimenticando
completamente mia madre con cui non andavo più d'accordo.
Lui era
tutto per me,era la mia famiglia,era il bene in persona.
Ma qualche
giorno fa morì mentre cercava di salvare una bambina che
stava per
finire sotto una macchina.
Da lì,la
mia felicità e i miei sorrisi veri sono finiti con lui,sotto
quella
terra fredda che solo lui avrebbe riscaldato,chiusi
nell'eternità di
quel sonno da cui non si poteva più risvegliare.
''Male'' tirai sù con il naso.
Si avvicinò
per abbracciarmi ma io mi staccai,non volevo aver nessun approccio
affettivo con quella donna che dovevo chiamare 'mamma'.
Silenziosamente
presi le valigie e mi diressi nella mia camera,conoscendo la strada a
memoria.
Appena
spalancai la porta bianca notai che nulla era stato toccato
dall'ultima volta e questo mi fece uno strano effetto.
''L'ultima
volta che toccai questo materasso,il mio papà era ancora in
vita''
pensavo la stessa cosa per ogni singolo oggetto.
Disfai
lentamente le valigie continuando a piangere
silenziosamente,abbandonandomi a singhiozzi soffocati che non
aspettavano altro che uscire ed esplodere in urli disperati.
Ma non
potevo.
O
almeno,non qui.
Finalmete
finii di sistemare e mi sdraiai sul letto cercando di riaquisire
ossigeno per i miei polmoni sfiniti e dando una tregua ai miei occhi
che imploravano di tornare a galla dalle lacrime salate.
Mi sentivo
peggio di uno straccio usato e
riusato,schiacciato,torturato,strizzato e gettato a terra.
Cercai di
pensare al mio primo giorno nella nuova scuola che sarebbe avvenuto
l'indomani ma il mio stomaco iniziò a ingarbugliarsi e il
mio cuore accellerò dieci volte il battito facendomi entrare
in ansia.
Chiusi gli
occhi dimenticando tutto e tutti,addormentandomi in pochi minuti.
**
''Ailyn è ora di andare a scuola'' disse mia madre aprendo le finestre.
Senza
troppe storie mi alzai dal materasso trascinandomi fino in bagno,mi
lavai e mi vestii.
Tornai in
camera fissando il mio riflesso nello specchio.
Ero una
ragazza alta sull'1.67,carnagione chiara con lentiggini non molto
appariscenti che adornavano gli zigomi e il naso; capelli lunghi
marroni e gli occhi del loro stesso colore ma che si schiarivano
leggermente a seconda della luce.
In quelo
periodo erano più spaventosamente profondi del solito,tanto
che
incutevano paura anche a me stessa.
Stanca di
avermi davanti,presi lo zaino vuoto e mi incamminai verso scuola
senza proferire parola.
Mi ci
vollero all'incirca una quindicina di minuti prima di ritrovarmi
faccia a faccia con l'edificio circondato da un giardino gremito di
ragazzi e ragazze che ridevano.
Felici.
Mi
irrigidii all'istante quando feci il primo passo oltrepassando il
cancello,sfilai il braccialetto di cuoio,che mi regalò mio
padre,dal
polso e lo strinsiforte nella mia mano.
Mi dava
forza.
La porte
erano ancora chiuse così mi appoggiai al tronco dell'albero
che si
trovava lì vicino,con la testa bassa aspettando il suono
della
campanella.
Cercavo di
evitare il più possibile gli sguardi insospettiti delle
ragazze e
quelli maliziosi di alcuni ragazzi ma inevitabili dato che era la
'ragazza nuova'.
Volevo
sprofondare,sparire dalla faccia della terra,andarmene il
più
lontano possibile,tornare da mio padre.
Ma era
impossibile,e lo sapevo.
**
''Ehi Styles,guarda quella'' iniziò Niall tirandomi un leggero schiaffo sul mio braccio attirando la mia attenzione per poi indicarmi una ragazza daicapelli scuri sotto l'albero ''è nuova,non l'ho mai vista prima'' disse alzando leggermente la testa cercando di vederla meglio.
''Sembra proprio un bel bocconcino'' continuò Zayn scrutandola da lontano aggrottando le sopracciglia.
''Oh no,Tiffany già le va incontro,se la tira nel circolo delle zoccolette avremo una figa in più da scopare'' sbottò Liam sbuffando mentre io lo guardai storto.
''Diventerà
una facile e non ci sarà più il divertimento di
conquistarla''
Louis si staccò dal muro con l'intenzione di voler andare
dalla
ragazza.
