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Autore: Nocciola    20/08/2013    0 recensioni
Erika è una ragazza speciale, dotata di grandi poteri magici, che si ritrova catapultata in un mondo tutto nuovo. È felice, come negarlo, ma se le cose non andassero come lei spera? E se a causa di un malinteso qualcuno iniziasse a odiarla talmente tanto da spezzarle il cuore? Perché a volte siamo destinati a soffrire e combattere con tutte le nostre forze non serve a nulla, eppure andiamo avanti, nel bene e nel male, cercando di rimanere in piedi, convinti che forse qualcosa di bello capiterà anche a noi.
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Dal primo capitolo:
"Gli studenti della Vampire High School sono suddivisi in divisioni, cooperano tra loro e, a quanto mi hanno detto, sono uniti da un profondo legame. Io sono riuscita a entrare in questa scuola poiché sono una Magika, esperta nel controllo degli elementi, nel volo e nella cura. Il mio ingresso qui è un po’ particolare, infatti prenderò il posto di una ex studentessa che per motivi che non mi sono stati spiegati si è trasferita."
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Una storia senza troppe pretese... forse all'apparenza un po' tragica xD ma sappiate che quando si tratta di me, il lieto fine non manca mai... ^^
Genere: Angst, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1. Spesso la realtà è un pugno nello stomaco.

Erika


Eccomi qua!
Finalmente sono arrivata alla scuola superiore Vampire High School, unica scuola per vampiri che accoglie al suo interno anche umani. È un edificio imponente, molto antico, tuttavia l’edera sulla facciata dona un aspetto rassicurante. Oltre all’edificio principale dove si tengono le regolari lezioni, vi è anche una palestra per l’allenamento nel combattimento, la mensa, il dormitorio e un grande giardino con un articolato impianto di fontane. Si dice che in queste acque vivano numerose sirene e io sono pronta a scoprire se è la verità.
- Ehm, tu devi essere Erika!? -
Mentre sono persa nei miei pensieri, un ragazzo più grande si è avvicinato a me, è alto e ha un fisico asciutto, capelli corvini e profondi occhi neri, oltre a un’inconfondibile pelle chiara e pallida... un vampiro.
Annuisco timidamente e faccio per rispondere, quando dietro al ragazzo vedo altri due vampiri e un umano, probabilmente farò parte della loro divisione...
Ok, piccola spiegazione: gli studenti della Vampire High School sono suddivisi in divisioni, cooperano tra loro e - a quanto mi hanno detto - sono uniti da un profondo legame. Io sono riuscita a entrare in questa scuola poiché sono una Magika, esperta nel controllo degli elementi, nel volo e nella cura. Il mio ingresso qui è un po’ particolare, infatti prenderò il posto di una ex studentessa che per motivi che non mi sono stati spiegati si è trasferita.