''No
amico,vado io'' lo bloccai stoppandolo con una mano al petto
facendolo immobilizzare sul posto.
Mi misi le
mani in tasca e camminai verso la mia destinazione,sperando di
arrivare in tempo.
**
''Piacere
sono Tiffany'' gracchiò una bionda davanti a me,barbie ai
miei
occhi,porgendomi la mano ben curata.
Le unghie
lunghe erano ricoperte da uno smalto rosa shock capace di illuminare
un'intera stanza buia.
Colore
disgustoso.
''I-Io sono Ailyn..'' balbettai,sorpresa dall'arrivo della ragazza ''piacere mio,credo..'' sussurrai quest'ultime parole leggermente poco convinta.
''Sei
nuova,giusto?'' tirò avanti il discorso ritirando la mano e
gesticolando come una marionetta.
La voce era
un martello pneumatico per le mie orecchie e al mattino non c'era
cosa peggiore.
''Si'' mi composi,incuriosita da quello che mi avrebbe detto.
''Ottimo,lo
sapevo'' intaccò a ridere da sola,in quel momento la prima
cosa che
la sua espressione mi fece tornare in mente,erano i cavalli che
montav quando da piccola facevo equitazione.
Emisi un
soffio che avrebbe dovuto essere scambiato per una risata ma fallii
miseramente quando mi accorsi che Tiffany cessò di ridere.
''Volevo dettarti alcuni..Come dire..Avv..''
''Avvisi?
Avvertimenti?'' la aiutai alzando un sopracciglio e invogliandola con
gli occhi a continuare,sapevo già che mi avrebbe detto.
Sapete,le
solite storielle del 'sta da lontana da quel ragazzo' 'non sederti
lì' 'non parlare con lui' 'non guardarlo'.
''Ecco!
Si,esatto! Non mi veniva'' rise ancora,da sola ''comunque,volevo
dettarti alcuni avv-'' si bloccò girandosi appena un ragazzo
alto e
riccio,si avvicinò a noi.
Lo fissò
incantata facendosi aria con una mano e boccheggiando.
Ora ho
capito quale ragazzo.
Il
divertimento era che lui nemmeno la guardava e,con un sorriso
mozzafiato,mi porse anche lui la mano.
''Piacere Harry,Harry Styles'' la guardai per poi passare lo sguardo nei suoi occhi verdi decidendo così di incastrare anche la mia.
''Piacere Ailyn Bell'' risposi arrossendo.
Troppe
persone mi avevano notato e la mia timidezza non reggeva.
Purtroppo
non riuscii a far nulla per evitare che le mie guance prendessero
colore,l'unica cosa che potei fare era abbassare il viso cercando in
qualche modo di nasconderlo ma notai che la cosa non
funzionò quando
sentii la risata divertita del ragazzo e due dita mi sollevarono il
mento costringendo i miei occhi marroni a puntarsi nei suoi.
''Sei
nuova?'' ritrasse lentamente le due dita infilandosi ancora le mani
in tasca continuando a guardarmi in attesa di una risposta.
Mi limitai ad annuire.
''Ciao
Harry!'' urlò Tiffany agitando istericamente la mano in aria
con gli
occhi sbarrati.
Mi faceva
terribilmente paura quella ragazza: tra le tette rifatte,le labbra a
canotto,le ciglia finte e la quantità di cosmetici che
portava in
faccia,non sapevo realmente cosa mi inquietasse di più.
''Ciao'' sputò freddo senza degnarla di uno sguardo,forse anche lui era spaventato dal suo aspetto.
La solita ragazza da 'una botta e via',è impossibile non trovarle nelle scuole.
''Per favore Tiffany,non far entrare Ailyn nel tuo circolo perchè mi sembra una ragazza così semplice e pura,la rovinereste e basta. Ora va via per piacere''
Lei annuì energicamente,non rendendosi conto che in poche parole le aveva dato della puttana,poi sparì andando altrove.
''Fino a
poco fa credevo che la voce più fastidiosa fosse quella di
mia
madre,ma mi dovetti ricredere'' dissi massaggiandomi leggermente le
orecchie.
Harry
iniziò a ridere di gusto chiudendo gli occhi e sfoderando
una fila
di denti dritti e bianchi.
Giuro che
lo invidiavo da morire.
''Non sei l'unica a cui irrita la sua voce''
''Beh per
fortuna'' sorrisi cercando in qualche modo di nascondere il disagio
che veniva dettato dalla sua presenza.
La
campanella suonò interrompendo il nostro discorso.
I ragazzi
iniziarono ad incamminarsi all'interno dell'edificio in preda al
panico per le varie verifiche e interrogazioni.
''Oh mio
dio..'' sbuffai,aspirai una grande boccata d'aria per poi girarmi
verso il riccio.
''E' stato un piacere,Harry,ma devo andare a vedere in che classe capiterò'' lo salutai sorridendogli timidamente,addentrandomi successivamente nella massa di ragazzi.
**
Tornai a passo svelto dai ragazzi che mi aspettavano mentre cercavano di finire le sigarette,precedentemente iniziate,in un solo tiro.
''Allora
com'è andata? E' figa da vicino?'' domandò Zayn
schiacciandone una
a terra sotto il piede e passandosi una mano sul ciuffo tirandolo
verso l'alto.
''Dico solo questo: giù le mani da lei.'' sbottai freddo come una sorta di minaccia,entrando a scuola dirigendomi verso la mia classe.
**
''Si sono Ailyn Bell'' confermai quanto mi venne chiesto dalla segretaria.
''Okay,la tua classe è qui in fondo a sinistra''
''Grazie'' presi i libri mettendoli in cartella,il foglio con il programma delle lezioni e uscii dalla stanza.
Mi guardai intorno spaesata.
''In
fondo a sinistra'' ripetei mentalmente le parole dell'anziana
signora.
Trovai la
giusta porta e,quando stavo per bussare,una mano si appoggiò
sulla
mia spalla facendomi sobbalzare.
''Ehi
dolcezza tranquilla'' rise una ragazza castana con gli occhi azzurri
''sei quella nuova?''
Mi misi una mano sul cuore per lo spavento poi annuii debolmente.
''Piacere Stephanie ma puoi chiamarmi Steph'' mi sorrise porgendomi la mano.
Una cosa
che mi colpì subito di questo posto era la
disponibilità delle
persone.
Non era
male.
''Io Ailyn,piacere mio'' allacciai la mia mano nella sua per poi ritirarla e sistemandomi meglio lo zaino sulle spalle.
''Oh mio dio,amo il tuo nome!'' esclamò portandosi entrambe le mani alla bocca sbarrando gli occhi mentre io risi debolmente .
''Vorrei stare ancora qui con te a parlare ma mi sa che dobbiamo entrare'' con insicurezza abbassai la maniglia della porta attirando l'attenzione dei presenti.
''Oh signorina Bell,la stavamo aspettando! Vieni,entra pure!'' il professore si diresse verso di me tenendo la porta invitandomi ad andare avanti.
''Noto con piacere che lei e la signorina Lee vi siete presentate!''
''Si'' sussurrai debolmente guardando l'omone canuto che riprese la spiegazione mentre io presi posto in uno dei banchi liberi.
''Ehi'' mi sussurrò il ragazzo che si trovava vicino a me.
Mi composi velocemente sulla sedia per poi voltare la testa dalla sua parte aggrottando un sopracciglio.
''Piacere Louis Tomlinson'' si sforzò di non farsi sentire dal professore,passandomi la mano sotto il banco.
''Ailyn'' mi limitai a dire,stringendogli le dita a causa della distanza tra i nostri banchi.
Notai che
c'era un'altro ragazzo difianco che sporgeva agitando la mano ed io
ricambiai il gesto ''e lui è Zayn Malik''
continuò. Sorrisi per il
suo fare buffo.
In seguito
mi rigirai verso la lavagna fingendo di stare attenta ma vagando
liberamente con i pensieri altrove.
**
La mattinata volò e io mi trovai già in mensa per cercare posto.
''Ehi Ehi Ailyn!'' urlò il ragazzo che conobbi in classe,Louis.
Agitai la
mano mantenendola vicino al mio corpo quando poi aggiunse un gesto
che mi invitò a sedermi con loro.
Loro: i
cinque ragazzi -compreso Louis- che ora mi stavano fissando.
Notai con
piacere che due li conoscevo: Harry,che fortunatamente mi
salvò
dalle grinfie della puttanella rifatta,e il ragazzo con un ciuffo
nero ben curato che sedeva vicino a Louis in classe.
Rassegnata
mi aggiunsi a loro attirando gli sguardi invidiosi delle ragazze
vicino a noi.
Accellerai
il passo e ben presto mi trovai seduta vicino a Tomlinson e un
ragazzo che scoprii chiamarsi Liam.
''Ehi
splendore'' mi salutò il riccio appena mi posizionai davanti
a lui.