Ma ritorniamo al presente...
- Io sono Ide, il responsabile del dormitorio, è un piacere accoglierti tra noi. I ragazzi dietro di me fanno parte della 6^ divisione, della quale da oggi farai parte anche tu, Erika. Da destra, lui è Aldred, il vostro leader. -
Eccolo qui, deve avere la mia età, è alto e magro, ma non troppo... giusto, ecco... capelli blu e occhi rossi, pelle pallida... vampiro.
- Al fianco di Aldred c’è Kei. -
Di poco più basso di Aldred, capelli argentati e brillanti occhi verdi, pelle... da umano, anche se comunque molto chiara.
- Infine lei è Ledys. -
Una ragazzina molto graziosa e delicata, capelli azzurri ed espressivi occhi blu cielo, avrà non meno di un paio di anni di differenza da noi altri e naturalmente pelle pallida, se possibile anche più diafana di quella degli altri... una piccola vampira.
- Bene, ora che vi siete conosciuti lascio Erika alle vostre cure, fate i bravi. Erika, saranno loro a portarti al dormitorio e a rispondere alle tue domande. -
- Gr-Grazie. -
Balbetto, sempre più a disagio. Infatti sento un’aura di tensione, astio e disprezzo provenire dalla 6^ divisione... mi odiano? Ma non ci conosciamo nemmeno... Va bene, sono umana, ma non sono mica l’unica, non può essere questo il motivo o anche Kei sarebbe odiato e non è così.
Accidenti, maledetta empatia...
- Ehi, muoviti! - Mi sgrida Aldred.
- E-Eccomi, arrivo. -
E comunque grazie per l’aiuto, eh! La valigia pesa!
Nel tragitto verso il dormitorio e nel silenzio totale - di poche parole... vero, ragazzi? - penso agli avvertimenti datimi prima di partire... in poche parole: attenta al tuo collo. E sì, proprio così. Dovete sapere che alla Vampire High School oltre me ci sono solo altri due umani. Uno di questi è Kei, di lui so che è capace di controllare le armi dei vampiri, non è un Magiko ma un Armer. L’altro umano si chiama Noah, è il tipico “intelligentone”, capace di costruire ogni tipo di sofisticato robot, va sempre in giro con il suo computer portatile, nel quale è contenuto il più grande archivio di informazioni di cui io abbia mai sentito parlare... Insomma, gli umani sono rari qui, come il nostro sang... un momento, vogliono il mio sangue? Sono la nuova vittima sacrificale tanto bramata?
- Nooo!!! -
Gli altri si girano sorpresi verso di me, Ledys accenna un debole sorriso, devo avere un’espressione davvero sciocca. Faccio per scusarmi, quando Aldred mi dice che la mia stanza è al secondo piano, l’ultima in fondo. Dopo di che, senza dire una parola, i miei nuovi e carissimi amici se ne vanno, lasciandomi sola davanti all’ingresso del dormitorio.
Ok, ciao e grazie, comunque non avevo domande, tranquilli.
Ed eccomi a muovere i primi passi verso un futuro tutt’altro che radioso.

***


La notte passa - sì, passa finalmente. Non sono riuscita a chiudere occhio, non è colpa della stanza, anzi, è molto luminosa e colorata, con un letto morbido e confortevole, un armadio bianco in vecchio stile, una scrivania abbinata e c’è pure un computer di nuovissima generazione, una stanza molto femminile insomma. La colpa è di quei tre, non capisco proprio il perché dei loro sentimenti.
Non importa, ci penserò in seguito.
Dopo aver indossato la divisa - molto carina, devo ammettere: la parte che preferisco è il fiocco sul petto, ognuno infatti può scegliere il colore che preferisce - mi appresto a raggiungere le aule, a prima ora chimica. Dopo aver chiesto informazioni - tutti così gentili, perché loro no? - raggiungo la classe. Giusto in tempo.
Eccoli.
Mi siedo accanto ad Aldred.
- Giorno! -
Nessuna risposta, solo mugolii.
Ma che sono, invisibile?
Il professore entra in classe pochi secondi dopo, privandomi del tempo e della soddisfazione di rispondere a quei tre mostriciattoli, mi nota, mi chiede se sono la nuova arrivata e dandomi il benvenuto, mi presenta alle altre due divisioni che quest’oggi faranno lezione con noi. Dopo di che inizia la sua spiegazione.
Dopo i legami ionici, quelli covalenti e la composizione dell’acido dipoclorato, arriva l’ora della lezione di ginnastica. Seguo buona buona gli altri in palestra, oggi solo la nostra divisione seguirà questa lezione, perciò presentazione con la sensei e via con gli esercizi.
- Erika, tocca a te! -
La sensei è una ragazza gentile, con grandi occhiali tondi e un po’ maldestra.
- Eccomi, Aghata-seeen... - 
Booom!
Mai maldestra quanto me...
Che bottaaa! Ahiii!
- Erika, stai bene? -
- S-Sì, A-Agatha-sensei... -
Seh, come no! Non sto per niente bene, questo è uno sgambetto bello e buono, brutti, brutti... Ok, riprendiamoci, ho un’educazione alle spalle.
Mi rialzo con molta eleganza - per quanto possibile dopo una caduta del genere - e mi appresto a eseguire il mio esercizio, quando...
- Saaalve, geeente. Noah è tornato! -
Cosa? Noah? Quel Noah?
Sì, proprio lui.
Gli altri, che fino a un momento prima stavano sghignazzando e ridendo di me, ora rivolgono il loro sorriso al nuovo arrivato. Guardo la sensei che fa spallucce.
- A quanto pare oggi ci fermiamo qui... eh, piccola? -
Piccola? Oddio, adesso piango!
Deve essersi accorta di tutto. Le sorrido e mi avvicino agli altri per sentire cosa dicono, ma mi mantengo comunque in disparte.
- Ehi, Noah, non fare tutto questo chiasso, sei stato via solo tre giorni, non ci sei mica mancato! -
È Kei a parlare, dal tono non è un rimprovero, anzi, sono tutti molto felici di essersi riuniti, si scambiano battutine, si abbracciano e ridono insieme, sono una vera divisione... Le lacrime iniziano a scendere dai miei occhi, incontrollate, trattenute per troppo tempo.
Accidenti, perché? Non è passato nemmeno un giorno, non devono vedermi così.
- Ehi! - Troppo tardi. - Perché piangi? Non sei la nuova arrivata? Erika se non sbaglio. -
- Dai, Noah, andiamo a parlare fuori e poi a mensa, muoio già di fame! -
- Perché, Ledys? Che succede? -
Nessuna risposta e fiumi di lacrime.
- Andate senza di me, vi raggiungo. -
E così io e Noah ora siamo soli. Dopo avermi fatta sedere sul muretto esterno della palestra, inizia a massaggiarmi la schiena con la sua mano calda, oserei dire anche rassicurante. Sembriamo quasi amici di vecchia data, peccato che anche lui finirà con l’odiarmi - per un motivo a me sconosciuto. In fondo non può mica stare con me e mandare al diavolo quegli stupidi, idioti ed egoisti dei suoi compagni!
- Che c’è? Parliamone, dai! -
Lo fisso per un attimo, poi abbasso ancora una volta lo sguardo sulle mie converse fucsia - in tinta con il fiocco che ho intorno al collo - non sapendo se fidarmi o meno, dato che a questo punto quelli che dovrebbero essere i miei punti di riferimento si sono in realtà rivelati essere i miei peggiori nemici.
- Loro mi odiano! -
Sbotto all’improvviso.
Bene, fortuna che dovevo andarci piano.
- Ecco, è successo ciò che temevo. -
Cosa? Lo guardo con espressione stupita e confusa, ma anche triste... mi ha appena dato la conferma ai miei sospetti, alla mia più grande paura.
- Ti danno la colpa del fatto che Akane è stata allontanata dalla Vampire High School, era nella nostra divisione, ma all'improvviso è sparita senza darci spiegazioni. Secondo loro è stata cacciata per lasciare spazio a una Magika... sai, sei l’unica in questa scuola! Noi tutti eravamo molto uniti e quando ci dissero che tu avresti preso il suo posto, Al ha convinto gli altri che fosse colpa tua. Ecco perché sei in questa situazione. Io ho cercato di farli desistere, ma... Mi dispiace! -
- No, non è possibile! Io non sono... -
Sono scioccata e non so davvero cosa dire, perché se provassi a spiegare loro che non ho nessuna colpa, non mi crederebbero mai. Sono solo un’intrusa, un’inutile palla al piede e loro saranno contenti solo quando mi vedranno crollare.
Rimaniamo seduti in silenzio per un po’ di tempo ancora, poi Noah mi porta a mensa. E dato che i problemi non sono mai abbastanza, ecco che la nuova ragazza si fa subito dei nuovi nemici.