Stava
mangiando delle patatine fritte prima di interrompersi per volgermi
un sorriso capace di incantare qualsiasi persona.
''Ehi''
sussurrai arrossendo,schiacciata da tutti gli sguardi.
Sia dei
ragazzi che della gente intorno.
''Non mangi?'' si preoccupò il biondo del gruppo,Niall,sbarrando gli occhi.
''Ehm no..E' che-è che non ho molta fame,in questo periodo..intendo'' spiegai disordinatamente abassando la testa,strinsi il braccialetto di mio padre forte nella mano sperando che quella situazione imbarazzante finisse presto.
''Com'è che ti chiami quindi?'' chiese Zayn portando avanti il discorso.
Mi passai una mano nei capelli cercando di gonfiarli un po' nella parte superiore ''Ailyn'' sorrisi cercando di non usare un tono troppo sgarbato.
''Quindi,Ailyn'' iniziò Louis ''dove andavi prima a scuola?'' addentò il panino che probabilmente si era portato da casa,scelta a parer mio saggia perchè il cibo non sembrava apparire molto appetitoso.
''Nella High Bringhton School'' dissi sentendomi un po' più a mio agio tra loro.
Li vidi
strozzarsi con il cibo e iniziare a tossire,li capivo anche io avrei
ragito così.
Dalla
scuola più prestigiosa d'Inghilterra,a una scuoletta statale
in un
paesino sperduto.
Ma che ci
potevo fare? Non sono stata io a decidere tutto questo,il destino
forse ha fatto accadere ciò e,giuro,lo sto odiando
più di mia
madre.
''E' vero che ci sono delle gran gnocche là?'' spalancò la bocca Liam facendomi ridere dalla sua espressione.
Annuii per
confermare la domanda del ragazzo poi aggiunsi ''cioè
penso,io
invidiavo molte ragazze per la loro bellezza ma non ho mai pensato se
fossero scopabili o no'' risi contangiando anche i ragazzi nella mia
piccola e debola risata.
Rimanemmo a
parlare ancora per un po' di tempo e,quando mi capitava di incontrare
gli occhi del riccio che erano costantemente puntati su di
me,abbassavo subito la testa arrossendo e penso che a lui la mia
reazione piaceva molto notando il ghigno soddisfatto che appariva sul
suo volto.
Quando
guardai l'orario decisi che era ora di andare,così li
salutai e poi
mi diressi fuori da scuola prendendo la strada di casa.
**
''Harry è
troppo fragile per te,come per noi,lasciala perdere amico'' lo
supplicò Louis mettendogli una mano sulla spalla ma che lui
scostò
subito.
''Stai
dicendo che io non riuscirei a prendermi cura di lei? Che cazzo stai
dicendo?'' sbottai incazzato alzandomi in piedi.
Strinsi i
pugni facendo intravedere le nocche bianche.
''Louis vuole intendere che..Cioè Haz l'hai vista? E' timida,pare si debba spezzare da un momento all'altro! E' molto bella sia davanti che dietro,non lo nego,ma per l'amor del cielo Harry,appena la toccheresti diventerebbe polvere'' cercò di spiegare Zayn senza riuscire a calmarmi.
''Siete dei
coglioni'' sputai freddo tirando un pugno sul tavolo prima di correre
fuori da scuola.
Pensavano
davvero che non sarei riuscito a prendermi cura di lei? Che non sarei
riuscito a scoprirla interiormente?
Si
sbagliavano,quella ragazza è troppo debole ed io devo
proteggerla.
**
''Ailyn!'' sentii chiamarmi da dietro,mi fermai girandomi verso la direzione di Harry che mi stava correndo dietro.
''Dove stai andando da sola?'' chiese severo formando una linea con le sopracciglia.
''Verso
casa..Credo..'' sussurrai divertita della sua premurosità.
Quel
ragazzo mi incuriosiva,non so'..E' da quando l'ho incontrato che ha
quel non so' che di affascinante.
Si offrì
di accompagnarmi a casa e io accettai senza indugiare.
''Allora,quanto
dista casa tua,dolcezza?'' mi domandò girando la testa verso
la mia
cercando i miei occhi.
''Una
quindicina di minuti,circa'' sorridemmo all'unisono dall'incastro dei
nostri sguardi prima che io lo distolsi velocemente concentrandomi
sulle mie scarpe.
Camminammo
in silenzio i primi minuti,non sapendo con cosa iniziare la
conversazione.
''Quindi sei proprio nuova di qui?'' sbottò il ragazzo,a mia fortuna,avvicinandosi un po' di più a me.