***


Dopo aver preso il mio pranzo, faccio per seguire Noah al nostro tavolo, quando un vampiro minaccioso mi si piazza davanti.
- E così tu sei il nuovo pulcino, ma che carina. Se non fosse vietato, vorrei tanto assaggiare il tuo sangue! -
E chi è ‘sto tizio adesso?
Punto i miei occhi spaventati e leggermente sgranati sul vampiro, cercando comunque di nascondere il lieve tremolio alle mani.
- Ehi, Marcus, lasciala in pace! -
Noah, aiutami!
Ma che dico! Marcus è un gigante nei confronti del mio delicato compagno di divisione. Sono spacciata, cibo per vampiri!
Nessuno si preoccupa di noi, chi mangia, chi chiacchiera, senza nemmeno guardare da questa parte per un secondo. Con tutta calma il vassoio mi viene portato via di mano da uno degli scagnozzi del gigante che mi blocca un polso, stringendo sempre di più.
Stanotte farà davvero male.
Mi ritrovo stupidamente a pensare, come se fosse quello il problema.
- Al, aiutala! Presto! -
Ma Aldred gira la testa dall’altra parte, non gliene frega niente di me, per lui sono solo una scocciatura, probabilmente se Marcus mi azzannasse qui e ora lui non batterebbe ciglio.
- Lascia perdere, a loro non importa nulla di me. Se lui mi uccidesse, non cambierebbe nulla... forse ne sarebbero anche felici. -
Il silenzio. Nessuno osa fiatate, anche se adesso tutti sono concentrati su di noi, ma la cosa peggiore, quella che fa più male... è che la 6^ divisione non ha negato nulla di ciò che ho detto, se qualcuno mi togliesse di mezzo per loro sarebbe davvero una festa.
- Allontanati, Noah. Non voglio che... -
- No! -
Il ragazzino dai capelli rossi fa un passo verso di noi, coraggioso e determinato, ma...
- Pussa via, moccioso! -
Tutto succede talmente in fretta da non avere nemmeno il tempo di metabolizzarlo. Noah finisce seduto per terra, strapazzato dal vampiro, mentre con la coda dell’occhio intravedo solo Al e Kei che si alzano dal tavolo per soccorrere il loro amico.
- Non osare spingere Noah a quel modo! -
Ora addio paura, sono furiosa. Poggio la mano libera su quella di Marcus e... Potere al fuoco!
Il gigante lascia la presa e urla come un bambino.
- Ehi, Marc, che succede? -
- Brucia! Brutta... -
- Ma non c’è niente! -
Logico che non c’è niente. Che sono, stupida?
Ecco la mia tecnica difensiva brucia e cura, ti toglie dai guai senza lasciare traccia: non voglio mica essere espulsa per uso inappropriato di magia!
La gente inizia a bisbigliare e tutti mi fissano con sguardo curioso, forse spaventato... Ho attirato l’attenzione e il mio cuore inizia a battere all’impazzata, pulsandomi nelle orecchie. Noto un lieve sorriso sul viso di Noah, ma quello che mi colpisce maggiormente sono lo sguardo di rimprovero di Aldred e quello lievemente impaurito di Kei.
Meglio scappare, vero? E così sia!

***


È ormai pomeriggio inoltrato e non faccio che pensare alla magnifica giornata che ho avuto, mentre sto seduta sul bordo di una grande fontana decorata con bassorilievi e mosaici di scene marine tratte dalla mitologia greca e latina. È un posticino isolato e tranquillo, che ho trovato quando mi sono fermata dopo la grande fuga. Ero stremata e il panorama di questa fontana, che si perde tra gli alberi del bosco, mi ha fatta subito calmare. Ma ora il mio stomaco brontola come un temporale, reclamando cibo.
Per colpa di quei teppisti non ho neanche mangiato!
- Ciao! Hai fame? Perché se vuoi, puoi dividere la merenda con me! -
Questa dolce vocina viene dalle mie spalle, dall’acqua! Mi volto e vedo una ragazza dalla pelle chiara, con profondi occhi rosa, particolari capelli dello stesso colore e una bella coda da pesciolina azzurra con brillanti riflessi lilla. Una sirena insomma... Cosa?
La fame mi fa avere le allucinazioni.
Penso immediatamente, allungando la mano per toccare questo mio personale sogno a occhi aperti ed effettivamente un contatto c’è! Questa cosina è vera!
- Uhm... ahahah! Sì, sono proprio vera! Mi chiamo Serenella, ma tu puoi chiamarmi Nell! Tu chi sei? -
- I-Io sono Erika, sono iscritta alla Vampire High School e tu sei una sirena! -
Ok, sono proprio sciocca, ma vorrei vedere voi con la versione azzurra di Ariel davanti agli occhi!
- Ma quanto sei carina? Sì, esatto, una sirena in carne e pinne! -
Ridacchia lei, agitando appena la sua strana - senza offesa - coda celeste.
- E tu sei una Magika, vero? Ho intuito per queste cose! -
Annuisco, sperando che anche lei non inizi a odiarmi per il solo fatto di averle confermato la mia vera natura, e il mio stomaco si fa risentire, facendomi arrossire per l’imbarazzo, mentre Nell ride di nuovo, divertita dalla buffa scenetta. La sua risata cristallina è contagiosa e ci ritroviamo ben presto a ridere insieme, come due amiche di vecchia data, come se ci conoscessimo da una vita. È una bella sensazione, rassicurante.
La sirena tira fuori da chissà dove un contenitore trasparente con il coperchio rosso, tipo quelli che le nonne riempiono di prelibatezze, proprio ciò che preferiamo, avete presente? Mi offre freschi cibi di alghe e vegetali vari. È davvero tutto delizioso e mi fa sentire meglio. In fondo la giornata non è completamente tutta da buttare.
Dopo aver finito di mangiare, chiacchieriamo un po’ e quando ormai si è fatta notte la saluto, promettendole che sarei tornata.
- Sono felice di averti conosciuta. -
- Anche io, Nell. Anche io... -

***


- Erika, eccoti finalmente! Ti abbiamo cercata dappertutto, ero così preoccupato! Scappare all’improvviso! -
Noah mi si avvicina correndo e con sguardo sollevato controlla che io sia ancora tutta intera, dandomi poi un buffetto sulla fronte. Dietro di lui c’è Ide senpai, che mi rivolge un debole sorriso.
- Erika, Noah mi ha raccontato tutto. Se tu volessi cambiare divisione, io potrei... -
- Sto bene! Scusatemi se vi ho fatto preoccupare, ma non ho intenzione di scappare, se è la guerra che vogliono, allora guerra avranno. -
Detto ciò mi dirigo verso il dormitorio, lasciando i due a guardarsi a bocca aperta.
Questa notte sono davvero su di giri, non faccio che pensare a come il giorno dopo mi sarei potuta difendere dagli attacchi di quelli che sarebbero dovuti essere i miei amici, ma sono anche molto stanca e ben presto mi abbandono alle calde e confortevoli braccia di Morfeo.










L'angolino ai confini del mondo dell'autrice.

Eccomi qua! - cit. Erika xD
Comunque, proviamo a tornare seri... Ho pubblicato il primo capitolo di questa storia, dove io abbia trovato il coraggio di farlo proprio non lo so >.< sperando che possa piacere a qualcuno - povera illusa. Come ho già scritto nell'intro, è una storiella senza pretese, di quelle che ti frullano per la testa per giorni e giorni, costringendoti poi a metterle su carta - su Word xD Anche se devo precisare che questo obbrobrio è rimasto in cantiere, perso tra le cartelle del mio pc, per molto tempo. Solo recentemente l'ho sistemato, controllato, corretto e chi più ne ha più ne metta. Chissà che qualcuno non lo legga ^^
Se siete curiosi, questi sono i volti dei miei ragazzi e delle mie ragazze: ErikaAldred & KeiLedysNoahNell.

Grazie a chiunque riuscirà ad arrivare fino alla fine... ci sono i biscotti! No, scherzo...

Un bacio grande.
Noccy :3
  
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