''S-si''
balbettai ''sono venuta a vivere da mia madre'' abbassai la testa.
Iniziai a
ricordare la mia situazione e non feci a meno di lasciar cadere
qualche lacrima tirando sù con il naso.
Quel
ragazzo era riuscito a farmi dimenticare per qualche minuto la mia
cruda realtà e non avrei mai potuto ringraziarlo abbastanza.
''Ehi splendore,che hai?'' si preoccupò Harry mettendosi davanti a me e afferrando dolcemente il mio viso tra le sue grandi e morbide mani,mentre con i pollici mi asciugava le lacrime.
''N-Niente
davvero''
Lo
supplicai di lasciar perdere e dopo un po' si rassegnò.
''Sono arrivata'' malinconica guardai la casa con disprezzo.
''Proprio non ti piace stare qui eh?'' sdramatizzò girandosi anche lui verso la struttura ''non è male dai,a me piace'' aggiunse.
''Troppi ricordi'' mi limitai a dire,''tu invece dove vivi?'' cambiai discorso sperando di evitare le sue possibili domande.
''Una
ventina di minuti da qui se fatta a piedi'' spiegò,io annuii
poi
salii lo scalino che mi conduceva alla porta e guardai nella finestra
per vedere semia madre era in casa.
Per mia
fortuna no.
Girai la
testa per salutare Harry ma sparì.
Mi rigirai
confusa e,facendo scattare le chiavi nella serratura,mi addentrai in
salotto.
Alzai lo
sguardo precedentemente concentrato sugli interruttori per poi notare
una figura di spalle che si faceva spazio in cucina.
''E-e tu chi sei?!'' urlai con gli occhi sbarrati e la bocca leggermente socchiusa.
L'uomo si spaventò e si girò di scatto.
''Ailyn?'' chiese speranzoso camminando verso di me.
''Sta
fermo!'' gli ordinai mettendo la mano in avanti ''ripeto,chi cazzo
sei?!'' ero arrabbiata perchè io sapevo chi era.
Lo sapevo
eccome.
Il mio
cuore iniziò a battere forte e le mie mani si chiusero
facendo
risaltare le nocche bianche.
''Il fidanzato di tua madre'' mormorò prima di mandare giù il goppo in gola che gli si era formato.
''Non ci
voglio credere'' sbuffai iniziando a piangere.
L'uomo si
avvicinò per abbracciarmi ma il mio pugno fu più
veloce.
''Questo è per mio padre e per aver spezzato la mia famiglia'' gridai vedendolo accasciarsi a terra.
''Sei
disgustoso'' sputai schifata,sbattendo lo zaino sul pavimento e
correndo via.
Non sapevo
esattamente dove stavo andando,correvo e basta.
Le lacrime
mi appannarono la vista e le mie gambe non si fermarono,come se
fossero spinte da una forza inesistente.
Si,inesistente,perchè
io in quel momento non avevo forze di alcun tipo.
Nè forza
di piangere,nè di sorridere,nè di essere
triste,nè di essere
felice,nè di lasciare perdere,nè di dimenticare.
Nè di
andare avanti.
Dopo quasi
un'ora mi fermai guardandomi intorno: non avevo la più
pallida idea
di dove fossi finita.
In quello
stesso momento mi squillò il telefono facendo lampeggiare il
nome
'Harry' sullo schermo.
Come facevo
ad avere il suo numero?
''P-Pronto'' ansimai tra un singhiozzo e l'altro cercando il fiato per parlare.
''Ailyn mi sa' che mi sono caduti gli oc-?'' si bloccò appena capì lo stato in cui mi trovavo ''perchè piangi Ailyn? Che cazzo succede?'' sbottò preoccupato e arrabbiato allo stesso tempo.
''Succede tutto Harry'' tirai sù con il naso ''tutto quello che non dovrebbe succedere''
Ehi bellessime!
Eccomi
con una storia su Harry (mi è stato chiesto di farla) e io
non ho
indugiato,amo scrivere tanto quanto amo leggere.
Spero
davvero che vi intrighi questa storia e che recensiate
per darmi qualche consiglio o parere o qualsiasi
cosa,bastano
10 parole tanto cc
Questa gif ci sta troppissimo con il capitolo,comunque già
l'ho eliminata una volta questa storia quindi vorrei sapere tramite le
vostre recensioni se vale la pena continuarla perchè
sennò chiuso baracche e baracchini e la elimino come ho
già fatto in precedenza cc
ci veiamo,forse,nel prossimo capitolo,ciao bellezze uu
-Clare